Marsa Alam: Sol y Mar Solitaire 2

Siamo tornati il 20 di agosto da Marsa Alam, dove abbiamo passato due splendide settimane presso il Sol y Mar Solitaire. Per noi era la seconda volta al Mar Rosso e la seconda a Marsa Alam, che ci piace per quello che…non ha. L’idea di essere a Sharm, in terza fila, con un mare di gente e “divertimenti” non è nelle nostre corde, per cui...
Scritto da: Chiar@
marsa alam: sol y mar solitaire 2
Partenza il: 05/08/2006
Ritorno il: 19/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Siamo tornati il 20 di agosto da Marsa Alam, dove abbiamo passato due splendide settimane presso il Sol y Mar Solitaire.

Per noi era la seconda volta al Mar Rosso e la seconda a Marsa Alam, che ci piace per quello che…Non ha. L’idea di essere a Sharm, in terza fila, con un mare di gente e “divertimenti” non è nelle nostre corde, per cui siamo andati a botta sicura e, abbiamo prenotato al Sol y Mar, una struttura piuttosto piccola a una quarantina di minuti dall’aeroporto internazionale.

Per punti, ecco la nostra vacanza.

IL VILLAGGIO Il Sol y Mar Solitaire è un villaggio piuttosto piccolo, con 127 camere che si trovano in cottage da due camere o villas da quattro. Le camere sono spaziose senza essere enormi, tutte con aria condizionata a regolazione personale, phon e frigo bar. L’aria condizionata si attiva solo inserendo la chiavetta nel quadro comandi, per cui dimenticate di entrare in camera dopo una mattinata di spiaggia e trovarla fresca…È un miraggio! Il personale delle pulizie, tutti ragazzi, è abbastanza variegato: il nostro era un esemplare piuttosto particolare, che portava via le spugne usate e riportava quelle pulite con le modalità che riteneva opportune…Due per volta, oppure tutte ma levava la tenda della doccia, oppure portava via tutto e lasciava solo il tappetino del bagno. Insomma, un personaggio un po’ originale.

Ci sono tre bar: uno alla spiaggia, che chiude verso le 19, uno alla piscina grande e uno nella hall, che rimane aperto fino a mezzanotte circa per l’all inclusive. Il ristorante centrale serve i pasti principali, ma è possibile spizzicare qualcosa al Galeone presso la spiaggia, dove cucinano nel pomeriggio anche delle simil pizze, non entusiasmanti, ma quando si ha fame… IL CLIMA Siamo partiti molto timorosi per il clima, temevamo che l’estate egiziana ci avrebbe brasati in un batter d’occhio. Invece ci siamo dovuti ricredere: il venticello costante, che ha saltato solo due giorni su 15, ha reso il sole tollerabilissimo. Per farla breve, è peggio l’estate milanese, umida e appiccicosa. In spiaggia si resiste benissimo fino all’una, ma le lucertole possono tranquillamente rimanere anche nelle ore più calde, magari sotto gli ombrelloni. Verso sera la temperatura si fa più fresca, anche se di notte abbiamo avuto momenti di afa terrificante…Ma questo perché tenevamo l’aria condizionata non troppo alta.

LA SPIAGGIA La spiaggia dell’albergo è piuttosto lunga, con due file di ombrelloni per cui non è mai stato necessario lottare. Noi, scendendo in spiaggia molto presto, abbiamo sempre potuto scegliere la posizione che più ci piaceva…Lontano dai negozietti! Ce ne sono quattro o cinque, che vendono gioiellini, ciabatte, tappeti e cose simili; i ragazzi sono sempre molto gentili ma a volte un po’ insistenti, appena capiscono che non si è interessati mollano la presa. Dalle 10 gli animatori mettono un po’ di musica, mai eccessiva anche per gli amanti della tranquillità.

IL MARE E IL PONTILE Il mare di Marsa Alam non ha bisogno di presentazioni e di commenti, è, come giustamente viene definito, l’ “acquario di Allah”. Basta mettere la faccia sott’acqua per vedere una quantità di pesci incredibile. Oltre agli enormi pesci pappagallo, agli innumerevoli pesci chirurgo (attenti alle lamette vicino alla coda…), abbiamo nuotato con pesci palla, pesci pagliaccio, e chi più ne ha più ne metta. Nelle ore del tardo pomeriggio è possibile avvistare una tartaruga e, al mattino molto presto, un gruppo di delfini che transita regolarmente. Noi siamo stati molto fortunati, un giorno i delfini hanno cambiato orario e sono passati verso l’ora di pranzo: eravamo in acqua e ce li siamo trovati praticamente di fianco, è stata un’emozione unica! Il pontile è molto comodo perché permette di tuffarsi oltre il reef, inoltre è sempre sorvegliato da Alì, il baywatch locale sempre attento agli ospiti in acqua…E alle ospiti fuori dall’acqua! Tutti i giorni viene esposta una bandiera, gialla se il mare è calmo, rossa se c’è pericolo. In questo caso il bagno è da evitarsi, ma verso sera il vento spesso si calma ed è possibile entrare in acqua.

L’ANIMAZIONE I ragazzi dell’animazione sono stati proprio carini. Non sono tantissimi, perché le dimensioni del villaggio non richiedono un’equipe particolarmente numerosa, ma quelli che ci sono fanno per una squadra. Non hanno mai scocciato nessuno che desiderasse restare tranquillo sulla sdraio a prendere il sole, al massimo si intrattenevano un poco a chiacchierare, senza obbligare nessuno a partecipare alle attività. In spiaggia organizzavano praticamente tutti i giorni risveglio muscolare, tornei di bocce, tennis da spiaggia e beach volley, oltre a giochi aperitivo e giochi merenda. Tiro con l’arco, calcetto, acqua gym, serate in discoteca e spettacoli all’anfiteatro hanno completato il programma.

Noi non siamo fanatici delle attività organizzate, ma quel poco che abbiamo fatto è stato sempre divertente: grazie ragazzi! IL CIBO Premetto che in Egitto non si mangia malissimo, ma nemmeno benissimo. La varietà di piatti è abbastanza limitata e l’assenza del maiale dal menu è abbastanza penalizzante. Ciò detto, al Sol y Mar Solitaire non si mangia per niente male, anzi. A rimanere una sola settimana non ci si annoia, ogni sera cercano di variare un po’ il menu e, volendo, c’è sempre la pasta cucinata al momento con il sugo che si preferisce (pomodoro base, cui si possono aggiungere zucchine, melanzane, peperoncino, aromi e simili).

Alla seconda settimana, ahimè, la musica cambia e il manzo-pollo pollo-manzo comincia a stufare un po’. Ci siamo stupiti della quasi totale mancanza di pesce, se si escludono dei pescetti dall’aria poco raccomandabile che non abbiamo avuto il coraggio di assaggiare. In realtà, il trucco c’è, perché una volta alla settimana al Galeone organizzano la cena con crostacei e pesce…Naturalmente a pagamento! Frutta e verdura non mancano e nessuno ha avuto problemi a mangiarne: gli standard di igiene sono molto buoni e, a meno di non essere particolarmente delicati, è difficile ammalarsi per il cibo.

LA MALEDIZIONE Ma veniamo alla fonte primaria di preoccupazione per le vacanze in Egitto: la dissenteria. Se il cibo e l’acqua sono ormai quasi del tutto scagionati, così non è per l’aria condizionata, che viene tenuta altissima in tutti i locali comuni. Considerando che fuori la temperatura oltrepassa allegramente i 40°, è facile intuire come sia facile prendere un’infreddatura che poi degenera in dissenteria.

Il consiglio che possiamo dare è di portare sempre una magliettina almeno a mezza manica e che copra bene la pancia, da indossare appena prima di andare al ristorante o alla hall centrale. Il rischio di passare almeno una giornata in frenetico via vai tra camera e spiaggia è troppo grosso, quindi pancia coperta e una confezione di farmaci appositi nella valigia! LE GITE Ultimo capitolo, le gite organizzate.

Premettiamo che noi siamo sempre andati con Alpitour; in spiaggia c’è sempre qualche ragazzo che propone gite analoghe a minor costo, ma non ci siamo fidati un gran che. Alpitour sostiene che questi ragazzi non abbiano le assicurazioni che invece ci sono con le gite ufficiali, i ragazzi invece sostengono che per legge sono obbligati a dare le medesime coperture dei Tour operator, il risultato è che non si capisce un gran che. Alcuni ospiti del villaggio sono andati con O., rimanendo assolutamente soddisfatti della gita; la differenza di prezzo non è poi così significativa…Insomma, la bilancia non pende totalmente dall’una o dall’altra parte.

Noi abbiamo deciso di fare tre gite: – Sharm el Luli e Blue Laguna: in mattinata ci hanno portati alla spiaggia si Sharm el Luli, una distesa di sabbia bianca finissima veramente bella, dove abbiamo fatto un po’ di snorkeling. Dopo il pranzo presso un diving, siamo ripartiti per la seconda snorkelata, a detta della guida presso la barriera più bella di Marsa. Noi non abbiamo notato una differenza abissale con il reef davanti all’hotel, ma effettivamente i coralli erano notevoli e siamo riusciti a intravedere una tartaruga e un’aquila di mare. Unica nota stonata, gli accompagnatori che ci seguivano da vicino con i gommoni, rovinando completamente il silenzio e l’atmosfera dell’immersione. È una bella gita, consigliata a chi ama fare lunghi bagni e ha un po’ di resistenza fisica, dal momento che il secondo tuffo è piuttosto lungo (ma c’è, in ogni momento, la possibilità di salire sul gommone per tornare alla spiaggia) – Abu Dabbab: è la famosa spiaggia del dugongo, pigro mammifero a metà tra una foca e un delfino, unico rimasto a Marsa Alam. Inutile dire che noi non abbiamo visto nemmeno la coda del dugongo, tuttavia altri vacanzieri sono stati più fortunati. Insomma, il dugongo esiste, non è una favola per turisti! La gita consiste in una bella nuotata che attraversa la baia, per il primo tratto lungo il reef (e abbiamo visto moltissimi pesci abbastanza rari), poi si attraversa la prateria di alghe alla ricerca di tartarughe (ce ne sono di veramente enormi), per arrivare alla spiaggia cercando il mammiferone. Noi siamo stati accompagnati da una guida veramente in gamba, che ci ha fatto vedere molte cose, dando a tutti il tempo di avvicinarsi e guardare. Dopo la snorkelata con guida si può prendere il sole o rientrare in acqua da soli in massima libertà. Una nota: ad Abu Dabbab si può andare anche con il taxi o la navetta, può essere un’idea per risparmiare qualche euro, ma è anche vero che certi pesci si vedono solo con la guida… – Hamata: si tratta di tre isolette, che chiamano atolli maldiviani ma che con le Maldive poco hanno a che vedere. La prima sosta si fa all’isola più grande, di sabbia bianca e con l’acqua che nella laguna raggiunge una temperatura altissima. Si fa una snorkelata di una quarantina di minuti in un reef molto bello, soprattutto per i coralli (forse sono i più belli che abbiamo visto in tutta la vacanza). La seconda tappa è a Nemo city, in una barriera piena di anemoni con i piccoli pesci pagliaccio. Infine, l’ultima sosta è nell’isola dei rapaci (nessun rapace avvistato) con mini relitto annesso. Una giornata davvero bella, con dei paesaggi mozzafiato…Ovviamente a noi si è rotta la macchina fotografica sul più bello! Ci sono tantissime altre gite da poter fare, dalla motorata nel deserto, alla cammellata, alla gita a Dolphin bay (sconsigliatissima!): per quel che abbiamo potuto constatare, tutte le guide sono in gamba, cortesissime come tutto il personale che prende parte alle escursioni.

Il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di non cedere e di non acquistare il filmino che propongono al termine di ogni gita: a parte che 30 Euro per il cd è un’esagerazione, le riprese sono abbastanza scarse, la qualità è bassa e mancando un faretto, appena l’operatore si immerge sotto il metro e mezzo, diventa tutto grigio e spento. In breve: una porcheria! Facendo un bilancio, è stata una vacanza con moltissime luci e ben poche ombre



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