Marsa alam sea club Akassia

Sono rientrato da una settimana di soggiorno presso il villaggio Akassia della Franco Rosso. Premetto che negli anni passati ho visitato altre volte l'Egitto sempre utilizzando come T.O. Franco Rosso e non ho mai avuto niente da eccepire, cosa che invece in questa occasione non è avvenuta. Passo ad elencarvi i vari punti che a mio avviso non...
Scritto da: Stefano Galli
marsa alam sea club akassia
Partenza il: 12/07/2003
Ritorno il: 19/07/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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Sono rientrato da una settimana di soggiorno presso il villaggio Akassia della Franco Rosso. Premetto che negli anni passati ho visitato altre volte l’Egitto sempre utilizzando come T.O. Franco Rosso e non ho mai avuto niente da eccepire, cosa che invece in questa occasione non è avvenuta. Passo ad elencarvi i vari punti che a mio avviso non buttano certo una bella luce su Franco Rosso.

Chiunque apra il catalogo Franco Rosso relativamente al Sea Club Akassia, vede una bella immagine di ombrelloni in riva al mare e si intravede una bella zona color verde chiaro antistante alla barriera corallina, leggendo poi relativamente all’accesso al mare trova scritto: spiaggia di sabbia con fondale corallino fino a riva e zone di facile balneazione. Barriera corallina a 100 metri circa. L’ignaro cliente Franco Rosso di conseguenza è portato a pensare che potrà comodamente accedere al mare senza troppi problemi, e se non si sente un provetto nuotatore, magari pensando anche ai propri figli, si immaginerà una situazione ottimale e confacente alle proprie aspettative. Una volta arrivato in loco però avrà la bella sorpresa di scoprire che la bella immagine del catalogo relativamente verde chiaro antistante la barriera corallina, altro non è che una sorta di “piscina artificiale”, l’assistenti Franco Rosso così la chiamano, ma di fatto si tratta di una escavazione artificiale che ha praticamente asportato parte della barriera prospicente la riva, in barba a tutte le più elementari regole di salvaguardia ambientale, e scoprirà pure che l’accesso al mare avviene tramite un pontile al disotto del quale si apre la barriera corallina ma strapiomba per decine e decine di metri. Conseguenza, se non siete buoni nuotatori o temete per l’incolumità dei vostri figli, non vi resta che fare il bagno nella “pozza”, si , va da se che le piscine artificiali, del resto bellissime, non mancano, ma nei vostri sogni volevate vedere i pesci tropicali, e non il fondale torbido di una pozza in mezzo al Mar Rosso o il blu delle mattonelle di una piscina.

Certo che se Franco Rosso anzichè pubblicare la foto sopra menzionata, a mio avviso anche un pò ingannevole, avesse pubblicato l’immagine dove si vede il pontile, magari qualche dubbio in più sulla facilità di accedere al mare sarebbe sorta nell’ignaro cliente, oppure.. È proprio questo che non voleva…

Altro punto che ha fatto scadere la considerazione sulla serietà della Franco Rosso, l’ultimo giorno di permaneza, premetto che noi siamo partiti da Milano Malpensa e il volo di rientro per Malpensa era previsto alle 23,25 ci è stato richiesto di lasciare libera la camera alle 14,00 e se volevamo continuare ad usufruirne dovevamo pagare 20 € a persona adulta, in sostanza hanno voluto 40 € affinchè potessimo con maggior tranquillità affrontare il viaggio di ritorno che prevedeva l’arrivo a Malpensa alle 3,00 di notte. L’alternativa era la così detta camera di cortesia, che consiste nel mettere a disposizione, nella fattispecie si trattava di quattro camere, utilizzabili da tutti i clienti che dovevano partire. Non c’è che dire, prima ti trattano come cliente di prima classe, provate a leggere le parti introduttive del catalogo, e dopo ti considerano alla stregua di un barbone, senza nessuna offesa per i barboni…

La ciliegina sulla torta è però pochi minuti prima della partenza, quando alla reception i ragazzi dell’animazione, fra l’altro bravissimi, si presentano con la famigerata scheda che puntualmente alla fine di ogni soggiorno il T.O. Sottopone ai propri clienti, dicono per raccogliere spunti per miglirarsi o comunque stabilire statistiche di gradimento. Nelle precedenti occasioni la suddetta scheda veniva fatta trovare nelle camere e il cliente in piena autonomia la compilava, anche perchè, se c’è una cosa che noi italiani sappiamo fare bene, è confrontarci con moduli e burocrazie varie… All’Akassia praticamente le scheda la compili sotto la supervisione di un terzo, alla faccia dell’obiettività.. Certo che il people satisfation o meglio indice di gradimento per la Franco Rosso così non può che assestarsi a valori molto vicini al 100…

Tutto sommato la mia settimana, se si escludono i sopra elencati punti per quanto riguarda la pulizia della stanza, il buffet, l’animazione, sono da considerare come gradimento nella media. Spero che questa mia testimonianza serva quanto meno a non ingenerare false aspettative come è purtroppo accaduto a me Saluti Stefano



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