Marsa Alam e le sue meraviglie
Riusciamo a trovare una soluzione perfetta per noi, nel villaggio Shams Alam del tour-operator Albatour.
Il 22 Luglio siamo in aereoporto a Malpensa per la partenza tanto attesa, ma l’aereo è in ritardo di un’ora per problemi di carburante, “Cominciamo bene” pensiamo, ma per fortuna un’ora passa in fretta, così dopo 4ore e 30 di volo circa, atterriamo all’aereoporto di Marsa Alam. Qui naturalmente è già buio e ci sono gli animatori e la Tourleader Albatour, Barbara ad attenderci.
Barbara, una volta sul pullmann spiega a noi e alle 15 persone circa dirette come noi allo Shams Alam che il tragitto durerà circa 2 ore e che il nostro villaggio è il più lontano rispetto a quelli di Marsa Alam.
Il villaggio si trova infatti in una riserva naturale, alle nostre spalle c’ è solo il deserto e di fronte a noi, in linea d’aria si trova una bellissima isola.
Una volta arrivati in villaggio consegniamo le valige che ci vengono portate in stanza e beviamo il tè karkadè, ottimo.
Il buffet all’aperto è stato tenuto aperto per il nostro arrivo così facciamo un primo assaggio di quella che è la cucina del villaggio anche se siamo troppo stanchi per gustarcela a fondo, ma non c’è problema, abbiamo una settimana per farlo.
Dopo la cena andiamo subito in camera e facciamo una bella dormita.
L’indomani siamo svegli presto così ne approfittiamo per sistemare i bagagli, preparaci per la spiaggia e naturalmente fare colazione.
IL VILLAGGIO Lo Shams Alam non è un villaggio imponente o maestoso, al contrario è semplice, ma funzionale, pratico e si può trovare tutto ciò di cui si ha bisogno, che nel nostro caso si traduce in pace, tranquillità, sole e mare oltre a tutti gli altri comfort offerti.
Al centro è situata la reception, da dove comunque noi siamo passati solo per entrare ed uscire dal villaggio, davanti alla reception c’ è una piscina, ma avendo il Mar Rosso a disposizione non l’abbiamo sfruttata molto. A sinistra della piscina si trovano i blocchi di camere, costituiti da due piani di camere, spaziose, tutte vista mare totale o parziale, con un piccolo balcone o veranda dotato anche di filo per stendere.
A destra della reception si trova il bar della piscina, successivamente una piccola palestra, squash, ping pong, i servizi, e il ristorante buffet per colazione e pranzo, la cena ha luogo subito dopo, in un’area con il buffet all’aperto. A destra del ristorante ci sono altri blocchi di camere e poco più in là il molo ed il centro diving che però è di gestione tedesca e non ha niente a che vedere con Albatour.
LE CAMERE Le camere sono spaziose, la cassaforte elettronica è nell’armadio e in camera abbiamo a nostra disposizione televisione frigo ed aria condizionata, senza dover pagare cauzione, come avviene nella maggior parte degli hotel. LA SPIAGGIA Anche dalle camere è possibile accedere alla spiaggia, in quanto ci sono dei vialetti che vi portano.
Una volta arrivati in spiaggia, alle 8 del mattino rimaniamo senza parole perchè è deserta! Ci assale quindi il dubbio che per qualche motivo a noi sconosciuto ci sia un’altra spiaggia ancora migliore. Scopriremo in seguito che la maggior parte degli ospiti (siamo circa in 50 in tutto) preferisce scendere in spiaggia molto più tardi.
La parte posteriore della spiaggia è in sabbia battuta, perchè ci sono le reti per le varie attività (pallavolo, calcetto, calcio-tennis,.) la parte anteriore è di sabbia fine bianca, mista a coralli morti e conchiglie, bellissima.
Inoltre è attrezzata con ombrelloni, sdraio, seggioline da mettere in acqua e i beach boys, portano i materassini ed i teli mare.
C’è anche qui un bar che segue determinati orari dove è possibile bere qualcosa durante la giornata, e dato che siamo in All Inclusive ne approfittiamo.
La spiaggia si estende sia a destra che a sinistra e l’accesso in mare non è difficoltoso, dato che il fondo è sabbioso e non c’è la barriera corallina tutt’intorno, ci sono degli atolli, reef raggiungibili anche se non si è un abile nuotatore.
Noi decidiamo di spostarci verso la parte sinistra per la nostra prima snorkelata. Rimaniamo sorpresi dalla quantità e dalle colorazioni dei pesci e dei coralli.
Vediamo subito un trigone, simile alla razza ma più piccolo, pesci pagliaccio, pesci balestra, pesci trombetta e tanti altri. E’ la prima volta per noi vedere questo spettacolo e non ci sono parole per descriverlo.
Siamo però costretti ad interrompere perchè abbiamo l’incontro con Barbara, la tourleader, che ci spiega quali sono le escursioni organizzate da Albatour.
Sembrano tutte interessanti, ma avendo solo una settimana a nostra disposizione decidiamo di partecipare a quella di Luxor, e all’isola di Wadi Gimal, così prenotiamo direttamente.
All’ora di pranzo possiamo gustare l’ottima cucina del cuoco egiziano, che prepara la pasta saltata in padella come se fosse italiano. Degni di nota sono i dolci egiziani, che mi aspettavo fossero preparati con più miele. Siccome sono golosa ne assaggio uno per tipo, “tanto poi nuoterò un pò per smaltirli” mi autoconvinco.
Il pomeriggio siamo ancora in spiaggia perchè vogliamo goderci il più possibile questo sole che comunque non è fastidioso dato che è sempre ventilato.
Nel pomeriggio iniziano le varie attività proposte dall’animazione così ci uniamo a Manolo per la snorkelata e anche se il fondo è un pò sabbioso, riusciamo a vedere tante diverse varietà di pesci.
Dopo la snorkelata ci sdraiamo al sole e poi ancora in acqua.
Dato che il sole tramonta presto stiamo in spiaggia fino alle 6 circa e poi torniamo in camera, ci prepariamo per la cena e poi ci godiamo lo spettacolo dei ragazzi dell’animazione, dopodichè a nanna.
Il giorno seguente ci aspetta un’altra giornata di mare, sole e spiaggia.
La sera andiamo a dormire molto presto perchè ci dovremo svegliare alle 2e45 per l’escursione a Luxor (il costo è di 100€).
Martedì 24-07 LUXOR Sveglia traumatica alle 2e45 e ritrovo alla reception, dove Barbara ci ha fatto preparare un packet lunch.
Siamo solo in 4 del nostro villaggio a partecipare alla gita ma dovremo passare a prendere altri ospiti degli hotel di Marsa Alam e El Quseir.
Partiamo su un pullmino per un viaggio che dura circa 3 ore fino a Safaga, città in cui tutti i pullmann turistici partono per Luxor, in carovana, scortati dalla polizia turistica, che come ci spiega la guida che parla perfettamente italiano, Mohammed, è una pura formalità nata in passato e mantenuta in vita in quanto è fonte di lavoro per molte persone.
A Safaga ci trasferiamo su un pullmann più grande, con bagno, visto che il viaggio dovrà durare ancora 4 ore circa.
Passiamo in mezzo al deserto, non vediamo neanche un albero, è uno spettacolo strabiliante per noi. Lo è ancora di più quando ad un certo punto cominciamo a vedere distese di campi verdi, coltivate a canna da zucchero e papiro. Mohammed ci spiega che stiamo viaggiando lungo uno dei canali del Nilo. Inoltre vediamo che le persone del posto, sono tutte ferme al nostro arrivo. Questo perchè i turisti hanno la precedenza, dal momento che viaggiano in carovana.
Una volta a Luxor alle 11 circa, scendiamo dal pullmann e ci assale un caldo soffocante, ci rechiamo al tempio di Karnak, dove la guida di spiega quali fossero le numerose dinastie di faraoni, ci mostra i cartigli incisi sulle colonne del tempio, indicanti i nomi del faraone e poi ci porta a vedere, sempre all’interno di questo maestoso tempio lo scarabeo portafortuna.
La tradizione dice che bisogna fare 3, 5 o 7 giri intorno allo scarabeo, ognuno ha un significato diverso. 3 giri portano fortuna, con 5 giri si troverà l’anima gemella e con 7 si avrà un bambino.
Dopo la visita al tempio Mohammed ci porta a visitare un negozio di papiri dove ci viene spiegata la lavorazione e possiamo acquistare questi manufatti. La visita dura solo mezz’ora, quindi andiamo a pranzo in un lussuoso albergo 5 stelle sulla riva del Nilo.
Da qui saliamo su una tipica imbarcazione egiziana che ci fa attraversare il Nilo e ci porta sulla sponda opposta dove risaliamo sul pullmann in direzione del tempio di Ramses II.
Prima però facciamo una brevissima sosta, solo il tempo di scattare qualche foto con lo sfondo dei colossi di Memnos, due statue giganti raffiguranti il faraone e consorte.
La destinazione successiva è appunto il palazzo di Ramses II, che conserva ancora intatta parte della colorazione originale dei geroglifici. E’ stupefacente che dopo millenni tutto ciò sia rimasto quasi intatto, stiamo toccando l’eternità.
Dopo questa visita la tappa successiva è la Valle dei Re. Qui con il trenino saliamo fino all’ingresso dell’area e visitiamo tre tombe, quelle di Ramses I, IV e IX. Anche queste sono ancora in parte intatte, con delle colorazioni che sembrano appena finite. La visita è breve e le spiegazioni della guida avvengono all’esterno in modo tale da non sovraffollare e rischiare di rovinare queste tombe.
La Valle dei Re è la nostra ultima tappa così lanciando un ultimo sguardo a queste meraviglie risaliamo sul pullmann in direzione Safaga, per il cambio pullmann e poi Marsa Alam, dove arriveremo solo all’1e30.
La visita a Luxor però secondo noi vale la pena di questo lungo viaggio e del caldo un po’ eccessivo ma sopportabile se si prendono precauzioni come indossare cappellino, occhiali da sole, bere e bagnarsi la testa.
Il mattino seguente, nonostante il lungo viaggio siamo svegli presto, così passiamo un’altra giornata in spiaggia, vogliamo goderci tutto il sole possibile naturalmente rinfrescandoci con delle lunghe snorkelate, durante le quali vediamo anche una murena.
Giovedì 27- 07 ISOLA DI WADI GIMAL Per l’escursione all’isola di Wadi Gimal ( che costa 60€) il ritrovo è alle ore 8e30 al pontile. Siamo solo in sei del nostro villaggio più Barbara, la tourleader che ci farà da guida. Visto l’esiguo numero di persone siamo contenti di avere la barca tutta per noi, ma la gioia dura poco perché Barbara riceve una chiamata da un villaggio vicino, arriveranno altri ospiti per questa escursione e non sono così pochi..
Nonostante tutto il comandante salpa in direzione Wadi Gimal.
Dopo 20 minuti circa ci fermiamo per una tappa di snorkeling durante la quale vediamo i Lion Fish, pesci con degli aculei che possono essere fatali all’uomo, e un barracuda, oltre ai coralli dai colori più diversi.
Dopo questa tappa della durata di circa mezz’ora risaliamo in barca, quando poco prima di arrivare all’isola vediamo un branco di 25 delfini, tra cui 3 piccoli. Barbara ci spiega infatti che tutta l’area, di cui fa parte anche il nostro villaggio fa parte di un’area protetta alla quale non tutti hanno accesso proprio per evitare inquinamento, degrado e altre situazioni spiacevoli. Anche i delfini vivono in quest’area e spesso si vedono vicino all’isola.
Purtroppo non riusciamo a fare il bagno con loro perché uno dei ragazzi che guida il gommone li fa spaventare.
Un po’ delusi saliamo sul gommone che ci porta sull’isola.
Ci spiegano che dobbiamo rimanere in una determinata area perché da una parte ci sono le uova degli uccelli, dalla parte opposta, quella dove crescono le mangrovie si trovano le uova di tartaruga.
Approfittiamo di quest’acqua stupenda dalle varie sfumature di blu, turchese e azzurro per fare un bagno.
Scattiamo molte foto, anche alle conchiglie giganti sulla spiaggia bianchissima. Anche se non siamo mai stati ai carabi o alle Maldive, quest’isola ha tutta l’aria di essere un paradiso tropicale, rimaniamo incantati dalla bellezza di questo scenario e un po’ a malincuore, quando ci avvertono di riunirci perché è già passata un’ora lasciamo l’isola.
Sulla barca pranziamo e poi ripartiamo. Ci fermiamo per un’altra tappa di snorkeling ma anche se lo spettacolo marino è stupendo è troppo ventoso e ci sono troppe onde, infatti dopo poco ci facciamo recuperare dal gommone che ci riporta alla barca.
Qui proseguiamo il viaggio di ritorno e alle 16e 30 circa, siamo di nuovo al villaggio, un po’ stanchi per la nuotata, il sole che ci ha cotti a puntino ma soddisfatti di aver potuto vedere anche questa meraviglia.
Un consiglio per chi, come noi, parteciperà a questa gita è di portarsi una crema protettiva piuttosto alta perché con il vento anche se non ci si accorge si rischia di scottarsi, in modo particolare durante lo snorkeling, nei punti come collo, schiena e gambe.
Venerdì 28-07 MOTORATA NEL DESERTO Il mattino seguente, come ormai d’abitudine, sveglia presto, colazione e spiaggia, anche perché è l’ultimo giorno.
Pensiamo però di non poter partire senza aver partecipato alla motorata nel deserto, così prenotiamo per questa escursione di 3 ore che costa 60€ a coppia per il quad doppio, 50€ per quello singolo). E’ possibile scegliere tra tre diverse fasce orarie, l’alba, il pomeriggio presto o il tramonto, che è quella che ci consigliano, dalle 17 alle20.
Il punto di ritrovo è la reception e da qui dobbiamo semplicemente attraversare la strada.
Ci raggiunge il ragazzo che sarà la nostra guida, Tiger, che parla qualche parola di italiano ma preferisce l’inglese.
Saliamo sul quad (moto a quattro ruote), ne abbiamo scelto uno doppio per noi, mentre lui ovviamente è su quello singolo.
Cominciamo la nostra breve avventura nel deserto. Tiger ci porta a visitare il pozzo scavato dai beduini per raccogliere l’acqua che bevono anche gli animali.
La tappa successiva è la tenda beduina. Qui ci sono tre ragazze ad accoglierci e ci preparano il caffé con lo zenzero, dal sapore un po’ piccante ma particolare e nel suo genere buono. Qui compriamo anche qualche braccialetto e poi continuiamo la nostra motorata.
Tiger ci mostra delle tombe beduine, contrassegnate semplicemente da grossi sassi sistemati a semicerchio, con un po’ di fortuna riusciamo anche a vedere due gazzelle, anche se da molto lontano.
La nostra guida è spericolata, infatti ci porta sul suo quad, uno alla volta su e giù per una montagnola di sabbia e poi, ci fa fare un giro su due ruote, pregandoci però di non dire niente al villaggio per paura di essere punito dal suo capo.
Ci troviamo in un’immensa distesa di deserto circondata da montagne di corallo e granito, come ci fa notare la nostra guida e da qui ci gustiamo il tramonto egiziano, uno spettacolo stupendo per i colori e anche per la velocità con cui il sole cala.
Tiger riesce ad orientarsi osservando i rari alberi che vediamo lungo il nostro cammino e ad un certo punto si ferma, prende della benzina dal quad e da fuoco ad una serpentina già nera sulla sabbia. Ci spiega che quello è all’incirca il percorso di 30km.Che abbiamo fatto , dall’hotel a quel punto e poi ci invita a scattare qualche foto “seduti” sul fuoco. Naturalmente non succede nulla e tutti insabbiati per la velocità e il vento torniamo al villaggio soddisfatti ancora una volta per questa insolita esperienza.
I nostri consigli per la motorata sono di indossare pantaloni lunghi ma leggeri perché il motore si trova sotto la sella di conseguenza sprigiona caldo sulle gambe, naturalmente indossare occhiali da sole, cappellino e possibilmente una sciarpa, pareo o altro sulla faccia per ripararsi dalla sabbia e naturalmente portare da bere.
Sabato 29-07 LA PARTENZA Sabato è per noi l’ultimo giorno, così come di consueto ci svegliamo presto per preparare i bagagli e approfittare dell’ultima mattinata di sole.
Dopo pranzo chiudiamo definitivamente le valigie che vengono portate nella hall alle 14. Rimaniamo in piscina e alle 15 finisce l’All Inclusive e dovremmo partire verso le 16e30 ma Barbara ci avverte che l’aereo ha un’ora e mezza di ritardo quindi anche noi partiremo dal villaggio un’ora dopo quella prevista.
Con nostro grosso dispiacere lasciamo questo bellissimo villaggio, il mare stupendo e un sole che da noi in Italia tra poco sparirà e partiamo per l’aereoporto.
Alle 21 siamo in aereo e dopo 4 ore a Malpensa.
La nostra impressione su questa vacanza è positiva sotto ogni punto di vista, dal villaggio, alle camere, alla spiaggia, mare, le escursioni, lo staff dell’animazione che non è stato assillante ma coinvolgente e la tourleader Barbara che è sempre stata gentilissima, premurosa e attenta alle esigenze degli ospiti.
Naturalmente una settimana è trascorsa in fretta ma tanti sono i bei ricordi e le emozioni che l’Egitto ha saputo donarci e ci auguriamo di poter ritornare in questo bel villaggio, sperando di non trovarlo circondato da altri villaggi.
Alessia&Domenico