MARSA ALAM – Columbus Club Carnelia
Io ed il mio ragazzo siamo partiti il 12 agosto alla volta dell’Egitto per trascorrere 2 settimane in questo villaggio che c’era stato descritto come il “top del catalogo Columbus” che fra l’altro fa parte del Gruppo Ventaglio, quindi ho prenotato con una certa tranquillità sicura di non trovare brutte sorprese al mio arrivo. Ma se quello in cui siamo stati era il top del catalogo non oso pensare come fossero gli altri villaggi della Columbus.
Premetto che non è il primo viaggio che facciamo in Egitto bensì il terzo, siamo stati anche in Tunisia ed in Tanzania. Abbiamo perciò sviluppato nel tempo un certo spirito di adattamento che è la base per un buon viaggiatore. Ma sono rimasta molto delusa della vacanza appena conclusa.
OPERATIVO VOLI All’andata il volo è stato cambiato 3 volte. Prima la partenza era prevista per le 6.40 con la compagnia aerea Livingstone ed il volo avrebbe dovuto essere diretto. Successivamente ci hanno avvertiti che il volo sarebbe partito alle 7.00 e che avremmo fatto scalo tecnico a Sharm sempre con la compagnia aerea Livingstone. Alla fine ci hanno confermato sul volo diretto delle 8.00, ovviamente partito alle 9.30, con la compagnia aerea Air Italy. L’aereo faceva davvero pietà, puzzava di pipì da far schifo e ce ne siamo lamentati un po’ tutti. Ma pazienza, cosa importava, stavamo partendo per le vacanze e tutto andava bene pur di partire! Il ritorno è andato decisamente meglio, volo diretto confermato con la compagnia aerea Livingstone (o meglio, con un aereo della Air Finland concesso in uso alla Livingstone) partito da Marsa Alam alle 23.45 del 26, in perfetto orario, ed atterrato con addirittura 25 minuti di anticipo! CLIMA Il clima è molto umido, cosa alquanto strana se si pensa che si è in Egitto. Se non ci fosse un vento continuo, che definirei a dir poco insopportabile, non si riuscirebbe a respirare dall’afa che c’è. Non ci aspettavamo ovviamente 20°, devo inoltre dire che siamo rimasti un po’ impreparati nel trovarci in mezzo a raffiche di vento assurde che impedivano di fare il bagno in mare, di tentare anche solo di fare snorkeling o di stare comodamente sdraiati in piscina visto che ogni cosa volava via al primo attimo di distrazione.
CAMERE Le camere sono davvero molto ampie. Non sono provviste di letti matrimoniali ma di letti singoli che definirli singoli sarebbe un’ingiustizia. Ogni letto era poco più piccolo di un matrimoniale. Io ed il mio ragazzo abbiamo spostato il comodino che li divideva e li abbiamo uniti ottenendo un immenso lettone. In ogni camera c’è uno specchio enorme di fronte al letto ed un tavolino con due sedie davanti alla finestra, l’armadio è quello che è, non aspettatevi giustamente gli armadi dell’Hilton di Parigi. Il bagno è piccolo ma molto carino. Ogni bagno è dotato di doccia, wc e di phon potenti.
Ogni camera è dotata di balcone, se posta al primo piano, o di veranda se posta al piano terra, in entrambi i casi arredati con sedie e tavolini in plastica. Le camere del primo piano hanno il tipico soffitto in stile nubiano ovvero fatto di mattoncini ed a volta. Il soffitto tanto splendido però si trasforma in uno forno crematorio durante il giorno facendo un effetto cappa sulla stanza. In camera ci sono anche il frigorifero, il televisore e l’immancabile climatizzatore, che definirei vitale per la sopravvivenza in un clima così umido! Nota negativa è appunto il climatizzatore. Avevo letto una recensione di un turista che era tornato scontento da una vacanza al Carnelia e francamente pensavo esagerasse. Invece no, ho dovuto dargli ragione su qualsiasi aspetto, anche quando diceva che il climatizzatore era rumorosissimo. Ed è vero. Non si riesce a chiudere occhio, fa un rumore infernale! E la scelta è: schiattare dal caldo per tutta la notte o dormire con i tappi nelle orecchie! La pulizia delle camera variava in base a chi se ne occupava. Noi fortunatamente abbiamo sempre avuto un ragazzo che era ineccepibile: ci cambiava lenzuola e salviette del bagno ogni giorno. Altri ragazzi conosciuti in vacanza non sono stati così fortunati però, avevano camere sporchissime e non gli cambiavano nemmeno la biancheria da bagno nonostante si fossero addirittura lamentati in reception. Il ragazzo che ci rifaceva la camera è stato anche il nostro tormento perché nel suo tentativo di aggraziarsi il nostro favore, in cambio di continue mance, ci ha letteralmente dato il tormento. Ci bussava ad ogni ora del mattino (alle 8.15 una mattina!!!) e della giornata nonostante fuori dalla porta ci fosse appeso il cartello “non disturbare”. Siamo stati vittima delle sue intrusioni per giorni finché alla fine gli ho risposto un po’ seccata ed ha imparato a non essere così pressante. Per il resto è sempre stato gentile, molto bravo nel suo lavoro e ci ha sempre fatto qualche composizione sul letto con gli asciugamani del bagno.
POSIZIONE Il villaggio sorge in mezzo al nulla vicino al Sea Club Akassia della Francorosso, infinitamente meglio organizzato e curato. Lo scenario è pressoché lunare, molto bello e caratteristico. Il colore della sabbia che circonda l’intero villaggio entra in contrasto con lo splendido azzurro e blu del mare. Sia io che il mio ragazzo abbiamo molto apprezzato la posizione del villaggio in una baia molto isolata e tranquilla, spettacolare.
All’interno del villaggio non c’è però modo di vedere del verde o dei colori perché, a differenza degli altri villaggi della zona, il Carnelia non ha aiuole di verde o fiori colorati nei giardini. I giardini e le aiuole sono fatti esclusivamente di sabbia e di qualche palma completamente rinsecchita, morta, che la sera viene accesa come se fosse un albero di Natale.
SPIAGGIA E PISCINA Ci sono 2 spiagge: una con l’animazione ed una relax. Le docce però ci sono solo nella spiaggia dell’animazione. Chi decideva di passare la vacanza nell’altra spiaggia si ritrovava a quasi duecento metri dalla prima doccia disponibile e poco meno lontano dal bar della spiaggia, tra l’altro non sempre in funzione!!! Se è questa l’idea che ha la Columbus di spiagge attrezzate direi che è molto lontana dalla mia! Non sono mai mancati lettini o teli mare, quello no, ma cosa me ne faccio del lettino se poi per fare la doccia o prendere da bere devo farmi dieci minuti andata e ritorno sotto il sole a picco?!!! La spiaggia relax poi era sempre molto sporca. Il guardiano c’era, e guardava anche, cosa non si sa. Ma di raccogliere rifiuti, alcuni vecchi di mesi, neanche per idea. Francamente sia io che il mio ragazzo siamo rimasti basiti da un comportamento così menefreghista e dal fatto che sembrava che nessuno avesse nulla da obiettare, tanto meno il capovillaggio anch’esso egiziano e che si presumeva ci tenesse a mantenere il suo paese pulito.
Sul catalogo c’era poi scritto che ci sarebbe stato un pontile galleggiante che avrebbe permesso di fare snorkeling. Il pontile, udite udite, non c’era. E come si faceva a fare snorkeling? Cercando di non affettarsi le gambe e di arrivare a piedi fino all’inizio della barriera (circa 80 metri) per poi cercare di entrare in acqua senza tagliarsi. E secondo voi non ci si taglia a camminare con l’acqua al ginocchio costantemente mossa e piena di rocce e coralli? Eravamo più o meno tutti completamente tagliuzzati. Io che adoro le immersioni ci ho proprio rinunciato! La barriera poi è poco colorata, mi aspettavo davvero qualcosa di più… una delusione anche su questo fronte! La piscina era molto grande ma sempre davvero schifosamente sporca! Tutti gli altri ospiti del villaggio si sono sempre lamentati di questa cosa. Gli ultimi tre giorni di vacanza poi ci è stato letteralmente impossibile fare il bagno in piscina perché, non si è ben capito il perché, l’addetto alla sua pulizia non metteva né cloro né antialga e l’acqua era letteralmente di colore verde e puzzava da far schifo. Una cosa a dir poco disgustosa ed inammissibile perché sembrava che tutti gli addetti alla piscina se ne sbattessero altamente nonostante le nostre proteste! Quando iniziano ad esserci 45° vi assicuro che un bagno in piscina è l’unica cosa che ti salvi dal morire di caldo e ci siamo tutti molto arrabbiati del fatto che nessuno facesse nulla per ripristinare l’uso della piscina! ATTREZZATURE SPORTIVE E TORNEI ORGANIZZATI Nella spiaggia dell’animazione c’è il campo da beach volley e… basta. Fine delle attrezzature sportive del Carnelia. Giochi proposti: bocce, sul campo da beach volley, e freccette. Voglio vedervi tirare una freccetta con il vento che c’era, rischiavate di uccidere un ospite che stava passando! Ma poi dico: me lo vendono come un villaggio per i giovani e poi il torneo migliore che sanno organizzarmi è quello di bocce? Cioè… che palle ragazzi! Ho 23 anni ed ho passato delle vacanze da pensionata!!! Si beh, c’era un tavolo da ping pong piazzato proprio fuori dai bagni della lobby, non vi dico l’afa e la puzza che c’era, da star male! Per giocare a ping pong bisognava dare una cauzione di 5 euro cosa mai vista in nessun villaggio! Di solito si da il numero della camera proprio per non costringere gli ospiti a girare sempre con i soldi in tasca. Eh no, al Carnelia si pagava eccome invece. Come il biliardo: 6 euro l’ora! Altra cosa fuori dal mondo, mai vista nei mille viaggi fatti fin’ora! So che il villaggio aveva anche un campo da tennis che non ho mai visto però, quindi non saprei dire come fosse.
Altri svaghi e/o divertimenti? Ah si. Su 350 ospiti c’era un solo pallone. No dico, un pallone per 350 persone! Mi sono più volte chiesta in che posto fossi finita. A vedere tutta la situazione dall’esterno sembrava di stare in uno di quegli ostelli 1 stella che rifilano ai giovani che viaggiano con lo zaino in spalla e che vogliono spendere poco. Ma noi per 2 settimane abbiamo speso più di tremila euro in due. E scusate se mi aspettavo una struttura che li valesse tremila euro!!! Il catalogo diceva che saremmo arrivati in uno splendido 4 stelle (su scala di valutazione italiana) ed invece siamo finiti in un posto completamente disorganizzato dove regnava il fancazzismo del personale dipendente ed al quale non avrei dato più di due stelle e per il quale non avrei sicuramente pagato quella cirfra! I tornei organizzati erano davvero assurdi, spesso neanche svolti senza avvisare gli ospiti. Semplicemente i ragazzi dell’animazione non avevano voglia di farli e non li facevano. Punto e fine della questione. In 2 settimane hanno fatto il torneo di bocce, quello di bocce, quello di bocce, quello di bocce, beach volley, poi ancora bocce, poi di scala quaranta, poi bocce… insomma ripeto: CHE PALLE! ANIMAZIONE E visto che ci siamo adesso parliamo di questa famosissima equipe d’animazione che c’è costata una bella fetta dei famosi tremila euro del viaggio! Animatori presenti (capo animazione incluso): 4 ragazze e 5 ragazzi. Animatori che facevano qualcosa: 1 cioè la ragazza del Columbino (il mini club) che si doveva sciroppare da sola un’orda di bambini… l’unica che abbia mai visto fare qualcosa. Per il resto credo che il discorso animazione sia quello che ha lasciato me ed il mio ragazzo, come anche il resto degli ospiti ve l’assicuro, maggiormente seccati! Gli animatori comparivano in piscina verso le undici (poverini, erano stanchi)… chi compariva… altri proprio non li vedevi per giorni oppure li trovavi comodamente seduti al bar della piscina intenti a bere birra e rimorchiare minorenni. Avete capito bene: rimorchiare minorenni! Uno schifo ve lo assicuro! Animatori di 30 anni suonati che tentavano di portarsi a letto orde di ragazzine di 16 anni! Le quali sbavavano loro dietro anche perché a 16 anni il fascino dell’animatore si sa che fa sempre colpo. Ma loro, dico loro. Un po’ di dignità non ce l’avevano? Scene dell’altro mondo! Sembrava di stare a Sodoma e Gomorra e vi evito ulteriori dettagli e commenti! Non mi sono mai definita una persona puritana, anzi, però questo era davvero uno schifo! Se fosse stata mia figlia una di quelle quindicenni che loro vedevano come tante facili prede? Penso che un genitore si fidi degli animatori, anche perché si presume che abbiano cervello, ma vedendo certe cose mi è venuto il nervoso, scene assurde! L’acquagym era fatta da una che neanche sapeva cosa fosse lo stretching, quando la si faceva. Snorkeling guidato con l’animatore in teoria ci doveva essere ogni mattina ma in pratica si è fatto 3 volte. I tornei, come già detto, venivano spesso solo annunciati ma mai fatti. Io davvero non capisco se siamo capitati in un villaggio che era disastrato o se tutti quelli della Columbus sono organizzati così. Ho visto 4 Bravo Club dell’Alpitour e vi assicuro che lì i ragazzi si che si sbattevano, che ti coinvolgevano e che facevano il loro lavoro. Invece al Carnelia sembrava che gli animatori fossero in ferie e guai a disturbarli, erano sempre pronti a sbuffare e a dire che erano davvero molto stanchi, stanchi di far cosa non l’ho ancora capito! Davvero il peggior villaggio nel quale sia mai capitata sia a livello organizzativo che a livello di qualità del villaggio stesso! STAFF COLUMBUS E PROGRAMMA ESCURSIONI Visto che parlo dello Staff Columbus ne approfitto per parlarvi anche delle due ragazze residenti nel villaggio. Le ragazze dell’assistenza Columbus. Begli elementi davvero! Mai viste far niente, mai viste alla loro postazione… noi ci abbiamo avuto a che fare dopo circa 4 giorni dall’arrivo perché volevamo fare un paio di escursione tra quelle proposte. Quelle possibili erano: -shopping a El Quesir: costo 20 euro a testa -visita alle isole di Qulaan: costo 65 euro a testa -Jeep Safari: costo 40 euro a testa -Luxor in giornata in pullman: costo 103 euro a testa -Jeep Marine: costo 40 euro a testa -snorkeling ad Abo Daddab: costo 20 euro a testa -motorata: costo 55 euro a testa per 1 moto o 65 euro per una moto in 2.
Queste sono le escursioni che era possibile effettuare. Sia io che il mio ragazzo avevamo già fatto l’escursione di Luxor da Hurgada e quindi l’abbiamo scartata. Ci sarebbe piaciuto invece fare il Jeep Marine, eventualmente il Jeep Safari e sicuramente Abo Dabbab per vedere il famoso dugongo. E ci abbiamo anche provato a farle queste benedette escursioni! Ci siamo messi in lista 3 volte. Tutte le volte però andavamo a chiedere conferma dell’escursione, perché le ragazze della Columbus ovviamente non ti dicevano niente, e tutte le volte l’escursione era stata cancellata perché il numero minimo di persone per poterla fare era 6 ed invece eravamo sempre in 4. No dico, è il tuo lavoro trovare gente che faccia escursioni no? Devo mettermi io a cercare altre persone? La sera prima dello spettacolo (se così si può definire) in teatro fate un annuncio oppure mettete dei fogli nella bacheche. Non so, ma cavoli dico, in 14 giorni non siamo riusciti a fare una sola escursione. Il top è stato quando per l’ennesima volta siamo andati, la sera prima della presunta escursione, a chiederne conferma e nessuna delle ragazze della Columbus si riusciva a trovare. Se il loro lavoro era restare al desk informazioni fino alle 20.30 mi spiegare com’è che non c’erano mai? Sono diventata matta cercando di trovarne almeno una delle due, le ho fatte chiamare in camera, al cellulare, ma niente. Alla fine mi vengono a riferire all’alba delle 22.30 che l’escursione è cancellata. Punto e fine delle spiegazioni. Avrei spaccato la testa a tutte e due giuro!!! E questa è un’altra prova di come funziona l’organizzazione della Columbus, hanno proprio dell’ottimo personale! Alcuni ragazzi conosciuti al villaggio sono riusciti a farne una: l’escursione alle isole di Qulaan. Ma visto che il numero minimo per farla era di 24 persone e loro erano solo in 16, la mattina sono partiti alle 6.30 dal villaggio senza aver fatto colazione perché, questa è stata la risposta delle signorine assistenza Columbus, “eravate troppo pochi per far aprire il ristorante apposta per voi”. Questi disgraziati sono stati su una barca con mare mossissimo per tutto il giorno ed hanno pranzato alle 13 e non con il lauto banchetto che era stato loro promesso quando hanno prenotato l’escursione. No, il pranzo consisteva in riso e pollo fritto. Sono tornati in albergo letteralmente stremati e comunque visibilmente e comprensivamente incazzati neri! CUCINA In 2 settimane sono ingrassata di 2 chili. E non perché mangiassi prelibatezze, non scherziamo! Mi sono uccisa di riso bianco, patate e pizzette. Le uniche cose commestibili. Per il resto c’era pollo fritto, pollo alla piastra, pollo in salmì, pollo ai ferri, pollo in agrodolce. Pesce raramente e a dir poco vomitevole! Se il pane finiva prima della chiusura del ristorante era peggio per noi. Quello c’era e quello dovevamo farci bastare. Stesso discorso per i dolci e per la colazione! Alle nove e mezza già non c’era più the e chi si alzava tardi si beveva quello che era rimasto! Bella formula all inclusive davvero! Gli snack del mattino e del pomeriggio consistevano in 2 massimo 3 vassoi di pizzette secche che ovviamente non bastavano neanche per un decimo degli ospiti dell’intero villaggio! Il famoso cuoco italiano, tal Mauro, che si occupava del “pasta corner”, era un imbranato patentato che ci ha fatto una testa così per 2 settimane dicendoci che lui doveva passare lì ancora sei mesi, che era già stufo, che voleva andarsene a casa. Ci ha ammorbati con la sua schizofrenia! Almeno ci avesse cucinato della pasta decente! Ma no, neanche quello! Sempre cruda, affogata nella sua acqua di cottura e con talmente poco sugo che neanche lo si vedeva! Voto alla cucina: 4! VALUTAZIONE FINALE Voto Columbus Club Carnelia: 3! Spero di non avere più niente a che fare con la Columbus nei miei prossimi viaggi. La triste constatazione che posso farvi è che purtroppo io ed il mio ragazzo non siamo stati gli unici a tornare a casa con l’amaro in bocca per questa vacanza. Su 350 persone non ho sentito nessuno esprimere un’opinione diversa dalla nostra.
Se avete intenzione di prenotare in questo villaggio posso solo dirvi di pensarci bene, tornassi indietro io non lo rifarei!