Marsa alam a marzo 2006
NOZIONI VARIE: Abbiamo organizzato il viaggio presso l’agenzia Caesar Tour (c’è anche il sito:www.Caesartour.It) di Roma, sede di via Boccea, perché avevamo puntato diverse mete, tra cui questa ed abbiamo preso un “last second” (opzionato il giovedì e partenza sabato).
La destinazione è particolare nel senso che Marsa Alam è la destinazione nuova dell’Egitto, infatti è incontaminata (i primi club sono arrivati a colonizzare questo angolo di deserto nel 2002). Noi siamo stati al Villaggio Shams Alam un 4 stelle che era di Turisanda ma ora è gestito da Alba Tour. Questo villaggio è situato a 120 km dall’aeroporto di Marsa in direzione sud verso il Sudan per intenderci. Sulla strada che conduce al villaggio si visitano i principali club (a circa 60 Km dall’aeroporto tipo Ephistone, karamana e Ventaglio) ma il nostro è proprio isolato – per intenderci si ha la sensazione di vivere quasi come beduini con il mare davanti ed il deserto bellissimo alle spalle.
Nel villaggio abbiamo scoperto che la maggior parte della gente presente non è capitata per caso ma ha cercato questa oasi nel senso che la meta è stata studiata bene (c’era gente che aveva girato il mondo e per la seconda o terza volta ha scelto questo villaggio).
Al villaggio è presente la troupe di animazione che è veramente “soft” ossia sopportabile.
In merito ai cellulari nessun problema di ricezione…All’interno del deserto si vedono degli antennoni che propagano onde elettromagnetiche a tutte le latitudini…Comunque le tariffe sono alte tipo 3 € al minuto e “solo” 2 € se si riceve…Conviene la scheda telefonica locale.
Attualmente il cambio è 1 € uguale a 6,5 lire egiziane oppure 1 $ Usa uguale a 5,5…Anche qui l’euro viene preferito.
Giorno 11 marzo 2006 ore 07.30 Si parte dal gate C di Fiumicino, ci fanno presentare all’aeroporto alle 5.30 con i disagi del caso (mancanza di treni che collegano Roma con l’aeroporto il che è scandaloso nel 2006 sembra di vivere nel 4 mondo). Viaggiamo con Windjet ma il volo per un guasto tecnico ritarda di oltre 2 ore, anche se si viaggia bene sugli aerei di questa compagnia giovane. Arriviamo a Marsa Alam intorno alle 14.00 locali e dopo aver sbrigato le pratiche aeroportuali (discretamente veloci pensavo peggio) ci imbarchiamo sull’autobus che ci porterà dopo un oretta circa al villaggio. Sull’autobus eravamo in tutto 9 persone. La strada che conduce al villaggio è una striscia asfaltata che si perde nel deserto verso sud e costeggia il mare…Come inizio non c’e’ male veramente.
Arrivati all’hotel, lo Staff Alba tour ci accoglie con le solite bevande rinfrescanti che sono una manna. Sistemati velocemente i bagagli in camera comincia la curiosità e quindi corriamo sulla spiaggia a vedere il mare e soprattutto se siamo veramente così isolati come si vede nelle foto.
CURIOSITÀ VARIE: Il colpo d’occhio è davvero fantastico: il deserto alle spalle e Km di spiaggia deserta sia a destra che a sinistra dell’hotel; di fronte abbiamo l’isola di Wadi Gimal che tra l’altro dà il nome al parco naturale dove è inserito il nostro hotel. Il club non è lussuosissimo ma è un 4 stelle e secondo noi non raggiunge le 5 solo per alcuni piccoli particolari (infermeria a fasi alterne, teli mare piccoli, palestra da ristrutturare, “all-inclusive” inconsistente fuori dai pasti –sarebbe meglio dire pensione completa e bevande-) anche se è incastonato benissimo con la natura circostante e di sera è bellissimo con le luci accese.
Nel complesso la vacanza è trascorsa in tranquillità estrema, sembrava di stare alle Maldive (50 persone in tutto il villaggio, km di spiaggia deserta a disposizione e lettini a volontà per tutti). Purtroppo la posizione di Marsa Alam rende questa località ventosa e anche se la temperatura dell’acqua non scende sotto i 25°, quando esci con o senza muta senti un freddo esagerato anche se ti asciughi in 2 minuti; questo particolare ti condiziona perché il pomeriggio senza muta non riesci a buttarti e comunque non riusciamo a fare i bagni che per noi di solito durano almeno 2 ore.
Una cosa importante è quella di portarsi soldi contanti in quanto le carte di credito creano un pò di problemi (viene accettata con qualche riserva la Visa e la Mastercard).
Da segnalare, in senso positivo, il servizio massaggi (a pagamento sulla spiaggia).
ESCURSIONI: Dall’hotel si possono fare diverse escursioni, ma le più suggestive sono la motorata nel deserto (65,00 € in coppia oppure 50,00 € la moto ad uso singola) e l’escursione all’isola di Wadi Gimal, il giovedì, (55,00 €); altre escursioni sono Luxor che sono 12 ore di autobus e comunque ti fa perdere 2 giorni al club (si parte alle 3.00 della mattina e si torna a mezzanotte-110,00 €) e la gita a Shalatin dove c’e’ il più grande mercato di dromedari e si trova proprio al confine con il Sudan passando per Berenice che è l’ultimo avamposto turistico prima del deserto assoluto.
La motorata è qualcosa di veramente suggestivo, inizia alle 15.00 e ti porta a spasso in un deserto che non ha nulla a che vedere con quello di Sharm anche se i riti sono uguali per tutte le escursioni (visita della tenda del beduino ecc.); qui a volte sembra di essere nel Canyon americano con scenari tipo i film di Sergio Leone… alle 18.30 si rientra dopo aver assistito alla stellata notturna nel deserto (faceva buio alle 17.30) IL NOSTRO PUNTO DI VISTA: partendo dal presupposto che il prezzo pagato, anche se si trattava di un’offerta specifica, invogliava a trovare mete esotiche, in periodi in cui in Italia fà freddo, ma, al riguardo bisogna fare qualche opportuna considerazione: Ø Il clima è ventoso, il sole brucia ma non si riesce a stare tanto in acqua; Ø Il mare è pulito così come la spiaggia che è ottima per le lunghe passeggiate; Ø Le escursioni sono un po’ care vista la mancanza di concorrenza ma alla fine bisogna contrattare anche sui francobolli; Ø Questo tipo di viaggio è particolarmente indicato per persone che vogliono passare una settimana all’insegna della tranquillità, del mangiare bene (e visto che siamo in Egitto non è poco) e delle attività sportive tipo snorkeling, beach-volley e calcetto il tutto sotto un sole che a marzo non è cocente ma si fa sentire.
Il merito di questo bellissimo viaggio è tutto di Beatrice che ha scoperto la località ed ha pensato a tutto ma soprattutto grazie alla sua fermezza è riuscita a invogliarmi e ad convincermi; è stato veramente bello perché dopo aver visitato i club più “in” della zona (Karamana o Ephistone) ho capito che noi stavamo non in un villaggio tipico ma in qualcosa di veramente superiore, inteso non come strutture eleganti ma come la ricerca dell’io e della contemplazione della natura, aspra e selvaggia che, in questa particolare zona solo questo villaggio ti può dare: tu, il deserto, il mare e il silenzio assoluto dovuto al fatto che lo Shams Alam è veramente incastonato tra il deserto e il mare e tutt’intorno ancora il nulla.
Ottavio & Beatrice