Marsa Alam 8

Siamo a Marsa Alam finalmente| Tutto sommato abbiamo avuto solo un'ora di ritardo rispetto alle 3 preventivate. L'aeroporto di Marsa è nuovo, con un'aria condizionata da polo nord. Il volo è andato molto bene, anche se eravamo seduti proprio in fondo e si sentiva un pò di rumore. Però in compenso abbiamo avuto il piacere di essere serviti per...
Scritto da: Beppe25
marsa alam 8
Partenza il: 26/07/2008
Ritorno il: 02/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Siamo a Marsa Alam finalmente| Tutto sommato abbiamo avuto solo un’ora di ritardo rispetto alle 3 preventivate. L’aeroporto di Marsa è nuovo, con un’aria condizionata da polo nord. Il volo è andato molto bene, anche se eravamo seduti proprio in fondo e si sentiva un pò di rumore. Però in compenso abbiamo avuto il piacere di essere serviti per primi a pranzo (pasticcio verde, Philadelfia, insalata mista, dolce e 2 bei bicchieri di vino rosso, molto buono peraltro, oltre a acqua, tè, caffè, ecc. Una delle hostess era con noi anche a Pasqua quando siamo andati a Sharm.

26-7-08 sabato Bene! Dopo un volo a tratti ballerino, siamo atterrati con un certo brio e aperti i portelloni abbiamo sentito la famosa aria calda secca dell’Egitto, che tanto rimpiangevamo. Esauriti con una certa velocità le solite procedure e trovati tutti e velocemente i bagagli siamo usciti dall’aeroporto per trovare pronti gli autobus per l’albergo. Tragitto di circa 30 minuti, con gli occhi incollati al finestrino a rimirar la sabbia e le rocce che tanto amiamo, ed arriviamo all’hotel Akassia, di cui tanto avevo letto sul nostro sito e non sempre bene. A noi è sembrata un’ottima struttura, accogliente, spaziosa, curata. La responsabile della Francorosso è stata gentilissima a risolvere un problemino con la camera (avevo chiesto una vista mare,ma la mia agenzia non aveva fatto la richiesta) che ci è stata cambiata in pochi minuti e dalla terrazza della quale si vede la piscina e il mare:sembra di essere in un film! La sera poi è molto romantico con tutte le luci accese. Fatta una doccia velocissima siamo andati alla riunione di benvenuto con gli animatori che sono stati molto educati e carini. Ci hanno illustrato l’elenco dei servizi e quello delle escursioni, bevendo bicchieroni di mango che, chissà perché lì ha un altro sapore. Tra una cosa e l’altra si è fatta ora di cena e ci precipitiamo fuori perché nel forum di Turisti per Caso si era detto che i tedeschi… si piazzavano nei posti migliori già nel tardo pomeriggio e non si schiodavano più prima delle dieci di sera. Ebbene…È vero! Tutti i posti migliori erano già occupati, ma con l’aiuto di un cameriere siamo riusciti a trovare un tavolo e abbiamo consumato una stupenda cena egiziana. Poi abbiamo ascoltato un po’ di musica dal vivo di una ragazza dell’animazione internazionale e subito dopo ci siamo trasferiti nell’anfiteatro per uno spettacolo di fachiri…Niente male.

27-7-08 domenica Giornata passata in assoluta tranquillità tra piscina e mare dove nel pomeriggio abbiamo fatto il bagno in un’acqua che era una favola, trasparente, calma, piena di pesci di tutti i colori che ti passavano in mezzo alle gambe. Risalendo ci siamo fatti ballonzolare un po’ nella piscina con le onde che funzionava alla grande e poi ci siamo rilassati sulle nostre sdraio con la solita brezza a farci costante e salutare compagnia. Siamo risaliti in camera per prepararci per la cena con un piccolo anticipo perché volevamo fregare i tedeschi…E prenderci il posto che più ci andava intorno alla piscina. Il dopo cena è scivolata via pian piano, senza niente di particolare.

28-8-09 lunedì La mattina siamo stati in piscina e poi sul tardi a mare. Io ho fatto conoscenza con Peter, un bravissimo ragazzo impiegato della Francorosso che ha fatto di tutto per accontentarmi nelle richieste o domande che avevo. Mi ha anche procurato un sim egiziana con la quale ho speso veramente molto poco per telefonare in Italia. Peter ha 29/30 anni ed è o era fidanzato con una ragazza italiana. Abbiamo comprato un po’ di ricordini e il negoziante che non aveva da cambiare 100 euro mi ha anche fatto credito; quando poi sono riandato a pagare è riuscito a farmi spendere altri 25 euro, comunque è stato gentilissimo. Pomeriggio bagno nel Mar Rosso: l’acqua sempre una favola! Rientrando siamo passati per l’angolo degli snack dove ho mangiato il kebab più buono che io ricordi, anzi due, perché non sono riuscito a trattenermi dal prenderne un altro. Con una piccola mancia sono diventato amico del cuoco che adesso in ogni dove mi fa dei gran sorrisi. Ma tutto il personale è meraviglioso, gentile, premuroso a prescindere dalla mancia. Se poi gliele dai tanto meglio. Dopo cena c’era uno spettacolo molto interessante di ballerini locali e non solo. C’era una danzatrice del ventre molto brava e un derviscio ruotante che da non credere ha girato su se stesso per almeno mezzora eseguendo delle figure stupende.

29-9-08 martedì Dopo colazione abbiamo fatto un lunghissimo giro del villaggio che è veramente enorme. Poi abbiamo fatto da un pontile all’altro e ci siamo fermati a guardare il mare che era un po’ mosso e la barriera corallina. Mi sa che è stato lì che mi sono bruciato un po’… al ritorno siamo passati da Peter per prenotare l’escursione a El Quseir e per prendere delle foto che ci avevano fatto la sera prima in anfiteatro; i posti per El Quseir c’erano alla modica cifra di 5 euro a testa e le foto pure per “soli” 4 euro ognuna. Dopo pranzo abbiamo riposato sui lettini in piscina dove, mi sono convinto, si stava meglio che in camera con l’aria condizionata. Verso le 5 di pomeriggio siamo partiti, insieme a tanti altri ospiti, per El Quseir piccola cittadina a circa 20 minuti dal nostro albergo. El Quseir vanta un vecchio quartiere italiano attraversato dalla strada principale e una fortezza che non abbiamo potuto visitare perché era chiusa. Poi c’è un mare meraviglioso; poi ci sono i soliti immancabili negozietti tutti uguali che vendono tutti le stesse identiche cose in cui “devi” entrare “senza stress”, altrimenti si offendono. Impensabile poter entrare in tutti i negozietti o comprare sempre le stesse cose, quindi abbiamo fatto finta di niente e, tra richiami vari, urla, fischi e quant’altro, abbiamo girato così senza meta tra vicoli affollati di galline, cumuli di rifiuti, materassai da strada che svolgevano la loro professione proprio in terra in mezzo alla strada, pensionati in caffetano bianco o grigio sollevato sopra le ginocchia e inseguiti dai bambini che recitavano i nomi di tutti i canali televisivi italiani meglio di “Sorrisi e Canzoni” cominciano da Italia uno e finendo con “dammi un euro” siamo arrivati finalmente al mare. Un’insenatura meravigliosa, un mare da cartolina ed una spiaggia attrezzata con gli immancabili tavoli e sedie di plastica, ma qua era multicolore e davano un tono più allegro alla spiaggia in cui un cameriere con una scopa in mano cercava di spazzare i granellini di sabbia bagnata fuori posto. Il lungo mare era costituito da tante botteghe che vendevano di tutto: dalla coca cola ai gelati, dalle sciarpe ai vestiti, dalla carne appesa al sole piena di mosche alle cataste di pane appoggiate per terre. Passavano continuamente macchine strombazzanti e tanti taxi collettivi che camminavano con le portiere aperte. Noi sempre seguiti da torme di bambini che non credevano che avessimo finito gli euro, ci siamo seduti su delle panchine all’ombra di una palma a fare qualche foto o meglio a cercare di fare qualche foto, perché quando stavi per premere il pulsante di sicuro un bambino ti si metteva davanti. Allora ci siamo disfatti di tutte le caramelle che avevamo, tra cui una confezione di tis-tac, che è stata la più contesa, e finalmente ci hanno lasciato un po’ in pace. Comunque li abbiamo ritrovati sulla strada del ritorno e ci hanno accompagnato sino al pullman cantando e battendo le mani: erano bellissimi. Tornati in albergo in tempo per la cena che è stata variopinta e a tema come tutte le altre sere, siamo poi andati in camera a riposare o a leggere.

30-7-08 mercoledì Mattinata al mare e poi in piscina. Sono andato a comprare un paio di ciabatte nuove perché le mie si erano rotte e poi mi facevano male. Le vecchie che volevo buttare nel cestino sono state requisite dal negoziante in quanto “quasi nuove” e molto adatte per il “cugino”: se ne accorgerà il cugino del male agli alluci!! In giornata Carla è stata colpita dalla “maledizione del faraone” più per un colpo d’aria che per altro. Comunque in poco tempo si è rimessa usando le medicine che ci eravamo portati dietro. Però l’Akassia ha una farmacia abbastanza fornita, almeno di questi prodotti, se pur abbastanza cari. A cena c’era la serata tedesca, quindi via con strudel e wienersnitzel e altre leccornie tedesche. Tutte molto buone in verità. Carla ha preso due belle tazze di brodo che sembra sia stato miracoloso perché si è sentita subito meglio (e poi dicono dei tedeschi”). Dopo cena c’era l’uomo coi cobra, ma eravamo stanchi e abbiamo preferito restare ai bordi della piscina prima di andare a letto. Alle 23 circa vedo che mia moglie sta quasi bene: quindi la maledizione del faraone si è stemperata nel brodo bollente tedesco. Anche qua i tedeschi vincono: il loro brodo ha battuto il faraone. Che tosti che sono. Noi, invece, speriamo bene, e poi … domani è un altro giorno! Il resto dei giorni passa purtroppo anche troppo in fretta tra bagni in piscina e in mare, e la tristezza di lasciare questi posti meravigliosi e questa gente così cordiale e buona, si fa sentire. Salutiamo Peter che è stato il massimo della gentilezza, ricordiamo Sara (della Francorosso), il bagnino che poi ha cambiato posto di lavoro, tutti i ragazzi dell’animazione ringraziandoli di non essere stati mai invadenti, ma solo molto carini e bravi; salutiamo tutti i nostri camerieri che sempre col sorriso ci hanno aiutato ad apprezzare questo paese meraviglioso in cui torneremo quanto prima.



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