marsa alam 09: utopia beach club
Non eravamo mai stati in Egitto e l’idea di una meta meno commerciale di Sharm ci attirava. Dopo aver letto su questo sito alcune impressioni di persone che avevano alloggiato nello stesso villaggio, ci siamo decisi e abbiamo prenotato all’Utopia Beach Club. Sapevamo che il villaggio non è famoso per la sua cucina ma per lo stupendo accesso al mare, quindi ci siamo detti “andiamo lì per il mare, non per il cibo”.
La zona di Marsa Alam si trova nell’Egitto del sud, nel deserto roccioso (tra il Nilo e il mare), all’altezza di Luxor. E’ una meta turistica relativamente recente dal momento che l’aeroporto internazionale è stato costruito sette anni fa da un privato. Questo significa che è meno commerciale di altre zone più collaudate, ma ovviamente le infrastrutture sono meno evolute.
Come è andata? Che dire… ci sono una serie di pro e di contro, soprattutto essendo stati meno di un anno fa alle Maldive, un paragone impietoso verso qualsiasi altra meta.
MARE Pro Il mare è stupendo dal punto di vista delle immersioni e dello snorkeling. Abbiamo constatato che l’Utopia Beach ha un accesso favoloso alla barriera corallina, che ti permette di avvicinarti dalla spiaggia nuotando pochi metri. I pesci sono tantissimi e talmente variopinti che un designer pubblicitario non avrebbe saputo fare di meglio. Sembra di stare in un acquario, avvolti da decine di pesci che si avvicinano senza nessun timore. I coralli sono favolosi, di forme e colori diversi.
L’acqua è mediamente tiepida, in alcuni punti molto calda, quasi troppo. In generale è comunque piacevole. La barriera corallina protegge la spiaggia dalle onde dovute al vento, che soffia costantemente.
Contro Non sono le Maldive, anche se entrambe vedono la presenza della barriera corallina. Il mare delle Maldive è un paradiso, questo è più “reale”. Quando l’acqua si alza la barriera perde un po’ della sua funzione protettiva. Nulla di grave, l’acqua è solamente un po’ mossa, come in certe zone delle Canarie.
La sabbia non è fine e bianca, ma dà più l’idea di una roccia sbriciolata con pezzi di coralli e conchiglie. Sono vivamente consigliate le scarpe di gomma mentre fate il bagno.
VENTO Marsa Alam è una zona ventosa, fortunatamente possiamo dire. Se non fosse così, i 40° del sole d’agosto non lascerebbero scampo… durante il viaggio abbiamo sentito dire che Sharm in questo periodo è troppo calda, mentre Marsa Alam è resa vivibile proprio dal vento, che comunque non dà fastidio.
Una precauzione: il vento inganna la scottatura… usate protezioni alte, perchè il sole è molto forte. Inoltre mettete la maglietta se fate snorkeling.
UTOPIA BEACH CLUB Il villaggio non è affatto male, le camere sono spaziose (35-40 metri quadri), l’ambiente è gradevole. Esistono parecchie soluzioni, dalla camera nella struttura principale alle villette verso il mare. L’aria condizionata nei locali comuni (ingresso, ristorante, etc…) non è freddissima, cosa che evita il disagio di passare da +40° a -20°… Cibo A nostro avviso il cibo all’Utopia Beach lascia veramente a desiderare. Il 90% delle pietanze è estremamente agliata, i fritti sprizzano olio da tutte le parti e i dolci navigano (non è uno scherzo, è letterale) nel burro, al limite della nausea. Sicuramente puoi trovare rifugio nel riso con verdure al vapore, ma al quarto giorno hai già sviluppato una certa avversione… E’ vero, come abbiamo letto in tanti post, non vai lì per il cibo ma per il mare. Il problema è che se sei nauseato da ciò che mangi non ti godi la vacanza fino in fondo. Ogni tanto c’è qualche piatto molto buono (una grigliata di pollo azzeccata la trovi), ma sono casi isolati.
Dissenteria Mettetela come volete, ma prima o poi verrete colti anche voi dalla famosa cacarella di Tutankhamon. Potete anche lavarvi i denti con le bottigliette d’acqua sigillate (come abbiamo fatto noi), ma non c’è scampo. Tra tutti gli italiani che abbiamo sentito non c’è stato uno che si è salvato.
Come precauzione possiamo dire che bisogna bere esclusivamente acqua da bottigliette sigillate evitando di mettere in bocca quella del rubinetto, ma se poi posate e bicchieri vengono lavate con l’acqua corrente, voi capite che… Diciamo però che è un fastidio che non ti rovina la vacanza, soprattutto se prendi delle precauzioni (acqua in bottiglia, no sbalzi di temperatura, bibite non congelate).
Pulizia Un po’ di dubbio ci è rimasto… sarà stato sempre pulito? Le aspettative di ciascuno in merito sono personali, ma diciamo che abbiamo avuto qualche dubbio ogni tanto. Più che altro, vedendo come vivono a El Quseir (polvere, qualche topo e case distrutte), la mosca spiaccicata su una delle nostre pareti deve essere sembrata una cosa normale al personale dell’albergo.
Fatto sta che al buffet (sia a mezzogiorno che alla sera) le mosche si posano sulle pietanze che è un piacere… Spiaggia La spiaggia è spaziosa, vanta un accesso favoloso al mare. Le sdraio sono situate sotto dei caratteristici ombrelloni di legno e foglie di palma. Con un po’ di fortuna puoi trovare libera qualche piccola capanna sotto cui sdraiarti al completo riparo dal sole.
La sfortuna è che ad alimentare tutto l’albergo c’è un motore diesel i cui aromi invadono la spiaggia se il vento è sfavorevole… inoltre a certi orari, in corrispondenza di partite di pallavolo o altro, viene diffusa una musica da discoteca sulla spiaggia che ricorda più Riccione che un posto esotico… Escursioni Il tour operator vi proporrà diverse escursioni: la baia del Dugongo, Utopia, atolli e coralli, Luxor, la motorata nel deserto, il mega safari, El Quseir, etc… In generale le gite sono abbastanza costose (mediamente 50 euro a testa a gita), ma interessanti.
Richiedono spostamenti in pullman o in barca e, quando durano tutto il giorno, comprendono il pranzo.
Un consiglio: Luxor è sicuramente bella e ve la venderanno molto bene. Tenete presente che ci vogliono 5h di pullman all’andata e 5 al ritorno, quindi sarà una giornata estremamente calda (se andate in agosto) e faticosa. CULTURA L’Egitto sotto questo aspetto ha molto da dire. Il canto della moschea vicino all’albergo diffuso in tutta la zona al calar del sole è sicuramente suggestivo. La gita che abbiamo fatto a El Quseir è stata interessante, anche se non si vedono né piramidi né sfingi. E’ un semplice villaggio di pescatori, che però ha il suo perché. E’ uno spaccato della realtà egiziana, fatta di case abbandonate, bazar, polvere e turismo.
EGIZIANI Abbiamo notato che in genere gli egiziani che propongono o vendono qualcosa sono brave persone ma molto insistenti. Gli animatori dell’albergo passano almeno sei volte la mattina e sei al pomeriggio sulla spiaggia a proporre partite di pallavolo, acquagym e partita a bocce… poi massaggi, giro sul cavallo e cene (a pagamento). Passando vicino a qualsiasi negozio è certo che il proprietario cercherà di tirarvi dentro sfoderando un po’ di italiano. In questo caso ricordate: la contrattazione è una regola nazionale! Spesso non troverete prezzi sulle merci, ma sappiate che dovrete mercanteggiare… loro partiranno da prezzi assurdi (considerando che uno stipendio medio di un dipendente dell’hotel è di circa 80-100 euro al mese), ma ogni volta che minaccerete di andare via abbasseranno ulteriormente il prezzo. Mediamente potrete scendere del 50-60%. Quindi non abbiate paura a contrattare… In generale, visitando qualsiasi posto, la sensazione che hai è un po’ quella di essere dei “polli da spennare”. Nulla di che, perché si tratta veramente di pochi euro, però è bene abituarsi. Superato l’impatto, segnaliamo il negozio di papiri dello shopping center interno al villaggio: il ragazzo che lo gestisce è molto simpatico e i papiri che vende sono molto belli.
MANCE La moneta locale è la lira egiziana. 1 euro vale circa 7,50 lire egiziane. In ogni caso, come dicono loro, accettano tranquillamente euro o dollari, basta pagare… In albergo abbiamo lasciato la mancia (qualche euro alla fine del soggiorno) solo ad un paio di persone (l’uomo delle camere e il barista) perché, essendo tutto a buffet, non hai nessun cameriere che ti serve.
Come dicevamo i loro stipendi mensili non sono alti, quindi i dipendenti cercano di arrotondare proprio con le mance.
Un fatto curioso: gli egiziani non riescono a cambiare gli euro in moneta nelle loro banche. Solo la carta. Quindi può capitare che qualche dipendente venga a chiedervi di cambiargli 5 o 10 euro in carta.
In conclusione… è stato bello fare una settimana, è stato bellissimo nuotare in un acquario, ma non ci torneremmo a breve. Magari un giorno andremo a visitare il Cairo, ma con un viaggio mirato.
Torneremmo alle Maldive, questo si. Anche domani.