Marrakech – Una Rosa alle porte del deserto
Marrakech è bella e intrigante e per certi versi unica, è meta ideale per un weekend o imprescindibile tappa di un viaggio più lungo attraverso il Marocco.
E’ composta essenzialmente da tre quartieri, la Medina, ovvero la città vecchia tutta racchiusa nell’antica cinta muraria, il Gueliz, quartiere di business, attività e negozi e infine l’Hivernage moderno quartiere di ville e condomini di lusso.
Naturalmente la Marrakech che cerchi e ti aspetti è nella Medina dove si sviluppa il suo Souk, che si dice essere insieme a quello di Fes, uno dei più grandi, antichi e immutato del mondo. Il centro della vita di Marrakech è la piazza Jemaa El Fna, enorme, imponente, vero cuore pulsante e anima della città. Qui c’è veramente di tutto dagli artisti di strada, agli incantatori di serpenti, dagli spettacolini con le scimmie (tristissimi e riprovevoli), alle abilissime tatuatici all’hennè, fino al calare della sera quando la Piazza già animata di per sé, diventa un autentico spettacolo popolare, con mille bancarelle che si aprono tra file di chioschi dove si cena, o si prendono spremute di arance o “appetitosi” spuntini a base di lumache (bleah!!, adesso ho capito da dove i franciusi si sono presi la mania dell’escargò!!).
E’ fantastico osservare come con l’avanzare del crepuscolo, la piazza si riempa quasi fino a scoppiare, che sia Lunedì o sabato non c’è differenza. Mi sono convinto di una cosa, Marrakech ha 970.000 abitanti, bene, alla sera ci sono in giro esattamente 970.000 persone, qui a casa non resta nessuno!!!Chissà, forse beati loro, non hanno Il grande fratello, né la fattoria, i pacchi e Bruno Vespa . Che bello!!! Insomma la Jemaa el Fna di sera è uno spettacolo autentico, viva, vera, pulsante, affascinante, eccessiva. Un consiglio, cenate o nella piazza stessa, in uno dei tanti baracchini, o meglio ancora in qualche terrazza intorno, osservate dall’alto mentre gustate il vostro Couscous , o una bollente Tejina, con in sottofondo il Muezzin che richiama i fedeli alla preghiera. Spettacolare.
E poi il Souk, la vera travolgente attrattiva di Marrakech. Entrate in questo labirintico dedalo di viuzze, intreccio di stradine, brulicante di botteghe e negozietti. L’orientamento è francamente impossibile, se vi portate un TomTom in tasca e lo accendete, probabilmente l’unica cosa che vi dirà è “Dove ca22o siamo??”. Bisogna semplicemente entrare e perdersi, tranquilli che prima o poi da qualche parte si sbuca, e godersi questo micromondo ancestrale, da sempre uguale a sé stesso, con odori e sapori unici, dove in qualunque stradina tra mille persone accalcate, potete indistintamente venire travolti da un motorino come da un carretto trainato da un asino.
Qui troverete tutto ciò che l’artigianato permette, gioielli, stoffe, cuoio vasellame, porcellana, madreperla, vetro, ferro battuto, legno, tessuti, oltre che spezie e soprattutto odori e colori.
Nel vostro peregrinare tra le botteghe dovete assolutamente trovare i quartieri degli artigiani, veramente spettacolari quello dei tintori dei tessuti e quello dei lavoratori del ferro battuto, del cuoio e del legno, dove il lavoro si svolge ancora con la manualità di cento anni fa.
Nel souk vige un arte, cui non potrete sottrarvi, ma nella quale non potete vincere, LA TRATTATIVA, dovrete trattare letteralmente trattare su tutto, qui di seguito riporterò i vari passaggi per aiutarvi ad uscire dalla trattativa con una onorevole sconfitta.
Prima di tutto bisogna tenere conto che qui la trattativa è una tradizione, che consta di una serie di riti da rispettare che possono arrivare per gli acquisti più impegnativi fino a studiate pause nelle quali bere insieme al vostro “antagonista” un ottimo Tè verde alla menta. LA TRATTATIVA PERFETTA (o quasi) 1)non vi mostrate troppo interessati alla merce, guardate tutto mantenendo sempre una espressione leggermente annoiata, anche e soprattutto se l’oggetto vi interessa moltissimo.
2)Lasciatevi descrivere l’oggetto, le sue proprietà, le sue origini e la faticosa lavorazione cui viene sottoposto, non interrompete, sembrereste maleducati, lasciategli fare il suo piccolo show, ma mantenete quella stessa espressione interessata tipo quando state in fila alle Poste.
3)Dopo l’eloquente esposizione, sempre mantenendo la faccia di chi ha una colica renale, azzardate la fatidica domanda “Quanto Vuoi??” 4)Arriva la sparata . Bene. Il prezzo giusto più o meno sarà 1/5 di quello che ti hanno chiesto, ma non è così semplice arrivarci. E poi ricordatevi voi non potete (né dovete a mio modo di vedere) vincere nella trattativa, quindi vi prego, non vi incarognite per qualche €uro in più.
5)Dopo il suo primo prezzo lo dovete guardare come se foste al Fiorello Show, lasciate uscire un sorriso o una controllata risata, non troppo offensiva, fate passare un minuto e sparate la vostra bordata… Un settimo o ottavo della sua richiesta.
6)La sua faccia diventerà autenticamente scandalizzata, allora voi con in volto l’espressione sofferta di uno che ha appena calpestato la merda del cane del vicino, alzate l’offerta di uno o due €uro.
7)La vera trattativa è appena iniziata, e dipende da voi, quanto tirarla in lungo, praticamente non ci sono limiti, ma quando arrivate in fase di stallo, è arrivato il momento di salutarlo gentilmente e andarvene, se lui vi seguirà abbassando il prezzo ogni 3 passi, lo avete in pugno, fermatevi e aspettate la sua fatidica domanda “Quanto vuoi pagare, amico” 8)Siamo in chiusura è ora di stringere, decidete in base alla vostra coscienza, a quanto vi stà simpatico e a quanto ritenete giusto… E chiudete ad un 1/5 o ¼ della richiesta iniziale.
9) fate fare la trattativa a vostra moglie-ragazza-fidanzata, non c’è niente da fare, in questo sono davvero molto, ma molto più brave di noi, è una questione di genetica e talento.
A parte il Souk, quello che dovete assolutamente fare a Marrakech, è un giro in calesse attorno alle mura rosse della medina, farvi fare un elaborato tatuaggio all’hennè , prendere un Tè alla menta in uno dei localini delle piazzette del souk, comprarvi una pashmina dell’azzurro dei berberi, cenare in una terrazza della Jeema el Fna.
Poi è ovvio, ci sono tante cose da vedere dalla Koutubia al Palazzo El Badì, fino ai Giardini di Menara , ma per questo basta leggere le guide!!! Quello che davvero vi mancherà, preparatevi,… È la birra!!! Una città calda, afosa, con cibi speziati e piccanti serviti bollenti, senza alcuna possibilità di una birra !!!! praticamente è come una donna senza la patatina, ma che volete come si suol dire paese che vai usanza che trovi …E rispetti. Una riflessione sulla gente, possono sembrare insistenti, qualcuno anche brusco, ma tantissimi sono davvero cordiali, comunque rispettate e sarete rispettati, un semplice No Grazie – No merci – No taklash sorridente vale tanto e non costa niente.
Informazioni pratiche all’osso, Volo Atlas Blue, che è la low cost della Royal Air Maroc, A/r 100€, albergo Apart Hotel DellaRosa, davvero ottimo, 90€ la doppia, cena da pascià a 10-12€.
Marrakech è una città che si può amare o odiare, ma che non rimane indifferente, che può dare sensazioni strane e antiche, come diceva Elias Canetti nel racconto Le voci di Marrakech…”c’ero già stato centinaia di anni prima, ma lo avevo dimenticato”.
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