Marrakech low cost

Marrakech meravigliosa...
Scritto da: vitalba78
marrakech low cost
Partenza il: 01/06/2011
Ritorno il: 04/06/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Dopo aver consultato diverse volte il vostro sito, è un piacere per me pubblicare questo racconto su Marracheck.

L’occasione è stata un’offerta speciale di una famosa compagnia aerea low cost. Senza indugiare ho prenotato per me ed il mio ragazzo da mercoledì a sabato.

Dall’Italia ho prenotato la sistemazione in un Riad, tipica casa marocchina. Nei siti c’è una vasta offerta di Riad, io ho cercato la giusta combinazione fra qualità, prezzo, location e trattamenti offerti dalla struttura (considerate che in Marocco quasi ogni struttura offre l’Hamman e massaggi a prezzi quasi occidentali) alla fine la mia scelta è ricaduta sul Riad Étoile du Sud et Spa tramite Booking.com visti anche i buoni commenti degli utenti.

A Marracheck siamo arrivati la mattina alle dieci (considerate -1 h di fuso dall’Italia). Abbiamo chiesto al nostro Riad di venirci a prendere, consiglio tuttavia, di prendere un taxi direttamente all’aeroporto considerando questa regola fondamentale: tutti in Marocco vi inseguiranno per offrirvi i loro servizi considerando che 1 euro vale almeno 10 volte la loro moneta.

Consiglio pertanto di scambiare la moneta all’aeroporto di arrivo visto che l’euro (almeno quel giorno) viene scambiato ad un prezzo più alto dell’Italia. Il taxi ci ha lasciati vicino al Riad e abbiamo dovuto fare a piedi un groviglio di strade intricate prima di arrivare al nostro Riad, ma appena ci hanno aperto la porta abbiamo trovato un’oasi speziata ed accogliente.

Per i primi due giorni, ci ha fatto effetto l’intreccio di strade che ci portavano alla nostra abitazione.

Ad ogni angolo c’era un venditore e/o un mendicante ma questo, purtroppo è lo standard in Marocco. Dall’altro lato siamo stati colpiti dalla dignità di questa gente che, a parte chiedere un’elemosina, non ha mai tentato di avvicinarci e/o rubarci o aggredirci. In Marocco, come più volte ci ha spiegato il proprietario del nostro Riad, il turista è sacro. Pertanto consiglio di essere sempre accorti ma, nel tempo stesso, di aver fiducia nel camminare per strada a tutte le ore, e di non farsi impressionare dall’intreccio di stradine dove nemmeno i taxi possono arrivare. Godetevi le meraviglie della città senza pregiudizi.

Mercoledì: Piazza Djemaa el-Fna e il souq. Questa è una meta d’obbligo. La piazza è il cuore pulsante della città, cambia aspetto secondo l’orario di arrivo. Di giorno la troverete addobbata di bancarelle che preparano succhi d’arancia, la sera arrivano dei camioncini che preparano il cibo e che si dispongono lungo la piazza in file parallele. Ogni camioncino ha il suo numero. E’ molto famoso in città il banco n.14 che prepara, proprio davanti a voi, delle magnifiche fritture di pesce. Se avete pazienza, mettetevi in coda (sia di locali e turisti) per ritrovarvi alle fine seduti su delle panche a mangiare solo con le mani baccalà fritto, calamari, contornati da verdure cotte e speziate. E’ l’unico posto dove nessuno ti chiama per andare a mangiare: vivono di passaparola e di fama propria. A fine cena potete lavarvi le mani, ormai unte, nel rubinetto posto nello stesso baracchino.

Il mercato del souq è unico, noi ci siamo semplicemente fatti trasportare dal nostro istinto ed abbiamo trovato conciatori di pelle, scarpe artigianali, vestiti tipici, gioielleria ed in generale tutto quello che si può trovare in un mercato del genere. Quello che posso consigliare è di contrattare sempre e comunque. Io, essendo anche stata in Cina, facevo una “contro offerta” pari almeno alla metà del valore offerto.

Giovedì: passata la stanchezza, giovedì ne abbiamo approfittato per girare i diversi luoghi di attrazione come: Tombe dei Saaditi posizionate accanto alla moschea della kasbah sono rimaste a lungo al riparo da sguardi indiscreti. Esse erano il luogo di sepoltura privilegiato degli sceriffi, i discendenti dell’impero. Dalle tombe siamo passati alle Rovine del Palazzo Badi che lasciano intravedere comunque la grandezza passata di un poderoso complesso architettonico. Il cortile, oggi vuoto, è stato trasformato in un incantevole teatro all’aperto. Sono spettacolari le vedute sulle rovine e sulla città che si godono dai bastioni popolati da enormi nidi di cicogna. Dalle mura rosse spuntano degli incantevoli sprazzi di vegetazione e poi di nuovo scavi e terrazze che contribuiscono a rendere l’idea di spazio in un’atmosfera emozionante paragonabile a quella del film “il gladiatore”.

Da lì siamo passati alla Medersa Ben Yousserf: una struttura simmetrica costruita per ospitare la scuola del Corano. E’ incantevole vedere come ogni parte di questa struttura dalle mura al il soffitto sia interamente dipinta ed intarsiata. Queste lavorazioni “ad intarsio” che si stendono nella parte alta della struttura danno un effetto ottico tipo merletto.

Per la cena abbiamo riservato un posto al ristorante Dar Es-Salam. Si dice che sia apparso nel film di Alfred Hitchcock “L’uomo che sapeva troppo”. Accomodati su uno dei salotti dove vi serviranno la cena, una donna con indosso un costume ornato di lustrini fa la sua apparizione portando un vassoio di candele accese sulla testa e inizia a esibirsi in una danza affascinante e complessa, come una sorta di ginnasta romena piromane. Ma la serata non può dirsi conclusa fino a quando il gruppo musicale berbero prorompe in un’esaltante versione corale in stile bar-mitzvah di ‘Hava Nagila’. Molto carino, ma nello stesso tempo fatto apposta per i turisti con prezzi occidentali.

L’ultimo giorno l’abbiamo dedicato ai giardini come quello di Majorelle, letteralmente incantevole con piante provenienti dai cinque continenti in cui è ancora visibile il tocco di grazia del suo proprietario lo stilista Yves Saint Laurent. All’interno del complesso è stato aperto un nuovo caffè che serve bevande e pasti freschi, oltre a offrire una vista eccezionale.

Dal lì ci siamo mossi verso il Cyberpark per poi finire all’Ensemble Artisanal. In questo complesso artigianale a gestione statale troverete le risposte a qualsiasi vostro interrogativo sui metodi di realizzazione dei vari lavori. Il cortile è circondato da boutique con prezzi fissi che offrono un buon parametro per stabilire qual è il massimo che si dovrebbe pagare per oggetti quali i vassoi da tè in ottone fatti a mano e i berretti di feltro nei souq, e sulla destra si trovano laboratori più grandi dove si può assistere alla creazione di tappeti, ceste e borse. Consiglio, se potete, di fare acquisti in questo posto dove vi accorgerete che gli acquisti fatti nel souq (frutto comunque di una lunga contrattazione) sono stati pagati di più rispetto al mercato dell’artigianato.

In generale consiglio assolutamente un viaggio in questa città: vi sentirete inizialmente estranei alla cultura, alla religione ai cibi cotti e venduti per strada. Questa sensazione sparirà gradualmente per farvi sentire accolti e coccolati nel profumo delle spezie..Perdetevi senza meta nelle strade del souq, parlate con la gente del posto che sicuramente saprà offrirvi il meglio per le vostre esigenze. Lasciate che i vostri sensi siano stimolati dai colori inediti (il blu majorelle per prima), dalla vegetazione lussureggiante e degli arredamenti pregiati. Se potete portate via nel nostro mondo ordinato ed occidentale un arredamento, un arazzo o semplicemente una bottiglietta di olio d’argan che vi ricordi l’incantesimo di un posto speciale.



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