Marrakech, la nostra esperienza

Non è il solito viaggio per visitatori. È qualcosa di diverso. È un’esperienza
Scritto da: Manem79
marrakech, la nostra esperienza
Partenza il: 06/03/2012
Ritorno il: 10/03/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Mese di marzo, cosa fare? Avevamo non poche pretese. Ormai non ci accontentiamo più del solito viaggetto. Volevamo fare un viaggio non organizzato, economico (visto che spenderemo molto quest’estate), al caldo (visto che l’anno scorso, di questi tempi, eravamo a New York con la neve) e soprattutto di breve durata (quindi serviva un posto non troppo lontano). Se in Europa le mete non mancano, però di marzo sono tutte piuttosto fredde e piovose, diverso discorso va fatto per il Nord Africa. Ma dove? La scelta più opportuna si è rivelata la città marocchina più conosciuta nell’immaginario collettivo: Marrakech.

Che dire di questa città? L’impatto è stato per me piuttosto forte perché, almeno nella Medina, si sente molto lo “stacco” con il senso di città che abbiamo noi. All’inizio mi sentivo un po’ spaesato. Vicoli stretti, gente ovunque, bancarelle che vendono di tutto, le donne quasi tutte con il velo. Poi, col tempo però mi sono ambientato. Certo, non è una città che presenta i classici stereotipi occidentali ma ciò non deve intimorire. Anzi, è proprio questo il bello! La città affascina per la sua estrema vivacità, che non ho ritrovato in nessun’altra città fredda d’Europa. La Piazza principale è sempre superaffollata. C’è sempre festa! La gente è ovunque. Chi balla, chi suona, chi vende! Forse sono un po’ insistenti ed assilanti con i turisti però le persone sono sempre rispettose, gentili e con il sorriso. Ci provano. È strano a dirsi ma il caos di Marrakech non stressa. Anzi. E la mattina già alle 4 canta il Muezzin dal minareto! I bambini girovagano da soli per i vicoli. Scordatevi di razionalizzare questa città. Di capirci qualcosa.

È incredibile a crederci ma non mi era mai capitato di non riuscire minimamente ad usare una cartina. Rassegnatevi. Non c’era turista che la usava. È impossibile cercare di capire tra quei vicoli dove andare e da dove siamo venuti. Che dire dei vicoli? Alcuni sono veramente stretti, non c’è mai riportato il nome di una via e soprattutto non c’è mai un’indicazione per tornare alla Piazza principale. La medina è un dedalo di stradine in cui mancano totalmente punti di riferimento. Vicoli ovunque: alcune volte coperti, altre volte sommersi dalla merce delle bancarelle. Basta però avere un po’ di senso di orientamento. Se sali su per la medina prima o poi bisogna tornare indietro e, grazie anche al Minareto, si ritrova la Piazza: il vero fulcro della vita cittadina. I vicoli, che da noi sarebbero tutti pedonalizzati – non fosse altro che molti sono minuscoli – laggiù sono vere e proprie autostrade: motorini e biciclette che sfrecciano ovunque e che suonano se ne ostacoli il passaggio.

I souq sono la vera essenza di Marrakech anche se non sono solo quelli indicati a nord della Piazza, ma il commercio nella città marocchina è un po’ ovunque. È il cuore pulsante della vita per i musulmani. In città ci sono più bancarelle che persone. Sono sempre stato abbastanza diffidente un po’ con tutti perché non mi piace essere “truffato”. Del resto, leggendo i diari di altri turisti per caso, l’idea che ci si fa è proprio questa. Purtroppo però questo atteggiamento non sempre paga perché non tutti sono così. L’atteggiamento generale che i marocchini hanno con il turista è quello di non dargli pace! Di insistere ad entrare nel proprio negozio o a dire un prezzo anche se non siamo interessati. Devono sempre provare a vederti qualcosa, a darti qualche informazione per poi chiederti i soldi. Lo so, tutto questo non è piacevole ed infatti anch’io sono sempre stato diffidente nei loro confronti tanto che anche se mi poteva interessare qualcosa poi di fatto lasciavo stare per non dover stare a contrattare con loro e dovergli comprare qualcosa. Forse, però, ci vorrebbe più filosofia e provare ad avere un rapporto più amichevole, socializzante. Anche perché sanno essere anche ironici e simpatici. Manca in loro quella indifferenza che ormai caratterizza noi occidentali, spesso molto freddi e inospitali. Addirittura il taxi di ritorno all’aeroporto, alla mia domanda “quanto vuole”, mi ha detto che gli avrei dovuto dare quanto ritenevo giusto.

Marrakech non è un viaggio ma un’esperienza. Un’esperienza che credo che non tutti possono fare o si sentono in grado di fare.

Ecco allora qualche consiglio per il viaggio:

Cambio: In Marocco i dirham vanno acquistati lì perché in Italia non si trovano o comunque è difficile. Noi abbiamo cambiato tutti gli euro per la vacanza all’aeroporto (circa 500 per due). Grave errore. Infatti li abbiamo acquistati al cambio di 1 € = 10,60 Dh quando poi in centro (vicino a Djema El Fnaa) il cambio era a 10,98 (avendone cambiati molti euro ho fatto il conto ed ho perso circa 200 dh – 20 €). Alla fine del viaggio ce ne sono rimasti molti di Dirham e così li abbiamo cambiati in euro (altrimenti in Italia sarebbero stati carta straccia) però stavolta li abbiamo cambiati in centro a 11,40. Buono se si considera che all’aeroporto volevano 11,70. Due consigli che do: non cambiare tutti i soldi che ritenete necessari per il vostro viaggio ma soprattutto di cambiarli in centro (Rue Bani Marine e Rue Ismail), vicinissimo alla Piazza. Magari cambiateli all’aeroporto. È evidente che ogni cambio che fate, sia da Euro che in Dirham e viceversa, ha un costo!

Riad: Marrakech è la città dei Riad. Sono ovunque. Sono molto caratteristici. Un elemento che certamente differenzia questa città da quelle europee dove spesso si dorme in hotel totalmente “spersonalizzati”. Lì i Riad sono caratteristici, molto piccoli. Il loro valore è direttamente proporzionale alla personalità, gentilezza e disponibilità del suo albergatore. Io ho scelto il Riad Dar Tamlil mediante il sito Badgetplace. Devo dire che mi sono trovato molto bene. La camera è pulita, il Riad è caratteristico. Ha rifiniture arabeggianti anche nelle stanze, un bellissimo cortile con una fontana. E’ molto familiare e rilassante! La colazione non è a buffet ma viene servita da loro dove si vuole dalle 8,30 alle 11,00 ed è molto abbondante con paste, pane e marmellata, succo di frutta, te o caffè. Quando però abbiamo dovuto fare colazione prima delle 8,30 ce l’hanno comunque servita (senza roba calda). Abdul, l’albergatore, è sempre molto gentile e disponibile anche nel dare informazioni sulle escursioni, posti da vedere ecc. Non potevo chiedere di più per 20 € a persona e per la posizione così vicino alla Piazza centrale.

Taxi: non l’ho preso molte volte. Ho evitato di prenderlo dall’aeroporto al Riad perché avevo paura delle fregature. Sapevo infatti che dall’aeroporto al Riad potevo prendere l’autobus, il n. 19, che lascia proprio a Djema El Fnaa e da lì a piedi. Così abbiamo fatto. Pensavo di spendere meno con il bus, invece ci è costato 30 Dh a persona (50 Dh se si torna). Quindi se il taxi costa fino a 100 (considerando che comunque per il bus ce ne vogliono 60 in due) credo che sia un buon prezzo. Addirittura un taxista, quando ha visto che noi eravamo solo intenzionati a salire sul taxi, ha fatto lo stesso prezzo (60 Dh) ma non l’ho neanche tenuto in considerazione perché ancora non sapevo il prezzo del bus. Quando poi eravamo in centro abbiamo preso i taxi due volte: una volta per andare ai Jardin Majorelle (40 dh) e una per andare a Jardin Menara (altre 40 dh). Tutti posti fuori dalla Medina. Secondo me, non scendono tanto più basso. Del resto se il bus costa così tanto (forse quelli che girano solo in centro non arrivano a 30 dh ma comunque) non hanno interesse a scendere troppo di prezzo.

Medina di Marrakech: non avendo gli stessi canoni delle città europee scordatevi di vedere dall’esterno bellezze architettoniche come se foste a Firenze! Ma come ho già detto Marrakech non la si può paragonare alle altre città europee. Il viaggio non consisteva nel vedere bellezze artistiche! La bellezza non è nell’architettura esterna dei palazzi. Le bellezze artistiche si nascondono come gioielli all’interno dei vari posti sconosciuti per la Medina. Ci sono infatti dei luoghi bellissimi (stile “arabaggiante”), che colpiscono per il loro fascino, per la cura nei dettagli, per la quiete che si respira. Luoghi in cui non conta chi lo ha realizzato e quando è stato fatto. Luoghi in cui, per fortuna, non c’è quella calca di turisti che affoga le nostre città. Tra l’altro i prezzi sono abbastanza bassi: i più belli sono certamente la Medrasa Ben Youssef + Koubba (60 Dh) e le Tombe Saadiane (10 Dh), seguono Palazzo El Badi (10 Dh), Palazzo Bahia (10 Dh), i Giardini Majorelle (50 Dh) e il minareto della Koutubia. Mi hanno ricordato molto l’Andalusia. Infatti, leggendo una guida, molte di queste cose sono state fatte da architetti di Cordoba o Granada.

Ma come ho detto, Marrakech è molto di più delle sue bellezze nascoste. Per amare questa città, bisogna uscire dai “luoghi comuni” delle classiche città europee (in cui il visitatore rimane affascinato dalla bella chiesa, dal bel palazzo…). La città è bella e particolare per altre cose: sicuramente per la sua atmosfera sia di notte che di giorno, per la sua gente che “vive” la città, per il caos e il disordine della Medina, per il suo chiasso ovunque, per i souq con le sue bancarelle che intralciano quasi il passaggio, per la sua Piazza, ma anche per l’eleganza, l’ordine e la cura nei dettagli che si ritrovano per esempio fuori dalla medina dove il caos della città incontra il silenzio del deserto e dei Monti imbiancati. Bella è senza dubbio la passeggiata al parco Menara e lungo la via che porta ad esso che consiglio di fare una volta a piedi anche se è lunga.

La città affascina anche per le molteplici attività che offre. Noi per esempio abbiamo fatto l’hammam, l’escursione a Ouarzazate ed il quad nel deserto. Queste infatti certamente rendono il turista non più solo visitatore del luogo ma protagonista a pieno titolo di una esperienza.

Mangiare: Per quanto riguarda il cibo posso darvi queste informazioni. In generale con max 100 Dh (10 €) a pranzo e 200 Dh (20 €) a cena si riesce a mangiare in due (bottiglia d’acqua grande 1 €). La spesa è piuttosto bassa. Cosa mangiare: Non ci sono molte alternative. I menù sono tutti uguali: cous cous per tutti i gusti (pollo, manzo, solo verdure, verdure e carne…), tajine (stufato servito in piatti particolari: di pollo, manzo, verdure…), brockettes (sono spiedini anche qui variamente assortiti). C’è poi un piatto che non ci è piaciuto: la Pastrilla (un tortino di carne di piccione – ma il nostro sembrava di pollo – farcito con zucchero e cannella ed altro). Era praticamente carne dolce! Non ci è piaciuto per nulla! Dove mangiare? I posti sono quelli usuali: ci sono dei ristorantini economici lungo Rue Bani Marine e Rue Ismail. Nella Piazza principale, vicino all’entrata di Rue Riad Zitoun Lakdim, per pranzo ci sono tre ristorantini tutti attaccati: prezzi buoni e sempre pieni di turisti (noi infatti cercavamo posti frequentati anche da turisti per un fattore igienico principalmente e di qualità). Per cena abbiamo mangiato una volta allo Chez Grouni: buono anche se pensavamo che la visuale sulla Piazza fosse migliore. Vi consiglio di mangiare anche nelle bancherelle in centro alla Piazza. Noi abbiamo scelto la n. 100 dove ci sono molti turisti e soprattutto perché si trova a margine della Piazza. Infatti, visto che tutti ci fermavano per chiederci di mangiare da loro, non avevamo voglia di addentrarci più di tanto nel mezzo. Prezzi buoni anche se pensavamo di mangiare di più. Deliziose sono poi le spremute d’arancia con soli 4 Dh (40 cent) che servono proprio nella Piazza. Da questi venditori potrete trovare anche le bottiglie d’acqua (una grande a 10 Dh circa). Fondamentale soprattutto perché là il giorno è già abbastanza caldo. Volevamo andare a mangiare al Marraki perché pensavamo che ci fosse serate con balli tipici (magari la danza del ventre). Invece no. Si tratta di musica marocchina. Tra l’altro i prezzi sono decisamente più alti rispetto agli altri posti.

Escursioni: prima di partire avevo cercato vari siti per vedere che escursioni fare. Ce ne sono alcune molto interessanti: La Valle di Ourika, le cascate di Ouzoud, Essaoura, Ouarzazate. Prima di partire mi ero messo in contatto anche con AmiraTourisme per vedere se per il giorno scelto c’era l’escursione a Ouarzazate, quella che ci interessava. Per quel giorno però non c’era nemmeno una prenotazione. Il prezzo dipendeva dal numero di prenotazioni: per 60 € a testa ci avrebbero anche organizzato il viaggio solo per noi. Abbiamo declinato l’invito. Così, quando poi siamo arrivati a Marrakech, ho chiesto l’escursione al nostro albergatore Abdul il quale ci ha chiamato una persona che, per lo stesso viaggio, ha voluto 30 € a persona. Ci sono molti baracchini sparsi per Marrakech che organizzano escursioni. Il mio consiglio è di partire sapendo quale escursione fare e poi di comprarla lì a dei prezzi tutto sommato buoni.

Ourzazate: Ho voluto fare questa escursione principalmente per vedere la Kasbah di Ait Ben Haddou (patrimonio Unesco). Mi importava poco del resto anche perché non c’era poi tanto altro da vedere. Abbiamo attraversato i bellissimi monti rossi dell’Atlante (passo Tizi Ní Tichka a 2260 m) e fatto una giratina alla kasbah di Ouarzazate (20 Dh). In questa cittadina (che sembra la nostra Portocervo), con la guida, ci siamo fermati anche a mangiare in un loro ristorante (speso e aspettato tanto, mangiato poco o nulla). Il viaggio per arrivare a Ouarzazate è stato lunghissimo ed estenuante: 4 h di curve per arrampicarsi su fino a 2200 mt. Caldo freddo, freddo caldo e 4 h. di ritorno. Un mal di testa allucinante! Se non fosse per Ait Ben Haddou credo che non ne sarebbe valsa la pena. Troppo lontano. Otto ore di viaggio per stare poi solo 45 min. ad Ait Ben Haddou e 2 h e 30 ad Ouarzazate (più di un’ora persi per mangiare). Gli studios si sono visti solo da lontano e sinceramente del loro museo del Cinema non ci importava niente. Ait Ben Haddou invece è particolarissima. Bellissima. Ora capisco perché molti altri turisti fanno escursioni più vicine come Essaoura o Ourika!

Hammam: visti i tanti commenti super positivi di altri turisti per caso ho deciso di cercarne uno, prima di partire, che rispondesse alle nostre esigenze.

1) Fare l’hammam insieme, con la mia ragazza.

2) Non costasse un’esagerazione.

3) Fosse un luogo pulito e piacevole. Ho visto che Tripadvisor è pieno di commenti sugli Hammam. Ce ne sono alcuni veramente belli ma con prezzi un po’ alti. Anche oltre 50 € a testa. Allora la decisione è caduta su Easy Spa. Per il pacchetto con l’hammam con scrub (guanto e sapone nero) + 30 min. di massaggio abbiamo speso, per due, 550 Dh (55 €). Non male. Ci voleva! Era la prima volta che lo facevamo. Il messaggio è stato fantastico. Devo ammettere però che tutto è stato molto veloce. Troppo veloce. Per lo scrub con il guanto ci è voluto 15 min. in due in una cabina (molto piccola) e 30 min. per il massaggio. Dopo un po’ di tempo ed un tè alla menta eravamo già rivestiti. Sinceramente lo consiglio perché se si va a Marrakech bisogna provarlo e ci siamo trovati anche molto bene, però è durato tutto così poco che non mi pare che ci abbia rilassato più di tanto.

Quad nel deserto: la vera sorpresa di questo viaggio. Talmente bello che la considero la cosa più bella del viaggio. Anche per questa attività mi ero informato su vari siti. Non ci sono molte differenze di prezzo. Circa 110 € in due (75 € pilota e 35 € passeggero). Abbiamo scelto Dune & Desert. Commenti molto buoni su Tripadvisor. L’esperienza è formidabile soprattutto per uno come me che era alla sua prima volta. A quel prezzo ti danno casco e occhiali, acqua e tè con frittelle a metà percorso. È compresa anche la Responsabilità civile. Il percorso dura circa 3 h con due soste. Il deserto con le montagne fa da scenografia, ogni tanto compare qualche palmeto. La sconnessione delle strade, le dune, la velocità rendono tutto più eccitante. All’inizio ho avuto qualche problema nel girare. Presa la mano mi sono accorto che è veramente facile. Il personale è molto disponibile e cerca di parlare pure in italiano. Provatelo!

Insomma l’esperienza è stata formidabile. Originale rispetto ai numerevoli e bellissimi altri viaggi fatti, ma che si assomigliano un po’ tutti fra loro (vedi i monumenti, li fotografi e via). Un po’ più adrenalinico ed emozionante. E poi è stato il viaggio in cui ho dato l’anello alla mia ragazza.

Devo ammettere che, alla fine dei conti, le condizioni iniziali del viaggio sono state tutte soddisfatte: volevamo il caldo (di giorno a Marrakech c’erano anche 26-27 gradi), volevamo un viaggio fai da te e un po’ diverso dal solito, ma soprattutto volevamo spendere poco (a conti fatti ho speso in totale a testa 370 €). Cosa volete di più dalla vita?

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