Marrakech, la meravigliosa

Città stupenda che ti entra nel cuore e che non puoi più dimenticare
Scritto da: CINZIAT
marrakech, la meravigliosa
Partenza il: 16/02/2012
Ritorno il: 19/02/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Quando l’anno scorso, su un famoso sito di offerte di viaggio, è comparsa Marrakech… un brivido di emozione mi ha percorso la schiena! Lo so, posso sembrare esagerata, ma adoro l’Africa e appena mi si prospetta l’occasione di tornarci faccio di tutto per non farmela scappare! E così con pazienza inizio l’opera di convincimento di mio marito… e mai avrei creduto di averla vinta così facilmente! E così una volta prenotato inizio a leggere e a documentarmi con una guida e con altri racconti di viaggio per farmi un’idea di cosa ci avrebbe riservato questo viaggio… panico… ci perdermo di sicuro? Sarà facile visitare da soli la città? Qualcuno cercherà di rifilarci qualche fregatura? E sia, partiamo e cerchiamo di lasciare le preoccupazioni… e così vivremo uno dei più bei viaggi della nostra vita! Siamo partiti da Milano Malpensa con un volo low cost così che, alla fine, il nostro viaggio si rivelerà veramente economico! Nessuno può lontanamente immaginare quello che lo aspetta arrivando a Marrakech: l’aeroporto è praticamente in città e quindi in 10 minuti si raggiunge il centro; colpiscono per prima cosa i colori delle costruzioni che variano dal mattone al rosa e che donano all’ambiente un’atmosfera molto particolare, il traffico costituito da una grande diversità di mezzi, auto più o meno nuove o moderne, biciclette, motorini, carretti trainati da asini e calessi presi d’assalto dai turisti! Il caos regna ovunque! Appena giunti in prossimità delle antiche mura che cingono il centro siamo stati investiti da mille profumi di spezie che impermeano l’aria e che rendono tutto così esotico! Noi abbiamo soggiornato in un riad nella medina, soluzione che consiglio soprattutto a chi viaggia in coppia, a chi vuole vivere un’esperienza romantica e fuori dal comune e per chi vuole un’ottima soluzione per visitare il centro. L’arrivo in Piazza Djema Elfnaa è qualcosa di sorprendente per la varia umanità che la popola: gli incantatori di serpenti, il dentista con le sue protesi ben ordinate su un tavolino, i portatori d’acqua, i musicisti gnawa, le donne berbere che fanno i tatuaggi all’hennè, i carretti con le arance… e tutti ti chiamano, ti fermano, vogliono venderti qualcosa! Vogliono una mancia per fare una foto, vogliono una mancia per accompagnarti da qualche parte (anche se tu non glielo hai chiesto!), vogliono la mancia anche solo per aver parlato con te… insomma le prime ore possono risultare veramente estenuanti! Il trucco per resistere all’assalto è un bel “no” deciso magari accompagnato da un sorriso… che non fa mai male! Bisogna poi mettere in preventivo di perdersi sul serio nella medina: i vicoli sono tutti uguali, non c’è alcuna indicazione, da entrambi i lati si trovano botteghe di artigiani che vendono più o meno tutti le stesse merci….orientarsi è veramente difficile, ma il bello di perdersi è anche avere la possibilità di vedere degli angoli meno turistici e di visitare quella parte del souk frequentato principalmente dai locali. Non farò quindi un elenco di cose da vedere a Marrakech, secondo me con una buona guida e documentandosi bene prima, si può visitare tranquillamente tutto in 4 giorni, ma non si può assolutamente perdere la cena in piazza! Al tramonto se ne vanno i carretti con le arance e arrivano le bancarelle con il cibo, ognuna contrassegnata da un numero, lunghi tavoli e panche, tovaglie di carta e stoviglie un po’ improvvisate… certo l’igiene non è certo quella da ristorante stellato, ma se si supera il primo impatto, si rivelerà un’esperienza indimenticabile! Luci soffuse, fumo che si alza dalle griglie, profumo di carne e verdure che si mescolano nell’aria… anche in questa occasione ogni venditore ti invita a fermarti al suo tavolo per mangiare e così si condivide la cena seduti tutti assieme turisti e locali. Penso che quello che ci resterà per sempre nella memoria è proprio il contatto vero con la popolazione: passeggiando per la cittò incontri la donna che indossa il burka, le ragazze con il solo velo ma con jeans e stivali all’occidentale, l’anziano a dorso d’asino, famiglie intere a bordo di un solo motorino e donne che vanno a fare la spesa al mercato in pigiama, vestaglia e ciabatte! Di sicuro la parte migliore del viaggio è proprio quello di passeggiare per i vicoli del souk e sentirsi parte integrante dell’ambiente che ti circonda, senza alcun timore, nonostante la realtà sia così diversa rispetto a quella a cui siamo abituati nelle nostre città. Consiglio di sicuro una visita a Marrakech, vi cambierà la prospettiva con cui vedere le cose, e magari tornando a casa non vi stupirete più delle “strane” abitudini che vedete negli immigrati che vivono da noi… cercano solo di mantenere le loro tradizioni, forse per sentire meno il distacco da casa… Ho lasciato una parte del mio cuore a Marrakech… non vedo l’ora di poterci tornare.


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