Marrakech 2011

La prima tappa di un tour che prevedeva anche Madrid e Galati
Scritto da: michelecrocco
marrakech 2011
Partenza il: 11/09/2011
Ritorno il: 13/09/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Prenotato con ben 8 mesi d’anticipo i voli, finalmente è arrivato il momento di partire per la nostra meta da sogno (stavolta parto insieme alla mia compagna, Adriana): Marrakech. Questo viaggio è fatto in 3 tappe separate: la stessa Marrakech prima, da lì a Madrid e per finire, da Madrid a Bucarest, per andare qualche giorno a Galati.

Partendo di mattina presto con un volo Ryanair, siamo costretti a recarci all’aeroporto di Ciampino dalla sera prima: se volete dormire dentro, non aspettate dove vi lascia la navetta, alle partenze (chiudono ad una certa ora), ma recatevi agli arrivi. All’aeroporto “Menara” preparatevi ad aspettare tanto per il controllo passaporti. La pazienza è un qualcosa di cui non se ne può far a meno, secondo me, in Marocco! Lì ci attende il tassista mandato a prenderci dal nostro Riad, il Dar Nael. L’auto costeggia le mura della città, e si infila in una serie di vicoli e vicoletti nel cuore della Medina. Il Riad è fantastico! Coloratissimo, pulito, personale gentile, siamo a pochi passi dalle attrazioni cittadine, colazione squisita, economico… che altro aggiungere? Anche Adriana ne rimane affascinata tantissimo! Usciamo subito per un primo approccio con la città. Temiamo di perderci, ma invece troviamo subito il souq e la piazza Djemna El-Fna patrimonio dell’Unesco. E’ giorno, fa caldo, la piazza è vuota. Nei suq venditori ti chiamano da tutte le parti per venderti qualunque cosa… un consiglio:contrattate sempre! Ci rechiamo a visitare i giardini e il minareto della moschea Koutubia, e ritorniamo a girovagare nei suq, anche per difenderci dal caldo. Obbligatoria fermata a prendere un tè (sarà una costante… adoro il tè come lo fanno nel mondo arabo, ne berrei a litri!). Ritorniamo al Riad, con l’aiuto di alcuni ragazzi (che ovviamente si aspettano la mancia) per una breve pausa, e poi riusciamo per la sera. Stavolta lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi della piazza Djemna è favoloso… piazza stracolma, chioschi che fanno da mangiare ovunque, tantissima gente, mendicanti, acrobati, indovini, le donne che leggono la mano o creano bellissimi disegni con l’hennè, incantatori di serpenti… chiudo gli occhi e mi immagino questa scena qualche secolo fa, quando le carovane partivano o venivano dal deserto… il fascino dell’Africa! Prima ci dissetiamo con un succo d’arancia (4 dirham… a proposito dovete cambiare gli euro con i dirham, 1 €=11 dirham) e poi ceniamo in questi tanti chioschi! Mangiamo del pollo, e del pesce (Sole? non lo conosco). Paghiamo circa 10 euro, con le bibite, Coca e Fanta… nulla praticamente! Altro giretto ad ammirare la piazza, poi, dopo avere mangiato qualche dattero (ne vado pazzo), ci fermiamo in un caffè a bere tè e caffè e vedere l’andirivieni della gente. Torniamo al Riad. Siamo stanchi e dormiamo subito.

La mattina successiva, sveglia presto (non siamo ancora abituati alle -2 ore di fuso orario), colazione con succo d’arancia, caffè, pane caldo, frittelle, burro, marmellata e una brioche. Si esce subito. Oggi vogliamo dedicarci ai monumenti. Partiamo dalla Kasbah e dalle Tombe Saadiane. La Kasbah è tutto un dedalo di vicoli dove sembra impossibile districarsi. Le tombe le troviamo velocemente,entrando dalla porta detta Bāb Agnau in un stretta stradina, che qualche “disinteressato” venditore vi mostrerà. Qualche problema in più, invece, per trovare il palazzo Bahia, ma grazie al solito aiuto di un ragazzo che voleva portarci nel negozio di un suo parente, ce l’abbiamo fatta.Il palazzo è molto bello con uno splendido cortile, e delle decorazioni magnifiche. Usciti dal palazzo cerchiamo la sinagoga… che impresa, persa in un vicolo strettissimo! Anche la presenza della sinagoga, serve a ricordare l’apertura del popolo marocchino nei confronti delle altre culture. Dopo il solito tè, ci incamminiamo verso il souq, ma prima ci fermiamo in un bel ristorante a pranzare con tajine di pollo e olive (la mia compagna) e agnello e prugne (io). Rimango affascinato nel vedere come i marocchini inventano di tutto pur di “campare” (apprezzo il fatto che cercano di inventarsi ognuno qualcosa per guadagnare legalmente): 3 ragazzi iniziano una serie di acrobazie nel centro della strada, molto difficili e complicate. Ci rimettiamo in cammino. Adriana si fa disegnare sulla gamba delle bellissime figure con l’hennè, da una delle tante donne presenti là nella piazza. Prima di arrivare al nostro Riad, ci fermiamo a visitare 3 monumenti, ovvero la Medersa Ben Youssef, il museo, e la cisterna (si può fare un unico biglietto valido per tutti e 3, risparmiando). La Medersa. scuola coranica,è affascinante sia per la sua estetica, sia perchè si possono visitare le stanze degli studenti, rendendosi conto dell’austerità della vita che conducevano.

Dimenticavo di aggiungere, che in generale gli ingressi ai siti sono tutti economici per i nostri standard. Torniamo al Riad per un pò di riposo, e la sera si riesce. Si torna nella piazza a fare scorte di spremute d’arancia (buonissime), a cenare in un altro chiosco,a provare una buona zuppa di lumache, a mangiare qualche dolce (uno in particolare, di cui non ricordo il nome, mi è rimasto impresso: sembrava cioccolato, ma mangiato sorseggiando del tè diventava quasi piccante). Camminiamo fino a stancarci, assaporando del tutto questa fantastica atmosfera. Si ritorna al Riad per quest’ultima notte marocchina. La mattina dopo un’ultima abbondante e buona colazione, e dopo aver salutato il gentilissimo personale del Riad Dar Nael, il nostro taxi ci viene a prendere per portarci all’aeroporto Menara, dove ci attende un volo Easyjet con destinazione Madrid, altra tappa di questo piccolo tour fai-da-te! Ma questa è un’altra storia… Ciao Marocco!



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