Marocco: un’emozione da vivere

DIARIO DI VIAGGIO DI CIRCHIRILLO SILVANA Totale km 8000 di cui 3800 km in territorio marocchino Spesa totale 2500 euro di cui: 390 euro traghetto per equipaggio 850 euro gasolio 160 euro autostrada Francia/Spagna PROTAGONISTI : famiglia...
Scritto da: silvanadaniela
marocco: un'emozione da vivere
Partenza il: 02/08/2007
Ritorno il: 02/09/2007
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
DIARIO DI VIAGGIO DI CIRCHIRILLO SILVANA Totale km 8000 di cui 3800 km in territorio marocchino Spesa totale 2500 euro di cui: 390 euro traghetto per equipaggio 850 euro gasolio 160 euro autostrada Francia/Spagna PROTAGONISTI : famiglia Vaglio: Michele,Patrizia,Alessio e Fabiano. (Piossasco,prov. Torino) famiglia Aeridi: Giuseppe, Silvana, Stefano e Alessandra. (Vaie, prov. Torino)

Da tempo sognavamo di visitare questa affascinante terra e così il 2 agosto 2007 partiamo con i nostri amici .Il Marocco è lontano,circa 2100 km all’imbarco di Algeziras, per cui facciamo varie tappe, la prima è CARCASSONE, con la maestosa struttura medioevale e le sue imponenti mura che racchiudono uno splendido paesino.

Nessun problema di pernottamento, in quanto nei pressi ci sono vari parcheggi a prezzi modici.

Proseguendo il viaggio, ci fermiamo a dormire a Peniscola, in Spagna, in un parcheggio custodito che si chiama la Mersera, al prezzo di 12 euro e a 200 mt dal mare.

Dopo una giornata di viaggio, si arriva a GRANADA e qui la nostra visita è diretta all’Allahmbra, bellissimo complesso di stile arabo dimora di sultani, che vale la pena di vedere. Unico lato negativo è il prezzo del parcheggio 42 euro per 24 ore,esistono alcuni campeggi ma al di fuori della città.

Arrivando nei pressi di Siviglia,troviamo il campeggio “Camping Wilson di dos hermanas,(dopo aver appurato che quello vicino all’aeroporto non esisteva più), a circa 10 km dal centro città, comodo ai mezzi pubblici e ad un prezzo di 22 euro.

Visita di SIVIGLIA ,con la pittoresca zona di St.Cruz, la bellissima cattedrale di stile gotico, Plaza de Toro, insomma uno spettacolo! Arrivati ad ALGEZIRAS, si vanno a fare i biglietti (prezzo di andata e ritorno per equipaggio 390 euro), sbarco a CEUTA , ancora Spagna, dove facciamo un rifornimento alimentare.

Giunti alla Frontiera, con l’aiuto dei tanti che si propongono, sotto mancia, compiliamo i fogli, solamente un po’ di coda, ma non c’è stata alcuna difficoltà burocratica.

L’impatto con il luogo ai nostri occhi è già forte… Portiamo gli orologi indietro di 2 ore con molto piacere.

La nostra prima fermata è CHEFCHOUEN, dove troviamo un campeggio (premetto che ad ogni punto del nostro percorso i campeggi ci sono sempre stati a prezzi molto economici, ad una media di 7 euro).

Splendido paese arroccato, dipinto di azzurro e di blu, ne visitiamo la Medina e il Suk. Per la nostra seconda tappa ci aspetta una visita importante, FES una delle città imperiali.

Sulla strada oltre che dei paesaggi surreali, incontriamo moltissimi bambini che vendono frutta,quindi decidiamo di fermarci per comprarne, approfittiamo per donare loro alcuni giochi: non immaginate che felicità esprimevano i loro visi…!!! Siamo giunti in città e nel cercare il campeggio veniamo avvicinati da alcuni motorini, ci chiedono se vogliamo essere accompagnati, naturalmente anche qui con una mancia, accettiamo ed eccoci in men che non si dica al “Camping International”.

Decidiamo di prendere una guida ufficiale, Fès ha una medina intersecata e fitta a tal punto che ci si potrebbe perdere o perlomeno uscirne con difficoltà, inoltre se già accompagnati si evita che si propongano continuamente di guidarti.

Partiamo con 3 petit taxi, che possono trasportare soltanto 3 persone, (i taxi costano veramente poco, per un percorso di 6 km spendiamo 26 dh circa 2,60 euro).

Una piccola disavventura coinvolge il mio taxi dove ero con i miei figli: il tassista sbaglia la destinazione, dopo alcuni minuti di preoccupazione, ecco che la nostra guida viene a prelevarci e strada facendo si ferma a spiegare al poliziotto che mi aveva trovata, mi sono subito resa conto che il problema sicurezza non c’era,potevo stare tranquilla!! Torniamo alla nostra visita, la medina si divide in varie zone artigianali: la conceria e le vasche dei tintori sono sicuramente le più particolari, qui le pelli vengono divise dalle carogne per cui gli odori acri si fanno sentire, è perciò che ci danno delle foglie di menta fresca da mettere sotto il naso…!! Non poteva mancare la visita alla fabbrica dei tappeti, alla farmacia dei prodotti naturali ed essenze e all’oggettistica dei cesellatori dell’argento.

Fuori dalla medina la guida ci fa arrivare un taxi-furgoncino perché ci porta nella zona del quartiere ebraico, non potete immaginare la sorpresa nel vedere che il nostro taxi nella parte posteriore non aveva i sedili,quindi ci sediamo per terra, uno sull’altro…Abbiamo riso come dei pazzi tutto il tragitto.. Che avventura!!! Ora il nostro viaggio comincia a farsi interessante dal punto di vista paesaggistico : risaliamo la catena del Medio-atlante e quì i panorami mozzafiato e l’aria frizzante ci avvolgono! Arriviamo, verso il tramonto a N’ZALA , dove si trova una struttura per viaggiatori: immersa nel nulla, un parco naturale con struzzi e dromedari, dove il titolare ci accoglie con un sorriso e il famoso the alla menta, servitoci in un salottino al lume di candela… Questo posto incantevole dalle mille e una notte ci lascia senza parole!!! Durante la notte un guardiano veglia su di noi per farci dormire sonni tranquilli. A malincuore lasciamo questo luogo e usciti ormai dai classici itinerari turistici, percorriamo LA VALLE DELLO ZIZ ,dove tra un’oasi e l’altra sbucano sulla strada i bambini, ci fermiamo per donare alcune cose portate proprio per loro, dei vestiari, dei giochi, colori e penne…Ecco che i loro volti felici ci riempiono di gioia, una ragazzina tra loro per ringraziarci ci vorrebbe invitare nella sua tenda per mangiare il couc cous… In questa valle si attraversa l’oasi più grande del Marocco, lo spettacolo incredibile di questa vista è il contrasto della terra rossastra delle montagne aride , con cui sono fatti anche i villaggi e il verde intenso delle oasi, sembra impossibile..!! Siamo ormai giunti a MERZOUGA’, chiamata anche “La porta del deserto”,qui finisce la strada e si entra in una pista, dopo… solo più le dune di sabbia rossa!!! A poche centinaia di metri dalle dune si trova il camping “Chez Tihri Suerte Loca”, un bel panorama, ma soprattutto da lì nella notte abbiamo potuto ammirare una costellazione mai vista prima… Dopo varie contrattazioni, con i gestori del campeggio, pattuiamo una cifra di 110 euro a famiglia per farci portare sulle dune in groppa ai dromedari per vedere nascere il sole. L’alzata è alle 4 del mattino e ancora avvolti nel buio saliamo in groppa e partiamo, fin dove i dromedari possono arrivare, dopodichè tolte scarpe e calze i cammellieri ( ragazzi molto giovani), ci guidano fin sulla cresta della duna ed è da qui che lo spettacolo inizia…!!! Abbiamo ora tutta una mattinata davanti, mentre Michele e Patrizia decidono di fare il tour in fuoristrada sulle piste che portano agli accampamenti tendati, noi con la guida facciamo visita al villaggio ai piedi della Grande Duna, circondato da bellissimi palmeti.

Circa l’ora di pranzo comincia ad alzarsi il vento, che dopo poco più di un’ora si trasforma in tempesta di sabbia. A questo punto, chiudiamo la varie aperture ma così facendo si ha troppo caldo,attendiamo il ritorno dei nostri amici per ripartire al più presto.

Sul passaggio del nostro itinerario ,la guida di Michele (Routard,ottima guida) ci segnala un campeggio a TINERIHM, di ottimo livello sempre con prezzi economici,dove passiamo almeno tre ore a ripulire il camper dalla sabbia! Da qui proseguiamo per arrivare alle GOLE DEL TODRA: bellissimo posto, ma molto turistico, in fondo alle gole anche le bancarelle in cui acquistiamo vari oggetti, contrattando e barattando con vestiario. Nel tornare, lungo la strada incontriamo due giovani autostoppisti belgi, David e Françoise, così decidiamo di caricarne uno in ogni equipaggio. Fortunatamente parlano francese, per cui riusciamo a scambiare qualche chiacchiera, scopriamo che sono studenti, hanno circa 20 anni e avendo pochi soldi a disposizione si arrangiano chiedendo un passaggio.

Risultano simpatici e quindi si aggregano al nostro programma del giorno che è quello di arrivare alle GOLE DEL DADES: la routard ci suggeriva di arrivare ad AIT-YOUL e lì rivolgersi al proprietario del ristorante Alì per la segnalazione del sentiero da prendere.

Così facendo ci addentriamo in una verde vegetazione, si attraversa un fiume a piedi e si arriva ad un laghetto, le montagne alte e strette che quasi si toccano fanno trapelare una luce surreale, l’entusiasmo dei ragazzi si fa sentire quando si decide di attraversare dall’altra parte del laghetto. Bagnati fino a vita, ma ne è valsa la pena!! La VALLE DEL DADES, che ora percorriamo, è attraversata da villaggi, oasi e casbah, fino ad arrivare ad OURZAZATE. Qui pernottiamo e ci salutiamo con David e Françoise.

Dai 1220 mt di Ourzazate, risaliamo ai 1700 del passo di TIZI-N-TINIFIFI, verso la VALLE DEL DRAA in direzione di ZAGORA.

In tutti questi passaggi i nostri occhi hanno sconfinato: montagne disegnate dai venti, canyon scavati dai fiumi asciutti e oasi splendidamente verdi…Un mutamento continuo di paesaggi!!! Non arriveremo a Zagora, ma già alcuni dei villaggi sulla strada ci danno l’idea che qui il turismo non passa di consueto: i bambini tornano allo scoperto, le strade diventano piste e ad un certo punto terminano i tralicci che portano la corrente; saremmo andati ancora avanti se non avessimo trovato la pista interrotta dal cedimento del ponte sul fiume… Di qua si torna indietro verso Ourzazate e dopo una breve pausa agli Studios cinematografici, si fa una deviazione per AIT- BENHADDAU.

Questo villaggio merita una visita: per arrivarci dopo aver parcheggiato e per avere una vista stupenda di questo ksar ovvero un insieme di più casbah, bisogna attraversare il letto asciutto di un fiume. All’interno saliscendi di stradine,qualche bottega artigiana che vende oggetti dove con orgoglio viene esposta la foto di un set cinematografico del film “Il Gladiatore”, precisamente l’ambiente dell’arena. Lungo la strada che ci porta sull’ALTO ATLANTE, a circa 2400 mt, il panorama ci regala roccia e terra rossa che si confonde con le abitazioni. L’aria si è fatta frizzante, ci fermiamo per l’ultima volta dai bambini per donare le ultime cose che ci sono rimaste… Attraversiamo il passo e scopriamo che discendendo l’altro versante tutto sta cambiando: la montagna diventa più verde e anche la gente non è più quella di prima,tutto sta acquistando una certa civiltà.

Eccoci arrivati ad un’altra delle città imperiali MARRAKECH !! Ci sistemiamo al camping “Relax”, a circa 10 km dal centro : bel campeggio di buon livello con piscina e docce calde con un prezzo di 13 euro.

Purtroppo il giorno dopo la visita alla città si prospetta difficoltosa, uno sciopero dei taxi ci blocca, ma per poco perché decidiamo di metterci sulla strada a chiedere un passaggio.

Una bella pretesa la nostra , siamo 8 persone…Ma qui chiedere passaggi è abbastanza usuale e appena messo il dito si ferma un mezzo tipo fiorino con 2 persone, ci possono accompagnare fino alla fermata del pullman distante circa 4 km ma con due posti di blocco polizia da attraversare, un bel rischio per loro…!!! Immaginate in che modo ci siamo agglomerati sul mezzo, non potevamo far altro che ridere come matti di questa bizzarra situazione!!! I nostri benefattori , alla nostra offerta di una mancia, hanno tassativamente rifiutato e noi a ciò siamo rimasti senza parole! Marrakech, che significa “città”, dà anche origine alla parola Marocco, il particolare colore rosso dei suoi edifici la definisce “perla rossa”.

E’ una città incantevole, che riesce a farti entrare quel suo fascino fino in fondo… Quella sua piazza, illuminata a giorno dalle luci dei chioschi, che al tramonto comincia a brullicare di gente, di incantatori di serpenti, di fumi e odori che invadono ogni cosa…Ecco questa è Marrakech!! La sua medina ,un labirinto di vicoli ,vicoletti e stradine senza uscita, i suoi artigiani, i suk dei vasai, delle spezie, delle pelli, dei tappeti, del cuoio, dei fabbri, il mercato delle stoffe…Ecco questa è Marrakech!! E non poteva certo mancare una cena tipica a base di cous cous,( 12 euro a persona) al ristorante “Argana”,sul terrazzo, con vista su questo Grande Spettacolo…!!!! Siamo ormai arrivati all’ultima tappa del nostro tour, ESSAOUIRA, cittadina sulla costa Atlantica.

Qui Giuseppe decide di fare il bagno nell’Oceano, nonostante il vento , le onde cavallone e la temperatura che non supera i 22°.

Ci fermiamo al camping “Sidi Magdoul”comodo per la visita al paese (2 km dir. Agadir) anche a piedi… Essaouira è una città turistica, oltre che per i surfisti, è importante il suo porto peschereccio, dove si può acquistare direttamente il pesce appena pescato, inoltre è meta prediletta di artisti, soprattutto pittori.

Ci lasciamo attirare dagli ultimi acquisti tra cui un bellissimo quadro che rappresenta il deserto per noi e i guerrieri tuareg per Patrizia e Michele, un modo per portarsi a casa un po’ di Marocco… Ci portiamo verso l’imbarco con un po’ di malinconia, l’umore sta cambiando anche se le nostre vacanze non sono ancora terminate, faremo alcuni giorni di mare e visite in Spagna e Francia, ma dopo che i nostri occhi e il nostro animo si sono riempiti…Tutto il resto è un’altra storia .

Conclusioni e impressioni di questo viaggio: Terra stupenda, meta per chi ha voglia di vivere forti emozioni, questo è il Marocco!!! Cangianti paesaggi mozzafiato: dalle montagne dell’Alto Atlante disegnate dai venti, all’alba sulle dune, dai villaggi quasi invisibili nella rossa roccia, alle casbah incastonate tra i canyon, dalle gole attraversate da oasi e fiumi, ai suk animati e colorati delle città imperiali e si potrebbe ancora andare avanti…

ma ciò che veramente ti rimane nel cuore e riempie il tuo animo di viaggiatore è la gente di questo posto, gente vera, umile, disponibile e generosa, pronta ad aiutarti spesso senza nulla in cambio… I marocchini…Insistenti venditori, dei veri rompiscatole ! Ma quando li hai conosciuti proprio là, capisci che commerciare, barattare sta nella loro cultura.

E che dire dei bambini e del loro sguardo felice nel ricevere un dono? Questo viaggio fatto con l’esperienza e la compagnia dei nostri amici Michele e Patrizia, ci lascia un bagaglio inappagabile e…La voglia di ritornarci!! Silvana Già il nome evoca palazzi di sceicchi, suk che emanano odori di spezie e incantatori di serpenti nella mitica Marrakech! Ero già stato in Marocco sempre con il camper circa 15 anni fa e ne conservavo un bellissimo ricordo.

Ma si sa con il tempo i ricordi si affievoliscono, però ricordavo che era stato un viaggio dalle forti emozioni.

Quest’anno insieme ai nostri amici Giuseppe e Silvana con rispettiva prole, abbiamo deciso di ripercorrere quelle strade!! Che dire, il Marocco se pur facilissimo da visitare anche da soli grazie alle strutture (sempre un campeggio dove serviva) non è un viaggio per tutti! Chi è pieno di pregiudizi, non ci vada, chi non vuole essere infastidito dai bambini cerchi altri lidi!! Secondo me è una realtà che per comprenderla bisogna prima superare alcuni muri, l’ospitalità marocchina è molto intima e non sempre vogliono qualcosa in cambio.

Ma quando arriverete a Merzougà, dove finisce la strada e si interrompe il viaggio, davanti a sabbia, sabbia infuocata, sabbia a perdita d’occhio e passerete un po’ di tempo a meditare, capirete perché il Marocco è per me una destinazione tanto amata, semplicemente non c’è luogo simile al mondo!!! Michele



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche