Marocco, istruzioni per l’uso
Indice dei contenuti
Dato che questo racconto di viaggio sarà molto lungo, vi do subito l’itinerario standard che ho concordato con l’agenzia e che mi era sembrato il più adatto alle nostre esigenze. Si tratta di un percorso misto pianura,deserto, montagne di circa 1600 km, immaginato ad anello, con partenza ed arrivo a Casablanca, ma che tocca Rabat, Fes, Ouarzazate, Merzouga e Marrakech, che sono, turisticamente parlando, le città più importanti e comprende anche una notte nel deserto.
ITINERARIO
In Marocco, fine ottobre è considerata bassa stagione, per cui, grazie a prezzi decisamente abbordabili, abbiamo deciso di fare le cose “in grande” scegliendo di fare un tour privato di 9 giorni, con gippone 4×4 Toyota Land Cruiser, con autista/accompagnatore e con un percorso intensivo di oltre 1600 km, studiato e concordato con un’agenzia marocchina di tour personalizzati per toccare varie città. L’importante (!!!) è cominciare da Rabat e Fes e finire a Marrakech, perché Marrakech è il meglio del viaggio e se passate prima di lì, Fes e Rabat vi sembreranno meno interessanti.
Tabella di marcia
28/10 1 giorno Partenza la sera da Napoli per Casablanca con scalo a Roma ed arrivo alle 01.30 locali.
29/10 2 giorno Trasferimento di notte a Rabat con arrivo alle 03,00. (120 km. 1,30h). Partenza da Rabat
alle 11,30 verso Meknes con arrivo nel pomeriggio inoltrato a Fes. Visita del souk di Fes
30/10 3 giorno Fes, tour guidato di mezza giornata, laboratorio di ceramisti, serata a disposizione
31/10 4 giorno Partenza da Fes , Ifrane, Midelt , Er-Rachidia, Erfoud e arrivo a Merzouga ( 7h–470 Km)
01/11 5 giorno Partenza da Merzouga, tour deserto di Erg Chebbi, Rissani, notte in tenda nel deserto.
02/11 6 giorno Ritorno a Merzouga all’alba, partenza per Rissani, poi Erfoud e arrivo a Ouarzazate
03/11 7 giorno Partenza da Ouarzazate, Aït Ben Haddou, Telouet, Marrakech (220 km – 6h di montagna)
04/11 8 giorno Marrakech, di mattina tour guidato della città, pomeriggio visita di due siti in città nuova
05/11 9 giorno Marrakech, tutta la giornata libera a disposizione per acquisti vari o fare gite esterne
06/11 10 giorno Partenza da Marrakech alle 10, arrivo all’aeroporto di Casablanca per ripartenza alle 16.10
Per i dettagli, aspettate di arrivare al paragrafo finale “cosa vedere”
Dell’agenzia vi parlerò dopo, perché non sono certo né che sia la migliore, né la più economica.
Come arrivarci
In Marocco ci sono 4 città importanti con relativo aeroporto: Casablanca, Rabat, Fes e Marrakech
Ci sono voli Ryanair economicissimi e voli standard tipo Alitalia o Air Maroc. Cercate il volo per voi più conveniente. Ricordate che la differenza, oltre che nel prezzo, è che con Alitalia o simili potete portare 23 kg. di bagaglio più un trolley ed una borsa; invece con Ryanair solo un minitrolley e una borsetta, oppure dovete strapagare per caricare in stiva una valigia di 20Kg. Qualsiasi sia la vostra scelta, stampatevi a casa le carte di imbarco anche ove non fosse obbligatorio. Comunque risparmierete tempo.
Dovendo partire da Napoli e non avendo né voglia, né convenienza temporale-economica di partire da Roma (orari antelucani Ryanair), ho deciso di volare con Alitalia.
Prezzo 140 euro a testa andata e ritorno da Napoli a Casablanca. Prezzo accettabile considerando il fatto dei bagagli in stiva. Mi direte voi: che ci frega della valigia grande se spendiamo di meno? La verità è che nel nostro tour sapevamo che saremmo passati dai 28-30°C del deserto ai 6 °C sulla strada montana dell’Atlante dove, non casualmente, pioveva e quasi nevicava. Oppure servirà qualcosa di pesante visto che passerete dai 32°C del deserto ai 10° C quando vi sveglierete all’alba nella tenda simil-beduina. Considerate anche che partirete sul dromedario prima delle 6 per vedere il sole sorgere dietro alle dune del deserto (imperdibile) e fa decisamente freschetto.
Bagaglio
Date le precedenti esperienze , ad esempio in Thailandia, (vedi : Modicat2 Thailandia istruzioni per l’uso) sapevo che due trolley medi ci sarebbero bastati per i vestiti e per gli acquisti da fare in loco, per cui abbiamo caricato in stiva una grossa valigia ed un trolley (piccolo, da 10 kg). Inoltre come bagaglio di cabina avevamo un trolley in cui dentro c’erano due zainetti vuoti, più una borsa a mano per piccole cose tipo soldi e passaporti. I giacconi pesanti li avevamo addosso visto che venivamo dal freddo autunnale. Insomma un mezzo trasloco, ma dovete ancora vedere che cosa avevamo al ritorno…
Sapevamo che avremmo girato con un’auto privata e quindi non avevamo problemi di spazio per i bagagli, ma non avevamo calcolato che spesso i nostri Hotel (i cosiddetti Riad) erano dentro dei vicoli stretti e delle piazzette pedonali nascoste, lontane da dove l’auto può arrivare… per fortuna c’era l’autista a disposizione o i facchini locali con relativo carrettino che propongono questo tipo di servizio trasporto bagagli su e giù per i vicoli per due euro.
Al ritorno, grazie ai tanti acquisti di cianfrusaglie varie, siamo rientrati imbarcando la valigia che pesava 24,5 kg. più un trolley da 12 kg, portando l’altro trolley a mano con le cose “fragili”, più uno zainetto per uno e una borsa a mano… insomma abbiamo comprato mezzo Marocco.
Cambiare euro
La moneta locale è il Dirham. A novembre 2016 valeva circa 10 centesimi di euro, quindi i conti sono facili da fare. Basta levare uno zero ai prezzi locali per conoscere il prezzo in euro. Cambiare gli euro in dirham è facilissimo. Ci sono dei bancomat dove mettete dentro una banconota da 50 o 100 euro e vi cambia automaticamente in dirham. Il cambio bancario oscilla fra 10 e 10,50 dirham per euro. Vuol dire che se cambiate 100 euro potete rimetterci massimo 5 euro nel cambio. Non è moltissimo, ma il mio consiglio è di cambiare dai cambiavalute che espongono il prezzo controllando prima quanto vi darà e di solito vi da qualche cosina in più della banca (di solito 10,65).
I bancomat sono dappertutto, se ritirate soldi con il vostro bancomat controllate il cambio che vi fa la banca, ma di solito è di 10,50 dirham per euro.
COSTI
Immagino che vorrete sapere innanzitutto i costi per un viaggio come questo. 155 euro a testa per il biglietto aereo inclusa l’assicurazione per eventuale annullamento viaggio (per 15 euro, vale la pena perché non si sa mai). Abbiamo pagato all’agenzia 750 euro a testa per il tour di 9 giorni. Ovviamente se sarete in tre o in quattro il prezzo sarà decisamente minore perché include tutte le spese dell’auto, un autista che parla italiano, una guida a Fes mezza giornata, una guida a Marrakech mezza giornata, alberghi (i cosiddetti Riad), gita nel deserto con cammello e notte nelle tende simil-beduine, colazione tutte le mattine, tre cene in hotel. Volontariamente ho escluso dal pacchetto i pranzi e 5 cene su 9 sia perché quando si fa un viaggio intensivo non si può mangiare tre volte al giorno, sia perché volevamo essere liberi di scegliere sia a pranzo che a cena dove e cosa mangiare in base alle varie situazioni ed esigenze.
Pertanto, a pranzo compravamo del pane nei forni o qualcosa in un supermercato e mangiavamo sandwich o frutta (premute d’arancia, oppure fichi d’india, melograni o banane sulle bancarelle) perché non avevamo il coraggio di mangiare i cibi che vendevano in mezzo alla strada, assediati dalle mosche e dalla sporcizia.
A cena si è mangiato come capitava, ma sempre spendendo pochi euro.
In merito alle spese: considerate che un po’ di mance bisogna sempre darle e, anche se il tenore di vita e gli stipendi marocchini sono un quarto dei nostri, comunque in 9 giorni abbiamo dato almeno 60 euro di mance varie, esclusa quella finale di 60 euro all’autista. Considerate che, lo vogliate o meno, ragazzini o persone qualsiasi vi faranno da “guida” per mostrarvi dei siti o solo per farvi uscire dai labirinti dei souk. Ci sarà, ad esempio, chi vi aiuterà con i bagagli….ed ognuno di loro si aspetta una mancia. A volte 5 Dirham basteranno (50 centesimi di euro) a volte di dirham ne darete 100 (esempio alle guide ufficiali) per cui… un po’ qui ed un po’ là le mance faranno un discreto totale.
Tenete presente che, quando sarete lì, comprerete di tutto e di più, perché le cose in vendita sono molto particolari, etniche, sfiziose, utili o inutili, spesso molto molto economiche e comunque un po’ di regalini a casa dovrete portarli. Comprare non sarà facile dato il doveroso mercanteggiare levantino a cui si è obbligati per qualsiasi acquisto che non sia in un negozio “vero”, ma il problema serio sarà quanta roba comprata potete fare entrare in valigia. Quella sarà la vostra limitante, altrimenti comprereste mezzo Marocco. Ecco perché ho scelto Alitalia con la possibilità di 23+23+10+10 kg. di bagaglio.
In conclusione, anche se il costo base del nostro tour compresi i biglietti era di 900 euro a persona, dato che ce lo potevamo permettere, ne abbiamo speso almeno altri 200 a testa per ricordini, pasti, hamam, massaggi, mance, ecc.
Precisazioni linguistiche
La Medina è una città racchiusa da mura spesso di mattoni di fango. Ovvero una cittadina, piccola o grande, di tipo medioevale strutturata con strade e vicoli strettissimi e labirintici, sia per non fare entrare il sole, sia per confondere eventuali nemici. E’ quella che noi, di solito chiamiamo erroneamente una “casbah araba”.
Invece, contrariamente all’uso che noi ne facciamo, la parola casbah indica degli edifici fortificati, di solito chiusi da un alto muro e con 4 torri angolari, in cui abitavano i pascià ed ogni paesino o città marocchina ne ha almeno uno.
I souk sono i mercati arabi con un infinito numero di negozietti e bancarelle ed è lì lo sfizio maggiore di questo viaggio.
I riad sono degli hotel in stile moresco che da fuori hanno un portoncino di ingresso piccolo, mentre all’interno hanno sempre un bel cortile moresco tutto maiolicato con spesso una fontana al centro. Le camere sono su 3 lati del cortile o sulle balconate dei piani superiori.
Sono assolutamente i posti giusti dove dormire se si gira in Marocco e lo si vuole vivere da viaggiatori.
Le pentole di terracotta con coperchio a forma di cono che vedrete in modo ossessivo dappertutto, si chiamano Taj’in (tagine) e le vedrete ovunque. Dentro le tagine si cucina o si riscalda il cibo già preparato e dentro queste lo si porta a tavola coperto.
L’agenzia e i nostri Riad
Visti tre o quattro preventivi esagerati, ho scelto, l’agenzia “Marocco Tours” di un certo Hamid e ne sono stato soddisfatto al 70%, ma devo anche ammettere che io sono un tipo di viaggiatore un pò pignolo, visto che faccio la guida turistica e quindi… sono “del mestiere” e per giunta….. ho la critica facile. La comunicazione con l’agenzia è stata ottima con scambio di mail in perfetto italiano da parte di Hamid e di Daniela, la sua socia. Sono stati convincenti ed economici al punto giusto, per cui ho scelto loro.
Hamid, aveva promesso che sarebbe stato lui il mio autista-accompagnatore, per cui, il primo problema è stato che, senza avvisarmi preventivamente, ha mandato un sostituto. Il sostituto Mustafà era ben esperto come autista, ma non era un buon accompagnatore e le sue spiegazioni sono state insufficienti e carenti. Parlava bene o male italiano e varie altre lingue, ma le informazioni bisognava strappargliele con le pinze e per giunta era borioso e molto poco cordiale.
Buona, spesso ottima, la qualità dei Riad in cui ci hanno fatto alloggiare: Riad Al-Makan a Fes (voto 9), Riad Madu a Ksar Hassi Labied- Merzouga (10), Riad Bouchedor a Tajde-Ouarzazate (9), Riad Marana a Marrakech (7).
Invece, l’albergo di Rabat, il Darma, era scadentissimo (ma a dire il vero è servito solo per riposare 6 ore dopo il viaggio) mentre il Nomad Palace di Merzouga-Taouz era abbastanza vecchiotto ed insoddisfacente. Il Nomad Palace è uno degli hotel locali che offre il classico pacchetto che comprende la notte nel deserto. Sono inclusi: stanza di appoggio per i bagagli al pomeriggio, “cammellata” fino al campo tende nel deserto, notte al campo con cena e intrattenimento musicale, ritorno cammellato all’alba e stessa stanza per doccia e cambiarsi, più colazione. Il problema è che nelle tende simil-beduine non avevano cambiato le lenzuola nel letto e l’agenzia si è beccata da me una bella protesta scritta e mi ha chiesto scusa, ma certamente questo non basta per farla assolvere ed il voto che do al Nomad Palace è 4-.
Come il Nomad Palace ce ne sono altri che danno il “pacchetto deserto”, quindi scegliete voi il migliore, ma se andrete al N.P. o in un altro posto per dormire sotto le tende, il mio consiglio è: portatevi dietro un lenzuolo monouso a sacco. Solo per darvi un’alternativa, My Morocco Tour è un’altra agenzia locale che era stata usata da una coppia di italiani che abbiamo incrociato in loco e che ci hanno detto essere buona e non particolarmente cara. Non dimenticate neanche che è possibile fare un tour “misto”, ovvero ad esempio 4 giorni in tour con pulmino o jeep di un’agenzia e poi, magari trascorrere tre giorni a Marrakech da soli prima di riprendere l’aereo e tornare a casa. Se pensate di organizzare il vostro tour da soli, magari noleggiando un’auto e prenotando da soli i Riad (tipo quelli che vi ho menzionato), guardate il prezzo su booking.com o trivago o altri siti, poi scriverete direttamente una mail all’hotel chiedendo “un prezzo confidenziale”, quasi sicuramente risparmierete. In conclusione, dovendo dare un voto all’agenzia a cui ci siamo affidati, gli do un 6-6,5 ma non di più.
Massaggi e Bagni turchi
In generale, guardandosi in giro per riad e hamam i pacchetti giornalieri costano 25 – 30 euro tutto compreso, mentre solo i massaggi costano 30 Euro per 45 minuti, ma discutendo un pò, in bassa stagione vi aumentano il tempo allo stesso prezzo. Tenete presente che la paga media di un marocchino è 10 euro al giorno… quindi c’è molto spazio per discutere. A Fes abbiamo usato il riad Alya che è bello e offre sia Hamam (bagno turco) che massaggi.
Il periodo giusto
D’estate fa molto caldo in Marocco e d’inverno piove a valle e nevica sulle montagne che arrivano a 4000m. In estate, in aggiunta, c’è un’invasione di turisti, i prezzi salgono e poi il troppo caldo rischia di non favi godere delle cose bellissime che noi, con il fresco autunnale ci siamo goduti a pieno. Quindi il periodo migliore è programmare il viaggio durante il mese di ottobre, magari sconfinando a inizio novembre approfittando di “Ognissanti”; oppure è meglio andarci in aprile o maggio. Tenete presente che a fine ottobre maturano i datteri e quindi è il periodo in cui Fes in particolare, e il Marocco in generale, scoppiano letteralmente di mosche che troverete dappertutto. Quindi fastidi notevoli e impossibilità di mangiare qualsiasi cosa che sia esposta all’esterno dei negozi. Comunque anche durante il resto dell’anno l’igiene alimentare, come la intendiamo noi, non abita certamente lì e quindi non devono essere le mosche a frenarvi se volete visitare questo interessante Paese.
Cosa mangiare
Cosa si mangia in Marocco: Tagine di verdure miste lesse e riso, tagine di carne e pollo più verdure, tagine di pollo e riso, ecc. Pesce e crostacei arrostiti o fritti, agnello alla brace o spiedini di ogni tipo. Se riuscite a superare la paura di prendervi una gastroenterite mangiate dove più vi sembrerà pulito chiudendo gli occhi sulle mosche che svolazzano dappertutto. Se non ci riuscite, non vi restano che i ristoranti in stile “occidentale” dove una certa sicurezza di maggiore igiene la avrete oppure pizzerie, oppure fatevi dei sandwich e mangiate tanta frutta.
Nella piazza di Marrakech, posto incredibile di giorno e di notte, alla sera aprono delle tende ristorante. Ognuna ha almeno un paio di “buttadentro” che, come mosche cavalline vi assalteranno una dietro l’altra in una gara di falsa simpatia per farvi sedere al loro tavolo. Non abbiate paura di NON rispondere ai loro saluti, alle loro mani tese, ai loro sorrisi. Solo non rispondendo non perderete tempo. Scegliete quello che vi sembra meno “contaminato” e mangiate lì. I piatti ed i bicchieri, per fortuna, sono monouso, le posate no. Voi, se siete schifiltosi, portatevi posate monouso da casa oppure mangiate direttamente con le mani.
Cosa bere
Bevete solo da bottigliette di acqua comprandola nei negozietti o nei market con prezzo da 3 a 10 dirham (0,3 € – 1 €). Bevete cocacola o similari se vi piacciono. Comunque, specialmente a Marrakech, troverete spremute di frutta dappertutto. Quelle di arancia costano solo 4 dirham (0,40 €) le altre 10 dirham (1 €). Fatevele dare nei bicchieri monouso e non nel vetro.
Il tè ve lo offriranno come benvenuto in alcuni negozi o nei riad all’arrivo e rifiutarlo è molto scortese. Il problema è che anche i nomadi nel bel mezzo del deserto ve lo offrono e l’acqua è di origine ignota e sicuramente i bicchierini di vetro in cui ve lo porgono non danno molta fiducia di igiene… anzi! Per cui con molti “salamelecchi” ringraziate ed inventate una scusa qualsiasi se non intendete accettarlo. Se mangerete nei ristoranti tipici, scordatevi vino ed alcolici per tutti i giorni del viaggio. Siete in un paese musulmano! Vero è che il turismo è la fonte di reddito del Marocco per cui nei bar o nei ristoranti degli hotel “occidentali” di classe elevata, servono alcolici senza problemi. Potrete comprare alcolici a volontà (Birra, vino o altro) nei negozi appositi o nei supermarket (in settori rigorosamente separati) e portarlo con voi a tavola facendo come noi che abbiamo “nascosto” del vino bianco in una bottiglietta vuota di limonata.
Fare acquisti
A Marrakech o Fes, o altrove, nei vari souk (mercati arabi) troverete borse di pelle e argenti e ceramiche e spezie e 1000 souvenir di ogni tipo. Il problema è che non conoscerete mai il prezzo giusto, cioè quello minimo, di qualsiasi cosa comprerete nei souk. Mentre camminate lungo i vari souk non vi stupite se i negozianti vi parleranno in italiano. Loro riconoscono la nazionalità di uno straniero a 100 metri di distanza e sanno contrattare in tutte le lingue. Se vi piace qualche articolo, non dovete mai basarvi su quello che voi pensate sia il prezzo “giusto” dell’oggetto che vi interessa, perché nella trattativa voi dovete sempre partire offrendo la metà del prezzo che ritenete giusto pagare, tanto loro partono sempre e sistematicamente dal doppio o dal triplo… Non vergognatevi e non siate timidi. Loro faranno il loro mestiere di venditori e voi dovete imparare a fare la parte del compratore. E’ una commedia stancante che va sempre in scena ad ogni bancarella o negozietto, per qualsiasi cosa, che sia che costi 1 euro o che ne costi 100 o 1000 non importa. La trattativa negli souk è un obbligo.
Non comprate mai nel primo negozio. Hanno tutti le stesse cose. Lo stesso articolo lo ritroverete in altri 20 negozi. La prima trattativa vi consentirà di avere una idea del prezzo minimo della cosa che volete comprare. Andatevene e contrattate altrove.
Avete sempre tempo per ritornare dal primo se quella cosa la vendono solo lì.
Comunque, preparatevi a pagare sempre un 30-50% in più di quanto pagherebbe un abitante del posto. Non parliamo poi degli acquisti fatti quando vi accompagna una guida ufficiale o una improvvisata (e ne troverete tantissime). In quel caso lui riceverà comunque una provvigione sui vostri acquisti e non potete evitarlo in nessun modo perché è una prassi consolidata e imprescindibile. Salvo che non abbiate fatto veramente amicizia con qualcuno del posto disponibile a comprare per voi, senza la vostra presenza. Qui di seguito vi darò dei prezzi accettabili per le cose che di solito comprano i turisti in Marocco. Sono prezzi discreti, non ottimi, ma vi serviranno da riferimento per non farvi troppo spremere il portafogli.
Olio di argan 40 dirham massimo per 100 ml. Ricordate che non avrete mai nessuna certezza sulla qualità! A volte partiranno da 200 dirhen per 100 ml. Specialmente nelle pretese cooperative di donne berbere… quelle sono trappole per turisti.
La taj’in (pentola di coccio con coperchio conico) misura mini 1 euro, media smaltata un euro e mezzo/ 2 euro, misura tipo pentola vera, smaltata, per due persone 9 euro. Quella per cuicinare, compratela nei negozi popolari e non negli souk per turisti.
Sciarpe varie da 2 euro fino ad un massimo di 5 euro
Coccio con rossetto 1 euro (capirete lì cosa è)
Cubetti profumati per profumare biancheria negli armadi: quelli veri 15 dirham l’uno. (Quelli sintetici che non sono buoni, costano 5 dirham per due pezzi)
Cristalli trasparenti di eucalipto e menta 5 dirham al grammo
Sapone nero sfuso, circa mezzo chilo, da 2 a 3 euro (costa di più se confezionato)
Guanto ruvido esfoliatore non imbustato 10 dirham. il tipo imbustato 15 Dirham
Rametti di anice (per fare stuzzicadenti) 1 dirham
Cammellini cuciti di cuoio di media grandezza 20 dirham
Melograni 10 dirham al kilo o meno
Giallabie (vestitoni arabi da donna o uomo) vendite improvvisate per strada 20 dirham, negozi 50 dirham.
Argento lavorato 925 braccialetti o collanine 1,70€/gr. (tenete presente che su ebay gli stessi oggetti si vendono a circa 1-1,20/gr)
Noi abbiamo comprato una bella borsa da Nature Cuir (56, Souk Essouafine-Marrakech). Il padrone è un po’ esagitato e vi giurerà che lui è un artigiano, che vi regala la roba ecc. Trattate ferocemente. Nel caso chieda di più di 20 euro, andatevene e vi richiamerà sicuramente.
Proprio a 5 metri da questo negozio, c’è quello di Omar Louakri (22, souk Milouda) bigiotteria e argenti, che, nel suo genere di mercante levantino mi è parso persona educata e abbastanza onesta. Chiedetegli come stanno i sui tre nipotini e sarà contento di farvi vedere le loro foto. Potete dirgli che la guida italiana Roberto (io) vi ha detto che pagherete l’argento 925 a non più di 1,70-1,80 euro al grammo. (gli altri negozianti partono da 3,5 o 4 euro al grammo. Se foste locali probabilmente lo paghereste 1,20…).
Se siete in due, conviene sempre giocare al poliziotto buono e a quello cattivo. Uno di voi (il poliziotto buono) dice: guarda che bella borsa e l’altro/altra risponde: non mi serve non la voglio e giù a fare teatro. Questo farà abbassare le pretese dei negozianti. Il resto è affidato alla capacità individuale nella trattativa e nella commedia. Soprattutto non vergognatevi mai di offrire un prezzo troppo basso. Un altro trucco da usare con i negozianti locali è “stancarli”! Si tratta di chiedere uno dietro l’altro i 10 prezzi di 10 articoli simili, partendo da qualcosa che non comprereste mai perché in realtà la cosa che vi interessa veramente è solo l’ultima di cui chiederete il prezzo… e il venditore, dopo 9 trattative fallite, penserà che sta perdendo il cliente e vi verrà incontro sull’ultimo prezzo che poi è quello relativo alla cosa che volevate veramente comprare! Ultima notazione se fumate. Strano, ma vero, le sigarette costano meno fuori che al duty free dell’aeroporto.
Come vestirsi
Fino a inizio novembre nelle principali città fa caldo, anche tanto caldo. La tenuta estiva andrà benissimo. Se però salite sulle montagne o se dormirete nel deserto almeno una tuta ed un giacconcino non vi faranno male, anzi ne avrete proprio bisogno.
Per le donne sconsiglio tenute troppo estive, ovvero troppo “audaci” in un paese che è musulmano. Quindi eviterei pance o seni troppo scoperti o short troppo piccoli. Vedrete da soli che le donne locali hanno il capo è velato nel 98% dei casi. Di queste il 40% vestiva tutto di nero ed il 60% di queste lasciava scoperti solo gli occhi. Siete in un Paese musulmano, quindi regolatevi.
Come scarpe abbiamo portato dei sandali comodi, delle scarpe estive ed un paio da tracking che però non ci sono mai servite. Lì si possono comprare sandali a volontà o scarpe sportive false come se piovesse.
Sicurezza
Se pensate che il Marocco sia un paese estremista musulmano o pericoloso vi sbagliate. Durante tutto il tour, in nessun momento abbiamo mai avuto la sensazione di essere in pericolo o solo minacciati da qualcosa. Non abbiamo assistito né a furti, né a scippi e la polizia era presente dappertutto e specialmente all’ingresso di ogni città. Nessun apprezzamento volgare verso la mia compagna o segni di antipatia verso noi “stranieri”. In generale posso dire che la gente locale è stata cordiale e molto simpatica. Il Marocco ha un passato ed un presente di grande cultura e tolleranza rispetto ad altre nazioni africane. La popolazione in generale è educata e abbiamo constatato che il 99,9% dei bambini va a scuola e ci vanno con piacere (a volte facendosi 5 o più km a piedi per andare e tornare…). Certo., come in ogni posto affollato del mondo attenzione al portafogli ed ai passaporti.
Varie
Non state andando nell’Africa nera o nell’Antartide, ma in un paese moderno e civilizzato (almeno in parte). Però, portatevi una torcia elettrica a led perché nel deserto, di notte, vi sarà utile. Un carica batteria per telefonino ed uno per la macchina fotografica non deve mancare. Importante avere con voi un battery pack, magari del tipo solare. Un coltellino svizzero multiuso. Un po’ di posate monouso e qualche piattino di plastica
Comprare da subito una confezione di Imodium contro la diarrea è cosa e buona e saggia.
Portatevi un cuscino gonfiabile a collare per dormire in aereo o in macchina. Se usate occhiali, portatevene un paio di riserva.. Portatevi occhiali da sole, anche se lì li trovate falsi a 3,5 euro senza problemi. I volts sono 220 e le prese come le nostre.
Portatevi un tubetto di attak perché non si sa mai.
Come al solito, ho portato soldi in contanti. Preferisco fare così piuttosto che prelevare con i bancomat, ma ho verificato che non ci sono problemi a prelevare dai bancomat, quindi regolatevi come preferite. Comunque una carta di credito dovete portarvela dietro. Magari una ricaricabile. . Se pensate di portarvi medicine, fatelo solo se sono particolari, altrimenti compratele in Marocco.
Le stesse medicine (tipo Imodium, Aspirina o altre) costano molto meno e le farmacie sono dappertutto.
Portatevi medicine quanto basta in base a quanto siete patofobi ricordandovi. Un po’ di crema solare non guasta se non siete abbronzati perché il sole brucia e vi scottereste. Un lenzuolino a sacco monouso per la notte nel deserto.
Mi raccomando di avvisare il vostro gestore telefonico che siete all’estero e volete usare internet e telefonare. Io me ne ero dimenticato (ebbene sì, capita!) e in 2 minuti di internet ci ho rimesso 40 euro.
In tutti i Riad, hotel ed anche piccoli ristorantini c’è il wi-fi gratis e di solito senza password, altrettanto nei bar e nei caffè. Da questo punto di vista sono più avanzati di noi!
Fatevi una assicurazione di viaggio e sanitaria perché si è fuori dall’ Europa e…non si sa mai. Ce ne sono tante e con le clausole di copertura più varie. Scegliete quella che va meglio per voi.
Io ho scelto di fare quella annuale che costa poco più di una che dura solo una settimana o 10 giorni.
Cosa vedere
Le guide del Marocco, Trip-Advisor o altri viaggiatori vi diranno molto approfonditamente che cosa c’è da vedere. Io, come al solito, vi dirò cosa abbiamo visto noi. Ovvero ciò che è valso la pena di vedere o che era imperdibile. Ricordatevi due cose: che nelle moschee non si può entrare se non si è musulmani, ( a parte in quella di Casablanca che è libera “a tutti”) e che affidarsi, almeno per mezza giornata, ad una guida locale ufficiale è la scelta migliore che si possa fare ovunque si vada. I prezzi delle guide in Marocco sono molto bassi e quindi è molto conveniente “affittarne” una in ogni città che visiterete (costo 25 euro).
Poiché a Casablanca non c’è molto da vedere, lì non ci siamo fermati e abbiamo scelto di dormire a Rabat. Da lì, il giorno dopo, abbiamo iniziato il nostro vero tour del Marocco.
Rabat Va visitata la Medina, tutta bianca ed azzurra, che è vicino al fiume con terrazza panoramica con la vista della fronteggiante città di Salah. Vanno visti (dall’alto) anche i cimiteri, visitata la parte settecentesca portoghese, il giardino detto Alhambra e anche il Mausoleo di Hassan II.
Volubilis Mi dicono esserci importanti vestigia e la tomba di un fondatore della dinastia reale marocchina, ma non era in programma e l’abbiamo saltata (non si può vedere tutto!)
Meknes diverse cose da vedere, ma noi l’abbiamo quasi saltata perché l’autista aveva fretta di arrivare a Fes ed anche noi di vedere questa città passandoci più tempo della sola giornata che era stata programmata.
Fes Nella medina di Fes vivono 250.000 persone ed è composta da 9000 vicoli, che formano un immenso souk ovvero un mercato -labirinto. Un intrico pazzesco di stradine e fondaci dove vi perderete sicuramente. Procuratevi una mappa ed il bigliettino del vostro Riad per riuscire a ritornarci. Nel caso, chiedete indicazioni in giro o meglio ancora cercate di essere accompagnati da qualcuno.
Visitate le porte della Medina e le due Madrase (scuole coraniche). Da non perdere la grande antichissima tintoria delle pelli in mezzo alla Medina da vedere dai terrazzi superiori (fatevi accompagnare da qualcuno e dategli 5 dirham). Visitate anche la fabbrica artigianale dei tessuti di agave (chiamata la seta vegetale) e la via dei tintori. Siamo stati in una fabbrica classica di ceramiche in periferia (Serghini Maitre Potier, Ain Nokbi Route Sidi Hrazem) e lì si fa ancora tutto con le mani o con i piedi (tornio).
Poi siamo andati in auto fino al Castello su una collina di fronte a Fes, dal quale si gode il panorama di tutta la città. Se serve, per tornare al vostro riad, usate eventualmente un “Petit taxi” rosso (mini taxi scassatissimi) che, usando il tassametro, costano cifre ridicole tipo 1 € o 2€ massimo.
Visti in giro molti Hamam (bagno turco e massaggi) che valgono la pena di essere provati.
Da Fes a Merzouga
Siamo saliti sulle montagne dell’ Alto Atlante con sosta a Ifrane, detta “la piccola Svizzera”. Davvero una cittadina originale con case ed alberghi e vegetazione che sembrano trapiantate dalla Svizzera. Infatti qui nevica molto d’inverno. Poi si arriva nella zona della foresta di cedri e pini di Azrouh dove ci sono scimmiette abbastanza educate che mangeranno delle banane o frutta dalle vostre mani. Passerete nelle Gole di Ziz e in zone desertiche e montane. Lungo la strada c’è un bel fiume ed un lago artificiale. Lasciato l’Alto Atlante, si passa per Errahidia con la valle di Ziz. A Aufous vedrete una valle con milioni di alberi di palme. Ad Aifoud fermatevi per visitare un mercato popolare nella strada parellela a quella principale che attraversa il paesino. Arrivati a Merzouga di sera tardi abbiamo alloggiato al Riad Madu, dove abbiamo avuto una stanza con il più grande letto della nostra vita di viaggiatori…(almeno 3 metri x 2,50 metri). Definito da noi un letto per… allegre comitive perché ci si poteva dormire anche in 5.
Merzouga e deserto di Erg Chebbi
Questo deserto è stranissimo e cambia colore e struttura ogni pochi metri. Lo abbiamo girato in auto per tutta la mattinata su sterrato e dune con il 4×4. Nel bel mezzo del deserto all’improvviso si trovano degli hotel moderni “travestiti” da antiche casbah. Alcuni attivi, altri abbandonati…
Visitato dei poverissimi nomadi che vivono lì. Visitato un ex-villaggio di minatori abbandonato su una montagna. Poi passaggio per Rissani. Merzuga è solo un paesottino con case di fango, ma è la porta del deserto di dune marocchino. Ci fermiamo in un riad Nomad Palace dove vi danno una “camera-day-use”, infatti , si lasciano i bagagli in camera e, un’ora prima del tramonto, si parte sui dromedari nel deserto di dune (mettete assolutamente pantaloni lunghi!!!). Dopo avere “sofferto” sui dromedari per un’ora e un quarto con vista del tramonto sulle dune alle 18 siamo arrivati in un accampamento di tende pseudo-beduine dove si cena, si canta e si fa musica locale e si passa la notte a guardare le stelle meravigliose che inondano il cielo.
Rissani fino a Ouarzazate
Sveglia alle 5,45 e ritorno in hotel. Poi si riparte con visita al mercato locale di Rissani e ad artigiani vari. Ci siamo fermati sulla strada tra Rissani a Erfoud alla fabbrica Morabit Marbre dove vendono dei meravigliosi oggetti di marmo che incorporano fossili di 200/300 milioni di anni fa.
Va fatta a piedi la classica passeggiata nella gola di Tudra, cosa imperdibile. Si prosegue verso Ouarzazate. Valle di Dades, Valle delle Rose. Passiamo per la città di Dades (25 km ininterrotti di case lungo la strada). Lungo il resto della strada tutto il paesaggio (valli, ponti e case) ha lo stesso, particolarissimo, colore fango o terracotta. A sera finalmente arriviamo a Ouarzazate fermandoci al riad Bouchedor.
Da Ouarzazate a Marrakech
Al mattino si riparte e si va verso Marrakesh lungo la via montana. Visita della casbah del Pascià con una guida locale (4 euro di mancia). Ci fermiamo varie volte a vedere i panorami incredibili che la natura offre da quelle parti. Poi si arriva a Ait Ben Haddou che è un antico villaggio molto interessante dove hanno girato vari film storici e che va visitato. Visita di un’oretta fatta con “guida” locale (5 euro mancia). Poi altri 150 km su per questa strada incredibile appesa al fianco delle montagne ed abbastanza pericolosa scavata nel 1926 dai francesi sulle montagne e che arriva fino a 2260 metri. Poi si ridiscende verso Marrakech vedendo villaggi antichi e moderni che sembrano tutti uguali… in parte abbandonati, in parte abitati. Strade e paesini da 3° o 4° mondo. Panorami meravigliosi. 50 sfumature di rosso terracotta… Una tappa davvero imperdibile. Arrivati a Marrakech nel pomeriggio tardi ci siamo sistemati al riad Marana nel cuore dei vicoli vicino alla piazza principale e poi fuori di corsa in piazza Emaa El Fna che è il polo centrale di Marrakech e dintorni. Una piazza enorme, circondata da un souk infinito. Un posto indescrivibile!
Marrakesh (2 giorni)
Primo giorno a Marrakesh con guida ufficiale tutta la mattina a vedere prima la salah (ex quartiere ebraico) , la antica sinagoga, il palazzo di El Said e poi quello di Baija. Poi souk e negozietti vari con la guida (attenti! mai fidarsi dei negozi dove vi porta!). Spostandoci nella città nuova con l’auto, visitati i giardini botanici Majorelle di Ives Saint Lorain (biglietto 7 € a testa). Se vi devo consigliare questa visita, non lo faccio, ma magari sono io che sono insensibile al fascino delle piante. Alla sera cenato nel meno sporco dei ristorantini all’aperto mentre attorno piove forte. Poi abbiamo passato un’oretta al secondo piano del Gran Caffè Argana in Piazza contemplando dall’alto questa piazza pazzesca e mangiando un gelato e dei buoni dolci.
Secondo giorno a Marrakech: girato a piedi 8 ore per regalini e ricordini… souk, souk, ancora souk e acquisti vari fino all’esaurimento fisico più totale.
Da Marrakech a Casablanca
Ultimo giorno del nostro tour. Una mezza mattinata ancora a Marrakech per comprare qual cosina giusto per riempire bene bene le valige, poi siamo partiti alle 10,30 e siamo tornati a Casablanca da dove eravamo partiti nove giorni prima. In questo tour il tempo è volato. Ci rivestiamo pesante,prendiamo l’aereo alle 16,30 e torniamo all’italico autunno ed al solito tran tran della nostra vita pronti però al prossimo viaggio che non abbiamo ancora deciso dove sarà.
Roberto & Maria MODICAT2