Marocco di Ste’, Salvatore, Ele e Umbi
Alle 17.30 usciamo per andare alla Medina e tel. A casa dalle teleboutique (si paga con monete). Visti: La porta di BAB EL MANSOUR, la piazza di EL-HEDIM e vari souk interni (che casino). Cenato verso le 20 dopo aver visto la casa di TAFILAT in centro (c’era una scimmia carina, vari oggetti per i matrimoni dei reali, stanze tutte piastrellate e molto colorate e bel panorama, con tramonto, dalla terrazza, MDR 10, simpatico l’ accompagnatore). Fa fresco. Ceniamo sulla terrazza del Collier de la Colombe, lussuoso, ma il cous cous non mi sembra eccezionale (DR 380 totali). Continuiamo a dare mance, soprattutto per parcheggiare. Rientrati in hotel ci facciamo la doccia e andiamo a dormire, ma qualcuno alle 23,15 e per almeno 30 min. Insiste di voler entrare in stanza, chiedendoci dove abbiamo mangiato. Ste’ gli urla dietro cosa vogliono e di andarsene, ci barrichiamo in stanza per maggior tranquillita’. Prima giornata movimentata. Sole ma aria fresca. Il Marocco mi sembra rumoroso, movimentato e disordinato ma mi piace.
3-8-2001 Sveglia alle 7,30 e colazione alle 8,10. Facciamo fatica a cambiare i traveller’s ma ci riusciamo a 11,328 + 10,7 di commis. Per assegno. Andiamo a Volubilis, 33 km da Meknes, antica capitale romana in Marocco, vista dalle 10 alle 12 (10 DR per pax). E’ immersa in paesaggi con colori particolari, verdi e talvolta marroni perche’ brulli. Bella con molti mosaici, non molto tutelati (il mulo del custode vi gira tranquillo). Andiamo poi alla vicina citta’ santa di Moulay Idris, inerpicata su una collina tra i monti. Bella vista dalla terrazza sul paese, dove riusciamo anche a sbirciare dentro la moschea (per noi ingreso vietato) e qui pranziamo con banane e pere (DR 15) acquistati nel mercatino locale. Dalle 15 alle 16.40 ci riposiamo in hotel e poi andiamo a visitare la bella porta di BAL EL KHEMIS, trovata dopo alcuni giri. Assistiamo e seguiamo il corteo nuziale di uno sposo (con musiche e regali per la sposa), i bellissimi granai di HERI ES-SOUANI (dove hanno girato alcuni film) ed il bacino d’ AGDAL.
Passiamo davanti al DAR EL-MAKHZEN con bella facciata, ma e’ chiuso. Rifacciamo, poi, un lungo giro del souk e troviamo e visitiamo la bella medersa di BOU INANIA con bel panorama, dalla terrazza, sulla moschea (ci sono delle stanze piccole dove dormivano in 2), vediamo il mercato delle pulci ed il tramonto in zona moschea EL-BARDAYN. Siamo stanchissimi perche’ abbiamo camminato tutto il giorno. Ci riposiamo in un bar rialzato a bere 4 coke e poi andiamo a cena in zona Hassan II dove mangiamo, in un locale sotto i portici, buoni spiedini e speziate tagine (150 MDR in 4). Alle 22 siamo in hotel. Giornata solare, un po’ faticosa per quanto abbiamo girato, ma bella.
4-8-2001 Alle 9,20, dopo colazione partiamo per Fes (pagato hotel con 1 travel da 50$ + 195 DR). Arriviamo dopo circa un ora (sono 60 km) e la ricerca dell’ hotel e’ difficoltosa perche’ sono tutti pieni. Grazie all’ uff. Turistico troviamo, in zona piu’ tranquilla, l’ ERRABIE (bagno non eccezionale, stanza pulita ma calda e rumorosa) a 198 + 36 (colaz. Scontata da 21 a 18 x pax) MDR. Usciamo e andiamo nella Mellaha (quartiere ebraico) FES EL JEDID, dove vediamo il palazzo reale DAR EL MAKHZEN (molto colorato e bello, ma chiuso al pubblico), BAB SMARINE e rue BOUKHSSISAT con balconi in legno molto particolari che rendono la via piu’ bella e dove compriamo 10 MDR di datteri un po’ secchi (purtroppo li ho voluti io credendo che il venditore mi stesse fregando con quelli da lui scelti). Passiamo sotto un vivace mercato coperto, il piccolo MECHOUAR. Bella la via antistante con piu’ porte e il vecchio Mechouar. Passiamo la BAB BOUJELOUD (molto colorata e bella) e troviamo la MEDERSA BOU INANIA che vediamo di sfuggita a causa dei lavori in corso (sembra bella) mentre l’ orologio neppure lo vediamo, sempre per i lavori.
Il caldo ha la meglio ed alle 15.30, dopo essere fuggito al parcheggiatore (gli altri mi hanno aspettato in un’ altra zona, cosi’ salendo da solo sono stato piu’ veloce) prenotiamo la guida ‘ufficiale?’ per domani alle 9 a 150 MDR e andiamo a vedere la piscina vicino all’ hotel, ma sembra sporca, costa 50 MDR e chiude alle 17 (Umbi ed Ele ci volevano andare). Riposo in hotel fino alle 19. Cena in zona ente del turismo in fast food loro con mega bistecca, patatine e riso a 35 MDR per pax (150 in 4). Facciamo il giro delle mura (molto belle di sera con tutto illuminato), ma la strada interrotta ci obbliga a tornare indietro. Ele parla con la capo gruppo di avventure del mondo e si fa dare il nome di una guida per Merzouga.
5-8-2001 Sveglia alle 7,15, dopo una notte di caldo e auto che strombazzavano. Colazione alle 8 e alle 9 siamo all’ ente del turismo per incontrare Moahamed, la guida (tipo strano, con una gran cicatrice a destra del volto, che assomiglia a uno dei fratelli cattivi, i Bolton credo, del fumetto Lucky Luke. Ha anche la stessa risata). Passiamo veloci nel quartiere ebraico FES EL JEDID visto ieri e saliamo al BORDJ NORD (fortezza con bel panorama sulla citta’). Ora inizia la serie dei negozi. Andiamo prima in uno di ceramiche, poi, dopo aver visto la MEDERSA ES-SALNIJ, con vasca centrale, nel quartiere andaluso, in uno statale di tappeti, dopo aver visto la MOSCHEA EL QARAOUIYYIN e la ZAOUIA di MOULAY IDRISS con tomba (molto belle), negozio di pelli con vista spettacolare sul bel quartiere dei CONCIATORI CHOUARA dove, in delle vasche tonde piene di colori ed odori, vengono lavorate e colorate le pelli (cosi’ ci spiegano nel negozio dove la Ste’ ed io compriamo delle ciabatte di pelle ed un puffo, che non mi convince molto, ma qualche souvenir fa sempre piacere, il tutto a 350 DR).
La guida ci regala un porta chiavi, (indice che abbiamo pagato troppo cio’ che abbiamo acquistato) ed infine negozio di tappeti non statale dove Ele-Umbi comprano un Kilim (forse) a 500 DR. La guida ci invita a questo punto a mangiare a casa di suo fratello previo acquisto di alimentari a nostro carico. Alle 14 facciamo spesa di carne, frutta, verdura, pane ed olive. Il fratello della guida, altissimo, proprio come uno dei fratelli Bolton e’ gentile ma parla poco, forse perche’ non conosce le lingue. La casa e’ pulita fuorche’ per la turca e la cucina. Ho l’ idea di mangiare meno di quanto acquistato. La guida ci ha fatto vedere troppi negozi per i nostri gusti e da quello di pelli e’ uscito un paio di ciabatte per lui, oltretutto si e’ fatto pagare per la giornata intera ma ha lavorato solo per meta’, infatti alle 16 ci salutiamo. Ci accompagna in centro un terzo tipo che era a casa loro e sembra un po’ ritardato. C’e’ scirocco ed e’ caldissimo.
Alle 18.30 guardiamo le carte, alle 19 telefoniamo a casa ed a Youssef, la guida di Merzouga, che ci da’ appuntamento per domani davanti all’ hotel Xiluca. Ceniamo con quantita’ industriale di cous cous a La Medaille (tot. 305 dr). Ritorniamo in hotel per prendere i documenti dell’ auto e saliamo verso la torre BORDJ NORD, ma hanno tutti paura per cui facciamo le foto dalla strada principale. Fa molto caldo. La citta’ e’ bella.
6-8-2001 Partiamo alle 9, perdendo 50 min., perche’ le banche non cambiano i traveller’s. Il parcheggiatore rifiuta 10 MDR quindi non gli diamo nulla. Passiamo veloci da Ifrane, paese con case come in Svizzera, molto verde. Il paesaggio e’ incredibile e passa dal tutto verde al rosso desertico, dai pini alle palme. A Middelt compriamo coke, acqua, pane, 8 pesche e 3 banane; varie persone ci chiedono da dove arriviamo e ci raccontano qualcosa. Ci fermiamo davanti ad una caserma per mangiare, ma Tata(Ste’) non sta’ bene, e’ pallida, ha nausee e non mangia nulla, forse e’ un colpo di calore. Ripartiamo e ci fermiamo sia per fotografare vari Ksar nella valle dello Ziz che per far riposare Tata. Fa caldissimo, il vento sara’ a 50°. Si vedono cose incredibili per quanto sono belle. Alle 16,15 siamo all’ hotel KASBAH XALUCA MAADID, inaugurato a marzo 2001, e’ bellissimo, con piscina e stanze linde, arredate con gusto e particolari inediti (come il lavabo con ammoniti preistoriche in risalto).
Riesco a trattare la colazione gratis con stanza a 460 MDR. Decidiamo di non partire subito per il deserto, ma di stare qui a riposarci un giorno, cosi’ Tata si riprende. Oltretutto il tempo e’ brutto, c’e’ una buferina di sabbia con vento caldo ed il cielo e’ nuvolo, cosi’ speriamo di avere un cielo terso domani nel deserto. Mega nuotata in piscina, anche per Tata. Lavaggio bucato e doccia. Alle 20.40 ceniamo. Ste’ mangia degli spiedini con riso, patatine e verdura (80 DR) e noi la Kalia (montone con verdure, cipolla e uovo) servita in mega contenitore (50 DR). E’ buonissima.
Alle 23,15 a nanna, dopo avere passeggiato in terrazza, con Ste’ ed il giovane e simpatico proprietario (ricco, possiede anche l’ hotel Toumbuctu a Merzouga, 2 case ad Erfoud e negozi a Erfoud e a Barcellona) che ci da’ varie informazioni (da come ha costruito l’ hotel al clima, ecc. Ecc.), ma il cielo e’ nuvolo e non si vedono le stelle. Oggi c’ erano 45°.
7-8-2001 Sveglia alle 9,30 e colazione per le 10 (eccellente). Umbi ed Ele sono partiti alle 7,30 per lo Ziz. Io e Ste’ facciamo vita d’ hotel, restando nella bellissima e fresca piscina. Riposo totale e vari bagni. Liberiamo la stanza e spostiamo i bagagli in quella di Umbi-Ele. Che hotel spaziale e che atmosfera (credo che sia anche l’ effetto “te’ nel deserto”. Cosi’ si’ che si sta’ bene. Alle 16, post doccia e pranzo coi soliti frutti, si parte con Yussef (la guida), che vuole condurre la macchina nelle piste del deserto per evitare insabbiamenti, per Merzouga. Passiamo vicino a delle dune dai colori stupendi. Arrivati di fronte all’ hotel Toumbuctu ci cambiamo e dopo 30 minuti, alle 18, partiamo alla volta dell’ oasi nel deserto, col cammelliere Said, che ha 24 anni (?). Siamo su 4 cammelli che alla fine ci lasciano il segno (mal di sedere ed interno cosca). Said, come i suoi colleghi, da’ dei nomi di cantanti, tipo Jimmy Endrix, ai cammelli e da’ dei nomi marocchini a noi, oltre che a posizionarci con le ragazze in testa e coda (fanno tutti cosi’).
I paesaggi sono magnifici e Said e’ simpatico. Alle 19,40 siamo a destinazione ad “OBERA OASIS” (Said andava come un treno e ha superato altre carovane). Non ci sono parole. Dopo il te’ ceniamo con kalia e tagine con patate e dopo i canti dei cammellieri andiamo a dormire fuori dell’ oasi, tra le dune, ma ci corichiamo alle 2 perche’ i cammellieri, nonostante ci siano tante persone, vogliono restare con noi, raccontandoci barzellette e parlandoci dei luoghi e di altri turisti. La stellata, fino al sorgere della luna, e’ imparagonabile. Poi, quando sorge la luna, il loro splendore si affievolisce. Bello correre tra le dune a piedi scalzi, anche se, ops, disturbiamo degli, credo, spagnoli, che ci chiedono di andar via ed io gli rispondo di andarsene loro se hanno problemi. P.S. La sabbia superficiale e’ fresca ma quella sotto e’ calda.
8-8-2001 A un certo punto, di notte, il cielo si annuvola, coprendo gran parte della stellata e si alza il vento. Copro la Ste’ (col mio corpo), il materiale fotografico (con la cerata di Ste’) e la mia testa-orecchie che ormai sono invase di sabbia. Ci addormentiamo con difficolta’ e si suda nonostante la frescura. Alle 5,25 il chiarore mi sveglia. Tutti dormono. Sembra un ambiente ovattato, silenzioso ed un po’ irreale. Bacio la Ste’ per svegliarla dolcemente, ma l’ operazione non riesce subito. Alle 5,40 arriva il sole e l’ albeggiare nel deserto tra le dune e’ … (come lo dico?). Abbiamo dormito solo 3 ore e 30 minuti, ma la natura, qui, ci da sensazioni incredibili. Giochiamo con la sabbia, facciamo foto e filmino e dopo aver messo un po’ di sabbia in bottiglia, alle 6 partiamo coi cammelli per Merzouga, dove arriviamo verso le 8. Dopo mega doccia e colazione all’ hotel Toumbuctu, paghiamo il dovuto (per tutti: 1200 MDR per la gita nel deserto + 80 MDR per l’ acqua + 160 per la colazione) e partiamo con Yussef per il ritorno, stavolta a Rissani.
Nel deserto, con mega caldo, si ferma a filosofeggiare su religioni e costumi matrimoniali ed e’ pronto a leggerci suoi manoscritti di 3 pagine, ma per fortuna una mini tempesta di sabbia lo dissuade e riparte. Vediamo altri magnifici paesagi e una jeep ribaltata e bruciata (ci racconta che un tizio ha voluto guidare la vettura e a 140 orari ha tirato il freno a mano, ribaltandosi senza grosse conseguenze per le persone a bordo). Yussef ci racconta che una ragazza cecoslovacca si e’ avventurata da sola nel deserto ed e’ dispera da 5 giorni. A Rissani ci porta in un negozio di Tuareg che ha belle cose costose. Noi compriamo una rosa del deserto a 40 DR. Dopo il te’/coca cola e durante l’ esposizione dei tappeti ho un attacco di calore e non vedo l’ ora di uscire. Alle 15 salutiamo il simpatico, bravo e costoso Yussef (320 DR), ma oltre ad averci fatto scoprire l’ hotel Xaluca ci prenota anche l’ hotel YASMINA (in posizione stupenda, la stanza non e’ eccezionale, ma costa poco)) nelle gole del Todra.
Seguiamo la strada, piu’ corta, per Tineghir passando vicino al deserto rosso, a dei pandori bianchi, residui della costruzione di un bacino (cosi’ ci dicono i locali venditori di conchiglie – pietre), e a delle tempeste di sabbia, e dopo 160 km siamo nelle gole. Mentre ci avviciniamo passiamo sopra ad un ksar in mezzo ad un palmeto verde con bella visuale nei dintorni rocciosi e brulli. Dopo aver pagato 5 MDR e guadato con la macchina un fiumiciattolo arriviamo alle gole. Sono splendide. Rocce rosse a strapiombo e l’ hotel e’ in fondo alla gola, sotto la montagna. Splendido panorama. Siamo stanchi morti per quanto poco abbiamo dormito. L’ hotel e’ pieno, per fortuna avevamo prenotato. Le stanze lasciano molto a desiderare, ma il panorama bilancia in positivo la situazione. Alle 20 ceniamo con cous cous e tagine. Fa fresco. Che giornata. Siamo nella stanza 12.
9-8-2001 Alle 8 colazione e partenza per la gola del Todgha o Todra. Camminiamo sotto il sole per 1 ora e 50 min. Tra gole bellissime, con solo all’ inizio palme e fino ad arrivare (i cartelli dicono dopo 5 km) ad un albergo (sono tende) dove stiamo un ora, bevendo coke e mangiando la frutta avanzata ieri. Verso le 14 siamo in hotel, ci rinfreschiamo nella sorgente di fronte all’ hotel e mangiamo in hotel frutta con acqua (75 MDR in 4). Dopo una pennichella di 30 min. (non hanno rifatto la stanza) alle 15,15 partiamo in macchina per il paese tra il palmeto e la kasba. Bei panorami. Tata sembra tranquilla e felice. Conosciamo il negoziante dove Umbi compra il rullino kodak. Si chiama Salki, e’ simpatico e ci ospita a casa offrendoci un te’. Ha imparato in 1 anno, con un corso fai da te, l’ italiano e ci fa scrivere nel suo quaderno alcuni nostri modi di dire (ci sono altri detti oltre il nostro, quindi non siamo i primi con cui lui entra in contatto).
All’ arrivo del fratello in bici (160 km) da Ourzazate, lascia il negozio e ci fa fare un giro nel forte antico (abitato da persone povere) e nel palmeto, dove delle donne, che tagliano l’ erba per gli animali e non si fanno riprendere, ci invitano ad andare a casa loro a mangiare e fanno provare il loro lavoro alle ragazze (non producono come loro). Alla fine del giro visitiamo il museo (solito negozio di tappeti), prendiamo acqua, cartoline ed indirizzo (anche e-mail) di Salki e torniamo in hotel per la cena (scarsa, solo polpette in tagine, con sapore un po’ schifido) e io e Umbi prendiamo un cucchiaio di cumino per i problemi di pancia (polveroso e molto saporito, sa di fiore. Occorre bere molto per mandarlo giu’). Bella giornata, anche se nel pomeriggio ha fatto le solite 2 gocce di pioggia, con bei paesaggi e gentilezza dei marocchini, in particolare Salki.
10-8-2001 sveglia alle 7, alle 7,30 colazione e alle 8 giro a piedi verso il guado. Alle 9 partenza per le gole del Dades. Viste sulla strada varie kasbe, palmeti e formazioni rocciose magnifiche (ci siamo inoltrati per 65 km). Arriviamo al paese dove la strada asfaltata finisce. Li’ acquistiamo, in un mercato all’ aperto sgangherato, la frutta per 15 MDR che mangiamo a meta’ strada all’ ombra di una casa-scuola!?. Visti bei paesaggi. Arrivati a Skoura siamo seguiti da due ragazzi in motorino e uno ci guida (20 DR) all kasba di AMRIDIL. Ci fa fare prima un giro intorno alle mura dandoci varie spiegazioni (ci dira’ che lavora in erboristeria e che ci vuole far vedere il negozio, ma rifiutiamo) poi entriamo nella kasba, che vediamo anche sul terrazzo, oltre al museo con oggetti vecchi usati li’ (ora e’ rimasta una solo famiglia e la tomba del capo che l’ ha fatta costruire e’ dentro una stanza).
E’ molto bella e si lascia un’ offerta libera (e noi, signori, lasciamo 50 DR). Scriviamo anche i nostri nomi nel libro dei visitatori (Nazih, il ragazzo che ci accompagna dentro e che vive nella kasba, dice che non ama troppa gente dentro, ma nel libro ci sono gia’ vari nomi per la giornata odierna e quando stiamo uscendo arrivano altre 2 macchine colme di turisti). Vediamo gli studios di Ouarzazate prima di entrare in citta’ e diamo un passaggio ad un tipo che e’ uscito da li’. Troviamo il bel hotel con piscina RIADSALAM (pulito) e non prendiamo La Valle’, da tutti consigliato, anche da Yussef, perche’ e’ pieno (e ad essere sinceri anche un po’ fatiscente da fuori). Giriamo di sera alla ricerca del ristorante Dimitri, ma e’ chiuso, cosi’ mangiamo alla pizzeria Dades nell’omonimo hotel. Io e Tata mangiamo la pizza x 30 MDR l’ una (gli altri prendono altro, tot. 205 dr). Alle 23 siamo a nanna e dormiamo con l’ aria condizionata al minimo. Visti bei posti e fa caldo, anche se nel pomeriggio si annuvola. 11-8-2001 Alle 9 Tata ed io usciamo per fare colazione, Umbi ed Ele restano in hotel in piscina (e’ sporca). La facciamo in centro ad Ouarzazate, dove te’ + spremuta d’ arancia + marmellata per 2 vengono 34 MDR. Facciamo 200 MDR di benza e partiamo per la valle del DRAA. All’ inizio il paesaggio e’ arido. Dopo qualche km troviamo Omar con la macchina in panne (sara’ vero? L’ Honely planet riporta che in questa zona lo usano come trucco per accalappiare i turisti per i negozi di tappeti) che ci chiede un passaggio. Saliamo un passo molto elevato e caratteristico ed arriviamo ad Agdz ma da allora non ci molla piu’. Ci offre il te’ a casa sua (il peggiore bevuto sin’ ora) e ci guida per i sentieri delle carovane nel palmeto (2 localita’), in 1 kasba ed in un bel punto panoramico. Dobbiamo tagliare perche’ sono le 14 e purtroppo, per il tempo passato con lui, ci manca quello per proseguire, anche se cio’ che abbiamo visto c’e’ piaciuto.
Dobbiamo, sig, vedere i soliti tappeti nel negozio del fratello che dice di essere un capo carovana (mah!!!) e dopo l’ ennesimo te’, questa volta buono, alle 15 ripartiamo dando, su richiesta del fratello di Omar che dice di conoscerli, un passaggio a 2 ragazzi che scendono in mezzo al deserto perche’ vanno a trovare dei parenti nomadi. Alle 16.15 siamo a Ouarzazate. Facciamo spesa in un market (e per la prima volta mangiamo i formaggini della vache que rir) ed andiamo in hotel dove sfruttiamo il frigor. Alle 17,20 usciamo per vedere il KSAR della citta’, chiamato TAOURIRT (10 MDR x pax). E’ molto grande con i piani superiori ben decorati. Facciamo un giro nei negozi li’ di fronte ma non compriamo (troppo cari). Doccia e cena al ristorante La Kasba su una terrazza che e’ di fronte alla kasba. Mangiamo un’ ottima zuppa marocchina spezziata, con legumi e pasta, il pollo al limone con patate, olive e piselli, 2 tipi di dolcetti loro e la frutta, tutto molto buono per 85 MDR a testa.
Simpatico il cameriere con cui scherziamo dicendogli che c’e’ un problema perche’ la Ele non riesce a mangiare la zuppa con il cucchiaio “gigante” che ha comprato (e lui allegramente se la ride). Anche oggi bella giornata e paesaggi, con gente (fuorche’ per il trucco del passaggio, che ci ha comportato perdita di tempo, ma ci ha fatto scoprire angoli inediti) e cibo ottimi.
12-8-2001 All’ 7,30 lasciamo l’ hotel e facciamo colazione, dove avevamo cenato, con succo d’ arancia e marmellata e verso le 8,30 partiamo per Marrakech. All’ uscita della citta’ vediamo altri studios con un set Egizio. Dopo circa 30 min. Visitiamo Ait Benhaddou (5 MDR x pax) dove hanno girato vari film, ma non ci entusiasma. Ci circondano i soliti bambini che ai nostri rifiuti di bom bom, stylo e 1 dirham credo ci tirino dei sassi (ne cadevano stranamente) mentre scendiamo. Passiamo in alta montagna (ci sono paletti della neve), superiamo il passo di Tizi n’ Tichka tra monti alti 3/4 mila metri e l’ aria e’ fredda. Ci sono molti venditori di minerali. A meta’ strada, a Taddert, pranziamo con formaggini, pane e banane. Verso le 15 siamo a destinazione. Scegliamo l’ hotel AMALAY. La stanza e’ carina, ma il bagno non e’ un gran che’. Alle 16,30 usciamo e visitiamo la piazza di JEMAA el FNA, dove troviamo una pasticceria in cui facciamo merenda con brioches alla mela.
Ci sono vari acrobati giocolieri, cantastorie, venditori di spremute d’ arancia e di erbe, ed addestratori di serpenti e uno di questi mette addosso a me ed alla Ste’ un serpente, facciamo le foto e chiede 200 DR, ma gliene do’ 5. La gente qui e’ strafottente e prepotente. C’e’ molta confusione, non e’ il sud dove la gente ha piu’ cuore. Beviamo un te’ (35 DR) nel bar-ristorante Argana con bella visuale sulla piazza. Dopo il tramonto scendiamo in piazza a giocare alla pesca, ma non prendiamo nulla. Umbi ed Ele cenano in piazza nelle bancarelle allestite dopo il tramonto mentre Tata ed io ceniamo nella pizzeria con forno a legna La Fibule d’ Eden, in terrazza con panorama sempre sulla piazza. Prima di entrare una matta ha tirato una bottiglia di plastica addosso alla Ste’. Il cameriere ci conferma che qui la gente e’ meno calda e ci racconta che ora va meglio perche’ ci sono dei poliziotti mimetizzati pronti a difendere i turisti, che prima venivano anche aggrediti ed era pericoloso girare.
Bello il panorama sulla piazza ormai illuminata e fumante per le bancarelle di cibo. Giriamo nel souk, la gente ed il rumore sono esagerati. Stanchi (abbiamo camminato molto, il ritrovo e’ alle 22 e ci siamo separati alle 19,30) andiamo in zona moschea KOUTOUBIA, dove molti abitanti si ritrovano con le famiglie. Alle 22 siamo in hotel. Bella giornata ma qui non c’e’ cordialita’, vince la confusione.
13-8-2001 Usciamo alle 9 per far colazione alla solita pasticceria in piazza El Fna e compriamo, dagli spremitori, 1,5 litri d’ aranciata pura per 10 DR. Passeggiamo per la BAB AGUENAOU (non bellissima), vediamo le tombe SADIANE (10 MDR belle e ben fatte) e da fuori il PALAZZO REALE ed il PALAZZO EL-BADI con nidi di cicogne sulle mura, mentre entriamo nel palazzo della BAHIA (10 DR, con sale con incisioni molto belle ed un bel giardino). Alle 14 siamo in hotel, dopo aver mangiato nell’ ULIVETO di EL-MENARA (con lago) pane, formaggini e brioches (30 DR) comprati nella pasticceria in centro. Dopo aver dormito 2 ore alle 16, post doccia, usciamo. Giriamo nel souk con visita alla medersa di BEN YOUSSEF (ospitava fino a 900 studenti, bella, 20 DR) in restauro. Poi veniamo accompagnati nel souk dei conciatori (15 MDR) dove l’ odore ci sovrasta e ci fa scappare. Al ritorno, verso le 20, Ste’ compra un porta penne in pelle per la sua nipotina Giulia (25 DR).
Alle 20.30 ceniamo all’ Argana (solita vista sulla piazza) con bistecca grigliata e patatine. Siamo stanchissimi. Si rinuncia al giro in carrozza. Ma quanto abbiamo camminato?. P.S. In serata leggiamo sulla guida che il trucco del finto autostoppista esiste proprio nella valle del Draa, sig.
14-8-2001 Alle 10 post colazione a 75 MDR x tutti in zona hotel, partiamo per Essaouira, 176 km. Il tragitto e’ lento perche’ c’e’ traffico di camion e bus da superare. A 50 km dall’ arrivo troviamo le capre sugli alberi di argana e la foto richiede una mancia. Alle 14 circa troviamo l’ hotel TAFOUKT, dato che un precedente aveva solo una stanza libera e questo e’ quasi pieno, ci fermiamo qui, con stanze spartane e mezza pensione a 550 DR. Altri italiani ci dicono che il menu’ e’ scarso, quindi nel pomeriggio giriamo nella cittadella cercando hotel e ne troviamo 2-3 interessanti a 250-350 DR. In questa citta’ il vento e’ esagerato e fa freddo, addirittura col maglione, ma e’ bello con merlature e in certe zone cannoni del 1780 circa, vari mercatini e molti negozi che vendono il legno che qui viene lavorato. In uno acquistiamo 2 giochi del domino (200 DR), 1 scatola di dadi (20 DR) ed una scatolina con chiave nascosta (50 DR). Alle 20 ceniamo ed e’ meno peggio di quanto si pensasse (ottimo il servizio ed il cibo e’ in parte a buffet). Siamo stanchi e andiamo a far la doccia ed a dormire.
La vacanza sta’ finendo e la Ste’ e’ nervosa per il freddo.
15-8-2001 Sveglia verso le 9 e colazione abbondante. Giro a piedi al porto e sbirciata ai negozi di pesce dei pescatori, poi andiamo a far foto con la macchina di Umbi in punti panoramici. Verso le 11 gioco a basket (1 su 1 da 3) 3 contro 3, ma perdo. Verso le 14 andiamo a mangiare il pesce nella bancarella dove stamattina ci avevano fermato (mezza orata, gamberetti, 2 alici, 1 calamaro e coke ad ognuno per 300 MDR tot.) ma ci danno meno di quanto pattuito, anche se siamo pieni ed era buono. Nel pomeriggio proviamo a prendere il sole, ma restiamo poco in spiaggia a causa del vento e alle 18,30 andiamo a vedere il tramonto sui bastioni (molto bello con il sole pieno e rosso). Cena in hotel alle 21 dove fanno ancora pesce (ne mangiamo troppo o niente). Gli indumenti che abbiamo lavato nel pomeriggio sono ancora bagnati. Serata a giocare a scala 40 dove vincono Umbi-Ele. Alle 23 a nanna. Il vento stordisce, ma ci stiamo rilassando.
16-8-2001 Sveglia alle 9,30 con crepes, panini, brioches, burro, marmellata, succo d’arancia, te’/caffe’ al latte e zuppa calda. Umbi ed Ele sono gia’ in giro. Andiamo al porto per fotografare-filmare le barche ed i bastioni, cambiamo 200 $ a 11,022 (sig) e scopriamo un negozio nuovo, dove acquistiamo 4 bellissimi porta uovo in legno a 40 MDR tot., ed un quartiere di artigiani dove dei bambini giocano con dei micini, mentre noi seduti su una panca di pietra parliamo e prendiamo il sole. Andiamo in hotel per posare l’ attrezzatura fotografica e prendiamo i teli da mare, ma resistiamo al vento ed alla sabbia solo 30 min. (c’e’ entrata nelle orecchie, tra i capelli e…). Che rottura, non cessa di soffiare un attimo ed oggi ho anche mal di gola. Riandiamo in stanza, che come al solito, alle 12-13 e’ ancora da fare. Alle 14 compriamo delle banane acerbe (ci hanno anche detto ‘bon appetit’ per cui le ricompriamo commestibili), patatine e 1 coca con cui pranziamo. Guardiamo quelli che giocano a basket ed a pallavolo (non si riesce a giocare).
Siamo molto rossi in viso dato che il sole c’e’ anche se non si sente per il vento. Alle 18 siamo in stanza, ci troviamo coi ragazzi e ci diamo appuntamento per le 20. Anche Umbi e’ raffreddato. Doccia e dormita. Ceniamo con tagine di manzo e buffet, prendo una pastiglia di cemerit. Partitona a carte fino alle 23. Le vacanze volgono al termine, purtroppo.
17-8-2001 Colazione alle 10. Io e Umbi abbiamo i sintomi di un bel raffreddore. Andiamo tutti in paese e noi compriamo del curry (20 DR) per i miei genitori. Sempre vento. Compriamo frutta e bere per pranzare e con Umbi giochiamo a carte. Poi andiamo in stanza a far le valige e riposare. Cena e partita a carte (altro cemerit).
18-8-2001 Sveglia alle 8,30 e colazione alle 9,30. Alle 10,15 paghiamo l’ hotel ed il parcheggiatore (40 DR) e partiamo. In strada c’e’ traffico, con camion stracolmi e lenti. Ci fermiamo a El Jadida per pranzare e ci sembra meno ventosa, anche se la fortezza e la spiaggia sono meno belle di Essaouira. Alle 16 siamo a Casablanca, alla moschea HASSAN II, che e’ immensa e bella (ci eravamo fermati a guardarne un’ altra in zona mc donald, ma era quella sbagliata). Ceniamo da pizza Hut ed alle 20,20, cercando di consumare benzina per non lasciarne piu’ di quanto ricevuto all’ inizio del noleggio, siamo in aereoporto. Ridiamo l’ auto, ma vogliono il pieno (che non gli spettava) e rifiutano di completare con gli importi le ricevute della visa. Chiamo la polizia di frontiera ma, come risultato, il capo della polizia mi chiede, in modo ironico, se sono al 100% italiano (visto che non voglio lasciare in bianco la ricevuta, forse gli altri italiani sono fessi) bah!.
Mentre senza successo sto’ chiamando in Italia per bloccare la carta di credito, (dato che stiamo discutendo da piu’ di un ora ed il massimo ottenuto sono dei timbri e la mia ricevuta compilata anche dopo aver parlato col numero verde della Visa del Marocco che ci ha dato ragione, p.S. Un tipo che sembra una specie di agente segreto si e’ affiancato ed ascolta tutto, poi alla fine usa il telefono dell’ avis senza chiederlo per cui deve essere conosciuto), Umbi riesce a far scrivere l’ importo di 8790 MDR sugli altri moduli. Chissa’. Intanto Ste’ e’ molto incavolata. Domani chiamiamo quelli della visa. Fregatura anche per telefonare, dove un presta tessere si fa pagare il doppio. Andiamo al bar del piano superiore dove conosciamo un’ altra coppia che deve partire come noi alle 6 del mattino e sentiamo che altri italiani hanno avuto lo stesso problema con Europcar. Ste’ ha quasi finito di leggere Herman Hesse “Rosshalde ” ed e’ ancora nervosa. Che sonno. Abbiamo pochissimi DR.
19-8-2001 Dopo aver dormito sulle scomode sedie per 1 ora, mentre Ste’ ha passato la notte in bianco a parlare con Filippo, alle 5 ci presentiamo al gate 2 per l’ imbarco, ma non c’e’ neppure l’ aereo, che arriva solo alle 7. Partenza alle 7,30 e siamo in Italia alle 11,40. Alle 13 prendiamo il Malpensa Express (£ 16.000 in 2) ed alle 14,10 siamo a casa. Blocchiamo la carta per verificare con calma domani, ed andiamo a casa, stanchi morti, a sistemare le borse, fare la doccia e dormire dalle 17 alle 20. Alle 20 ceniamo e finiamo di sistemare le ultime cose. Marocco end. Nel complesso molto bella la natura e caratteristici i mercati disordinati, per non parlare delle differenze culturali e caratteriali dei marocchini tra quelli del nord e quelli del sud. Tutto ok con Tata. Una bella vacanza.
SPESE per 2 volo Royal air Maroc: 1.679.000 traveller’s comprati a £ 2.222 (1040 $): 2.311.000 valuta in casa: 454.000 Assicurazione sanitaria (europ assistance): 170.000 bus da aereoporto (ritorno): 16.000 Noleggio auto (Avis): 861.000 ——— 5.491.000 cambio $ avanzati a £ 2.150: 430.000 ——— TOT.: 5.061.000 =========