Marocco con i nipoti nel deserto

Voglia di deserto con stellate meravigliose
Scritto da: giover
marocco con i nipoti nel deserto
Partenza il: 22/12/2019
Ritorno il: 29/12/2019
Viaggiatori: 10
Spesa: 4000 €
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Da anni desideravo portare i miei quattro nipoti nel deserto a vedere la bellezza sia delle dune di sabbia e del cielo stellato. Finalmente ci sono riuscito. Qui di seguito c’è il diario scritto da mia nipote di 14 anni .

22-12-2019

Ed eccomi qua, sul letto del magnifico hotel Dar Chamaa a Ourzazate. La nostra prima tappa. Appena arrivati all’aeroporto di Marrakech, super moderno e pulito, siamo partiti con due autisti che ci accompagneranno durante tutto il nostro soggiorno qui in Marocco. Sono molto gentili e disponibili e fanno parte della società Marrakech Expeditions 4×4. Il viaggio fino all’hotel è durato quasi sei ore perché spesso ci fermavamo ai “view point” del gruppo montuoso Atlante, ci sono paesaggi molto particolari e diversi dai nostri che non mi sarei mai aspettata di vedere. Circa a metà strada ci siamo fermati a Télouet per mangiare il primo pasto marocchino nell’unico ristorante della cittadina, molto tipico ma soprattutto buono; i camerieri erano anche simpatici e gentili. Sempre lì, abbiamo visitato l’ex roccaforte del pascià Glaoui, con una guida che ci ha spiegato molte cose interessanti. Dopodiché siamo ripartiti e verso sera siamo arrivati finalmente a Ouarzazate

23-12

Oggi, dopo una ricca colazione con prodotti tipici marocchini, siamo saliti in macchina, direzione Tinghir. Durante il viaggio siamo passati per molte cittadine isolate e ci siamo fermati a vedere le gole di Dades, uno spettacolo, ti fanno sentire piccolo da quanto sono alte, e i colori e l’aria fresca ti fanno sentire bene. La cosa più bella però è stato vedere tantissimi bambini che appena ci vedevano passare ci salutavano e ci chiedevano della frutta o delle penne, sempre con un commovente sorriso. Verso le 6 di sera siamo finalmente arrivati all’albergo, Riad Dar Bab Todra, dove, come a Ourzazate, ci hanno offerto del tè, qui lo bevono come fosse acqua. Mi piace molto come tradizione, è un segno di rispetto verso l’ospite, come dare il benvenuto senza parlare.

24-12

Appena lasciato l’hotel abbiamo visitato le gole del Todra, anche queste bellissime e più grandi delle precedenti, infine siamo ripartiti per Zagora e poco prima di mangiare abbiamo girato 10 minuti a piedi in una palmeraie nel villaggio di Nkob. Dopo abbiamo pranzato in un ristorante del villaggio, super buono! Siamo quindi ripartiti e una volta arrivati a Zagora siamo stati accolti da un guida che ci ha fatto visitare una kasbah (vecchia cittadella) piena di viuzze. Dopo aver lasciato le valigie in hotel, il Kasbah Sirocco, siamo andati in un erboristeria li vicino dove il proprietario ci ha fatto conoscere tante spezie per la cucina, a me sconosciute e alcuni prodotti con l’Argan (albero del marocco) tipo creme e profumi.

25-12

Oggi sveglia alle 8, colazione e poi di nuovo in marcia. Dopo poco tappa in una kasbah di nome Tamegroute famosa per essere l’ultima prima del deserto. Qui abbiamo avuto la possibilità di vedere una scuola, una biblioteca coranica e le persone che lavoravano la ceramica. Della scuola mi hanno colpito tantissimo le voci altissime dei bambini che stavano recitando a memoria il corano, sembrava che stessero urlando. Mi è piaciuto vedere questa cittadina perché mi sono immedesimata al 100% nella vita in una kasbah. Per pranzo, abbiamo mangiato in una casa privata che fa anche il servizio ristorante, ma non è come ce lo immaginiamo noi, ha solo due tavoli, una piccola cucina e tanti tappeti dove poter prendere il tè. Si chiamava Dar Talhaya. Poco prima di mangiare il proprietario ci ha fatto fare un mini giro nella kasbah all’interno del quale si trovava il ristorante. Nel pomeriggio siamo entrati nel deserto di sabbia (Erg Chigaga) e, dopo circa un’ora siamo arrivati al nostro accampamento con le tende per la notte, da dove sto scrivendo adesso. Subito i proprietari ci hanno portato a fare il giro sui dromedari e a metà ci siamo anche fermati ai piedi di una alta duna per poi salire faticosamente per vedere il tramonto, è un esperienza che tutti dovrebbero fare; eravamo seduti in cima alla duna, tutti in silenzio ad aspettare il sole che scendeva fino a scomparire dietro le dune più lontane. Per un attimo abbiamo dimenticato tutti i problemi della vita quotidiana e ci siamo rilassati ammirando il paesaggio incredibile che ci circondava. Infine, dopo cena abbiamo ascoltato della musica marocchina attorno al fuoco e ammirato il cielo colmo di stelle luminosissime e la Via Lattea, una cosa unica e indescrivibile che solo dal vivo suscita delle vere emozioni.

26-12

Oggi, ci siamo svegliati alle 7.30 per vedere il sorgere del sole, un’alba che si vede solo nel deserto resa ancora più spettacolare dal silenzio circostante. Poi di nuovo in macchina lungo la pista non i sabbiosa ma rocciosa che conduce a Foum Zguit dove abbiamo ritrovato l’asfalto e pranzato in un ristorante che secondo le guide è il posto che fa le patatine fritte più buone del Marocco… ed è vero! Dopodiché siamo arrivati a Taznakht, importante centro per la tessitura di tappeti , ci hanno mostrato come vengono realizzati e i vari colori naturali che utilizzano per colorare la lana. Infine siamo arrivati a Taliouine, zona famosa per lo zafferano dove abbiamo dormito nell’albergo Le Safran, non era il massimo come luogo in cui dormire non essendo un luogo turistico ma come sempre i proprietari sono stati molto gentili.

27-12

Dopo la solita ma buonissima colazione, ci siamo messi in marcia verso Marrakech. Il viaggio è durato tanto, soprattutto perché gran parte era in mezzo alle montagne dell’Atlante ma i paesaggi erano mozzafiato. Abbiamo fatto sosta a Tinmel, un piccolo villaggio dove abbiamo visitato una vecchia moschea ristrutturata che ora non è più utilizzata. E, dopo un pranzo in una casa privata in un minuscolo villaggio, eccoci finalmente a Marrakech dove abbiamo dormito nel bellissimo hotel Riad le 2 portes, favoloso. Per cena abbiamo mangiato nella piazza principale, Jamaa el Fna, molto bella e soprattutto tipica: è piena di colori e forti odori marocchini!

28-12

Oggi siamo andati a visitare il palazzo reale, il giardino segreto, il museo di Marrakech e il muso della fotografia. Tutti molto interessanti e particolari, soprattutto il giardino segreto dove rimani incantato ad ascoltare il rumore del ruscello d’acqua, degli uccellini e delle piante che si muovono al vento Nel pomeriggio abbiamo fatto un giro nel suk (il loro mercato) nel centro della città. È un’esperienza molto particolare. È pieno di colori, odori e persone. A me personalmente è piaciuto tantissimo perché credo che una cosa cosi in Italia non ci sia. Per cena siamo andati in un ristorante che aveva una bellissima terrazza da cui si vedeva gran parte della piazza illuminata.

29-12

Sveglia alle 6, prendiamo 2 taxi per l’aeroporto e infine partiamo per Milano!

È stata un esperienza fantastica. Piena di emozioni, colori, tradizioni, odori e soprattutto persone pronte ad accoglierci e farci conoscere il loro paese che amano più di ogni altra cosa. Consiglio questo viaggio a chi è curioso e disposto a conoscere nuove culture che spesso ci sembrano strane e al di fuori del mondo ma che se le vediamo dal vivo ci fanno tutto un altro effetto.

Buon Viaggio!

Barbara



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