Marocco – Città Imperiali fai da te
Premetto che quello che troverete sotto è la nostra esperienza, quindi, qualcuno potrà aver vissuto diversamente il viaggio e/o non essere d’accordo; il nostro intento è solo quello di riportare gli avvenimenti, puoi utilizzate quello che vi servirà…! Partiamo proprio dal principio…
Inizialmente ci siamo informati sui vari tour delle città imperiali offerti dai numerosi tour operator. Dopo aver letto i vari programmi di viaggio, però, sia settimanali che quindicinali, ci sono sembrati più che un tour, un tour de force! Abbiamo, quindi, deciso di organizzarci da soli e da zero il viaggio. Se vi capita di leggere qualche brochure di un qualsiasi tour operator, vi accorgerete che non visiterete le città … ma bensì vivrete tutto dal pullman!!! Spesso citiamo i giapponesi che vengono in Italia e in una settimana visitano da Palermo a Venezia… più o meno vi propongono lo stesso trattamento con 2/300 Km giornalieri e numerose ore di spostamento… Tralasciamo le notizie storiche in quanto potete leggerle in rete e comunque sulla guida che vi consigliamo di comprare. Abbiamo utilizzato sia la Lonely Planet (ma purtroppo avevamo quella del 2003) e quella della Mondadori (“Le guide Mondadori”, del 2007) comoda soprattutto perché è corredata di fotografie.
Abbiamo comprato on line i biglietti a/r con Rayanair Milano Orio al Serio (che poi è Bergamo…) Fes, partenza 9 ottobre 2008 alle 6.40 e ritorno 20 ottobre 2008 rientro alle ore 23.40, costo 150€ per 2 persone. Simpaticamente, con soli 9 giorni di preavviso, Ryanair, ci ha comunicato che il volo era stato annullato, allora siamo stati costretti a ripiegare sulla Easyjet inventandoci anche 1 coincidenza… partenza da Milano Malpensa il 9 ottobre 2008 ore 6.40 arrivo a Marrakech alle 7.40 locali, per il ritorno partenza da Casablanca il 21 ottobre 2008 ore 14.10, arrivo a Madrid alle ¬¬¬¬20.50 locali, partenza da Madrid ore 20.10, arrivo a Malpensa alle 22.50 (attenzione , per il ritorno, sono 2 voli distinti, non è una coincidenza), costo 150€ a testa.
Siamo partiti da Firenze e abbiamo parcheggiato al Fa.Te.Ma (www.Fatemaparking.Com) che ci ha preso per 13 giorni 45€ (quello scoperto dell’aeroporto di Malpensa costa il doppio), pagamento sul posto al momento della consegna dell’auto, servizio navetta gratuito 24 ore su 24, parcheggio all’aperto, vi aspettano a qualsiasi ora, noi siamo arrivati alle 3 di notte! Al ritorno vengono direttamente a prendervi, vi danno comunque un cellulare per qualsiasi variazione dovesse esserci. . Attenzione, il parcheggio è a circa 15/20 minuti dall’aeroporto, considerate anche questo tempo nel vostro programma… Ci siamo portati con noi un “dinamometro” che e’ una bilancia a molla portatile (cercate immagini in rete e vedrete che la conoscerete sicuramente), la trovate nei negozi di caccia e pesca. Per fare cosa, vi chiederete? Le compagnie di volo low cost cercano di guadagnare sul peso in eccesso, per questo il dinamometro è stato fondamentale, dopo ogni 4/5 acquisti di souvenir monitoravamo il peso della valigia per essere sicuri di non sforare… Si consiglia fortemente di assumere per la settimana antecedente al viaggio, dopo pranzo e dopo cena, Enterogermina; continuate anche in Marocco… noi siamo stati bene escluso 2 giorni! In Marocco si contratta qualsiasi cosa, siate sempre sorridenti e dite cortesemente di no (ovviamente se non interessati!), così non avrete mai grossi problemi, spesso sono esageratamente insistenti. Solitamente vi chiedono il doppio del valore quindi offrite senza aver paura di fare figuracce… meno della metà e se non accettano il prezzo ringraziate e venite via; vi seguiranno perché non vi vedono interessati…(questo sistema ce l’ ha confermato un commerciante col quale siamo entrati in confidenza); comunque, chi ha girato un po’, sa che funziona così in molti paesi del mondo. Considerate che uno stipendio medio di un operaio in Marocco è di 300€ circa. Usate quest’informazione come parametro per valutare il prezzo che vi richiedono. Capita anche che le guide siano d’accordo con alcuni negozianti per cui gli oggetti che acquisterete saranno maggiorati della percentuale che si prendono le guide (20/30% in più, anche questa informazione l’abbiamo avuta da un negoziante che ci ha fatto lo sconto ammettendo di togliere la % per le guide).
Attenzione ai taxi! Non contrattate! Esigete il tassametro che in francese si chiama “conteur” (vous avez le conteur?). Inizialmente contrattavamo il taxi pagando dai 20 ai 50 Dirham (la moneta marocchina che attualmente e’ pari a 11 centesimi di euro) ed eravamo contenti perché sono cifre irrisorie rispetto all’Italia… ma da quando abbiamo scoperto il tassametro… i taxi costano da 8 a 20 Dhm massimo! (ma 20 Dhm se fate un tragitto molto molto lungo o la sera perché da dopo le 20 c’è per legge una maggiorazione del 50%, hanno anche l’adesivo che riporta questa informazione). Se non hanno il tassametro o vi chiedono una cifra forfettaria rifiutate; ricordate di chiedere se hanno “le conteur” prima di salire a bordo onde evitare spiacevoli situazioni (beh… in ogni caso spenderete 1 o 2 € in più!).
Per chi è amante del caffè macchiato in francese si chiama “Cafè cassè”, l’ho scoperto a fine vacanza, non vi dico i salti mortali per fargli capire come lo volevo! Abbiamo prenotato dall’Italia 3 Riad, a Marrakech, Rabat e Meknès (in arabo riad significa letteralmente “giardino”, sono le loro abitazioni tipiche, hanno un giardino centrale sul quale si affacciano tutte le stanze, sono economici, molto più belli degli hotel e più intimi perché constano di 3/4 camere; anche la possibilità di alloggiare nei riad anziché negli hotel ha contribuito alla nostra decisione del viaggio “fai da te”) e 2 Ibis, della famosa catena a basso costo, Casablanca e Fes (solo perché a Casablanca e a Fes non si trovano riad, almeno di quelli in rete). Sappiate che i riad sono tutti nelle medine, ovviamente, quindi: o vi preparate bene con cartine per trovarli, o chiedete (ma vi assicuro che è un delirio…) o vi accordate perché vi vengano a prendere i proprietari o chi per loro.
Abbiamo sempre girato per le città da soli; sono un appassionato di foto e per l’occasione mi sono comprato una reflex digitale abbastanza costosa che tenevo tranquillamente al collo, non ci siamo mai trovati in situazioni pericolose e/o sospette. Sempre attenti però! I nostri spostamenti sono avvenuti col treno, con i “petit taxi” e con i “gran taxi”. I primi non possono uscire dalla città, potete fermarli con un cenno della mano, a Marrakech sono beige, a Casablanca rossi, a Rabat blu, a Meknes azzurri e a Fes rossi; i secondi sono autorizzati a fare tragitti extra cittadini, solitamente sono bianchi, li riconoscerete per forza… sono tutti Mercedes! Ci siamo sempre spostati da città a città in treno. Sempre prima classe perché poco costosa e pulita, mai in ritardo, praticamente uguali ai nostri intercity (non per il ritardo…). Passa sempre il carrellino con mangiare e bere, per farvi capire un caffè (solubile nescafè) costa circa 10 Dhm. Il sito delle ferrovie è preciso (www.Oncf.Ma), trovate orari e prezzi, ogni volta che arrivate in stazione comprate il biglietto per la tratta che prevedete di fare nei giorni successivi, questo perché una volta ci hanno dato 2 posti in due diversi scompartimenti. Gli unici problemi riscontrati sono stati l’aria condizionata spesso fuori uso che ci ha fatto soffrire un po’ di caldo e il fatto che la prima classe, 9 volte su 10, è in coda al treno quindi se avete molti bagagli dovrete faticare un po’ per arrivare alla stazione. Nelle stazioni troverete un punto informazioni dove possono darvi l’orario dei treni (utile e consigliato).
Giusto per una prima infarinatura sappiate che tutte le città che abbiamo visitato sono composte dalla “medina”, che è circondata dalle mura originali, ed è la città vecchia, e dalla “ville nouvelle”, città nuova, appunto, che è tutta la zona al di fuori delle mura costruita dai francesi sotto il loro protettorato dai primi del novecento a metà dello stesso secolo fino a quando il Marocco è tornato indipendente. Il giorno di chiusura delle attività nelle medine è il venerdì mentre nelle ville nouvelle, come da noi, la domenica.
Troverete spesso il famoso “Sapone nero” che viene utilizzato negli hammam per il gommage (scrub potentissimo…). Non compratelo nei posti turistici… nella medina di Marrakech ne abbiamo comprato 250 gr pagandolo 3€, ovvero, 12€ al kg. A Meknès lo abbiamo pagato 5 Dhm al kg!! Cioè 55 centesimi!!!!!! Attenzione però, se non avete un volo diretto di ritorno dal Marocco all’Italia, non mettetelo nel bagaglio a mano. A Madrid ce l’hanno trattenuto dicendoci che era pericoloso perché morbido (è di consistenza tipo il grasso da meccanici), mentre all’imbarco a Casablanca nessuno ha detto niente… Fate amicizia con le persone del posto perché possono esservi di aiuto, sono cortesi e disponibili, inoltre possono raccontarvi aneddoti e/o fatti storici e farvi vedere posti che con la guida (il libro, intendo) non riuscireste mai a vedere/sapere.
Per chi vuole telefonare troverete numerosissime “teleboutique” molto più economiche delle tariffe applicate dai nostri gestori. Non abbiamo “monitorato” costo/durata ma a memoria con 1€ parlate circa 1 minuto verso un cellulare italiano.
Altro consiglio… quando al ristorante vi danno il listino prezzi per ordinare segnatevi (o ricordatelo a mente) il prezzo dei piatti che scegliete, fatevi, insomma, un “pre-totale”; a Rabat abbiamo avuto un’esperienza negativa che racconterò successivamente. Marrakech, dal 9 al 13: se dovete farvi venire a prendere da qualcuno considerate che al controllo passaporti ci passerete circa 1 ora… Abbiamo alloggiato al Riad Agdez che è gestito da Claude Thomas, un simpatico e disponibile francese trasferitosi 5 anni fa a Marrakech dopo che, a seguito di un viaggio, si è innamorato della città . Possiede, in tutto, 4 riad, Riad Del Jade, Dar Nabila, Dar El Warda e il riad Agdez. Avevamo prenotato il Dar El Jade (in arabo Dar significa letteralmente “casa”) ma per improvvisi lavori di manutenzione ci ha fatto alloggiare al riad Agdez a 39€ a camera per notte, compresa colazione marocchina (miele, focaccine, dolcino tipo plum cake, caffè, tè e latte) e non ci ha fatto pagare neanche il transfer (è venuto personalmente a prenderci all’aeroporto e il costo era fissato per 15€).
Il riad è a 5 minuti dalla famosa piazza Djemaa El-fna. Attenzione nella medina, non per i malviventi ma… per i motorini!! Tutti ci circolano tranquillamente, non si fermano e vanno velocissimi facendo lo slalom tra le persone quindi massima attenzione inizialmente, poi ci farete l’abitudine… (questo accade solo qui perché le medine delle altre città sono state tutte sistemate dall’ Unesco che le ha selezionate come patrimonio dell’umanità). Preparatevi perché i commercianti nella medina sono sfiancanti! Insistono all’inverosimile e hanno prezzi elevati rispetto ad altre città del Marocco, il consiglio è di legarsi le mani e sigillare il portafoglio… i primi 2/3 giorni avrete l’impulso di comprare tutto perché nonostante i prezzi siano elevati, risultano sempre bassissimi rispetto ai nostri. Passati i primi giorni saprete valutare meglio prezzi e quello che effettivamente vi piace/serve senza riempirvi di un sacco di cose inutili! Poi non abbiate paura di non ritrovare l’articolo perché vendono tutti le stesse cose! Abbiamo sempre girato le medine di tutte le città da soli, non sono così impossibili come si dice, basta seguire il grosso flusso delle persone, nelle vie laterali non c’è niente quindi non potete sbagliarvi. Tuttavia consigliamo la guida nella medina di Fes perché i venditori sono più insistenti che a Marrakech (è anche vero che era la nostra ultima tappa, probabilmente li abbiamo particolarmente subiti per la stanchezza) quindi, vedendovi con la guida, vi lasceranno stare. Inoltre, per chi ha poco tempo, un accompagnatore vi ottimizzerà le visite. In Marocco è bello vivere l’atmosfera perché da visitare c’è veramente poco nel senso che le moschee sono aperte solo ai musulmani (eccetto quella di Hassan II a Casablanca con ingresso a pagamento) e quindi si vedono solo da fuori, i palazzi imperiali (le residenze del re, in Marocco attualmente regna Mohammed VI) idem, rimane ben poco… le mura, le porte e qualche palazzo/museo. Una volta siamo andati all’hammam Ziani vicino al nostro riad, lo abbiamo scelto perché ha il sito internet (www.Hammamziani.Ma) e potevamo vederlo in anticipo. Non è stato un gran che e abbiamo speso anche 270 Dhm a testa, cifra spropositata… considerate, poi, che sul sito si parla di 120 Dhm per un massaggio e altro ma quando l’abbiamo fatto presente al proprietario ci ha detto che la tariffa era riferita alla loro “filiale” di Casablanca e che “…Marrakech è la Milano del Marocco…”; se volete provarne qualche altro vedrete che nella zona della “Place” (così chiamano la piazza Djemaa El-Fna) vi riempiranno di volantini di hammam turistici. Per chi vuole provare quelli loro sappiate che costano circa 1/2 €; ovviamente uomini e donne rigorosamente divisi eccetto per alcuni “iper turistici” all’interno degli alberghi. Non mangiate nella Place perché i prezzi sono almeno il 30% superiori rispetto agli altri che si trovano nelle immediate vicinanze. Se volete stare sull’economico e non siete schizzinosi potete andare nei ristoranti dove ci sono tanti marocchini segno del prezzo giusto e di una buona qualità, quelli pieni di stranieri non hanno né qualità né prezzo! Di sera vi consigliamo di prendere qualcosa da bere (anche il famoso “whiskey dei berberi” ovvero l’ottimo tè alla menta, che vi avranno già sicuramente offerto) nella terrazza di uno dei numerosi bar/ristoranti che affacciano sulla piazza. La piazza è invivibile… sappiate che è impossibile passeggiare liberamente senza essere tartassati dai numerosi ristoratori della piazza che vi invitano insistentemente citando Antonella Clerici… Se poi volete cenarvi… auguri! Non perché si mangi male ma perché appena vi vedranno avvicinarvi per scegliere quello che vi ispira di più non vi daranno tregua per scegliere il loro. Chi volesse alloggiare nella piazza c’è un bell’albergo riportato anche dalle guide, tra l’altro nella sezione degli “economici”… si chiama CTM, è anche rinomato. La nostra scelta era ricaduta proprio sul CTM ma poi leggemmo una recensione di marzo 2008 trovata in rete nella quale si parlava di un albergo frequentato da brutti ceffi, con camere sporche e con le uniche 2 camere che affacciano sulla piazza con le persiane chiuse con lucchetto e catena. Fortunatamente siamo come San Tommaso… una sera siamo andati li (tra l’altro siamo tornati la sera successiva per prendere una bevuta sulla terrazza, ne vale la pena anche se il servizio è abbastanza scarso) e ci siamo fatti mostrare una camera. Era pulita, sono tutte in una corte con dei portici molto belli, da fuori si vedono le finestre delle camere che affacciano sulla piazza e che sono aperte, l’albergo in generale è pulito ed è arredato nello stile del protettorato francese, niente marocchino o arabo, inoltre le pareti delle scale per salire alle camere sono di un rosso porpora fantastico con delle belle foto d’epoca di Marrakech; se non ricordo male costa 45€ a notte a camera. Dopo averlo visto ci saremo andati. Probabilmente, dalla recensione, è cambiata la gestione, mah…! Se volete l’olio di Argan compratelo a Marrakech perché la zona di produzione parte dal sud del Marocco e arriva fino a qui quindi, già da Casablanca, avrete difficoltà a trovarlo. E’ molto caro, prendetelo nel quartiere ebraico, sembra essere migliore e leggermente meno costoso. Per chi volesse visitare il famoso albergo “La Mamounia” sappia che è chiuso per dei grossi lavori di restauro fino alla prossima primavera (2009) e purtroppo vi garantisco che non ci si avvicina neanche da fuori per vederlo esternamente.
Sempre nella medina e a 20 passi dal nostro Riad si trova il Palais El Badi che consigliamo di visitare (ingresso 10 Dhm). E’ stata la residenza del sultano. All’ingresso troverete un guardiano giovane che sicuramente vi aiuterà (è quello della foto… purtroppo, stupidamente non gli abbiamo chiesto il nome). Ci ha avvicinato timidamente e poi ci ha dato tantissime informazioni che sulle guide non sono riportate. Storia, usi e costumi, lingua, studi, musica, veramente gentile e preparato. Non è una guida è solo un custode! Ci ha fatto visitare anche l’ harem che non è aperto al pubblico. Ci ha parlato di come funzionava il “telefono arabo” (ovvero il perché ci sono tantissime finestre interne al palazzo, praticamente si chiamavano battendo le mani da un ambiente all’altro e da un piano all’altro). Ci ha mostrato una striscia decorativa che troverete spesso, sono figure speculari simili all’alfiere degli scacchi visto di profilo; la parte superiore (ovvero la base in alto e la punta in basso) è sempre di colore scuro (nero, blu, verde scuro), mentre la figura che segue e che si incastra perfettamente (base in basso e punta in alto), è sempre bianca. Rappresentano il bene e il male, il primo che cresce, si eleva verso l’alto, il secondo in contrapposizione! Di nostra spontanea volontà gli abbiamo volentieri lasciato una mancia (sottolineo che lui non ci ha chiesto assolutamente niente). Chi lo incontrasse gli chieda cortesemente i suoi dati (nome, cognome e indirizzo) perché vorremmo spedirgli una cartolina; potete poi comunicarceli nella mail che troverete in fondo, grazie! Se volete fare acquisti risparmiando un po’ andate tranquillamente all “Ensemble Artigianal ” in rue Mohammed V, vicino alla Koutubia (la principale moschea di Marrakech), alla Djemaa El-Fna e praticamente di fronte al Cyber Park Arsat Moulay Abdeslam (è un parco con postazioni internet gratuite). E’ il negozio di stato dove nessuno cerca di vendervi niente e dove i prezzi sono fissi e non contrattabili. Teoricamente gli articoli costerebbero un po’ di più proprio a causa della non trattabilità ma va a finire che costano meno che nella medina perché è frequentato da molti meno turisti (era comunque pieno di gente!). Trovate gli stessi articoli, comprateli li! C’è un ensemble artigianal in molte città, abbiamo visitato anche quello di Rabat ma non ne vale assolutamente la pena. All’interno di quello di Marrakech c’è anche il bagno e un bar. Un pomeriggio abbiamo anche noleggiato uno scooter 50cc con il quale abbiamo fatto il giro delle mura di Marrakech, ci è costato 19€, troppo. Cercate meglio di noi… Casablanca, dal 13 al 14: Casablanca è da tutti abbreviata in “Casà”. Purtroppo c’è poco da vedere… acquista un po’ di fascino la sera perché il buio nasconde la sporcizia e il disordine della città. Abbiamo alloggiato all’Ibis vicino alla stazione di Casablanca Voyager, niente di che… Forse è preferibile che alloggiate all’altro Ibis (controllate dal sito), esternamente sembra più bello ed è più vicino alle poche cose da vedere. Potete visitare la moschea di Hassan II che è stata inaugurata nel 1993, l’ingresso è veramente costoso, 120 Dhm per gli adulti e 60 Dhm per i ragazzi fino a 12 anni (l’ingresso ai musei, in Marocco, costa 10/20 Dhm), probabilmente perché è costata tantissimo (è stata finanziata dai francesi), sotto la moschea c’è anche un hammam enorme per i fedeli che non è mai entrato in funzione per mancanza di fondi. Comunque nel prezzo d’ingresso c’è compresa la guida in italiano. Fate attenzione perché le visite ci sono solo alle 9, alle 10 e alle 11 la mattina, alle 14 il pomeriggio, da settembre a giugno, alle 14 e alle 15 a luglio e agosto, non ci sono visite pomeridiane durante il Ramadan, il venerdi solo le visite delle 9 di mattina e delle 14 di pomeriggio (www.Sbvoyages.Com). Potete visitare anche la medina moderna quella costruita nel 1900 ispirata a quelle tradizionali, quella antica non l’abbiamo visitata. Vale la pena cenare alla “Taverne Du Dauphin” si mangia buon pesce spendendo dai 200 ai 300 Dhm a testa. Fatevi servire dal cameriere che si chiama Al Mostafa, è veramente fantastico (è di mezza età e ha i baffi).
Pare che la sera ci sia un raggio laser che parte dalla moschea di Hassan II in direzione della Mecca ma la prima sera che ci siamo andati erano le 22.30 e il raggio viene spento alle 22… la seconda sera non funzionava!! C’è un buon collegamento col treno da Casablanca all’aeroporto Mohammed V, 40 minuti di viaggio e 50 Dhm a testa (abbastanza costoso probabilmente perché è una linea speciale, considerate che ha lo stesso prezzo della tratta Casablanca – Rabat).
Rabat, dal 14 al 16: per chi non lo sapesse è la capitale del Marocco. Molto bella, sicuramente da passarci più giorni. E’ fantastica la “Kasbah Oudayas” (imperdibile, andateci un paio di ore prima del tramonto e godetevi lo spettacolo fino al buio) e bella anche la Ville Nouvelle. Finalmente potrete girare liberamente nella medina senza essere tartassati dai venditori, vi farà uno strano effetto… potrete entrare ed uscire dai negozi semplicemente salutando!!! Abbiamo anche avuto la fortuna di rinnovare un Riad! Avevamo prenotato al riad “Dar Aida” di proprietà di una ragazza francese giovanissima, non essendoci più posto, però, per un disguido (causato da noi) ci ha fatto un buon prezzo e ci ha fatto alloggiare al suo nuovo riad che sarebbe stato inaugurato il giorno successivo, il Dar Alia. Tutti e due i riad sono fantastici ed economici, il primo lo trovate sicuramente in rete. Siamo andati sempre a mangiare in rue Mohammed V nella medina, posti puliti, spesa massima 6/8€ in due. Una volta abbiamo mangiato anche la pizza spendendo 4/5€ a testa da “Pizza Ricca” (avenue Mohammed V subito a ridosso della medina appena fuori dalla Bab al Had, se non ricordo male… Bab in arabo significa “porta”, comunque in Place du marchè central,2 Tel 037201000, 037722638, le portano anche a domicilio, una margherita normale costa 28 Dhm).
Di fronte a Rabat si trova Salè, potete andarci o in treno o col gran taxi. Essendo Rabat e Salè due città divise, ognuna ha i suoi petit taxi che ovviamente non possono andare dall’una all’altra! L’unica cosa da visitare è la “medersa” (la scuola coranica), molto molto bella, ingresso 20 Dhm. Salè è molto sporca e non offre niente, al limite un po’ di shopping; i prezzi nel mercato della medina sono un po’ più bassi, penso che ci capitino veramente pochi turisti… Attenzione ai prezzi dei ristoranti… ci è capitato di mangiare in un ristorante in Piazza Kennedy (purtroppo non ricordiamo il nome), alla fine del pranzo ci hanno chiesto 140 Dhm anziché 85! Alla cassa ci siamo fatti prendere il menù e in effetti avevamo ragione, il proprietario si è scusato in mille modi… in effetti pensiamo che fosse il cameriere a volerci fare la cresta, comunque è stato l’unico episodio di questo genere. Non si mangia male (anche se sono lentissimi) ma occhio a quest’aspetto. Ci siamo capitati perché abbiamo trovato la torre Hassan e il mausoleo di Mohammed V (apertura pomeridiana ore 15) chiusi all’ora di pranzo e l’unico ristorante in zona pare che sia quello. Per trovarlo: guardando il mausoleo (con la torre alle spalle) prendete l’uscita alla vostra destra, superato il cancello andate a sinistra e tutto a dritto (passerete davanti ad un ospedale), alla fine vi ritroverete in piazza Kennedy (dove c’è anche il consolato olandese), il ristorante è nella parte opposta della piazza. Altrimenti uscite alla sinistra del mausoleo e percorrete il Boulevard du Bou Regrer (il vialone in salita che costeggia il fiume della città, il Bou Regrer, appunto) verso destra lasciandovelo alle spalle , dopo circa 8/900 metri vi arriverete. Meknès, dal 16 al 18: anche Meknès è molto bella, non è turistica e anche qui nessuno vi disturberà nella visita della medina. Due giorni sono sufficienti, considerate che una mattina fino all’ora di pranzo, vi servirà per visitare Moulay Idrissi e Volubilis (rovine di città romana molto belle, vi consigliamo di ripassarvi un po’ di architettura romana, come erano fatte le case, le disposizioni delle stanze, la vita quotidiana ecc ecc, vi assicuriamo che ve la godrete molto di più, portatevi anche dell’acqua, fa molto caldo). Abbiamo alloggiato al Riad Idrissi (trovate il sito in rete), 50€ a notte a camera, colazione 50 Dhm (un furto perché andando in un qualsiasi bar avrete lo stesso servizio per la metà ma in due e non 50 Dhm a testa!). Il riad è splendido, è stato chiuso 1 anno per ristrutturarlo nei minimi particolari, è aperto da soli 5 mesi, praticamente nuovo. Attenzione però al proprietario… se vi mettete d’accordo può venire a prendervi (ci ha detto gratis ma siamo andati autonomamente al riad), arrivarci da soli è un po’ complicato. Vi accoglierà col tè alla menta e vi spiegherà delle sue origini berbere (parla benino l’italiano), vi proporrà la cena li (dite che ci volete pensare o dite già no, vi prende 15€ a testa mentre nella medina si mangiano le stesse cose con 3/6€ a testa), vi offrirà anche l’escursione a Volubilis di cui parleremo tra poco. Inoltre si offrirà di accompagnarvi e farvi da guida per la città gratis terminando il giro, però, presso il negozio di tappeti berberi della sua famiglia. Arrivati lì ci sarà ad aspettarvi suo fratello (che avevamo visto anche al riad) che comincerà a srotolarvi tappeti di tutti i tipi e per tutti i gusti cercando di capire la vostra preferenza, ogni scusa è inutile… se gli dite che non vi piace un colore vi proporrà altri colori, se non vi piace quella dimensione vi proporrà altre misure, ecc ecc… (ci avrete già fatto il callo a questo sistema di vendita). Inizialmente gli abbiamo detto che in valigia non ci stavano e lui candidamente… “Ve li spediamo!”. Dopo il nostro no continuativo per 20 minuti siamo riusciti a venir via senza comprare niente, è stata veramente dura. A chi fosse interessato sappia che ci aveva chiesto 120€ per un “kilim” (tappeto berbero) e che alzandoci per venir via ci ha detto “datemi la metà e va bene!”, fate voi… Il proprietario del riad ci ha poi accompagnati fuori dicendoci che non c’era nessun problema se non avevamo comprato niente. Abbiamo girato ancora un po’ e abbiamo fissiato per il pomeriggio per visitare un altro monumento, fatto sta che non si è presentato, l’abbiamo rivisto solo il giorno dopo e faceva anche finta di non capire… menomale che non c’era nessun problema se non acquistavamo nel negozio di famiglia… tra l’altro, quando al nostro arrivo ci aveva “rimproverati” per non averlo avvertito per dargli la possibilità di venirci a prendere alla stazione, gli avevo detto che poteva accompagnarci al momento della partenza; potete immaginare che dopo l’episodio sopra citato ci siamo ripresi le nostre belle valigie e via…A piedi e petit taxi! Per fortuna nostra abbiamo conosciuto questa persona deliziosa tramite lui. Si chiama , Khalid, ci ha accompagnato a Moulay Idriss e poi a Volubilis per 380 Dhm (il proprietario, continuiamo a chiamarlo così perché non abbiamo voluto neanche sapere il nome, ci ha detto che il prezzo era 500 Dhm ma voleva farci un buon trattamento, in realtà ha sentito il tassista che ci ha accompagnato appena siamo arrivati che ci offriva di accompagnarci a Volubilis per 400 Dhm; il proprietario si è semplicemente adeguato…). Se andate a Meknès potete alloggiare anche al “Riad D’Or” a vedere dal sito è fantastico ma costa il doppio… comunque contattate Khalid e fissate tutto quello che volete con lui, è affidabile e disponibile. I suoi riferimenti sono: Khalid Ellejaadouni, telefono di casa 0021235454562 (00212 è il prefisso del Marocco, il resto è il numero di casa ma se lo chiamate dal Marocco stesso aggiungete lo zero quindi 035…), il cellulare 00212447004701 (stesso discorso di prima 044…); parla Italiano, Spagnolo, Inglese, Francese e Arabo. A Meknès potete fare buoni acquisti, dalla piazza principale, Place El-Hedime, lasciandovi le due grandi porte sulla sinistra, la Bab Mansour è una di queste, e il museo Dar Jamai (visitatelo è bello, ingresso 10 Dhm) e la medina a destra andate verso la strada di fronte a voi (verso la Bab Merrina). Vedrete che c’è un grosso mercato dove comprano i marocchini. Seguendo sempre la strada verso destra (fa una curva e scende verso il basso) troverete dopo 30 metri circa sulla sinistra, un venditore di “babouche” sulla strada, le ho comprate per 40 Dhm! A Marrakech ci chiedevano 150/180 Dhm, è anche vero che quelle di Marrakech hanno la suola cucita a mano (ne esistono 2 versioni, quelle per casa con la suola in pelle e quelle per uscire che invece ce l’hanno di gomma. Per le donne esistono solo versioni da casa… tutto questo per dirvi che quelle che ho comprato a Meknès hanno la suola di gomma ma incollata alla babouche non cucita. Sentirete spessissimo giustificare il prezzo con la qualità…) . Come ho scritto sopra, trovate in questa strada (ma più in basso quasi verso la fine e sempre sulla sinistra), il sapone nero a 5 Dhm al Kg, comprate anche le spezie se vi interessano per gli stessi motivi scritti sopra. Attenzione a mangiare nella piazza El-Hedime (solo per un discorso economico, una volta, però, cenateci, la sera è veramente carina!).
Per avere un’idea, nella piazza El-Hedime un pasto costa 5/7€ a testa, nel “Restaurant Economique” (segnalato anche dalla Lonely Planet, sito in rue Dar Semen 123 e consigliatoci anche da Khalid) con 6/7€ mangierete in due. Un caffè in piazza costa 10 Dh, dietro l’angolo costa 0,50 Dhm. Per trovare questi locali dovete guardare le due porte grandi, la Bab Mansour, andare verso la strada che passa davanti e al margine della piazza, praticamente sulla strada, andare alla vostra sinistra (Rue Dar Semen; troverete i bar dove il caffè costa la metà che in piazza e dopo circa 50 mt, sempre sulla sinistra, il ristorante Restaurant Economique).
Fes, dal 18 al 20: probabilmente eravamo stanchi e provati dai precedenti giorni ma Fes non ci è sembrato un gran chè, inoltre, quanto a insistenza dei commercianti, ci è sembrato di essere nuovamente a Marrakech. Interessante la medina che si sviluppa su due arterie principali che brulicano di persone ma dopo essere stati 10 giorni in Marocco abbiamo avuto l’impressione che sia una “trappola” per turisti. Da non perdere è il quartiere dei conciatori dove potrete osservarli al lavoro nelle famose vasche di colore che utilizzano per tingere la pelle. Per accedere alle terrazze che vi consentono di vederli all’opera sarete costretti a passare nei negozi che vendono pellame e che vi assilleranno per comprare qualcosa, se non siete interessati a niente, e ci riuscite, congedatevi ringraziando con un bel sorriso e il gioco è fatto (noi ce l’abbiamo fatta!). Andate assolutamente a mangiare al “Restaurant Zohra”, è veramente valido, mangerete tipico marocchino in un riad “vissuto” e non fatiscente o tirato a lucido per i turisti, spendendo circa 10/11€ a testa, ne vale veramente la pena anche se la strada per arrivarci è molto molto sporca (come il bagno… attenzione…), non fatevi ingannare! Si trova in Der Naid Nass Blisa, 3, proprio nel quartiere dei conciatori (tel 0021235637699), fatevelo indicare da qualcuno e non cedete a inviti presso altri ristoranti (lo Zohra è indicato sia dalla Mondadori che dalla Lonely Planet). Su entrambe le guide è riportato il “Restaurant Pizzeria Chez Vittorio”, rue Brahim Roudani, 21, è da evitare! Una caricatura di una pizzeria italiana, carissima e neanche buona. Per 2 margherita e un’acqua naturale costo 138 Dhm… Il 20 sera abbiamo alloggiato nuovamente a Casablanca perché la mattina successiva avevamo il volo per tornare in Italia.
Per qualsiasi informazione potete scriverci a messernannoni@hotmail.Com Speriamo che questa guida vi sia utile! Buon viaggio a tutti! Jacopo & Elena