Marocco, città imperiali e non solo

Tour fai da te tra le città di Meknes, Rabat, Chefchaouen e Fes, viaggiando zaino in spalla e spostandoci con i mezzi pubblici marocchini
Scritto da: sgrinzi90
marocco, città imperiali e non solo
Partenza il: 17/11/2013
Ritorno il: 24/11/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
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Viaggio in Marocco, tour delle città imperiali e non solo. Si parte da Meknes, poi Rabat dopodiché passiamo alla cittadina di Chefchaouen tra le montagne del Rif per poi finire a Fes. Viaggio prenotato solo un mese prima della partenza e con un budget speso poco superiore ai 500 €.

17 Novembre 2013

La sveglia ci butta giù dal letto alle 3:30 di mattina con partenza in macchina alle 4 in direzione Pisa Aeroporto. Alle 6:45 dobbiamo lasciare la macchina al parcheggio Aeroporto Pisa Park, pochi minuti a piedi e siamo già al terminal. Partenza in orario con volo Ryanair direzione Fes e finalmente possiamo dire che la vacanza abbia inizio.

Appena arrivati a Fes sbrighiamo le pratiche doganali e di cambio euro e andiamo subito a cercare il bus n° 16 diretto per la stazione dei treni, appena usciti ce lo vediamo scappare via e così siamo costretti a prendere un taxi. Così riuscendo a scendere fino a 100 Dh saliamo con altri due ragazzi di Viareggio trovati lì per lo stesso motivo. Eccoci alla stazione dei treni e andiamo a comprare i biglietti del treno direzione Meknes (30 Dh 1a classe), dove partirà il nostro giro in Marocco.

40 minuti e siamo a Meknes Al Amir, treno in prima classe con cuccetta con sei sedili tra l’altro comodo e molto meglio dei nostri regionali. Prendiamo un taxi, cercando di farci mettere il tassametro ma niente il primo sfreccia via senza neanche darci la possibilità di contrattare, ci stufiamo e prendiamo il primo taxi che ci offre un prezzo buono.

Ci porta all’entrata della porta della medina e a pochi minuti troviamo il nostro primo alloggio il Riad Bab Berdaine (44 euro per una notte con colazione in tripla).

Usciamo subito per andare a vedere la medina e ci dirigiamo, inoltre, verso il mercato giornaliero della domenica. La medina di Meknes è molto piccola, quindi se avete intenzione di fare un tour delle città imperiali vi consiglio di starci solo una notte, senza perdere troppo tempo.

Arrivati alla sera, guardiamo sulla guida Lonely Planet e ci dirigiamo per la cena verso il Restaurant Mille et une Nuits, praticamente all’interno della casa dei proprietari, molto caratteristica.

18 Novembre 2013

Dopo aver fatto colazione, chiediamo info al proprietario per andare al paesino di calce bianca di Moulay Idriss e ci dice di prendere un bus diretto (mi spiace ma non ricordo il numero). Scendiamo in strada e dopo circa 40 minuti siamo al paesino. Piccolissimo paesino arroccato in una collinetta sottostante alla montagna, un po’ trasandato e con un mausoleo che purtroppo non è accessibile ai non musulmani. Peccato per il diluvio che si sta abbattendo sul paesino, che ci perseguiterà anche per il resto della vacanza, costringendoci a ritornare verso Meknes, saltando la visita a Volubilis, le rovine romane patrimonio Unesco.

Andiamo a ritirare i nostri zaini in spalla e ci dirigiamo verso la stazione dei treni per andare a prendere il treno per Salè dove abbiamo il nostro prossimo alloggio per poter visitare Rabat, la capitale. Questa volta seconda classe (59 Dh), essendo terminati quelli della prima (89 Dh) e dopo 2 ore circa arriviamo a Salè e ci mettiamo subito alla ricerca del nostro Riad nella medina. Purtroppo sbagliamo entrata e ci perdiamo subito tra le viuzze strette della intricata medina di Salè, dopo un’ora di camminata non capendoci nulla e chiedendo a ben 3 tassisti di poterci portare anche vicino non ricevendo aiuto, sentiamo due ragazzi giovani parlare francese e chiediamo indicazioni. Finalmente qualcuno che sa dove è questo posto!! Dopo circa 10 minuti ci portano davanti al nostro Riad, il Riad Dar Nawfal ci salutano e se ne vanno, abbiamo avuto tanta fortuna che non ci hanno chiesto soldi. Ci sistemiamo nella nostra camera (108 euro per 2 notti con colazione in tripla) e decidiamo di andare a mangiare pesce al Borj Eddar a Rabat sul lungo oceano. Cena buonissima e inoltre siamo anche riusciti a bere un vino bianco di Casablanca, unica bevanda alcolica di tutta la vacanza.

19 Novembre 2013

Oggi è il giorno della visita della capitale Rabat. Tanto per cambiare sta diluviando, strade e vie pedonali tutti allagati. Sarà una giornata lunga e bagnata. A 15 minuti dal Riad c’è il tram che collega Salè a Rabat e con 7 Dh a corsa ci spostiamo da una parte all’altra del fiume Bouregreg. Prima tappa, Torre di Hassan e Mausoleo di Mohammed V che si trovano in una grande piazza contornati da tutte le colonne della moschea che vi sorgeva un tempo e poi distrutta da un terremoto. Seconda tappa, dopo 40 minuti senza trovare un taxi libero, la Chellah (10 Dh) che sarebbe l’antica città romana e necropoli merenide dove si trova anche un minareto dominato da un nido di cicogna.

Terza tappa, la Medina di Rabat. Non è una classica medina marocchina è un po’ più modernizzata rispetto alle altre ma comunque bella grande per trovare delle occasioni per fare regali o per farsi regali di qualsiasi genere.

Quarta tappa, la Kasbah des Oudaias e il vicino cimitero. Una medina piccolissima affacciata sulla foce del fiume Bouregreg e con case bianche e blu, dipinte così per poter allontanare le zanzare. Molto carina e suggestiva con delle bellissime visuali. Il vicino cimitero, invece, è un luogo grandissimo affacciato sull’oceano con migliaia di tombe tutte rivolte, ovviamente, verso la Mecca.

Per finire la giornata ci dedichiamo agli acquisti perdendoci tra le viuzze del grande mercato.

Per cena decidiamo di andare a provare una pizzeria difronte alla stazione dei treni di Rabat Ville, purtroppo non è stata una scelta ottima, l’impasto della pizza, quasi sicuramente era congelato.

20 Novembre 2013

Oggi cambieremo città e ci sposteremo verso Chefchaouen, la cittadina blu, nelle montagne del Rif.

Fatta colazione andiamo alla stazione di Salè Ville e prendiamo il treno in direzione Tangeri, ma scendendo a Souk El Arbaa (1a classe 70 Dh), stazione più vicina per poter poi proseguire per Chefchaouen. Arrivati a Souk El Arbaa rischiamo di saltare anche la fermata, visto che nel treno non viene annunciata nessuna stazione e inoltre quest’ultima è in costruzione. Scendiamo al volo, direttamente sui binari, 2 minuti per capire dove siamo e vediamo che l’unico modo per raggiungere la strada è attraversare i binari, un campo fangoso e un muro bucato appositamente. Perfetto così si che ci siamo proprio immortalati nella vita marocchina. Chiediamo info ad un poliziotto e ci dice di attraversare il ponte per poi trovare i grand-taxi. 10 minuti e cominciamo a chiedere sul prezzo, prima battuta 600 Dh, seconda 600 Dh, basta iniziamo a contrattare e a meno di 550 Dh non riusciamo a scendere. Partiamo e ci rendiamo conto che mancano ben 120 Km a Chefchaouen, bhè allora sono ben spesi questi 50 euro circa di taxi.

Ci aspettano ben 2 ore di viaggio e che viaggio. I tassisti marocchini hanno una guida un po’ spericolata, corrono, sorpassano un po’ ovunque, insomma da tenersi stretti!!

Arrivati a Chefchaouen ci facciamo portare alla stazione dei bus dove andiamo a comprare subito i biglietti per poter andare il venerdì a Fes, dice che sia meglio comprarli in anticipo.

Dopodiché per 20 Dh ci facciamo portare alla piazza principale, Place el-Majzen, la più vicina all’entrata della Medina blu. E ci dirigiamo verso il nostro alloggio, l’Hostal Gernika. Pochi minuti e lo troviamo sulla sinistra della viuzza.

Ostello molto accogliente e con un proprietario, Raul, molto attento a tutto e di origini spagnole che parla spagnolo, italiano, francese e inglese. La nostra camera (740 Dh per 2 notti in tripla) ha una vista sui monti e su tutta la cittadina sottostante.

Per la sera, facciamo un giro nella splendida medina blu e poi andiamo a mangiare al Lala Mesouda, ristorantino molto tipico e buono anche se l’allestimento è un po’ troppo carico.

21 Novembre 2013

Oggi ci dedichiamo alla visita della medina e passeggiata fino alla moschea spagnola. Dopo una colazione in un “bar”, ci incamminiamo verso la moschea spagnola nella montagna difronte la medina. Arrivati alla moschea si gode di una bellissima vista sulla cittadina, peccato che la moschea era chiusa. Scesi di nuovo giù, vediamo le donne lavare vestiti e tappeti ai lavatoi e bambini a divertirsi su e giù per le scale o con una piccola palla.

Iniziamo a perderci nella medina, tra le viuzze strette e talmente blu da accecarti.

Poi ci rechiamo alla Kasbah (10 Dh), antica fortezza cinta da mura che per il prezzo di ingresso ci si può anche andare ma non vi aspettate molto, è un po’ trasandata.

Per finire il giro, ultimi acquisti tra i negozietti che vendono ogni tipo di cose tipiche marocchine.

A cena decidiamo di andare all’Aladdin con terrazza coperta con vista sulla Plaza Uta el-Hammam e la Kasbah.

22 Novembre 2013

Ore 10, partenza con il bus della CTM verso Fes, ultima nostra tappa della vacanza. Intanto il bus ritarda di mezz’ora, ma bisogna non farci caso a queste cose in Marocco, dopodiché riusciamo a partire e ci spettano ben 4 ore di tragitto. A metà strada ci fermiamo in un “autogrill”, zona molto molto spartana dove uno può fare uno spuntino ed approfittare del bagno.

Arrivati a Fes ci perseguita di nuovo la pioggia e prendiamo un taxi direzione il parcheggio di Ain Azleten dove tramite Google Maps è consigliabile farsi lasciare per il nostro alloggio. Dopo circa un’ora a camminare su e giù per la via principale e dopo aver chiesto a ben 3 altri Riad, l’ultimo ci aiuta moltissimo, chiamando il proprietario del nostro alloggio, conoscendolo e così dopo circa 10 minuti ce lo vediamo arrivare e ci accompagna. Arrivati all’alloggio, il Riad Fez Aya, ci offrono un bel thè marocchino, poi andiamo a cambiarci e alla fine possiamo dire che Google Maps nelle medine delle città marocchine non è molto affidabile.

Per la sera decidiamo di andare a mangiare al Cafè Clock, dove io assaggio il Camel Burger, davvero buono! Da provare!

23 Novembre 2013

Oggi facciamo il giro della medina di Fes. Partendo da Bab Bou Jeloud attraversiamo Talaa Kebira fino a raggiungere la zona della moschea e perdendoci tra le viuzze, fino a raggiungere le concerie. Se nella medina di Fes vi perderete, nessun problema, cercate uno dei tanti cartelli di indicazione colorati (Arancione, Azzurro, Blu, Verde, Marrone) e ritroverete le vie principali.

Nel primo pomeriggio, la pioggia ci costringe a rinchiudersi in hotel. Per la nostra ultima sera in Marocco decidiamo di ritornare al Cafè Clock e terminare così la giornata.

24 Novembre 2013

Alle 9 ci viene a prendere il tassista in hotel e per 150 Dh ci porta all’aeroporto in circa mezz’ora. Ore 10:55 abbiamo il volo diretto a Pisa. Abbastanza puntuale parte l’aereo e dopo 3 ore arriviamo all’aeroporto Galileo Galilei di Pisa. Andiamo a ritirare la macchina e partiamo per ritornare a casa verso il Monte Amiata.

E anche questa vacanza è finita, è stata molto bella e abbiamo visto posti e una cultura completamente diversi dai nostri. Peccato per la settimana di pioggia che abbiamo avuto, soltanto un giorno e mezzo abbiamo visto del sole. Del resto erano mesi e mesi che non pioveva e ce la siamo presa tutta noi!

Per qualsiasi info sul Marocco e sul tour da noi fatto, chiedetemi pure!

Al prossimo diario con il prossimo viaggio!

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