Maremma e Val d’Orcia

Tour in Toscana tra borghi medievali e mare
Scritto da: beretz
maremma e val d'orcia
Partenza il: 27/04/2012
Ritorno il: 01/05/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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VENERDI 27/04/12

Partiamo, Valter ed io, da Lipomo alle ore 5, destinazione la Maremma Toscana, farà da base l’Hotel La Fattoria Principina Terra (GR). Abbiamo prenotato una camera per 4 notti con prima colazione sul sito Venere.com € 286. Ore 10.30 arrivo, l’Hotel è stupendo, immerso in una vasta campagna, nel cuore della Maremma e a pochi chilometri dal mare. Anche la camera è molto bella, pulita e con un terrazzo con vista sulla campagna. Per oggi abbiamo programmato la visita di Grosseto e il sito archeologico Roselle.

Grosseto Parcheggiamo nei pressi dello stadio a pochi passi dalle Mura Medicee che circondano la parte antica della città di Grosseto. Arriviamo in Piazza Dante, visitiamo il Duomo di San Lorenzo, poi Piazza Dante con il Palazzo Aldobrandeschi, passeggiamo per Corso Carducci e arriviamo alle mura. Percorriamo un tratto delle mura fino alla Fortezza. Ritorniamo in Via Aldobrandeschi dove facciamo una sosta, fa molto caldo e abbiamo un po’ di fame, ci fermiamo al Numero Nove, un piccolo locale ma molto caratteristico, ordiniamo due taglieri di affettati, formaggi e crostini toscani, vino, acqua e caffè per € 25. Gironzoliamo ancora un po’ per il centro storico, e poi torniamo alla macchina, destinazione Roselle.

Roselle Il sito archeologico si trova in Via Dei Ruderi, l’ingresso costa € 4. Seguiamo l’itinerario che ci hanno consegnato alla cassa, nei punti di interesse leggiamo i cartelli con le spiegazioni, è rilassante passeggiare in questo luogo circondati da ruderi di antiche case, terme e botteghe. Ci inerpichiamo fino a raggiungere il Quartiere artigianale, torniamo al foro e poi ancora una strada in salita fino all’anfiteatro, ogni tanto sentiamo dei grugniti, chiediamo a un addetto alla sorveglianza che ci conferma che sono cinghiali, di notte si aggirano per il sito. E’ già trascorsa un’ora e mezza, la stanchezza comincia a farsi sentire così decidiamo di tornare in albergo.

Siamo quasi arrivati quando vediamo un cartello ‘Grosseto Mare 11 Km’. Non si può essere così vicini al mare e non andare. Facciamo una passeggiata sulla spiaggia, pucciamo i piedi nell’acqua fredda e soddisfatti torniamo in albergo, sono più di dodici ore che siamo in giro. Piccolo riposino poi ci prepariamo per la serata, abbiamo prenotato un tavolo al ristorante Gli Attortellati (www.gliattortellati.com), tra l’altro raccomandato anche da Martino Ragusa su TpC. Un posto molto caratteristico, propongono un menù dagli antipasti al dolce a € 25 più il bere in totale abbiamo speso € 62.50. E’ stata una serata meravigliosa. Mai ci è capitato di gustare piatti così genuini, così buoni e così abbondanti, anche il pane, fatto da loro, era eccezionale, dall’antipasto al dolce tutto è stato ottimo. Vedere preparare la pasta fresca mentre gustavamo gli antipasti ci ha lasciati senza parole. Peccato che ci dividono più di 500 Km!

SABATO 28/04/12

Oggi abbiamo in programma Talamone, Capalbio, Parco Naturale della Maremma, Orbetello e Porto Santo Stefano. Inizialmente avremmo dovuto fare per primo il Parco Naturale della Maremma con il giro in carrozza delle ore 10,00 ma, non avendo raggiunto il numero minimo di partecipanti lo hanno soppresso per cui abbiamo dovuto prenotare il giro delle 14,30. Dopo una buona colazione partiamo per Talamone. Il paesaggio che attraversa la statale è qualcosa che lascia senza fiato, prati e colline a perdita d’occhio e colori che vanno dal giallo a tutte le sfumature del verde, sembra un quadro, ogni tanto chiedo a Valter di fermarsi per scattare delle foto. Questi panorami saranno la colonna sonora di questo viaggio, la mia città è stretta tra il lago e le montagne e non abbiamo spazi così vasti, per cui resto affascinata da quanto mi circonda. Talamone è un piccolo borgo sul mare, a piedi seguiamo le mura e raggiungiamo la Rocca (chiusa per restauri). Il panorama sull’arcipelago toscano è mozzafiato. Si vede l’Argentario, l’isola del Giglio e un’altra isola che credo sia l’Elba. Ho portato con me il binocolo per vedere meglio questo splendido panorama. Torniamo alla macchina e ci dirigiamo verso Capalbio.

Capalbio E’ un antico borgo circondato dalla campagna maremmana. All’interno delle sue mura si viene catapultati nei secoli passati; percorrendo i vicoli, le piazzette, si ha l’impressione di tornare indietro nel tempo. Contrariamente ai borghi medievali che abbiamo visitato in Francia che si sfruttano turisticamente con negozi e negozietti di ogni genere, qui trovi solo qualche negozio che vende prodotti locali o qualche ristorante. Visitiamo la torre del castello Aldobrandesco, € 1,00 l’ingresso, saliamo i numerosi gradini fino alle mura merlate e da qui il panorama è di straordinaria bellezza. La faticaccia è stata premiata, dopo aver scattato un po’ di foto scendiamo a visitare la sala dove è conservato il pianoforte suonato da Puccini. Passeggiando ancora un po’ per i vicoli giungiamo in Piazza Magenta e saliamo verso la cinta muraria,anche da qui il panorama è bellissimo e non si può fare a meno di scattare delle foto. Ancora un giro ad ammirare gli splendidi scorci che compaiono tra le case poi rivolgo la mia attenzione ad una bottega dove sono esposti dei magneti (colleziono magneti dei luoghi che visito). Non è un negozio di souvenir ma la bottega dell’ artista Dedò, entriamo ad ammirare le sue opere, che Sgarbi ha definito opere del nuovo cubismo. Acquisto due magneti e scatto delle foto nel negozio. Non possiamo visitare il Giardino dei Tarocchi perché apre solo nel pomeriggio ci avviamo verso l’uscita dal centro storico, breve sosta nella piazzetta dove si può ammirare la statua di Nanà dell’artista Niki De Saint Phalle, poi alla macchina destinazione Albarese. Dopo circa un’ora di viaggio giungiamo ad Abarese e ci dirigiamo al Centro Visite Parco della Maremma in via del Bersagliere, 7/9, acquistiamo i biglietti per il giro in carrozza che abbiamo prenotato. € 14 a persona. In macchina raggiungiamo il punto di ritrovo e alle 14,30 si parte. L’itinerario nel Boschetto del Lasco dura circa 1 ora e mezza (e non due ore come scritto sul sito). Il bosco che attraversiamo è suggestivo e la guida ci dà tutte le informazioni sugli alberi secolari. Lo consiglio a chi, come noi, non è allenato alle lunghe passeggiate o non dispone di una bici. Sul sito del Parco Naturale della Maremma potrete trovare tutte le informazioni per visitare il Parco. Dopo una sosta al bar ci rimettiamo in macchina per andare ad Orbetello.

Orbetello Parcheggiamo in piazza Della Repubblica, nel Duomo c’è in corso la celebrazione di un matrimonio per cui lo visiteremo dopo. Orbetello è circondata per tre lati dalla laguna e di fronte si può ammirare l’Argentario. Una passeggiata per il centro storico, alla polveriera Guzman (Museo Civico), poi il lungolago di Levante dove, nonostante numerosi cartelli di divieto di pesca, è pieno di pescatori. Arriviamo fino alla strada che collega Orbetello all’Argentario poi rientriamo nel centro storico e torniamo al Duomo. Visitiamo la Cattedrale di Santa Maria Assunta che sembra sia stata costruita sui resti di un tempio, poi di nuovo in macchina per Porto Santo Stefano. Percorriamo il tratto di strada, Via della Diga, che collega Orbetello all’Argentario, sulla destra in mezzo alla laguna vediamo il Mulino Spagnolo, l’ultimo mulino a vento rimasto dei nove che erano stati costruiti e che emerge suggestivamente dalle acque della laguna. Siamo quasi arrivati a Porto Santo Stefano, manca circa un chilometro e lo facciamo tutto in coda, e già questo non ci piace, arrivati a destinazione impieghiamo circa venti minuti per trovare parcheggio. Dal parcheggio ci dirigiamo verso il lungomare, superiamo il cantiere navale e il porto. Da qui comincia il lungomare dei Navigatori, disegnato da Giugiaro. E’ fino ad ora il luogo più affollato che abbiamo visto. In alto si erge la Fortezza Spagnola, ma è tardi e non saliamo a visitarla. Continuiamo la nostra passeggiata sul lungomare e arrivati in fondo troviamo il ristorante segnalato da Tripadvisor “Osteria Marco Polo” prenotiamo un tavolo per le otto, torniamo indietro e ci fermiamo in un bar sul lungomare per un aperitivo. Ottima scelta, ci gustiamo l’aperitivo guardando il panorama che ci circonda, in lontananza si vede Talamone, con l’aperitivo ci servono degli ottimi stuzzichini che ci fanno ricordare che non mangiamo da questa mattina. Dopo l’aperitivo andiamo a cena. Niente di strabiliante o di eccezionale, abbiamo pagato come ieri ma non c’è paragone. Un po’ delusi dopo cena ritorniamo alla macchina passeggiando per le stradine interne di Porto Santo Stefano.

DOMENICA 29/04/12

Oggi dedichiamo la giornata alle visite dei borghi medievali: Pitigliano – Sorano – Sovana – Saturnia e Scansano. Ci alziamo presto, il bel tempo dei giorni scorsi sembra averci abbandonato, dopo la colazione ci avviamo, dobbiamo percorrere circa 80 Km. per raggiungere Pitigliano.

Pitigliano Inizi ad ammirarla quando dopo una curva vedi il paese che si erge sopra uno sperone tufaceo a strapiombo sulla vallata, è d’obbligo fermarsi in questo punto per scattare delle foto. Arriviamo in prossimità del paese e a darci il benvenuto c’è la vista del grandioso acquedotto mediceo. C’è un po’ di fila, ma riusciamo a trovare parcheggio nella zona del mercato a pochi passi dal centro. Stupendo è il panorama che si può ammirare da Piazza della Fortezza praticamente due terrazze sulle vallati, nella piazza si può ammirare Palazzo Orsini e la Fontana delle sette cannelle. Passeggiamo per Via Roma, visitiamo il Duomo, passiamo per il quartiere Ebraico e ritorniamo nella Piazza della Fortezza, nonostante il tempo, che nel frattempo è peggiorato, e il vento siamo riusciti a vedere buona parte del centro storico e a scattare numerose foto. Percorriamo la strada che costeggia l’acquedotto per ritornare al parcheggio. Prossima tappa Sorano.

Sorano Anche Sorano è situata su uno sperone di tufo. Separata dal paese si erge la Fortezza Orsini, ci incamminiamo per raggiungere la sommità della fortezza, da qui si può ammirare il borgo di Sorano e il Masso Leopoldino. Attraversiamo il borgo, visitiamo la chiesa di San Nicolò e lasciato Valter a riposare percorro il tratto in salita per arrivare al Masso Leopoldino, una antica fortezza con una torre, come sempre è il panorama che affascina. Ritorno da Valter e ancora ci aggiriamo per i vicoli, ogni tanto ci fermiamo ad ammirare gli scorci più suggestivi ed i panorami sulle rupi sottostanti. Arriviamo in Piazza Busatti dove si trovano la maggior parte dei punti di ristoro e qualche negozio poi di nuovo in macchina per raggiungere Sovana.

Sovana E’ un borgo molto bello. Tutte le strade hanno la pavimentazione in mattoni a spina di pesce e gran parte delle costruzioni sono di epoca medievale, devo dire che è tra i borghi visti fino ad ora quello che più mi ha colpito. Sovana conserva due chiese di epoca romanica. Visitiamo la chiesa di Santa Maria accodandoci ad un gruppo con la guida. Poi ci dirigiamo verso il fondo del paese dove sorge il Duomo, è davvero imponente, fa da sottofondo la musica dei Canti Gregoriani, l’interno è diviso in tre navate e in fondo alla navata a destra si scende ad una cripta dove sono conservate alcune ossa di San Mamiliano. Lasciamo questo bellissimo borgo e raggiungiamo Saturnia.

Saturnia E’ conosciuta essenzialmente per le sue terme, dal sottosuolo di Saturnia infatti sgorga un’acqua sulfurea calda (37,5° C.) con cui si effettuano bagni particolarmente piacevoli e salutari in ogni periodo dell’anno. Nella Piazza del paese sono in vendita prodotti tipici del luogo e ne approfittiamo per fare acquisti, facciamo una breve passeggiata fino alla porta Romana dove è ben conservata l’antica strada romana che portava al paese. Lasciamo Saturnia per dirigerci a Scansano, lungo la strada vediamo qualcosa di insolito, un gruppo di turisti che scendono da un pullman in accappatoio con sotto il costume da bagno e in ciabatte, notare che non fa caldissimo, ovviamente ci fermiamo ,c’è un parcheggio, siamo alle Cascate del Mulino, dove è possibile fare “gratuitamente” il bagno nelle acque termali, la visione è quasi dantesca, persone immerse in queste acque fumose, vi suggerisco quindi se visitate Saturnia di portarvi costume, ciabatte e accappatoio.

Scansano E’ un antico borgo famoso per il vino: il Morellino di Scansano. Passeggiamo tra le viuzze del centro storico, Facciamo una sosta all’Enoteca dei Mille in Piazza Garibaldi, cena con affettati, formaggi e crostini toscani con un calice di ottimo vino, che poi acquistiamo. Siamo giunti alla fine della giornata e facciamo rientro in albergo.

LUNEDì 30/04/12

Oggi visiteremo alcuni luoghi della Val d’Orcia: Montalcino – Pienza – San Quirico d’Orcia – Bagno Vignoni.

Montalcino Purtroppo il tempo è peggiorato e piove. Dopo un’abbondante colazione partiamo per Montalcino. Parcheggiamo l’auto poco lontano dalla fortezza. Il borgo è situato su un colle e il panorama sulla campagna è stupendo. Anche Montalcino è famosa per un vino: il Brunello di Montalcino. Entriamo a visitare il cortile della fortezza poi ci dirigiamo per il centro storico, arrivati in Piazza Garibaldi visitiamo la chiesa di Sant’Egidio, poi facciamo tappa in una enoteca della piazza per comprare il vino. Sempre per le stradine del centro storico ci incamminiamo verso la Chiesa della Madonna del Soccorso, è un po’ fuori dal centro ma nonostante la pioggia è bello passeggiare, c’è una bellissima terrazza naturale sulla campagna. Nel tornare verso la fortezza, ci fermiamo a visitare il Duomo, acquisto in una bottega un magnete e poi ritorniamo alla macchina.

Pienza Arriviamo a Pienza verso le 11,00 e c’è un po’ di traffico, dopo un paio di giri parcheggiamo l’auto poco lontano da Porta al Prato. La caratteristica del centro storico di Pienza è che c’è una strada centrale, Corso Rossellino che la attraversa e che congiunge Porta al Prato con Porta al Ciglio, e poi una serie di stradine, con nomi davvero singolari, Via del Bacio, Via Dell’Amore, Via del Balzello ecc., si diramano a destra e a sinistra. A metà di corso Rossellino si trovano Piazza Pio II e Piazza Spagna. Su Piazza Pio II si affacciano Palazzi Rinascimentali, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Caffè La Posta. Proseguiamo in direzione di Porta al Ciglio, percorrendo una ad una tutte le stradine che troviamo alla nostra destra. Per fortuna abbiamo un tavolo prenotato al ristorante Latte di Luna, il tempo è peggiorato e i turisti cercano riparo nei locali. Pranzo tipicamente senese con i pici cacio e pepe, buonissimi, fatti a mano e conditi ottimamente. Abbiamo mangiato bene e speso intorno ai 40€ in due. Malvolentieri lasciamo il ristorante poiché fuori c’è una vera tempesta di acqua e vento, peccato! Non ci resta che tornare alla macchina cercando ogni tanto riparo sotto i portici dei palazzi.

San Quirico d’Orcia Arriviamo verso le 15,00 e ci accoglie un paesino deserto. Non c’è nessuno, forse per colpa del tempo, nelle stradine. Entriamo da Porta Cappuccini e percorrendo la strada principale arriviamo alla Chiesa di Santa Maria Assunta, è un edificio in stile romanico risalente all’XI secolo, all’interno colpisce lo stile semplice in pietra, la parte più interessante è il portale sulla Via Francigena. Visitiamo gli Horti Leonini, un giardino all’italiana che prende il nome da Diomede Leoni, al suo interno si trovano i resti della Torre del Cassero distrutta durante la ritirata Tedesca del 1944. Concludiamo la visita di San Quirico visitando la Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta, altro edificio di epoca romanica con un grandioso portale romanico con sculture zoomorfe e un architrave con una lotta tra mostri. Sul fianco destro un altro portale lombardo sorretto da cariatidi della scuola di Giovanni Pisano. Sul retro della collegiata troviamo Palazzo Chigi, eretto da Carlo Fontana per il Cardinale Flavio Chigi. Lasciamo San Quirico per dirigerci alla nostra ultima tappa.

Bagno Vignoni Il minuscolo e affascinante paese è raccolto attorno alla grande vasca che costituiva l’antica struttura termale. Al centro del paese, dove solitamente si trova una piazza, qui troviamo questo specchio d’acqua che rende davvero unico questo borgo. Dopo avere fatto il giro della vasca andiamo verso le sorgenti termali, infatti sotto al borgo c’è da visitare il parco dei mulini recentemente risanato dal comune di San Quirico, ove le acque si dividono in piccoli canali e vasche per poi cadere verso il fiume Orcia formando cascatelle e pozze. Ci avventuriamo per il sentiero per raggiungere le vasche più basse, l’acqua è calda ma non è invitante, sembra quasi uno stagno. Da questa posizione possiamo ammirare le pietre levigate dall’acqua della sorgente che sgorga dall’alto. Risaliamo il sentiero, un po’ più faticoso dell’andata, e ripercorriamo il parco per tornare al parcheggio. Si torna in albergo. Abbiamo da percorrere circa 80 chilometri ma il viaggio sarà allietato dai numerosi scorci che si possono ammirare solo in questa regione, per cui spesso ci fermiamo per immortalare i panorami mozzafiato. Arrivati in Hotel ci concediamo un po’ di relax alla Spa, con sauna, bagno turco, idromassaggio ma soprattutto una bella nuotata. Ci voleva proprio! Stasera decidiamo di mangiare in Hotel, devo dire che siamo stati proprio bene, un buon servizio e un’ottima cena.

Martedì 01/05/12

La nostra breve vacanza è finita, si torna a casa. Ci resterà nel cuore il bellissimo paesaggio della Toscana, il buon cibo, i colori: l’azzurro del mare, il verde delle colline e il colore delle pietre delle case dei borghi. Come sempre con la promessa di ritornare, perché questi luoghi meritano senz’altro un’altra visita.

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Pitigliano

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Capalbio



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