Marco Polo

Sono un grande appassionato di cultura cinese e nell'Ottobre 2000 ho finalmente coronato il mio sogno di recarmi in Cina. Essendo la prima volta, ho scelto un itinerario classico nell'ambito di un viaggio organizzato, ma in occasione di una mia prossima visita nel Regno di Mezzo credo che opterò un soggiorno individuale. Molte cose negative...
Scritto da: Giacomo Capirci
marco polo
Partenza il: 02/10/2000
Ritorno il: 12/10/2000
Viaggiatori: in gruppo
Ascolta i podcast
 
Sono un grande appassionato di cultura cinese e nell’Ottobre 2000 ho finalmente coronato il mio sogno di recarmi in Cina.

Essendo la prima volta, ho scelto un itinerario classico nell’ambito di un viaggio organizzato, ma in occasione di una mia prossima visita nel Regno di Mezzo credo che opterò un soggiorno individuale.

Molte cose negative sono state dette riguardo ai viaggi di gruppo.

Devo dire che, almeno nel mio caso, ho trovato un gruppo eterogeneo (giovani, quarantenni e sessantenni) molto simpatici e niente affatto esigenti. Il nostro accompagnatore, vissuto per molti anni a Pechino, parlava correntemente il Cinese e conosceva molte piccole curiosità che solo chi vive in un luogo per lungo tempo puo’ conoscere.

Siamo partiti da Roma alle 19.00 di sera del 2 Ottobre per arrivare a Pechino il giorno dopo alle 12.00 (ora locale). Sorvolando sulla notte passata in aereo (insonne a causa dell’emozione), al nostro arrivo ho notato subito un’atmosfera di semplicità, di calma, di amore per le piccole cose. Dopo una sosta in albergo ci siamo recati in Piazza Tian An Men. Purtroppo eravamo di corsa e non c’è stato il tempo di assaporarla pienamente. Da lì abbiamo raggiunto lo splendido Tempio del Cielo, velato dalla nebbia.

Il giorno seguente avemmo l’occasione di visitare la Città Proibita. Eravamo in piena festa nazionale e solo per ammirare dall’esterno la sala della Suprema Armonia ho dovuto farmi largo tra la folla ricevendo in cambio pestoni e spintoni. E non vi dico la ressa al Palazzo d’Estate! Tuttavia, forse perchè ero in vacanza, l’assembramento di persone non mi alienava come al solito, anzi mi rallegrava.

La visita alla Grande Muraglia vale da sola, a mio parere, un viaggio in Cina. Già il fatto di non intravederne l’inizio e la fine rende l’idea della grandiosità di un’opera architettonica destinata a durare nel tempo.

Il giorno successivo sono riuscito a svegliarmi alle 5.00 per recarmi in strada alle 6.00 del mattino. E’ uno spettacolo vedere cinesi intenti a trasportare merci al mercato, a cucinare, ad aspettare l’autobus che giunge puntualmente carico di persone! Sentivo di stare assaporando la vera Cina.

Visitammo il Tempio di Lama prima di partire in aereo (moderno e confortevole) alla volta di Xian. Della città, a parte il celeberrimo Esercito di Terracotta, che non mi stancherei mai di rivedere e fotografare (sì, è vero, le guardie hanno chiuso un occhio), mi ha colpito la nebbia, che diverse persone imputano allo smog. Non mi sarei aspettato di trovarla addirittura all’interno del mio lussuoso albergo, Le Garden Hotel! A Xian ho assistito a scene di notevole povertà. Tuttavia ciò che mi ha messo a disagio non è stata la poverta’ quanto il ristorante Tang Dinasty, costruito su misura per il turista e dove un addetto ti apre la porta del W.C. E perfino il rubinetto per permetterti di lavarti le mani. A Shanghai sembrava invece di essere in un’altra dimensione. Una realtà di grattacieli, di benessere, di modernita’. Tuttavia, il contrasto con i quartieri più poveri sembra in questa città ancora piu’ stridente.

Mi e’ piaciuto molto il Bund (lungofiume) e soprattutto la Città Vecchia. Purtroppo, a causa delle bizze della mia macchina fotografica, a Shanghai non sono riuscito a fotografare alcunchè. Tuttavia, in attesa di recarmici nuovamente, conservo un filmino dettagliato.

Devo dire che ognuna delle tre città mi ha regalato emozioni indimenticabili, ma in occasione di un nuovo soggiorno in Cina tornerei a Pechino. Nonostante l’occidentalizzazione, nella capitale rimangono ancora quei vicoli dove sembra che il tempo si sia fermato. Mi piangeva il cuore vedere dal pullman una miriade di mercatini semza potermici fermare.

Spero di non avervi annoiato. Se volete saperne di piu’ visitate il mio sito: giacomo_capirci.Tripod.Com/diariodiviaggiocina2000/.

Scrivetemi! Ciao da Giacomo.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche