Marche e Abruzzo

Primavera in Italia tra mare e montagna
Scritto da: Laycla2
marche e abruzzo
Partenza il: 19/04/2008
Ritorno il: 24/04/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
SABATO 19 APRILE 2008 Siamo partiti da Padova alle 15.15 e siamo arrivati a Potenza Picena (MC) verso le 19.00. Avevamo prenotato all’hotel Torresi, ristrutturato di recente. Ci hanno dato la camera 134 (69,00 € a notte), probabilmente una delle più spaziose dell’hotel, oltre che molto pulita. In stanza la TV ha un canale Sky a scelta dell’hotel, e in bagno una chicca: c’era anche un morbido accappatoio. Nella hall c’è una postazione Internet, che si può utilizzare comprando alla reception una scheda di 4,00 euro per un’ora di navigazione. Per la cena siamo andati a PORTO RECANATI e abbiamo parcheggiato a ridosso della zona pedonale lungo il mare. Proprio all’inizio del lungomare ci siamo fermati al ristorante “L’uomo del brodetto”, dove abbiamo ordinato un “tris Marche” (olive ascolane, verdure pastellate, crema dolce fritta), spaghetti alle vongole in bianco, calamari interi fritti, pizza prosciutto e rucola, due bottiglie d’acqua e una coca, per un totale di 40,50 €. Sinceramente ben spesi, anche perché tutto il fritto era cotto benissimo e non unto. Alla gelateria di fronte al castello svevo abbiamo preso una coppetta di gelato 3 gusti a soli 2,00 €. Passeggiata “digestiva” sul lungomare e rientro in hotel verso le 23.30.

DOMENICA 20 APRILE 2008 Dopo un’abbondante colazione a buffet, verso le 9.30 abbiamo preso la strada costiera verso Numana e Stirolo. Sulla costa c’erano nuvole basse e tanta nebbia! Siamo saliti sul CONERO e abbiamo raggiunto la Badia di S. Pietro, da dove partono dei sentieri escursionistici. Lassù c’era una giornata splendida! Poi siamo scesi a PORTONOVO, dove c’è una bella spiaggia di sassi bianchi (parcheggio gratuito). Verso mezzogiorno hanno bloccato la strada costiera per un raduno delle 500, con una piccola gara a cronometro in salita. Raggiunta poi SIROLO, abbiamo lasciato l’auto in un parcheggio a pagamento all’inizio del paese (1,10 € all’ora – 15,00 € per tutta la giornata). Sul viale che arriva in centro ci siamo al ristorante-pizzeria “Il giardinetto”, dove abbiamo ordinato una pizza Regina, un’insalatona Bufala, delle olive ascolane, una coca e un litro d’acqua, spendendo 28,50 €. Un piccolo aneddoto: il cameriere, prima di mangiare le olive ascolane, ci ha raccomandato di fare attenzione perché erano bollenti. In realtà fuori erano calde, ma dentro erano completamente ghiacciate… Passeggiata fino al terrazzo panoramico, ma il mare non si vedeva per via delle nuvole basse. Gelato in piazza (4 gusti per 2,00 €!).

Siamo poi andati a OSIMO, dove abbiamo parcheggiato vicino al palazzo comunale (gratis di domenica). Comunque attorno alle mura ci sono molti altri parcheggi. Volevamo visitare le grotte cittadine ma aprivano alle 16.00. Così siamo andati a LORETO, dove abbiamo lasciato l’auto in un grande parcheggio a pagamento (1,10 € all’ora). Con un ascensore siamo saliti fino al santuario. All’interno la famosissima Madonna nera e la Santa Casa, che la tradizione identifica con l’abitazione della Madonna a Nazareth. All’esterno della chiesa abbiamo visitato la mostra di presepi permanenti (ingresso a offerta). C’era anche una pesca di beneficenza, dove abbiamo lasciato qualche euro per aiutare un’associazione benefica. Sulla piazza ci siamo presi un bel gelato (3 gusti 2,20 €). Tornati ad OSIMO, abbiamo parcheggiato visino all’Ufficio del Turismo, dove c’è l’ingresso alle grotte, una serie di cunicoli che si snodano sotto la città (entrata 4,00 €, chiuse il lunedì, orari 10.30-12.00 e 16.00-19.00). Ci ha accompagnato nelle visita una bravissima guida (Letizia), che ci ha raccontato tutta la storia del sottosuolo della città.

Siamo rientrati in albergo e in camera abbiamo visto la partita (Torino-Inter 0-1). LUNEDI’ 21 APRILE 2008 Giornata dedicata all’Abruzzo. Verso le 9.30 abbiamo preso la A14 fino a Teramo, poi la A24 fino a Basciano. Abbiamo quindi preso la SS. 150 per il GRAN SASSO. Prima di arrivare in cima, ci siamo fermati al bellissimo paesino di PIETRACAMELA. Siamo arrivati fino a PRATI DI TIVO, dove c’erano 6°C e non c’era anima viva, solo 4 cani randagi che rovistavano nei cassonetti. Noi gli abbiamo offerto i nostri biscotti. La cima del Gran Sasso era visibile solo in parte a causa delle nuvole.

Siamo scesi a valle e ci siamo fermati in un uliveto per mangiare i nostri panini. Abbiamo poi preso l’autostrada fino a L’Aquila est e poi la SS. 17 per SULMONA, molto bella e panoramica, con moltissimi borghi visibili sulle colline circostanti. A Sulmona abbiamo parcheggiato nei pressi del parco pubblico (0,50 € l’ora). Dopo aver fatto un salto all’Ufficio Turistico locale, abbiamo percorso la “via dei confetti”, piena di negozi che vendono il tipico prodotto sulmonese. Gelato di fronte al bell’acquedotto romano e siamo tornati nelle Marche. Cena al ristorante di PORTO RECANATI dove avevamo già mangiato sabato. Per degli spaghetti alle vongole, una calamarata (pasta con calamari e zucchini), un “tris Marche”, calamari fritti e tre bottiglie d’acqua abbiamo speso 40,50 €. Niente passeggiatina “digestiva” perché pioveva e tirava vento. Rientro in albergo alle 21.45.

MARTEDI’ 22 APRILE 2008 Buon secondo anniversario di matrimonio! Dopo un’abbondante colazione, con un’ora circa di strada siamo andati alla GROTTE DI FRASASSI. Nel grande parcheggio (3,00 € per tutta la giornata) c’erano delle persone che davano dei depliants per promuovere dei ristorantini lì vicino. Sul piazzale c’erano tantissime bancarelle di souvenirs, panini e prodotti tipici. Il biglietto (15,00 €) comprende anche la visita del Museo Speleologico-Paleontologico di S. Vittore (400 m. Dal parcheggio). Verso le 11.00 l’altoparlante ha chiamato a raccolta coloro che avevano l’ingresso per quell’ora e siamo saliti sul bus navetta, che ti porta all’ingresso delle grotte, lontano circa 1,5 km. La guida che ci ha accompagnato era molto simpatica e divertente (fa questo lavoro dal 1989). Le grotte sono assolutamente bellissime! Durante il percorso c’è anche la possibilità di farsi fare una foto, che viene poi ritirata all’uscita. Scesi al parcheggio con l’autobus, abbiamo preso alcuni souvenirs e ci siamo fermati ad una bancarella, dove un simpatico signore ci ha fatto assaggiare prodotti tipici (la tartufata, il formaggio con la marmellata, il vino alla ciliegia, un liquore dolce che, a suo dire, curava il mal di gola, la tosse e la stomatite… mah…). Abbiamo preso alcuni di quei prodotti e ne abbiamo approfittato per mangiare anche due panini: uno con porchetta al finocchio e l’altro con salame e formaggio tartufato. Ripresa l’auto, ci siamo spostati nella vicina S. VITTORE, dove abbiamo visto la piccola abbazia, ma non il museo.

Ci siamo poi recati a GENGA, dove abbiamo parcheggiato in piazza e fatto un giro per le viette sotto la pioggia.

Siamo infine andati a FABRIANO. Le indicazioni per il museo della carta e della filigrana erano a dir poco scarse, praticamente ci siamo arrivati quasi per caso. Abbiamo parcheggiato a lato dei giardini lì vicino, dove c’erano anche dei bagni pubblici a dir poco vergognosi. Siamo arrivati al museo alle 14.40, ma ci hanno detto che la successiva visita guidata sarebbe partita alle 15.30, così ne abbiamo approfittato per fare un giretto in centro veloce, perché nel frattempo si era messo a piovere molto. Siamo quindi tornati al museo, dove abbiamo preso i biglietti (5,50 € a testa). Visto che alle 15.30 non si era presentata alcuna guida, abbiamo chiesto spiegazioni. Ci hanno detto che avremmo dovuto aspettare di unirci ad una scolaresca in ritardo, ma non sapevano a che ora sarebbero arrivati. Alla fine il gruppo di chiassosi studenti (tra l’altro padovani…) è arrivato, e alle 16.00 abbiamo cominciato il giro. In ogni caso non si fa così, se ci sono degli orari bisogna rispettarli. La guida spiega il procedimento per fabbricare la carta, anche azionando dei macchinari. Nel complesso la visita è interessante. Sotto un grosso temporale abbiamo ripreso l’auto e siamo tornati in albergo. Per cena siamo rimasti in hotel. Visto che il ristorante era chiuso per turno, ha fatto da mangiare la simpatica padrona di casa. A parte il buonissimo pollo alla cacciatora che abbiamo mangiato, ci è piaciuto il fatto che in sala con noi, e con altri ospiti dell’albergo, abbiano mangiato anche i proprietari stessi, il che ha reso l’ambiente ancora più familiare.

MERCOLEDI’ 23 APRILE 2008 La prima tappa della giornata è stata URBANIA, dove abbiamo parcheggiato sulla piazza del mercato (0,50 € l’ora). Siamo passati per l’Ufficio del Turismo in Corso Vittorio Emanuele, dove una gentile signora ci ha dato una cartellina con numerosi depliants con tutto quello che c’era da vedere a Urbania. Per le 11.30 ci siamo recati alla Chiesa dei Morti, dove sono conservati 18 corpi mummificati naturalmente. La visita è guidata e costa 2,00 €. La simpatica guida ci ha illustrato, in circa mezz’ora il processo naturale di mummificazione e illustrato le cause di morte di tutti e 18 i corpi, alcuni molto ben conservati. Per pranzo siamo andati alla osteria-birreria “El pignatin” in via Garibaldi. Abbiamo preso due pendette all’arrabbiata, due insalate miste, un’acqua minerale e una coca, spendendo 27,00 €. Siamo poi andati a URBINO, dove abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio notturno di Borgo Mercatale (1,00 €). Abbiamo preso l’ascensore (0,50 € a corsa) e siamo arrivati in piazza della Repubblica, dove abbiamo preso dei buonissimi gelati (3 gusti 2,00 €). Ci siamo poi spostati in piazza Duca Federico, dove abbiamo ammirato la Cattedrale e il Palazzo Ducale. Tornati in piazza della Repubblica, altro gelato (4 palline + panna)! Ripresa l’auto, siamo saliti alla Fortezza Albornoz, da cui si vede Urbino dall’alto.

Ultima tappa della giornata a GRADARA, dove abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio più vicino alla rocca (1,50 € l’ora). Il borgo era letteralmente invaso da orde di ragazzini in gita scolastica. L’abbiamo girato un po’ tutto, ma non abbiamo visitato la fortezza (ingrasso 4,00 €). Il borgo è molto carino, ma forse un po’ troppo “turistico”, visto l’enorme numero di negozi e negozietti.

Verso sera siamo andati a NUMANA, dove abbiamo cenato al ristorante-pizzeria “Corallo”, proprio sul lungomare. Per una pizza, spaghetti alle vongole, insalata mista e acqua, abbiamo speso 24,40 €. Abbiamo chiuso la serata con un bel gelato a PORTO RECANATI, con passeggiata sul lungomare. Poi rientro in hotel.

GIOVEDI’ 24 APRILE 2008 Prima tappa della giornata a MORESCO, inserito tra i borghi più belli d’Italia. Si parcheggia gratuitamente lungo le mura e si sale a piedi con una breve passeggiata. C’è una bella piazzetta con il municipio e una trattoria. Peccato per le auto… Seconda tappa a MONTEFIORE DELL’ASO, dove abbiamo parcheggiato gratuitamente ai piedi del borgo e siamo saliti a piedi. Meno bello e meno ben tenuto di Moresco. In cima c’è una piazzetta con chiesa e altri palazzi. Anche qui troppe auto… Terza tappa a RIPATRANSONE. Parcheggiato davanti al municipio (gratis con disco orario 60 m. Nei giorni feriali dalle 8.00 alle 14.00). Breve passeggiata fino al vicolo più stretto d’Italia, solo 43 cm! Purtroppo non abbiamo potuto ritirare all’Ufficio del Turismo, in quanto chiuso, l’attestato dell’avvenuto attraversamento del vicolo stesso. Abbiamo “pranzato” al bar gelateria sotto il portico del palazzo del Podestà, dove abbiamo preso due schiacciate calde al prosciutto e formaggio e due coche, per un totale di 10,50 €. Una curiosità: il bagno del bar è all’altra estremità del porticato, bisogna farsi dare la chiave al bar… Quarta tappa ad ASCOLI PICENO, dove abbiamo lasciato l’auto al parcheggio “Ex seminario” (0,60 € l’ora, aperto 8.00-20.00). Abbiamo fatto un giro per il bel centro, e in piazza del Popolo abbiamo preso delle buonissime olive ascolane e un gelato (5,10 €).

Quinta tappa nella bellissima SAN BENEDETTO DEL TRONTO, dove abbiamo parcheggiato gratuitamente sul lungomare con le palme (in giugno-agosto si paga 0,50 € l’ora, per tutto il giorno 5,00 €). Passeggiata sulla spiaggia e poi nella zona pedonale. Cena al ristorante-pizzeria “Portobello” in via Volta, dove abbiamo preso delle olive ascolane, una pizza romana, una pizza marinara, tre coche e un’acqua, spendendo 33,00 €. Passeggiata fino in centro, enorme gelato per 2,50 € e rientro in hotel. Il giorno dopo siamo tornati a Padova.

Se volete vedere le foto di questo viaggio, consultate il nostro sito www.Laycla.It.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche