Maratonadi ndo per San Pietroburgo

Notizie utili per chi vuole viaggiare in città e dintorni senza bisogno di spese aggiuntive, come guide e itinerari programmati, quindi molto economico, sfruttando al massimo il proprio tempo
Scritto da: maratona22
maratonadi ndo per san pietroburgo
Partenza il: 05/07/2017
Ritorno il: 11/07/2017
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
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Dopo la relazione dell’altro anno su Londra – Maratona(ndo) per Londra Vi invio quella relativa al mio soggiorno di 7 giorni a San Pietroburgo in occasione, anche in questo caso, della Maratona cittadina.

Notizie utili per chi vuole viaggiare in città e dintorni senza bisogno di spese aggiuntive, come guide e itinerari programmati, quindi molto economico, sfruttando al massimo il proprio tempo (come non fare code all’entrata all’Ermitage e come visitare i due parchi di Pushkin e Pavlovsk nella stessa giornata). Allegate cartine Gmaps-Pedometer sugli itinerari giornalieri e, vicino alla data, i km percorsi.

Questo programma di 7 giorni completi non prevede nessuna spesa di guide, di itinerari programmati, né prevede biglietti acquistati on-line (una fregatura), tranne quelli acquistati per assistere a un balletto al famoso teatro Marijnskij, ed è un percorso di una semplicità estrema.

Tutto ciò perché ho passato ore e ore a programmare il mio soggiorno a San Pietroburgo nei minimi particolari, onde sfruttare al massimo il tempo di permanenza in quella città. Ciliegina sulla torta è stata la mia iscrizione alla Maratona delle Notti Bianche, così chiamata perché, nel periodo dell’anno in cui si svolge, il sole splende fino a tarda notte. Finalmente arriva il giorno della partenza.

Arrivato in aereo da Milano Malpensa, con sosta a Chisinau (Moldavia), all’aeroporto Pulkovo di SPB (San Pietroburgo), ho trovato ad attendermi un pulmino della società SPB24 (italiana) proprietaria dell’appartamento da me prenotato, la quale mi ha anche fatto le pratiche per il visto in Russia evitandomi noiosi contrattempi. L’appartamento, non molto costoso, si è rivelato molto comodo essendo molto vicino a due stazioni metropolitane: Vladimirskaya e Dostoyevskaya, ed alla famosa Prospettiva Nevskiy.

Mercoledì 5 Luglio 2017 – Totale a piedi 6,7 km

Abbiamo fatto subito un abbonamento a 10 corse della metro, costo 355 Rubli (ca.6 Euro), vista la comodità e la convenienza con treni che passano con una media di uno ogni 2-3 minuti. Presa la metro M1(rossa) alla stazione Vladimirskaya siamo scesi alla 2^ fermata Tekhnologichenskiy Institut. Dopo un breve percorso siamo giunti davanti alla Cattedrale della Trinità con le sue meravigliose cupole stellate. Breve visita e proseguendo, superata il canale Fontanka, altra splendida Cattedrale: quella di S.Nicola dei Marinai. La nostra prossima meta importante era il palazzo Jusupov. Per arrivarci siamo passati davanti al Conservatorio Rimskij-Korsakov al teatro Marinskij e arrivati al canale Mojka un’occhiata alla cosiddetta Nuova Olanda, un’isola artificiale usata come cantiere navale, il suo nome deriva sia dalla passione di Pietro il Grande per quella nazione, sia per la somiglianza con i canali di Amsterdam.

Il principe Jusupov sembra che avesse accumulato una ricchezza tale da essere collocato per prestigio accanto ai Romanov, con i quali peraltro era imparentato. All’ingresso uno scalone in marmo degno di un imperatore che introduce nelle stanze, ciascuna ispirata ad un tema e ad un colore. Meraviglioso il piccolo teatro privato. Nei sotterranei del palazzo si è consumato il delitto di Rasputin.

Usciti dal Palazzo, dopo un breve spuntino in piazza dei Decabristi, ci siamo diretti all’Ermitage. Il mercoledì il museo rimane aperto fino alle 21, l’orario migliore per visitarlo è dalle ore 16. E noi a quell’ora siamo arrivati. Nelle biglietterie c’erano grandi file. Avevo trovato nelle mie ricerche che esistevano due macchinette automatiche nel cortile d’accesso al Palazzo d’inverno. Non c’era nessuno, ho fatto i biglietti e ci siamo diretti, bypassando tantissime persone che aspettavano in coda alle biglietterie del palazzo, situate all’ingresso del museo. Tempo perso 4-5 minuti!

L’Ermitage è composto da 4 palazzi (Palazzo d’Inverno-Piccolo Ermitage-Nuovo Ermitage ed il Vecchio Ermitage) con 360 sale! Bisogna quindi fare una scelta su cosa vedere.

Noi siamo saliti tramite il meraviglioso Scalone degli ambasciatori al primo piano dove erano custoditi i capolavori di pittori di scuola Italiana (tra cui il Beato Angelico, Leonardo e Caravaggio) ed europei in genere. Meravigliose sale si avvicendavano sotto i nostri occhi.

Rapido girettino al piano superiore e, dopo circa 3 ore, siamo usciti par andare ad ammirare gli Impressionisti presenti nel palazzo dello Stato Maggiore sito di fronte all’Ermitage sulla stessa piazza, usando lo stesso biglietto di ingresso.

Cena da Masha e Orso in via Sadovaya traversa di Prospettiva Nevskij. Discreta.

http://www.gmap-pedometer.com/?r=7043025

Giovedì 6 Luglio 2017 – Totale a piedi 6,0 km

Questa giornata prevedeva un tour de force: Parco con Reggia di Pavlovsk e Parco di Pushkin con Reggia di Caterina. I due parchi distano pochi chilometri. Presa la metro M1(rossa) alla stazione Vladimirskaya siamo scesi alla 1^ fermata Pushkinskaya. Usciti dalla stazione e fatti circa 200 mt a SX, siamo entrati alla Vitebsky railway station da dove partono i treni ogni 20′ per Pavlovsk. La durata del viaggio è di 40′ e le fermate sono 8. Arrivati alla stazione di Pavlovsk, non dimenticate di prendere i biglietti perché per uscire è necessario passare attraverso dei tornelli, come per accedere alla stazione di partenza! Chissà perché non si fa anche in Italia! Davanti alla stazione vi è la fermata dei bus: abbiamo preso il 370 che in 5′ ci ha portato all’ingresso del parco vicino alla reggia. Pagato il biglietto per l’entrata al parco, abbiamo fatto un mini tour dentro lo stesso vedendo il Colonnato di Apollo, il Tempio dell’Amicizia e pagando un ulteriore biglietto il Giardino privato di Maria Feodorovna (moglie dello Zar Paolo I) e il Padiglione delle Tre Grazie. Siamo quindi entrati, dopo aver pagato il biglietto, nel Palazzo. All’interno, il Palazzo presenta sale opera di alcuni degli architetti più famosi di San Pietroburgo, tra cui Quarenghi, Rossi e Voronikhin. Al piano terra abbiamo visitato l’appartamento privato dell’Imperatrice Maria Feodorovna e le stanze di svago tra cui la grande Sala da Pranzo Bianca. Saliti al primo piano, dominato da temi dell’antichità, e da motivi militari destinati a compiacere il bellicoso Pavel (Paolo) abbiamo ammirato la Sala italiana, la sala Greca, il Vestibolo egiziano, la Sala della Guerra, la Sala della Pace, la Sala del Trono, la Cappella Imperiale e le stanze private della famiglia imperiale.

Usciti dal Palazzo, ripassando dall’entrata del parco, ci siamo diretti alla fermata Dvorets (Palazzo) lì vicina. Abbiamo ripreso il bus 370, frequenza ogni 40′, e dopo 9 fermate siamo scesi all’incrocio tra la via Konyushnnaya e Sdovaya a circa 600 metri dall’ingresso del parco di Tsarkoe Selo. Essendo già le 14, siamo entrati in un ristorante lì vicino: Bakenbard. Poi pagato il biglietto, siamo entrati nel parco e ci siamo messi in coda per entrare alla Reggia di Caterina. Pur essendo Luglio, la temperatura era rigida (12°C), minacciava pioggia e la coda alla biglietteria era molto lunga.

Entrati finalmente, abbiamo goduto delle bellissime stanze situate sulla così chiamata Golden Enfilade di camere statali, progettata da Rastrelli, tour riservato ai visitatori individuali. Salita la Scala Statale si entra nella Sala Grande conosciuta anche come Sala della Luce, misura circa 1.000 metri quadrati, con viste superbe su entrambi i lati. Le pareti sono decorate con grandi quantità di stucco dorato e l’intero soffitto è coperto da un affresco monumentale intitolato Il trionfo della Russia. La sala da pranzo bianca è altrettanto lussuosa, in un angolo è presente una bella stufa in maiolica.

Ed eccoci finalmente alla leggendaria Sala Ambra. La Sala, completata nel 1770, era usata per ospitare una notevole collezione di ambra e porcellana cinese. Nel 1941, quando le truppe tedesche presero Tsarskoe Selo, la Sala Ambra veniva smantellata e spedita a Konigsberg. Il loro destino è sconosciuto. Nel 1982, è stato dato l’ordine per iniziare di nuovo la creazione della Sala Ambra seguendo fedelmente i progetti originali, un processo che ha impiegato 20 anni. E’ stata riaperta nel 2003 dal presidente Vladimir Putin e dal cancelliere Gerhard Schroeder. Più avanti ci sono le sale decorate sotto il regno di Caterina la Grande dal suo architetto preferito, Charles Cameron, tra le quali segnaliamo il Salotto Cinese di Alessandro 1°, caratterizzata da paesaggi cinesi, e la Sala da Pranzo verde.

Usciti dalla Reggia, abbiamo fatto un giretto per il Parco. Vicino al Palazzo si trova la Galleria di Camerun, che ospita mostre. Da lì abbiamo raggiunto il Grande Lago del Parco intenzionati a farne il giro. Il primo padiglione raggiunto è stato quello della Grotta, edificio barocco di colore azzurro, quindi dopo l’Admiralty, il Bagno Turco sovrastato da un minareto e attraversato il Ponte di Marmo abbiamo concluso il giro del lago.

Percorrendo alcuni viali alberati siamo giunti all’Ermitage. La peculiarità dell’Hermitage consisteva nel fatto che era stato costruito per le cene, durante le quali nessun servo doveva essere presente. Il cibo veniva portato da ascensori speciali. Se gli ospiti avevano poi voglia di ballare tutti i tavoli scomparivano affondati come per magia, e la sala da pranzo si convertiva rapidamente in una sala da ballo.

Siamo quindi usciti dal Parco attraverso il cancello rosso della vicina Cucina dell’Ermitage. Abbiamo fermato una Marshrutka (Minibus privato) per arrivare alla stazione di Pushkin (Gorod) e preso un treno per San Pietroburgo.

La sera cena al ristorante georgiano Cat Cafè. Locale molto carino con personale cordiale. Il cibo si è rivelato ottimo ed il prezzo, comprendente alcuni antipasti, secondi piatti, dessert e bevande (non vino) è stato di circa 15/20 Euro a testa. Da segnalare gli involtini di melanzane con noci, i pelmeni (ravioli di carne) ed il khashapuri (pane al formaggio).

http://www.gmap-pedometer.com/?r=7097825

http://www.gmap-pedometer.com/?r=7144234

Venerdì 7 Luglio 2017 – Totale a piedi 7,5 km

Con la metro siamo arrivati alla fermata Nevskiy Pospect. Breve visita alle due chiese di Santa Caterina una Armena ed una Cattolica, vicine una all’altra, sulla prospettiva e quindi ci siamo diretti verso la Piazza delle arti. Prima di arrivarci, sulla via Italyanskaya, toccato il naso alla statua di Bender, protagonista del libro “Le dodici sedie” di Il’ja Arnol’dovič Il’f ed Evgenij Petrovič Petrov, perchè si dice che porti fortuna. Al centro del giardino di Piazza delle Arti fa bella mostra di sé la statua di Puskin. Sulla Piazza si affacciano il Teatro Musorgskij, la Filarmonica Shostakovich ed il Museo Russo. Attraversato il Giardino Mikhailovsky con vista sull’omonimo Castello, siamo arrivati davanti alla stupenda Chiesa sul Sangue Versato. Questa è stata costruita sul luogo dove lo Zar Alessandro II è stato ucciso in un attentato, mentre passava lungo la riva del canale Griboyedov su una carrozza, da un rivoluzionario con una bomba. La Chiesa è ricoperta da un enorme quantità di mosaici che si dice coprano la superficie maggiore al mondo, più di quella della basilica di San Marco a Venezia. All’esterno della chiesa abbiamo ammirato le 5 bellissime cupole e l’imponente campanile. I mosaici che decorano l’interno rappresentano diverse scene bibliche.

Dopo aver mangiato in un grazioso ristorante, lo Yat’, sulla Moyka abbiamo proseguito passeggiando sul Campo di Marte, dove si trova il Monumento agli Eroi della Rivoluzione.

Ammirato il Palazzo di Marmo, sede di una parte del Museo Russo, siamo giunti all’ingresso dei Giardini d’Estate. Un parco incantevole, vale la pena perdersi nei suoi numerosi viali! Siamo quindi giunti al momento da me tanto atteso, la registrazione alla Maratona, effettuata dentro il palazzo detto Stadio d’Inverno.

Ultima tappa della giornata, superata la prospettiva Nevsky, Piazza Ostrovskogo con la maestosa statua di Caterina la Grande ed il Teatro Alessandrivskij.

Cena Ristorante Armeno “Erivan” , caratteristico, buoni piatti, un po’ caro.

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Sabato 8 Luglio 2017 – Totale a piedi 3,4 + 1,5 km

Oggi abbiamo previsto la visita alle due Cattedrali (Sobor) più importanti della diocesi di SPB e che si sono avvicendate ultimamente nell’essere la principale: se fino al 1859 era stata la Cattedrale di SS. Pietro e Paolo sull’omonima Fortezza, da allora fino al 1996 lo è stata S. Isacco ed attualmente quella di Kazan. Con la Metro abbiamo raggiunto la fermata di Admiralteyskaya, la stazione metro più profonda di SPB, che arriva a 86 metri di profondità con scale mobili della lunghezza di ben 120 metri. Tale fermata è nelle vicinanze della Cattedrale di S. Isacco, la più grande chiesa della città. L’interno, ricco di ori, presenta una bellissima l’iconostasi (parete ricca di immagini che divide il luogo più sacro: Presbiterio, dal luogo dei fedeli) la quale è circondata da colonne di malachite e lapislazzuli. Pagando un ulteriore biglietto, si può salire al colonnato della cupola (562 gradini) per ammirare una eccezionale vista sulla città!

Usciti dalla Cattedrale siamo in Piazza dei Decabristi legata al ricordo dell’insurrezione del Dicembre 1825, da cui il nome. Fu la prima sollevazione armata contro l’assolutismo degli zar. Nel centro della piazza, che termina sulla Neva, si erge il monumento equestre a Pietro il Grande, detto il «Cavaliere di Bronzo», che calpesta un serpente, simbolo dei nemici dello Zar. La piazza si affaccia sulla Neva, sulle acque della quale si stava svolgendo una festa a carattere marinaro con il passaggio di battelli e rimorchiatori pavesati a festa. La presenza di reparti della Marina Militare Russa che suonavano allietava ancor di più la manifestazione.

Dopo aver pranzato discretamente al ristorante Gosti, peraltro molto grazioso, vicino alla fermata metro Admiralteyskaya, abbiamo imboccato la prospettiva Nevskiy. Breve visita al Caffè Letterario, luogo storico frequentato da Pushkin ed arrivo alla Cattedrale di Kazan. La Chiesa si presenta con un magnifico colonnato. All’interno la chiesa è piuttosto buia e tra le molte colonne in granito rosa, abbiamo notato una lunga coda di fedeli che attendeva il suo turno per poter baciare l’icona di Nostra Signora di Kazan presente sull’iconostasi. Sul transetto di sinistra si trova la tomba del generale Kutuzov, vincitore delle armate napoleoniche.

Siamo quindi tornati all’appartamento per prepararci a godere la serata al Teatro Marinskij, teatro che ha tenuto a battesimo i capolavori di tutti i grandi compositori russi dell’ 800, ha visto passare sul podio le bacchette più celebri del mondo e danzare i più famosi ballerini. Al momento della sua costruzione il teatro si chiamava Bolshoj (Grande). La rappresentazione prescelta era Giselle che è considerata il simbolo del balletto classico e romantico.

Ed eccoci finalmente al grande momento! Spettacolo degno del famoso teatro! Ancora emozionati da ciò a cui avevamo assistito, dopo aver saziato lo spirito, siamo andati a saziare il corpo. Siamo entrati in un ristorante vicino al teatro Marinskij: Sadko. Il ristorante è apparso subito molto grazioso, elegante con decorazioni tradizionali russe. Abbiamo mangiato molto bene ed il conto è stato non troppo caro. Da segnalare il caviale di salmone con blinis (crespelle salate di origine russa) e panna acida, medaglioni di manzo con salsa chantarelle e patate pancakes. Siccome era il compleanno di Alice, mia figlia, ci siamo fatti portare, con un pò di difficoltà a trovarla, una candelina da mettere sopra un dessert loro tipico.

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Domenica 9 Luglio 2017 – Totale a piedi km 42 (Maratona) + 2,2

Il giorno della Maratona delle Notti Bianche è arrivato! Sveglia presto, per me e per Giulio (fidanzato di mia figlia Alice), colazione abbondante ma veloce, vestizione per la corsa e via verso la partenza della gara che si effettuava davanti all’Ermitage. Ore 8,30 si parte, inizia la grande abbuffata di chilometri (42,195). Passaggio davanti all’Ammiragliato e, imboccato il ponte Blagoveshchenskiy, arriviamo sull’isola Vasil’evskiy. Costeggiata la Kunstcamera (camere delle meraviglie) che è stato il primo museo russo, abbiamo poi attraversato il ponte Tuchkov approdando sull’isola Petrogradskaya. Siamo passati vicino alla Fortezza di S.Pietro e Paolo, meta dell’escursione di domani, imboccata la strada costeggiante la Nevka e all’altezza del Giardino Botanico abbiamo attraversato l’isola in direzione ovest verso l’isola Krestovskij. Raggiunta l’isola passando sopra il ponte Bolshoy Krestovskij, abbiamo ammirato i suoi parchi, tra i quali quello per il divertimento dei bambini. Il ponte Bolshoy Petrovsky, famoso perché, nel 1917, vi fu gettato il corpo senza vita di Rasputin, ci ha portato dopo 18 km in una nuova isola: Petrovsky. Dopo 2 km altro ponte e ritorno sull’isola Petrogradskaya. Passaggio Mezza Maratona (21° Km) sopra il ponte Birzhevoy che ci riportato sull’isola Vasil’evskiy. Altro ponte: Dvortsoviy e ritorniamo di fronte all’Ammiragliato. Giro per la parte ovest della città e arrivati sulla riva della Fontanka costeggiata la stessa per 4 km fino ad imboccare la prospettiva Nevsky (30° Km). Raggiunto il Monastero Aleksandr Nevsky, costeggiata la Neva, passando vicino alla Chiesa della Resurrezione ed ai giardini d’Estate, siamo finalmente arrivati, ovviamente stremati, alla fine situata nello stesso punto della partenza : Ermitage!

E poi la felicità con la meritatissima medaglia al collo! Poi barcollando abbiamo preso la Metro che ci ha riportato, per fortuna, vicino al nostro appartamento. Dopo la doccia, una ricca dose di antinfiammatori e dopo aver mangiato qualcosa malgrado lo stomaco fosse ancora chiuso per la fatica effettuata, abbiamo raggiunto le nostre donne: Tamara ed Alice. Durante le ore della nostra corsa (quasi 5 !) erano andate a visitare il famoso museo Fabergè, ospitato nel palazzo Suvalovskij sulle rive della Fontanka. Il museo ospita numerosi reperti tra i quali spiccano i capolavori delle uova-gioiello che l’artista Peter Carl Fabergé confezionò per gli zar (Alessandro III e Nicola II). Loro ci aspettavano di fronte al museo da dove partono alcuni battelli che fanno un giro sui canali della città. Lo scopo era, oltre alla spettacolarità della gita, quello di riposarci dopo la stressante gara. Ci siamo quindi imbarcati.

La crociera prevedeva all’inizio di navigare sulla Fontanka. Abbiamo quindi rivisto, ovviamente da diverse angolazione, la chiesa della Trinità ed imboccato lo stretto canale Kryukova rivisto quella di S. Nicola dei Marinai, il teatro Mariinskij fino a giungere alla Nuova Olanda. Il giro è continuato sulla Moyka: Palazzo Yusupov, Cattedrale di S. Isacco quindi all’altezza dell’Ermitage tramite un piccolo canale : Zimnyaya, siamo sbucati sulla Neva.

Stop vicino alla Kunstkamera con vista sulla vecchia Borsa di SPB e sulle 2 colonne Rostral (il nome deriva dalla parola latina Rostrum punta della nave) vecchi fari che presentavano diversi bracieri ad olio. Puntatina alla Fortezza di S. Pietro e Paolo e ritorno all’Ermitage.

Presa la Metro (Linea 3) dalla vicina fermata di Gostiny Dvor abbiamo raggiunto Ploschad Aleksandra Nevskogo nei pressi del Monastero di Aleksandr Nevsskij, il più antico monastero di SPB, entro le cui mura si trova la Cattedrale della Trinità e la Chiesa dell’Annunciazione. Annessi vi sono vari cimiteri, tra i quali il Cimitero Tichvin, dove riposano alcune delle maggiori personalità della cultura russa, come Dostoevskij, Chajkovskij e Musorgskij. Ritornati sempre con la metro sulla Prospettiva Nevsky all’altezza del Dom Knigi, abbiamo visitato la libreria più grande della città sorta dentro l’ex edificio Singer. Siamo poi arrivati al Passage, una galleria commerciale lunga oltre 180 metri. Qui abbiamo acquistato oggetti in ambra. Altra sosta all’Eliseevsky, la migliore gastronomia della città, un negozio veramente affascinante, da non perdere! Quindi a piedi fino all’appartamento.

Alla sera abbiamo cenato all’Amarcord in via Zhukovskogo 49, ristorante italiano per riassaporare i nostri cibi. Tale ristorante ci era stato consigliato dai membri della società che gestisce il nostro appartamento SPB24.

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Lunedì 10 Luglio 2017 – Totale a piedi km 5,8 Fortezza + 3,2 Elagin

Con la metro, prima la linea M4 dalla stazione Dostoyeskaya fino alla stazione Spasskaya e poi la linea M2 fino alla fermata Gorkovskaya (stazione dall’aspetto avveniristico e spaziale), abbiamo raggiunto l’isola Petrogradskaya, dalla quale iniziò la costruzione della città. Preso il Prospekt Kronverkskij abbiamo ammirato la splendida moschea di Konny Pereulok il cui minareto raggiunge i 49 metri di altezza. Spettacolare l’entrata. Sulla via Kuybysheva abbiamo ammirato un magnifico palazzo chiamato Palazzo Ksesinskaya dal nome dell’amante dello zar Nicola II e da lui fatto costruire per ospitare Matilda che all’epoca era prima ballerina dei teatri imperiali. Attraverso vie interne, abbiamo raggiunto le sponde della Grande Neva all’altezza della Scuola Navale Nakhimov. Di fronte alla scuola era ormeggiato l’Incrociatore Aurora, famoso per aver dato il segnale d’inizio della rivoluzione d’ottobre con un colpo di cannone per questo diventato un museo frequentatissimo. Costeggiando la Grande Neva e poi la Neva siamo giunti di fronte alla capanna in legno che è stata la prima residenza dello zar Pietro il Grande ai tempi della fondazione di SPB. Attraversata Piazza della Trinità, il ponte Ioannovsky ci ha fatto arrivare all’isola Zayachy dove, attraverso la porta di San Giovanni, siamo entrati nella Fortezza dei Ss. Pietro e Paolo. Tale fortificazione, progettata da D. Trezzini ha avuto diversi ruoli, come comando militare e come prigione. Oggi è un museo. Potete girare per i viali gratuitamente. A pagamento invece è l’entrata alla Chiesa, alla Cappella di sepoltura dei Gran Duchi ed al carcere Trubeckoj. Tenere presente che la fortezza è chiusa il Mercoledì. L’interno della Chiesa in stile barocco, presenta un’iconostasi unica nel suo aspetto: una specie di torretta sopra il santuario. La cattedrale ospita i resti di quasi tutti i sovrani di Russia da Pietro il Grande a Nicola II e la sua famiglia. Abbiamo visitato la Cappella di Santa Caterina Martire con al centro i sepolcri dell’ultimo zar Nicola II e della zarina Aleksandra Fedorovna Romanova, circondati da quelli dei cinque figli. Tramite un passaggio coperto siamo entrati nel Mausoleo dove sono state traslate le tombe dei Granduchi che non trovavano più spazio nella Cattedrale in cui sono rimasti solo gli ex regnanti. Il nostro giro della Fortezza è poi proseguito con la visita alla Prigione del Bastione Trubetskoy. Questa è stata la principale prigione politica della Russia zarista, costruita nel 1872. Abbiamo fatto un giro curiosando tra le celle. Esternamente erano scritti i nomi dei detenuti più famosi. Erano esposti in bacheche i ruvidi indumenti indossati dai carcerati. La giornata era splendida, ed allora, usciti dalla fortezza, abbiamo indugiato al sole, facendoci diverse foto, avendo il panorama della città sullo sfondo, prima di mangiare al ristorante Koryushka che si trovava nei pressi. Discreto, ma molto bello come visuale. Attraversata la Malaya Neva (Piccola Neva) sul ponte Kronverkskij, abbiamo preso la linea M5 viola alla stazione Stantsiya Sportivnaya decisi a raggiungere l’isola Elagin. Scesi a Krestovskiy Ostrov (isola Krestovskij), siamo arrivati alla nostra meta, dopo aver attraversato un lungo ponte. L’isola Elagin è uno dei luoghi preferiti dagli abitanti di SPB per trascorrere il proprio tempo libero: fare passeggiate, correre, andare in bicicletta, pattinare, andare in barca ed in inverno fare del fondo con gli sci. Abbiamo ammirato il palazzo reale di Elagin, costruito dall’architetto Carlo Rossi, abitato d’estate durante il regno di Alessandro I.

Dopo esserci riposati sull’erba, abbiamo ripreso il cammino di ritorno verso la stazione metro dell’andata. La sera, stanchi del nostro pellegrinare, abbiamo deciso di cenare in un ristorante vicino al nostro appartamento in ulitsa (via) Rubinshteyna: Waterloo cucina belga.

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Martedì 11 Luglio 2017 – Totale a piedi km 7,5

Ultima giornata a SPB. La nostra meta è un altro gioiello che ci regala questo angolo di Russia: Peterhof (Corte di Pietro) a circa 20 km ad Ovest da SPB. Di mattina presto alla Stazione Metro Vladimirskaya, abbiamo preso la linea M1 Rossa, scendendo dopo 6 fermate alla stazione Avtovo. Una stazione bellissima, degna di essere vista. Saliti su una Marshrutka (n° 424), dopo circa un’ora, siamo scesi a Torgovaya Ploshchad vicini al laghetto di Olga (Olgin Prud) che, a sua volta, dista 400 metri dall’ingresso del Parco Superiore di Peterhof. Il laghetto si trova nel mezzo del Kolonistsky Park e, dalle sue acque, emergono due piccole isole che ospitano, rispettivamente, i padiglioni fatti costruire dalla Zar Nicola I per la moglie Aleksandra Fedorovna e per la figlia Olga Nikolaevna. Sulla sponda del lago si trova la Cattedrale di SS.Pietro e Paolo. Stupenda chiesa la cui struttura ricalca, in parte, lo stile della famosa Cattedrale di San Basilio a Mosca. Purtroppo, erano in corso lavori di restauro!

Dopo una breve visita, abbiamo raggiunto l’ingresso del parco superiore che ci è apparso in tutta il suo splendore: viali alberati con al centro diverse fontane, tra le quali spicca quella bellissima del Nettuno, e , sullo sfondo, il palazze reale e la sua dorata chiesa.

Raggiunto il Palazzo Reale, sulla sua destra c’era la biglietteria per l’accesso al Parco Inferiore. Splendida la Grande Cascata che si ammira appena entrati e che forma un tutt’uno con il Palazzo.Ci siamo quindi inoltrati a destra nel parco per ammirare le sue splendide fontane. La prima è stata quella di Sansone, la cui scultura fu eseguita dal Rastrelli. Tale fontana presenta ai lati altre due fontane: la Gran Fontana Italiana e la Gran Fontana Francese. Poi quella del Tritone e, dopo l’edificio dell’Orangerie, quella della Scacchiera, così chiamata perche gli alti piani degradanti in marmo bianco e nero somigliano appunto ad una scacchiera. Lì vicino sono situate le fontane Romane che ricordano le fontane di piazza San Pietro a Roma, di qui il nome delle fontane.

Caratteristica è la vicina fontana della Piramide realizzata con moltissimi tubi di diversa altezza, disposti in ordine piramidale. Poi siamo entrati nel Labirinto, con al centro un’altra fontana. Proseguendo verso Mon Plaisir, vicino alla Voliera, si incontra la fontana del Sole con 16 delfini di bronzo dorato. Il Palazzo Mon Plaisir è un piccolo palazzo per i divertimenti, fatto erigere dallo zar Pietro il Grande.Al palazzo è associato uno splendido giardino. Tornando sul viale Marly si incontrano prima la fontana di Adamo e, passato il Canale Marittimo, la fontana di Eva. Essendo vicini ad un ristorante: lo Shtandard ed essendo ormai abbondantemente passata l’ora del pranzo, abbiamo deciso di porvi rimedio. Niente di eccezionale!

Ripreso il cammino abbiamo ammirato la Cascata dei Leoni, le fontane Menager e quindi la Cascata della Montagna d’oro. I gradini sono ricoperti di foglie di rame dorato che creano con l’acqua che scende un riflesso dorato, da qui il nome. Siamo così giunti a Palazzo Marly, un incantevole palazzo barocco, voluto da Pietro il Grande come tranquillo rifugio, che è circondato da due stagni: uno rettangolare ed uno a forma di mezza luna. Durante il nostro cammino per raggiungere l’Ermitage abbiamo avuta la visita di un gradito ospite: uno scoiattolo che ci ha avvicinato per cercare cibo. Gli scoiattoli sono molto numerosi nel parco ed ovviamente sono abituati alla presenza dei turisti. Una nota curiosa dell’Ermitage: una seggiovia biposto utilizzata per far salire gli ospiti fino alla zona pranzo. Il tavolo da pranzo, come nell’Ermitage visto nel parco di Pushkin, era abbassato e sollevato per consegnare gli ordini e servire il cibo, in modo che i commensali non fossero disturbati dalla presenza dei servi. A questo punto, viste le cose più importanti del parco inferiore e stanchissimi, abbiamo deciso di ritornare a SPB. Abbiamo raggiunto il Canale Marittimo, al cui termine, nel Mar Baltico, vi è la banchina degli aliscafi. Viaggio piacevole e veloce.

Dopo la doccia e il riposo nel nostro appartamento, siamo usciti per cenare. La nostra scelta è andata al ristorante dove abbiamo mangiato meglio : il Giorgiano Cat cafè. Sempre ottimo!

Ritornati all’appartamento abbiamo, ahimè, dovuto preparare le valige! Il nostro soggiorno era terminato. Abbiamo lasciato SPB avendo constatato di persona quello che molti dicono: San Pietroburgo è una delle città più belle al mondo!

Arrivederci splendida San Pietroburgo!

Арриведерци сплендида Сан Пиетробурго!

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Cappella di S.Caterina

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Piazza del Palazzo-Ermitage

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Pavlovsk-La Reggia

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Pavlovsk-Camera di Maria Feodorovna

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Passage

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Pasticceria Eliseevsky

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Gita Battello

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Monastero A.Nevskij

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Fortezza SS.Pietro e Paolo

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Chiesa SS.Pietro ePaolo

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Moschea

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Incrociatore Aurora

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Chiesa SS.Pietro e Paolo

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Teatro privato Jusupov

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Chiesa sul Sangue Versato

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Chiesa sul Sangue Versato

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Peterhof Ermitage

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Coda alla Reggia di Caterina

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La Sala Grande

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La Sala d'Ambra

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Vista Parco dalla Galleria Camerun

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Padiglione della Grotta

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Ermitage Parco Pushkin

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Cat Cafè-Involtini

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Statua di Bender

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Peterhof Cattedrale SS.Pietro e Paolo

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Piazza Decabristi

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Compleanno Alice

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Teatro Marinskij-Giselle

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Giardini d'Estate

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Cattedrale S.Isacco

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Cattedrale S.Isacco

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Museo Fabergè

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Maratona

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Fontane Romane

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Fontana Sansone

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Parco Superiore

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Cattedrale di Kazan

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Staz.metro Avtovo

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Isola Elagin

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Fuori dalla Fortezza

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