Mar del Plata a Pasqua

E' stato un viaggetto piccolo piccolo. In questo momento sono a Rosario e con un'amica abbiamo deciso di passare la Pasqua a Mar del Plata, approfittando dell'offerta di albergo del sindacato: Unione dei Lavoratori delle Attivitá sportive e civili, a cui appartiene la mia amica. In Argentina la Confederazione del Lavoro é divisa in vari rami e...
Scritto da: Matusca
mar del plata a pasqua
Partenza il: 09/04/2009
Ritorno il: 12/04/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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E’ stato un viaggetto piccolo piccolo. In questo momento sono a Rosario e con un’amica abbiamo deciso di passare la Pasqua a Mar del Plata, approfittando dell’offerta di albergo del sindacato: Unione dei Lavoratori delle Attivitá sportive e civili, a cui appartiene la mia amica. In Argentina la Confederazione del Lavoro é divisa in vari rami e ogni settore prevede attivitá ricreative, per cui ha per i suoi affiliati hotel in vari posti di vacanza. Oltretutto sono begli alberghi, nel cui ristorante si mangio con prezzi dimezzati rispetto ad un ristorante normale.

Il viaggio da Rosario é lungo (circa 10 ore) e costa 128 pesos (andata), da Buenos Aires dovrebbe essere circa 70 pesos. Abbiamo trovato un tempo splendido che ci ha permesso di godere la cittá che é nata e cresciuta sul mare. Il lungocosta é su tre livelli: un primo livello costeggia la spiaggia, il secondo é sul costone (non molto alto) quasi a picco sul mare ed il terzo molto piú in alto. Il primo giorno oltre a farci una bella camminata lungo mare, siamo andate in gita a Sierra e Laguna de los Padres. E’ una zona collinosa molto bella ed interessante. Infatti lí fu costruita la prima reducción gesuitica (i gesuiti erano solo tre). Quando poi il re di Spagna espulse i gesuiti la reducción fu distrutta. Quello che c’é é una ricostruzione fedele. Nella sierra c’é anche la “Grotta dei fazzoletti”, dove le donne che vogliono un figlio si recano e lasciano un fazzoletto: ce ne sono migliaia. Il costo é stato di 35 pesos.

Il venerdí siamo andate al porto peschereccio, che é molto tipico perché le barche sono tutte uguali e dipinte con prevalenza di arancione. Sempre al porto c’é una loberia, cioé zona protetta con leoni marini, che prendono il sole, sguazzano contenti nell’acqua e magari si litigano con un cane, come é successo proprio quando c’eravamo noi.

Ma la cosa piú simpatica é stato il fatto che la gente era tutta riversata sul mare a prendere il sole e a fare il bagno. Anche la grande piazza dove si trova il casinó era piena di gente, sdraiata nella piazza a prendere il sole, in costume naturalmente. C’erano anche spettacoli di cantanti. Questi sono interessanti perché il pubblico partecipa con calore. Quando una cantante ha cantato “Don’t cry for me, Argentina” (in spagnolo), la gente é impazzita, molti avevano i lucciconi. Possiamo pensare quel che vogliano certo é che Evita Perón occupa un posto enorme nel cuore della maggioranza degli argentini.

Ma piú belli ancora sono stati due spettacoli di musica folcloristica (chamamé, gato, escondido, chacarera, zamba). Nella piazza in cui si svolgevano la gente ballava con tanto entusiasmo, non solo gente grande, ma anche moltissimi ragazzi giovani, c’era persino un bambino di circa 7 anni che ha ballato molto tempo. Tango niente, fuori di Buenos Aires, evidentemente la gente preferisce un altro tipo di musica. E’ stato veramente entusiasmante vedere come ballavano, con che impegno e piacere, mentre ai lati gli altri accompagnavano battendo le mani a ritmo di musica e cantando.

Notizie piú pratiche. Non so gli alberghi, ma mangiare costa piuttosto poco (per noi): una paella (per due) con pesce fresco circa 65 pesos. Taxi non so, abbiamo camminato. Il bus circa 1,75 il viaggio. Poi perchi vuole fare le ore piccole la cittá é piena di locali.

Insomma Mar del Plata vale la pena.



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