Maputo, la città delle acacie

Quindici giorni a Maputo, in visita alla figliola che vive in Mozambico da circa cinque anni. Visita a vari parchi, al Museo di Storia Naturale, alla Stazione Ferroviaria, a vari centri commerciali e mercati locali. Nel complesso un'esperienza meravigliosa, un posto stupendo, una città in grande espansione.
Scritto da: pulapula
maputo,  la città delle acacie
Partenza il: 03/04/2011
Ritorno il: 18/04/2011
Viaggiatori: 1
Spesa: 2000 €
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In aprile sono stata quindici giorni a Maputo, ospite di mia figlia che vive in Mozambico da circa cinque anni. E’ stata un’esperienza indimenticabile. Il periodo dell’anno è particolarmente indicato per visitare il Paese. La stagione è autunnale con temperature medie di 26/27 gradi quindi estremamente gradevoli. E’ il periodo anche della fioritura degli alberi di acacie che abbelliscono le larghe avenidas con le loro chiome verdi ed i fiori di un rosso fiammeggiante ( Maputo si chiama infatti la città delle acacie). Tutta la città è in grande espansione; da alcuni anni sorgono nuovi palazzi, nuovi hotels, centri commerciali che nulla hanno da invidiare a quelli europei Recentemente è sorto anche il nuovo aeroporto internazionale. La pulizia delle strade è molto migliorata e sono in funzione mezzi per la raccolta dei rifiuti inviati dall’Italia. Ci sono bellissimi parchi molto ben tenuti. Ho personalmente visitato il Parco dei Professori, dove c’è anche un ottimo bar ristorante e da cui si può godere la vista dell’Oceano Indiano. Il Parco degli Innamorati dove si fanno i matrimoni secondo un folklore locale che prevede cortei con balli e canti tipici. Il Parco dei Cronisti dove c’è un altro bar ristorante gestito da un italiano, per la precisione un romano che ha messo in bella mostra una targa con su scritto Campo de’ fiori! Ci sono interessanti monumenti come la Stazione Ferroviaria, eretta alla fine dell’800 da Eiffel (quello della torre Eiffel di Parigi). Edificio molto caratteristico in stile liberty con una grande cupola in rame. C’è poi la Casa di Ferro, sempre di Eiffel, edificio che doveva essere la residenza del governatore di Maputo. Solo che è stata costruita utilizzando pannelli metallici senza rendersi conto che, dato il clima, sarebbe stato una specie di forno. Il governatore non ci abitò mai e solo recentemente, con l’installazione dell’aria condizionata, è diventata la sede di un Associazione culturale. Vi è il bellissimo Lungomare con le spiagge di sabbia finissima e bianca abbellito recentemente, su un muro di protezione, da un mosaico di un centinaio di metri, opera dell’artista mozambicano Naguib. Un’opera d’arte di enorme bellezza dedicata a Samora Machel primo Presidente del Mozambico, rappresentante oltre alla flora ed alla fauna del paese, una serie di figure danzanti formate da tessere di una pasta vetrosa che brilla alla luce del sole. La bianca Cattedrale cattolica, la Chiesa di San Francesco che sembra una campanula rovesciata, le tante moschee, il cimitero monumentale, i mercati ricchi di colori e di oggetti artigianali molto belli, la possibilità di fare un giro per la città su un trenino coloratissimo con fermate nei luoghi più caratteristici, il bellissimo Museo di Storia Naturale dove si può ammirare in tutta la sua varietà la fauna del paese, le ampie avenidas e le più piccole ruas, le acque dell’Oceano, le albe ed i tramonti tutto contribuisce a rendere indimenticabile il soggiorno in città.


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