Manchester tra calcio e cultura
Pasqua a Manchester, perché no? Metti di avere un papà appassionato di calcio, metti che uno dei suoi sogni da sempre sia assistere ad un incontro del Manchester United all’Old Trafford. Metti che poco prima di Natale Easyjet annunci che in primavera aprirà la tratta Genova – Manchester: decidere che hai trovato il regalo giusto per papà e trovarti sul volo per Manchester, giovedì 29 Marzo è un attimo! E quindi eccoci qua: appena atterrati nel Regno Unito.
Ci aspettiamo una cittadina grigia e industriale e invece già dal treno che porta dall’aeroporto al centro percepiamo una città molto British, ma vivace e interessante. Dopo una cena rapida e una notte all’Holiday Inn Express Oxford Road, ci alziamo venerdì e partiamo alla scoperta della città. In una decina di minuti raggiungiamo il centro, la Central Library, l’incredibile John Ryland Library, dove è conservata una pagina del Vangelo secondo Giovanni e il quartiere medievale con la cattedrale. A pochi passi dalla cattedrale il museo del football, che interessa e diverte anche me e la mamma. Il museo è gratuito, contiene molti cimeli e ricostruisce la storia del calcio, dalle origini ai giorni nostri. Con un’offerta di sei pound si ha diritto a una serie di attività interattive come palleggiare, tirare una serie di calci di rigore, fare foto con la F.A. Cup o in una stampa ricreata. Il museo è adatto a persone di tutte le età e garantisce un paio d’ore di svago.
Dopo un pranzo veloce al Norther grilled cheese, un piccolo chiosco dove si possono assaggiare degli squisiti toast al formaggio, ci siamo spostati al museo della scienza e dell’industria, un tributo alla Manchester dell’800. Anche questo museo è gratuito e molto fruibile: ci sono una zona dedicata all’industria tessile, dove è possibile vedere l’evoluzione dei macchinari e delle tecniche di lavorazione della lana, un’area interamente occupata da locomotive di ogni epoca, un padiglione dedicato all’industria aerospaziale e uno dove sono esposti tutti gli strumenti tecnologici in sequenza. Dal grammofono all’Ipod, dal telex al tablet, TV, radio, telefoni, ecc. Non vi nascondo che io non avevo mai visto buona parte di questi oggetti! Dopo una rapida cena al Waldorf pub, con atmosfera e menù davvero English, e dopo aver percorso quasi quindici chilometri a piedi in un giorno, siamo andati a dormire! Credo di poter dire che due giorni sono l’ideale per visitare Manchester, dosando meglio le energie, ma una giornata un po’ intensa come la nostra permette comunque di vedere le cose più importanti. Chi ha tre o quattro giorni a disposizione in genere ne approfitta per visitare Liverpool in treno.
Il sabato siamo usciti con calma e siamo andati all’Old Trafford, dove papà si è scatenato al Manchester United Store. Poi la mamma ed io lo abbiamo lasciato alla sua partita e ci siamo dedicate allo shopping all’Intu Trafford Centre: un enorme centro commerciale con tanti negozi che a Genova non ci sono. Verso le sei ci siamo ritrovati tutti in hotel e abbiamo concluso la nostra vacanza al Pieminister, un piccolissimo locale specializzato nelle tipiche torte salate monoporzione inglesi.
Domenica mattina un ultimo giretto in centro, un caffè su Piccadilly Garden e di nuovo in treno per l’aeroporto.
Il sogno di papà è stato realizzato e il fine settimana a Manchester è andato benissimo. Adesso inizieremo a pensare alle vacanze estive!