Mamma li turchi!

Non esclusivamente un viaggio, ma un'esperienza di viaggio
Scritto da: viagginerodavol
mamma li turchi!
Partenza il: 23/07/2013
Ritorno il: 05/08/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
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Ormai nella cerchia dei miei amici e compagni di viaggio sono diventato famoso per gli orari impossibili delle partenze dei miei viaggi. Per non smentirmi anche questa volta io, la mia compagna e una coppia di nostri inseparabili amici siamo partiti da casa alle 04.30 del mattino del 23 luglio in modo da poter prendere l’autobus che collega la mia città con l’aeroporto di Catania ed a sua volta per prendere l’aereo che ci portasse a Roma. I vettori aerei e gli alberghi ( come da mia abitudine ) sono stati prenotati con molto anticipo e stavolta per raggiungere la prima tappa del nostro viaggio in Turchia ci siamo serviti della compagnia di bandiera del Paese che ci apprestiamo a visitare. Volo regolare e puntuale in cui, anche in cibo in economy non era affatto male. Al nostro arrivo ci aspettava la macchina che avevo prenotato dall’Italia fornita dall’albergo ( Historia Hotel www.historiahotel.com ) nel quale soggiorneremo in queste due notti che ci fermeremo ad Istanbul. Posto carino, molto raccolto ubicato proprio dietro la moschea blu. Dato che noi avevamo già visitato varie volte la città sul Bosforo, stavolta ho contattato una persona del luogo che ci potesse accompagnare a scoprire dei posti meno frequentati dai turisti mordi e fuggi, così attraverso internet ho preso accordi con Adriana (lacasadelladry@hotmail.com) per fare di questi due giorni ad Istanbul un esperienza nel viaggio! Il pomeriggio stesso del nostro arrivo c’incontriamo nella hall del l’albergo e subito c’immergiamo nelle vie e nelle viuzze di questa grande città cosmopolita, da Sultanahmet ci siamo spostati a piedi fino alla torre di Galata attraverso l’omonimo ponte con i pescatori, passando attraverso un piccolo mercato locale del pesce molto caratteristico, dove poi in serata mangeremo, in riva al Bosforo in un ” ristorantino molto improvvisato ” un panino con lo sgombro arrostito cipolle e pomidoro molto buono, da li ci siamo goduti il sole morente che illuminava d’oro il Bosforo con le sue innumerevoli moschee che si affacciano in questo specchio d’acqua. Dopo mangiato e goduto del panorama, su suggerimento della nostra guida per caso abbiamo assistito ad uno spettacolo folcloristico, molto bello, ( costo di 140 lire turche la coppia ) al Hocapaşa Culture Center in Ankara caddesi. Sfiniti per la prima giornata campale ci ritiriamo in albergo non potendo non notare quanta gente sia riversata in strada e come si possa passeggiare tranquillamente per la città ( siamo in pieno Ramadan ).

24 luglio 2013

La colazione non è davvero un granché in albergo, ma resta funzionale per la sua ottima posizione dietro la moschea blu dunque in pieno centro storico. Abbiamo deciso di servirci per tutta la giornata di Adriana che ci accompagnerà alla scoperta di una Istanbul diversa dal solito circuito turistico, ci vediamo verso le 10 del mattino e subito partiamo per una veloce visita del Gran Bazar, ma soprattutto vediamo il secondo piano dei magazzini con gli artigiani al lavoro ed il set di Skyfall sui tetti. Il caldo è opprimente e decidiamo, all’uscita, di prendere un taxi che ci porti alla Moschea di Fatih, che visitiamo all’interno recandoci successivamente al mercato rionale nelle vicinanze che si svolge esclusivamente il mercoledì. Visita interessante per poter ” annusare” uno spaccato di vita vero della città turca. Successivamente abbiamo passeggiato attraverso il quartiere di Carcamba ed abbiamo potuto, sfortunatamente, soltanto vedere dall’estero la moschea di Fetih dato che quel giorno era chiusa. Siamo poi scesi attraverso il quartiere di Balat e Fener ed abbiamo potuto ammirare l’antico liceo greco, in seguito ( sempre a piedi ) siamo entrati a visitare la più antica chiesa greco ortodossa di Istanbul HAGIA YORGI e la sede del Patriarcato Greco Ortodosso. Nel pomeriggio siamo tornati sulla via maestra ed abbiamo visitato la moschea di Solimano, siamo scesi verso il bazar delle spezie, abbiamo ” vissuto ” la via Hasicilar Kaddesi ed infine ci siamo addentrati nella piccola, ma molto bella, moschea adiacente alla via in cui eravamo ( confesso che non ne ricordo il nome ) con all’interno delle bellissime maioliche. Alla fine della faticosa ma piacevole giornata abbiamo anche preso l’efficientissima metro di superficie, siamo scesi alla fermata della Moschea Blu ci siamo accomiatati da Adriana e finalmente in albergo ci siamo stesi. I piedi reclamavano Pace! La sera abbiamo cenato, al ristorante Ali Babà difronte la Moschea di Solimano. Esperienza toccante seduti in mezzo a 350 tavoli, imbanditi con le ordinazioni dei commensali e con le bevande sul tavolo senza poterle toccare, in attesa del segnale, da parte del muezzin, che desse il permesso di poter finalmente mangiare e bere dopo un’intera giornata dedicata alla privazione ed al sacrificio in nome del Profeta! Abbiamo mangiato di tutto e di più, molto bene, sicuramente satolli ci siamo fatti una passeggiata digestiva fino in albergo.

25 luglio

Sveglia, colazione, ultima sistemata ai bagagli e poi in macchina ( offerta dall’albergo ) che ci porta in aeroporto per il tratto Istanbul/Kayseri. Poco prima dell’atterraggio qualche vuoto d’aria ci ha fatto abbastanza sobbalzare. Messi i piedi finalmente a terra ci aspetta la macchina, precedentemente prenotata dall’Italia con Hertz, una comoda Ford focus diesel che ci accompagnerà per tutto il resto del nostro viaggio. Piccola nota informativa per chi come noi ha deciso di fare il viaggio in macchina, la benzina come il gasolio costano un botto! Tra le 4,45 e le 3,98 lire turche al litro. Visitiamo la cittadina di Kayseri addentrandoci all’interno delle sue possenti mura medievali, nella cittadella con l’immancabile bazar, i depositi della lana con cui si fabbricheranno i tappeti ed il grazioso patio del caravanserraglio. Dedichiamo un paio d’ore alla visita della città e poi riprendiamo la macchina con direzione impostata sul fido navigatore Goreme. Piccolo appunto: le distanze che sulla carta sembrano piccole ( ed in effetti lo sono ) ma la mancanza di autostrade rende i trasferimenti, a volte, abbastanza lunghi!

26 luglio

Alloggiamo al Sultan Cave hotel (www.sultancavesuites.com scelta azzeccatissima) dove il check-in ci viene fatto da un turco che parla perfettamente l’italiano (Memetz) il quale nel pomeriggio del giorno successivo ci farà anche da guida per la scoperta di chiese rupestri lontane dal circuito turistico. La mattina la impegniamo nella visita del museo all’aperto di Goreme. Molto interessanti la Tokali Kilise e la Elmali Kilise, ma è tutto il complesso che si presta ad essere visitato con attenzione, insolitamente nonostante il sole non sentiamo troppo caldo, ma comunque è consigliabile sempre avere una bottiglia d’acqua. Nella tarda mattinata ci mettiamo in macchina e ci dirigiamo verso Urgup, arriviamo ormai all’ora di pranzo inoltrata e veniamo attirati da una signora che ai margini di una specie di bar cuoce delle ” piadine ” ( la gozleme ) con all’interno formaggio, cipolle, pomodoro. Il padrone del locale, che parla francese, c’invita ad accomodarci all’interno del locale con giardino e noi attratti dal profumo ci facciamo ammaliare ( nel resto del viaggio non ne mangeremo mai più di così buone ). Il nome del locale non lo ricordo ma è situato nella piazza principale del paese. A due chilometri da Urgup c’è il paese di Mustafapasa con la sua chiesa greco-ortodossa e le sue stradine strette e pittoresche con i frontoni scolpiti testimonianza dell’occupazione greca del passato. Nel pomeriggio torniamo a Goreme, abbiamo appuntamento con Memetz che ci porterà a visitare alcune chiese rupestri, molto belle, all’interno di proprietà private. Il giro però termina con le solite soste commerciali in una fabbrica di tappeti ed in una fabbrica di vasellame. Visitiamo anche il locale caravanserraglio restaurato ed adibito a spettacoli serali dei Dervisci rotanti. Ceniamo in albergo. Ottima scelta!

27 luglio

La mattina pantagruelica colazione in terrazza con vista panoramica su Goreme e su tutta la vallata, successivamente prendiamo la macchina e i dirigiamo verso Nevsehir e le città sotterranee di Kaymakli e Derinkuyu che abbiamo visitato autonomamente. Confesso che avevo qualche timore claustrofobico ma escluso alcuni punti in cui si cammina quasi a quattro zampe il giro non è stato traumatico anzi alcune volte pure eccitante per il dedalo di tunnel ( ben segnalati ) in cui il turista viene indirizzato. Nel pomeriggio visitiamo la vallata di Peristrema ( Ihlara ) prima di addentrarsi nel sito ci sono alcuni localini graziosissimi con delle palafitte poste sul corso di un ruscello, molto ameni ma con prezzi abbastanza cari, buoni per essere utilizzati per rilassarsi prima del trekking di almeno 6 km all’interno della valle dove con una bella passeggiata, costeggiando il fiume, si possono visitare le chiese rupestri di San Giorgio, del Serpente e moltissime altre a metà del percorso ci si può anche rinfrescare in altre palafitte con annesso bar. Rientriamo nel tardissimo pomeriggio in albergo e ceniamo a base di kebab in un ristorante a Goreme proprio difronte alla moschea.

28 luglio

Sveglia alle 03.30 del mattino per partecipare alla tour in mongolfiera. Noi scegliamo la Butterfly ballon, il prezzo concordato è di 140 euro a persona, li vale tutti! Prima dell’alba veniamo presi dal pulmino della società che abbiamo scelto per il tour, ci portano a fare colazione e subito dopo andiamo al luogo dove i palloni stanno per essere gonfiati e subito scattano le foto a raffica mentre il rumore dei bruciatori del gas stanno riempiendo i palloni che sono già quasi pronti per il decollo. Il comandante ci spiega ( in inglese ) le regole base come comportarsi in volo, per un eventuale incidente ( scattano gesti di scongiuri ) e come comportarsi all’atterraggio. Si parte! L’emozione e’ indescrivibile, librarsi da terra silenziosamente è quasi senza accorgersene e’ senza dubbio un’esperienza indimenticabile, ti rende parte di un paesaggio e di un panorama mozzafiato che difficilmente si dimentica. Gli scatti con la macchina fotografica non si contano, nonostante siamo sistemati in quattro comparti nella cesta e siamo, in totale, sedici persone non abbiamo la sensazione di essere in troppi. Alle 07.00 e’ già tutto finito. Atterriamo direttamente sul camioncino e ci offrono un buon prosecco come augurio di fine volo ed il diploma di aviatori in mongolfiera! Aiutiamo a sgonfiare il pallone, foto di rito con il simpaticissimo pilota e ci riportano in albergo, colazione, saldiamo il conto e via verso la tappa tecnica di Konya.

29 luglio

Alloggiamo al Hich Hotel (www.hichhotel.com), albergo e’ stato inaugurato da qualche mese proprio adiacente alla piazza centrale ed alla moschea di Selimiye Camii. Ottima posizione, ottimo servizio ( non c’è l’ascensore ) e buonissima colazione. La cittadina non offre un granché oltre il monastero del fondatore dell’ordine dei Dervisci, sulla guida touring e’ considerato un sito imprendibile, ma a noi non ha suscitato nessuna emozione. Ci facciamo una bella passeggiata sulla strada principale la Alaeddin Caddesi ed all’omonimo parco che delimita il viale su cui si affacciano altre belle moschee. Ho parlato precedentemente di sosta tecnica perché la nostra metà finale di oggi e’ Pamukkale, Konya e’ servita per spezzare un viaggio in macchina che era già durato oltre 5 ore, da Goreme, mentre se avessimo deciso di continuare mi sarei dovuto sobbarcare oltre nove ore di macchina ( non sarei arrivato intero! ). Nel tardo pomeriggio arriviamo alla nostra metà finale ed alloggiamo al Melrose House Hotel ( www.melroseresidence.com ), dalle nostre parti sarebbe considerata una pensione, ma devo dire che nonostante il kich delle camere ci siamo trovati molto bene, la struttura possiede anche una piscina non grandissima ma “bagnabile”. Nei vari racconti di Turisti per caso, a cui mi sono ispirato, si suggeriva di avviare la visita del sito storico e delle piscine di Pamukkale nel pomeriggio e così abbiamo fatto! Il caldo era quasi asfissiante ma le rovine della città vecchia di Hierapolis sono affascinanti e molto ben conservate. Tenete presente che il museo all’interno del parco archeologico e’ chiuso di lunedì! Conviene parcheggiare la macchina sopra il sito archeologico e con un biglietto unico (da lì si possono visitare sia le rovine che le piscine di calcare). Solita raffica di foto al paesaggio ed alla mia compagna, nel tardo pomeriggio c’immergiamo nelle acque termali delle piscine e stiamo a contemplare il paesaggio ed ad usufruire dei benefici di queste acque fino al tramonto del sole ( foto stupende con quel tipo di luce). P.s. attenzione alle cadute! Io ne ho fatta una che ancora il livido me la ricorda! In serata abbiamo cenato in albergo, ottima scelta.

30 luglio

Colazione in hotel, non abbondantissima ma comunque decente, saldato il conto ci aspetta la nostra prossima metà del tour della Turchia, Smirne. Altre ore di macchina e finalmente nelle primissime ore del pomeriggio arriviamo al Crowne Plaza (www.ihg.com), l’albergo e’ fuori dal centro cittadino ma molto bello. Nel tardo pomeriggio dopo un po’ di relax nell’ampia piscina prendiamo la macchina e ci dirigiamo in città, decidiamo di visitare per prima cosa l’Agora’, proprio a fianco del sito archeologico c’è un parcheggio multi piano a pagamento ( con 5 lire turche abbiamo potuto parcheggiare fino a dopo il tramonto ), non c’è una cassa automatica all’uscita ma un impiegato che ti permette di pagare il parcheggio. Dal quinto piano del parcheggio, dove abbiamo lasciato la macchina, l’altezza ci permette di avere un buona idea dell’Agora’ e quindi decidiamo di non pagare l’entrata e di proseguire nel vecchio bazar perdendoci ( eufemisticamente ) nel dedalo di viuzze. Usciamo sul lungomare Ataturk Caddesi dove c’è una piccola torre in stile moresco, con un orologio alla sua sommità, ammiriamo il tramonto dal molo dei traghetti da dove si susseguono molti locali e ristoranti fino alla posta centrale. Noi però su consiglio di un signore che abbiamo incontrato sul molo e con cui scambiamo qualche parola, decidiamo di andare a mangiare a dieci chilometri oltre il nostro albergo in un paesino che si chiama Guzelbahce, qui abbiamo contrattato per il pesce che volevamo mangiare in uno dei tanti ristoranti davanti al molo con i pescherecci alla fonda, ci siamo seduti e godendo del panorama delle luci di Smirne con sullo sfondo il Crowne ci siamo abbuffati di pesce freschissimo a prezzi irrisori.

31 luglio

Sveglia con assoluta calma, anche se ci aspettano altre quattro ore di macchina per tornare indietro fino a Fethiye, ne approfittiamo della bella piscina che ci mette a disposizione l’albergo e, prima di fare colazione, ci tuffiamo! A quell’ora non c’è nessuno degli ospiti. Siamo gli ultimi a fare colazione, saldiamo il conto e ci dirigiamo verso la cittadina dell’Egeo. Il panorama, che si presenta ai nostri occhi, è una pianura sconfinata di coltivazioni di grano ormai mietuto con alternanze di coltivazioni di alberi di fichi, olivi e vitigni. Nel tardo pomeriggio arriviamo a Fethiye, troviamo l’albergo ( Alesta yacht hotel www.alestayacthhotel.com) prenotato su booking, proprio sul molo dove imbarcano i caicchi per le loro crociere, prendiamo possesso della camera con vista mare ( molto bella e confortevole ). Subito dopo andiamo all’agenzia di noleggio del caicco che avevo contattato dall’Italia Alaturka cruises (www.alaturkacruises.com ) per saldare il resto del costo della mini crociera di quattro giorni ( costo totale 840,00 euro per quattro persone ). La sera, per la cena, ci dirigiamo in centro al mercato del pesce notturno dove è possibile comprare del pesce direttamente dai pescatori e successivamente farselo cucinare nei ristorantini che si sono sviluppati tutt’attorno. Riusciamo a comprare una cernia di oltre 2,3 kg e dei gamberoni giganti alla modica cifra di 90 lire turche ( circa 40 euro ), il “bottino” lo facciamo trasferire direttamente alla cucina di un ristorante adiacente il cui gestore ci aveva fatto simpatia ed attendiamo che il tutto si cucini.

01 Agosto

Colazione sulla terrazza dell’albergo, panorama magnifico! Alle dieci abbiamo appuntamento con un rappresentante dell’agenzia di caicco per portarci al molo e quindi sulla barca che sarà la nostra casa per i prossimi quattro giorni. Piccolo breafing sulle regole da seguire in barca e si parte! Il nostro tragitto da Fethiye ci porterà fino ad Olympos seguendo la costa.

02/04 agosto

Il caldo all’interno delle cabine è insopportabile e quindi ( meno male che ci eravamo portati le mascherine che forniscono sugli aerei ) dormiamo per tutto il tragitto sulla tolda della barca, sui cuscini prendi sole. La “scomodità” della sistemazione è compensata dalla bellezza dei paesaggi alle prime luci del sole e dal fatto che ci si butta direttamente in mare per fare il primo bagno della giornata. Il servizio sul caicco è completo, la mattina un’ottima ed abbondante colazione con miele, frutta, uova e nutella. A pranzo leggeri con un secondo o la pasta ed a cena ci è stato offerto alternativamente una grigliata di pesce, una di carne ed una di pollo! L’equipaggio è formato dal cuoco, il comandante ed uno skipper che tiene le relazioni con gli ospiti e la contabilità delle bevande che sono strettamente a pagamento, i prezzi sono modici! Il tragitto ci porta prima alla caletta della valle delle farfalle, il giorno successivo si visita Kas poi la grotta azzurra con la cittadina di Demre ed alla fine Olympos. Saldiamo il conto delle bevande prima di sbarcare definitivamente dalla barca, ed una volta a terra con un ottimo servizio di autobus privato ( noi abbiamo utilizzato quelli della Pamukkale Lines ) ogni posto ha il suo piccolo schermo digitale, come in aereo, con vari programmi televisivi e musica, ritorniamo a Fethyie sempre all’Alesta ( avevamo lasciato le valigie in deposito ). In serata prepariamo i bagagli per il viaggio di ritorno, in Italia, e andiamo a cena sempre al mercato del pesce serale.

05 Agosto

Tanto per non smentirci sveglia all’alba, ci siamo fatti preparare una piccola colazione al sacco dall’albergo, carichiamo a calci i bagagli, che si sono ingrossati con i pensierini da portare a casa, e via verso l’aeroporto di Dalman ad un ora di strada. Il tomtom, che avevo precedentemente impostato, ci fa percorrere strade inverosimili tant’è che mi sorge il dubbio di avere sbagliato la destinazione, saliamo e scendiamo colline e ci addentriamo in paesini ancora sonnolenti per l’orario, ma alla fine ci fidiamo ed arriviamo a destinazione. Consegno la macchina nel piazzale dell’aeroporto dopo avere chiesto ad alcuni autisti di autobus i quali, molto gentilmente, mi fanno la cortesia di chiamare al cellulare il personale della Hertz a cui ridare l’auto. Passeremo quasi tutta la giornata nei vari aeroporti salendo e scendendo dagli aerei che ci riporteranno a casa in Sicilia.

Il viaggio è stato affascinante, niente affatto avventuroso, abbiamo interagito con una popolazione sempre cordiale e pronta, eventualmente, ad aiutarti in caso di necessità. I turchi e di conseguenza la Turchia sono notevolmente cambiati ( in meglio ) rispetto a tanti anni fa in cui avevo visitato il Paese e l’avevo trovato molto arretrato e sporco. Adesso le strade, le città sono pulite e curate con aiuole e prati ( specialmente ad Istanbul ) che possono tranquillamente fare invidia a qualsiasi capitale occidentale. I servizi sono, nel complesso, buoni e si mangia benissimo sia nelle grandi città che nei piccoli centri. Abbiamo trovato ( in genere ) i commercianti non molto inclini alla pratica della contrattazione dei prezzi, non vogliono perdere tempo e sotto un certo prezzo ( che magari per loro e congruo, ma per il turista assolutamente no ) non vogliono scendere e ti fanno capire che ti puoi accomodare fuori dal loro esercizio, tanto arriverà qualche altro turista che, magari, non farà tante discussioni e accetterà di pagare quanto da loro richiesto. Il viaggio si presta assolutamente ad un fai da te con un minimo d’organizzazione e non è assolutamente difficile muoversi all’interno delle città e del Paese in genere, lo consiglio a tutti sia che si voglia partire con ” zaino in spalla ” sia che si voglia avere qualche comodità in più.

Per eventuali maggiori info non esitate a contattarmi.

Viagginerodavola.



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