Malta: perchè no?
Ecco alcune indicazioni per chi volesse passare qualche tempo sull’isola.
Dato il poco tempo a disposizione e la sana voglia di starsene spaparanzati in spiaggia non abbiamo avuto il tempo di girare tutta l’isola che comunque è piuttosto piccola. In ogni caso abbiamo passato i primi tre giorni a Mellieha, nella parte nord occidentale di Malta. Il paese è carino anche se non offre una vita notturna molto movimentata. Ci sono un bel po’ di posti dove mangiare (non così economici) e bere qualcosa e a tre chilometri c’è una delle spiagge sabbiose più grandi dell’isola (anche se non la più bella). La parte vecchia del paese mantiene ancora l’architettura originale del posto, mentre la zona lungo mare è deturpata da una serie di alberghi, residence e condomini che poco si armonizzano con l’ambiente.
Da Mellieha si arriva comodamente in autobus alla Golden Bay, spiaggia sabbiosa molto ampia con un bel mare, parecchio frequentata dai turisti e che in serata si riempie di gente del posto che la raggiungono per improvvisare festini e grigliate in riva al mare. Dalla fermata dell’autobus, se invece di scendere alla spiaggia proseguite lungo una stradina sulla sinistra arrivate invece a una ripida scalinata che conduce a Ghajin Tuffieha Bay, una altra spiaggia molto bella, meno ampia ma anche meno frequentata. Tra le due Golden Bay è quella che offre più servizi: ci sono due bar e un chiosco più un magazzino dove affittare ombrelloni o lettini.
Da Mellieha si possono raggiungere facilmente anche Mosta (cittadina che oltre alla imponente cupola della chiesa ha poco da offrie) e Bugibba (centro di villeggiatura molto attrezzato ma anche molto cementificato…).
Una visita vale invece la pena di farla a Mdina, antica capitale dell’isola che con i suoi vicoli ombrosi e l’assenza pressoché totale di veicoli a motore risulta davvero godibile per passeggiare e gustarsi le sue bellezze architettoniche.
Da Mdina è possibile prendere un autobus per raggiungere i Dingli Cliffs, una zona di scogliere a picco sul mare. Le vedute che si godono dalla cresta sono notevoli, ma se non avete un mezzo vostro dovrete sobbarcarvi una lunga camminata, per cui la sconsiglio nelle ore più calde della giornata se non volete finire arrostiti.
Il quarto giorno di vacanza ci siamo trasferiti a Xlendi, sull’isola di Gozo. Il paesino è molto bello e doveva essere davvero magnifico prima che l’edilizia turistica arrivasse a colonizzarlo. Da Xlendi partono numerose passeggiate che in breve portano a luoghi molto belli, come quella che conduce a una torre di avvistamento arroccata su uno sperone roccioso di color ocra che crea un suggestivo effetto cromatico in contrasto con il blu intenso del mare. Nel porticciolo di Xlendi molti maltesi e turisti fanno il bagno, ma l’acqua più limpida si trova tra le scogliere che costeggiano la baia.
Anche qui la vita notturna non è l’attrattiva principale, in compenso praticamente tutti i ristoranti offrono ottimi piatti a base di pesce per cui il vostro palato ne resterà di certo soddisfatto..
Da non perdere assolutamente la zona di Dwejra Bay (servita dagli autobus) per gli spettacolari paesaggi che si incontrano come la Blue Wndow (un enorme arco naturale sul mare), Fungus Rock e un paio di buche che si aprono nella terraferma e sono collegata al mare aperto da un’apertura sotterranea. Tutta la zona è fantastica per fare snorkelling o immersioni (a Gozo ci sono moltissimi centri per fare sub oltre a un numero imprecisato di istruttori che si aggirano per l’isola alla ricerca di potenziali clienti), ma non c’è un solo granello di sabbia in tutta la baia e in più il mare è subito molto profondo. Dalla torretta che sovrasta la zona parte un sentierino che conduce ad un luogo piuttosto appartato (d’estate tutta la zona è molto frequentata da turisti) dove è possibile nuotare quasi in completa solitudine.
Per chi volesse la sabbia invece a noi è piaciuta molto Ramla Bay, una spiaggia vicino a Marsalform (il paese forse più turistico di Gozo) di colore rossastro, molto frequentata anche dalla gente del posto. Altra valida alternativa è Wwieni Bay, vicina anch’essa a Marsalform ha una sottile spiaggia sabbiosa con un magnifico panorama su un fortino adagiato su un promontorio.
Ma la meraviglia assolutamente da non perdere è la Blu Lagoon sull’isola di Comino (raggiungibile sia da Gozo che da Malta con uno dei molti servizi navetta attivi in estate). Immaginatevi una enorme piscina naturale, circondata da rocce e scogli ma con un fondale interamente di sabbia bianca. Qui l’acqua e limpidissima e quasi ovunque poco profonda. Ideale la maschera per osservare le moltitudini di pesci che nuotano in questo tratto di mare. Se invece amate le profondità, a pochi passi dalla laguna ci sono vari sentieri che conducono verso piccole insenature rocciose dove l’acqua è più alta.
Data la bellezza del luogo la Blue Lagoon è una meta molto gettonata per cui può essere un’idea cercare di raggiungerla al mattino presto o nel pomeriggio. Noi siamo arrivati alle due e mezza e dopo poco più di un’ora oltre la metà dei turisti se n’era già andata.
Le bellezze naturali sono l’attrattiva principale di Gozo, ma Vittoriosa vale di sicuro una visita, se non altro per la bella cittadella fortificata dai cui bastioni (ai quali si può accedere anche di notte) si gode una vista che abbraccia l’intera isola e per le viuzze strette e tortuose che la attraversano.
L’ultima tappa del nostro viaggio è stata La Valletta, la capitale di Malta. Anche qui la vita notturna è piuttosto scarsa (Sliema e St Julian sono i due principali poli del divertimento casinaro). La città è molto bella a livello architettonico e dai giardini che la circondano si offrono splendide vedute del porto e delle città circostanti. E ora, per chi fosse interessato qualche dettaglio pratico: COSTI: Malta non è una meta economica, ma considerate che vige quasi ovunque la regola della contrattazione: più si contratta, meno si paga. Una lira maltese vale circa due euro e mezzo.
DORMIRE: Noi siamo arrivati sull’isola due giorni dopo Ferragosto senza aver prenotato nulla e abbiamo trovato quasi subito una sistemazione. A Mellieha siamo stati in una Guest house al prezzo di 20 lire maltesi a notte per la camera con aria condizionata e colazione. L’aria condizionata è facoltativa (avremmo speso due lire in meno a notte), ma date le temperature notturne noi la consigliamo vivamente.
A Gozo abbiamo dormito in un appartamento (trovatoci dalla proprietaria della Guest house), piuttosto spartano e senza il condizionatore, ma con cucina e bagno al prezzo sempre di venti lire maltesi a notte. A La Valletta abbiamo dormito in un Hotel modesto, ma con la colazione inclusa e una bellissima terrazza affacciata sul porto e abbiamo speso 25 lire.
BERE E MANGIARE: Da quanto abbiamo visto tutta l’isola offre moltissimi locali adatti a tutti i gusti e tutte le tasche. La cucina maltese offre alcuni piatti tipici come i braggioli, (involtini di carne ripieni di di-tutto-un-po’) e il lampuki (un ottimo pesce che somiglia vagamente al branzino) olre ad altri mutuati dalla cucina intaliana (pasta e pizza) e inglese (bistecche e contorni vari). La qualità (pizza esclusa) ci è sembrata piuttosto alta, soprattuto a Xlendi, dove abbiamo mangiato deliziosi piatti di pesce senza spendere una fortuna. Discreti i vini locali che abbiamo assaggiato e ottima la birra del posto che costa anche molto meno rispetto a quelle importate dall’estero. Un bar che ci è piaciuto molto è quello del Labour Party di Mellieha: ha i prezzi più bassi della zona e il gestore, un ragazzo inglese, è molto simpatico.
TRASPORTI: Noi ci siamo spostati quasi esclusivamente con gli autobus e questa è stata una delle esperienze migliori del viaggio: questi sgangherati e coloratissimi mezzi, con gli interni pieni di santini e di accessori vari, sono perfetti per assaporare l’atmosfera dell’isola. Il fatto che le tariffe siano ogni volta differenti (comunque economiche), che spesso ci si trovi pigiati gli uni contro gli altri e che gli autisti guidino di norma come dei disperati, non fa che aggiungere un tocco di colore e di divertimento all’intera faccenda. Inoltre sono ottimi anche per socializzare con altri viaggiatori o con la gente del posto. Durante il tragitto verso La Valletta una simpatica ragazza maltese mi ha riempito di consigli sulle cose più interessanti da visitare nella capitale. La frequenza delle corse, almeno durante i mesi estivi è buona per cui non dovrebbe capitarvi di aspettare un autobus per più di venti minuti o al massimo mezz’ora, almeno nelle ore diurne. Di sera le corse collegano le città principali con St Julian o Sliema, i centri più gettonati dai frequentatori di locali notturni.
Questo discorso vale però solo per Malta, perché a Gozo il servizio non è così frequente e soprattutto nelle ore serali può diventare un problema muoversi. Qui può avere senso affittare un’auto o uno scooter, considerando che le tariffe sono piuttosto salate. A noi hanno chiesto 20 lire maltesi per uno scooter per una giornata. Alla fine ci siamo accordati per un’auto a 15 lire per 24 ore di affitto. A proposto, a Malta s guida a sinistra, gli isolani vanno piuttosto spediti e le strade sono per lo più strette e disseminate di buche. Se ciò non vi scoraggia, così come non ha scoraggiato noi, fatevi spiegare nei dettagli la polizza di assicurazione: la nostra prevedeva che in caso di incidente avremmo dovuto pagare una somma massima pari a cento lire maltesi (250 euri!!! Occhio…) Per quanto riguarda la bici, fate un po’ voi, ma vi assicuro che il clima e le strade non invogliano all’uso di questo mezzo.
INFINE E infine viene il tempo di tornare: a casa, al lavoro, agli amici, alle cose di tutti i giorni. Come tutte le isole Malta favorisce l’allontanamento e rende più difficile il tornare. Ancorata all’Occidente, ma con atmosfere che ricordano il nord Africa, questo pezzetto di terra nel Mediterraneo ci ha dapprima incuriositi poi affascinati. Ci torneremo ? Non lo so, ma ne dubito. Malta è bella, ma il mondo è così maledettamente grande…
Buon viaggio a tutti quelli che partono, che tornano o semplicemente si spostano da un posto all’altro