Malta il regno delle meraviglie marine
Scese dall’aereo andammo a recuperare i bagagli, e fuori trovammo ad aspettarci un taxista di 45 anni molto accogliente. Lo avevamo contattato prima di partire e lui si era fatto trovare fuori dall’aeroporto con in mano un cartello con su scritti i nostri nomi. Ci ha portato all’Ostello di Swieqi anche se dopo qualche giorno ci siamo trasferite nel vicino Hotel Garden Vieux Complex, confortevole e a prezzo modico (spesso pieno di ragazzi/studenti, soprattutto italiani).
Il giorno dopo ci siamo alzate presto. Alle h 7.30 abbiamo fatto colazione per come è da loro tradizione: english breakfast. Alle h 8.30 siamo corse a prendere l’autobus. Un autobus di vecchio stampo, inviati a Malta dalla ex madre-patria d’Inghilterra, sono ex bus militari decorati di arancione nei toni piu’ vivi e allegri. Gli autisti sono piuttosto spericolati. Ci siamo infatti trovate sballottate da un paese all’altro in un batter d’occhio.. Per questo consiglierei ai turisti di far attenzione e soprattutto di attraversare rapidamente le strade.
Giunte a Valletta siamo state in giro tra le sue meraviglie tutto il giorno. Una capitale stupenda, ricca di Chiese. L’autobus ci ha lasciate a pochi metri dal corso principale, la cui entrata è evidenziata da un arco. Su ambo i lati c’erano centinaia di negozi idonei per l’acquisto di ricordi e di oggetti tradizionali della città. Percorrendo il corso abbiamo visto dall’esterno il Palazzo del Governo. Peccato che non ci hanno permesso d’entrare. Giunti alla fine del sentiero ci siamo trovate di fronte al castello. Tra le mura che circondavano il fortilizio abbiamo trovato dei gradini che ci hanno permesso di scoprire uno splendido panorama. Un mare immerso da variazioni di colori. Si passava da un azzurro sfumato ad un blu più intenso.
Aspettando l’autobus del ritorno io ho ricevuto il primo benvenuto maltese da un ragazzo che con lo skateboard è passato sui miei piedi. Piccoli incidenti di percorso.. Ma niente di grave.
Non lontano da casa, la sera potevamo godere di piccoli momenti di grande relax. Lungo il porto di San Julians io e Rossy andavamo a passeggiare prima di andare a dormire. Da lì potevamo osservare le Luzzo, navi coloratissime, e un ambiente molto pulito e rispettato dalla popolazione e dai turisti. Vicino a San Julians c’è Sliema: un’altra città ideale per lo shopping.
Il terzo giorno ci siamo recate a Midna e Rabbat: due città di origine araba. Stile architettonico e lingua maltese traggono origine da quella araba. Le strade sono molto strette. Un signore maltese ci racconta che sull’intera Isola è stata costruita una chiesa per ogni giorno dell’anno. Difatti a Malta ve ne sono 365. La chiesa più imponente per via delle sue dimensioni è Mosta Church.
La temperatura sull’isola è molto calda. Nel mese di novembre noi abbiamo potuto approfittare di tuffarci nel mare di Malta e di restarci a lungo. Le spiagge in questo periodo sono ancora affollate. E intorno a noi c’era pieno di pesci anche particolari.
Fra le spiagge più belle è inevitabile nominare quella di Golden Bay (in cui io e Rossy abbiam fatto un giro di 1 h su un boat e abbiamo visto diverse grotte. Durante questa escursione ci siamo tuffate in un mare blu metallizzato. Roba da fantascienza per quanto ci ha sbalordito la natura); Paradise Beach (è una piccola spiaggia la cui acqua marina è trasparente e pulitissima. A pochi chilometri dalla spiaggia siamo state avvolte da un clima cinematografico e ci siamo trovate sul set di Popey Village, dove abbiamo vissuto piccoli momenti di protagonismo); Blu Lagoon, spiaggia di Comino, resta al primo posto delle mie preferenze tra tutte le spiagge che ho visitato (non basta descriverla per capire quanto questa costiera sia la protagonista fra tutte le altre).
Rientrate in camera la sera, dopo cena, abbiamo chiesto qualche consiglio al direttore sui locali. Per divertirci abbiamo deciso di andare a Paceville. Un posto ideale per i giovani. Anche qui vi è un lungo corso circondato da vari locali, a destra e sinistra, a seconda delle proprie esigenze (discoteche, pub, bar). Allontanandosi dal corso, si trovano molti ristoranti che ripropongono i piatti più tipici. Con Rossy ci siamo intrufolate in uno di essi, e abbiamo ordinato il Maltese Rubbit (sarebbe carne di coniglio con patate, carote, rosmarino) un piatto dal gusto dolciastro e per niente male.
A fine novembre Natasha, una ragazza di Bugibba che avevamo conosciuto all’università di Malta durante una ricerca riguardante la stessa isola, ci invitò a visitare il suo paese. Esso ha un punto strategico da cui si può vedere ad occhio nudo la lontana isola di St. Paul. Una visione stravagante di un pezzetto di terra su cui si sopraeleva la statua di St. Paul.
Una delle grandi scoperte che ho fatto quel giorno sull’ isola è quella delle Tre Città: Vittoriosa, Cospicua e Senglea. Sono note come le città più antiche di Malta. Sono ben collegate fra loro. In particolare Senglea è nota perché all’esterno di una Chiesa è riposta la statua della Madonna nera.
Natasha ci racconta di una strepitosa scoperta archeologica di Sir T. Zammit tra il 1914 e il 1919. Si tratta dei Templi di Tarxien in cui si possono visitare le rovine dei Templi maltesi.
Negli ultimi giorni di soggiorno Natasha ci ha fatto scoprire la città di Marsaxlokk, nota per il mercato più grande dedicato alla vendita del Pesce. Alle estremità di questo mercato vi sono molti ristoranti che preparano piatti a base di pesce fresco che fanno gola. Io e Rossy ne abbiamo approfittato per mangiare varie pietanze, perché i prezzi sono molto accessibili. Natasha ci sottolinea che in realtà Malta non ha una propria tradizione culinaria perché è molto influenzata dalle vicine Sicilia e Africa.
A tutti i turisti potrei consigliare ancora un infinità di posti da visitare, in quanto Malta si compone ancora di due isole Gozo e Comino.
In particolare a Gozo la città principale si chiama Victoria. Lì le spiagge non sono al top come su Malta. In un paese vicino, una bimba ha catturato le nostre attenzioni, portandoci alla finestra blu attraverso la quale si può ammirare il mare. Proseguendo il tragitto abbiamo visitato i Templi Gantija, la Grotta di Calypso (luogo noto per via di una leggenda secondo la quale la ninfa Calypso vi tenne prigioniero Ulisse per ben sette anni.) a Ramla Bay; Fungus Rock (Roccia a forma di fungo); il Museo del folklore.
Finita la nostra permanenza, il ritorno a casa è stato un po’ malinconico. Lasciare quel ambiente che ci ha incantato e fatto sognare, non è stato facile. L’esperienza “Erasmus” ci ha permesso di vivere profondi emozioni. La scoperta di una nuova cultura ci ha aperto gli occhi sui cambiamenti che vorremmo infondere nella nostra amata Italia: un ambiente pulito in primis, per un rispetto per se stessi e per il mondo.
Sonia&Luana La Camera Altomonte (Cs)