Malta, gozo e comino bellezze d’altri tempi

Il volo Air Malta, prenotato sul sito della Compagnia arriva puntuale ma ad attenderci c’è una sorpresa: sciopero dei taxi e dei mezzi pubblici di tutta l’isola che protestano contro la liberalizzazione del settore con barricate e blocchi di mezzi per le vie della capitale. Poco importa, dall’Italia, insieme all’hotel abbiamo prenotato...
Scritto da: luigi paonessa
malta, gozo e comino bellezze d'altri tempi
Viaggiatori: in coppia
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Il volo Air Malta, prenotato sul sito della Compagnia arriva puntuale ma ad attenderci c’è una sorpresa: sciopero dei taxi e dei mezzi pubblici di tutta l’isola che protestano contro la liberalizzazione del settore con barricate e blocchi di mezzi per le vie della capitale. Poco importa, dall’Italia, insieme all’hotel abbiamo prenotato (grazie al cielo) il transfert che ci porterà in albergo salvandoci da una sicura giornata di fermo forzato all’aeroporto. Con Chris, il nostro accompagnatore di Choosemalta facciamo rotta verso Bugibba, è il 16 luglio, fa un caldo porco e il breve viaggio si allungherà di un poco a causa delle continue deviazioni causate dagli scioperanti ma noi siamo tolleranti verso chi protesta e quindi non ci facciamo nemmeno caso anche perché siamo interessati e incuriositi dal paesaggio. Per due giorni però Malta resterà bloccata, stoppando di conseguenza i nostri itinerari. Ancora una volta non ci perdiamo d’animo e approfittiamo del fermo per rimanere a Bugibba che offre innumerevoli negozi, ristoranti e il mare ad appena 100 metri dall’hotel. Il mare merita un discorso particolare. A Malta o è bellissimo o fa schifo non ci sono secondo me vie di mezzo e dai racconti degli altri Turisti per Caso mi sembra che sia un’opinione comune. Anche a Bugibba vi erano zone molto brutte e altre splendide con rocce e calette. Ma se è il mare bellissimo che cercate allora dovete andare a Gozo o meglio a Comino dove la splendida Blue Lagoon vi farà rimanere letteralmente a bocca aperta. Meta di innumerevoli escursioni organizzate o fai da te utilizzando il bus 45, il traghetto o il motoscafo, la laguna è di un azzurro indescrivibile tanto che è stata meta di diversi set cinematografici che hanno utilizzato le sue limpide acque per false riprese caraibiche. Consiglio: meglio andare al mattino, più presto che potete e comunque non nel fine settimana altrimenti non troverete più posto; neanche l’ombrellone e le sdraio per due (10 euro) che un solerte bagnino noleggia ai turisti. Vi capiterà di essere espropriati persino del vostro piccolo angolo che avrete pagato. Quindi meglio al mattino presto anche per godersi un po’ di pace prima dell’arrivo dei turisti. Anche Gozo ha delle belle spiagge ma la seconda isola dell’arcipelago merita una visita anche per i suoi bellissimi paesini, simili a quelli del nostro sud, ricchi di antichissime chiese e in luglio di manifestazioni folkloristiche e religiose come processioni e feste patronali. Se vi capiterà di andare a Vittoria, il capoluogo di Gozo, fate un salto al Gozo Heritage (3 Mgarr Road Ghajisielemen) lungo la strada che porta in città (costo 4,5 euro). Il museo è una ricostruzione della storia dell’isola e di Malta realizzata con luci, suoni e materiale audiovisivo. Di rappresentazioni simili ve ne sono anche in altre città, la più importante a la Valletta, ma vista una basta e avanza. A Vittoria tutti i bus si fermano nella piazza ai piedi del centro storico (qui però i bus hanno il colore rosso e grigio) da qui, in pochi minuti potrete fare un giro del paese con i suoi vicoletti e con il suo mercato. In una delle tante pastizzerie non potete non assaggiare i pastizzi che vi meraviglieranno per la loro bontà ma soprattutto per il loro prezzo che anche nei bar o ristoranti con costeranno più di 40-45 centesimi ( cosa potete ancora comprare in Italia con questa cifra?). Un’altra escursione che merita di essere organizzata è a La Valletta. Sconsigliata quella organizzata, visto che da qualsiasi zona di Malta la capitale è raggiungibile “comodamente” in autobus con una cifra che varia dai 54 cent ad 1 euro. Comodamente è stato volutamente virgolettato perché i bus maltesi meriterebbero un racconto solo per loro. La maggior parte sono molto vecchi anche se tenuti almeno per l’esterno in buone condizioni. All’interno le sedie sono state sostituite da panche di ferro o legno. Il biglietto si fa dal conducente( il più delle volte personaggi assai grezzi ma in fin dei conti simpatici), per collegare capillarmente l’isola spesso i percorsi fanno varie fermate passando nei centri storici di più città, quindi per recarsi a La Valletta dovrà passare per forza per Mosta allungando il percorso. Abituatevi al rumore e al fumo dei bus che vengono scannati dagli autisti, soprattutto lungo le salite e quando dovrete scendere non cercate il pulsante come da noi, a Malta si deve tirare una corda che scorre lungo il tetto del bus, tirandola si azionerà il cicalino che farà fermare l’autista che quasi al volo il più delle volte vi farà scendere. Il tutto è però molto simpatico e pittoresco come anche gli innumerevoli santini, gagliardetti e bandierine che li adornano e personalizzano. Tutti i bus che arrivano a Malta si fermano al Bus Terminal alle porte del centro storico, da qui vi sono altri pullman che partono per altre località come l’8 che dopo un lunghissimo giro vi porterà all’aeroporto( è possibile che qualche autista puntiglioso vi faccia pagare anche il biglietto “ridotto” per le valige ma dipende da come si alza la mattina). Il consiglio di visitare La Valletta da soli è dettato soprattutto dal fatto che non merita secondo me di spendere i soldi si una escursione organizzata. Il primo motivo è come detto sopra per la facilità di raggiungerla. Secondo perché si visita in poco tempo e ai più deluderà anche un pochino. La periferia è molto sporca, decine di negozi vuoti e case sfitte vi accompagneranno verso l’ingresso della città. Ai lati della strada molte macerie e immondizie, peggio che nelle nostre metropoli. Anche il centro storico, man mano che si ci allontana dalle zone più battute dai turisti è parecchio mal messo. Le strade sono piene di buche, le case a pezzi. Il brutto ha però un certo fascino, le case color ocra con i balconi chiusi tipici dell’architettura araba, numerosi negozi che permetteranno un po’ di shopping lungo la via pedonale principale Repubblic Street e le sue parallele Bakery street e Mercant street che degradano verso la punta della città e verso Forte St’Elmo attualmente chiuso al pubblico. In mezzo piazze, interessanti musei, la cattedrale e diversi bar con gazebo dove effettuare un lungo e corroborante riposino. Qui abbiamo pranzato con pastizi, bruschette e con dell’ottimo bianco locale il tutto come sempre ad una cifra irrisoria. Quello che vi stupirà di Malta sarà soprattutto il costo dei ristoranti, Qui l’effetto euro, una pizza da 5 mila trasformata in 5 euro non ha attecchito, i maltesi sono stati più furbi e all’ingresso nell’euro hanno risposto con rigidi controlli. Sempre parlando della capitale vi consiglio un giro nelle vie laterali con i loro sali e scendi e con le vie gradinate che degradano verso il mare da dove potrete ammirare tutta la baia con le città di Sliema, Senglea, Vittoriosa e Cospicua che compongono la municipalità di Valletta e che sono raggiungibili con il bus di linea. Sliema in particolare potrà essere meta di un’escursione che tocchi anche Saint Julian Bay e Paceville tutte toccate dal bus 256 che da questa località porta sino alla Golden bay(bella ed estesa spiaggia dalla sabbia finissima) passando per Bugibba. Sliema è carina nonostante un via vai pazzesco, ricca di supermercati e negozi e di un lungo mare dal quale si potrà salpare alla volta del la Valletta, da cui dista pochi minuti. Particolarmente rumorosa e caotica merita comunque una visita. Altrettanto chiassosa è Paceville, la patria dei locali notturni, pub e discoteche, meta soprattutto di giovani che qui troverete comunque dappertutto visto che Malta è meta rinomata per i corsi di lingua inglese, seconda solo a Londra ma molto più economica. Chi ama il silenzio e vuole conoscere la vera Malta non deve perdere una visita a Mdina e Rabat nel centro dell’isola, anch’esse raggiungibili da diversi bus( 81,84,65,86). Medina è l’antica capitale, città fortificata e regno del silenzio è oggi abitata in particolare dalla vecchia nobiltà che ha aperto i suoi palazzi trasformandoli in ristoranti o musei. Resterete incantati a passeggiare fra le sue strette vie e dai bastioni dai quali potrete ammirare il paesaggio circostante. Attraversato il fossato sarete a Rabat. Qui conoscerete la Malta popolare. Nella piazza centrale la bellissima cattedrale si affaccia su alcuni bar dove coriacei maltesi giocano a carte. Poco lontano il circolo laburista dove fra discussioni politiche c’è tempo per un caffè o uno spuntino anche per i turisti di passaggio. Se andrete di domenica un grosso mercato si snoderà lungo la via principale del paese e dove potrete acquistare qualche souvenir prima di ritornare in albergo. Ed ora qualche consiglio o informazione. CIBO: La birra dell’isola è la Cisk, ottima, prodotta dalla Farman che vende anche la Kinnie, una specie d’aranciata amara simile al chinotto, altra bevanda tipica. Per i ristoranti c’è l’imbarazzo della scelta, i prezzi sono davvero contenuti e anche la qualità è buona. Meglio preferire le trattorie o i locali un po’ defilati a quelli per turisti, potrete fare delle abbuffate di pasta, la pizza non è malvagia ma spesso non viene usata la mozzarella e comunque il forno a legna è un miraggio. Da assaggiare oltre ai pastizzi piatti come il coniglio, i bragioli ( involtini di carne) il pesce in genere o la lasagna fatta in casa, altro piatto onnipresente in qualsiasi menù. Luigi Paonessa


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