Malindi e kenya in febbraio

Questo viaggio ha lasciato un segno nei nostri cuori. I colori più intensi, i profumi diversi, la natura selvaggia e la gente ospitale, insomma adesso anche noi soffriamo di mal d’Africa. Presi da un’improvvisa voglia di fuga abbiamo prenotato una settimana in Kenya. Abbiamo prenotato questo viaggio con Teorema Tour presso il Coconut Village,...
Scritto da: alpatom
malindi e kenya in febbraio
Partenza il: 07/02/2009
Ritorno il: 14/02/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
Questo viaggio ha lasciato un segno nei nostri cuori. I colori più intensi, i profumi diversi, la natura selvaggia e la gente ospitale, insomma adesso anche noi soffriamo di mal d’Africa. Presi da un’improvvisa voglia di fuga abbiamo prenotato una settimana in Kenya.

Abbiamo prenotato questo viaggio con Teorema Tour presso il Coconut Village, all inclusive a Malindi.

SABATO Partenza da Milano Malpensa con volo charter della Lauda Air. Abbiamo parcheggiato al Malpensa Park Auto costo 51 euro. Giornata con tempo nebbioso e freddino, check in d’obbligo e via volo ore 17.00.

Arriviamo all’aeroporto di Mombasa alle 5.00 ora locale (+1 h) e l’impatto è durissimo, ci saranno già 30 gradi e sono solo le 5 di mattina. Passiamo dal maglioncino alla t-shirt e ci mettiamo subito in coda per il visto d’ingresso 40 dollari a testa. Finalmente dopo un po’ di confusione usciamo dall’aeroporto in cerca del pulmino che ci condurrà al nostro albergo. Sono le 5.30 del mattino e c’è una luce fantastica, colori più intensi, fiori profumati, insomma che dire siamo passati dalla nebbia al paradiso e ci sentiamo abbastanza euforici.

Il viaggio in pulmino è faticoso perché per fare 100 km per arrivare da Mombasa a Malindi ci impieghiamo 3 ore, ma è sempre interessante vedere posti e ritmi di vita nuovi anche dal pulmino; qui le strade non sono tutte asfaltate e se lo sono, sono strapiene di buche per cui si va a 50/60 all’ora.

Ma finalmente eccoci! Alle 9 siamo arrivati al nostro villaggio il Coconut Village e ad accoglierci troviamo due gentili inservienti: uno con un cocktail di frutta bello fresco, l’altro con un asciugamanino di spugna umido e freddo di frigorifero. Una goduria perché intanto la temperatura è salita… Palme arriviamo! Ci piazziamo a bordo piscina su un lettino (gli asciugamani li forniscono loro) crema solare protezione 50 (non fate i pigri qui siamo all’equatore, ci si brucia) e pisolino. Per oggi il programma è ozio totale, mare , piscina, cibo, bevande e spettacolo finale all’adiacente villaggio il Kilili che questa sera offre uno spettacolo dove i veri ed imponenti Masai si esibiranno in canti e danze del loro popolo.

DOMENICA Anche oggi la giornata prevede ozio e mare. Ci accompagnano lungo la spiaggia verso un’insenatura che qui chiamano le Jacuzzi (ai piedi della casa di Briatore): è una spiaggia con delle pozze di acqua cristallina e calda e dà proprio l’impressione di essere in una vasca da bagno. Oggi abbiamo scoperto i beach-boys . Lungo tutta la spiaggia sarete perennemente tormentati da ragazzi che insistentemente vi proporranno acquisti, scambi, viaggi, impossibile restare soli. TATTICA: vi scegliete un ragazzo che più vi è simpatico, comprate qualcosa da lui e dite a tutti gli altri che siete in affari solo con lui. Uno ve lo portate sempre appresso ma in compenso gli altri vi lasciano in pace. Pranzo e cena sono a buffet che troviamo molto vario, ben curato e di qualità. Per le 14 gli animatori del villaggio organizzano un giro per Malindi in tuktuk e visita ad una fabbrica del legno. Ci è sembrato proprio un giretto da turisti, Casinò, Torre di Vasco de Gama, ma nel complesso è stato carino, soprattutto vedere la fabbrica dove costruiscono tutti gli oggetti in legno, che sono un po’ più cari qui rispetto alle bancarelle dei beach boys, però si ha la certezza che i soldi arrivano proprio a chi lo lavora. LUNEDI Questa mattina mi sono svegliata ad un orario impossibile! Sono le 5.30 ma fuori il sole sta sorgendo ed è bellissimo e molto strano svegliarsi a quest’ora con una temperatura già alta e con i colori dell’alba che sono meravigliosi. Dopo la parte poetica mi piazzo sotto una palma in spiaggia e dormo un altro po’. (L’ho già detto che uscendo dalla nostra camera sono già in spiaggia?) All’equatore il sole sorge alle 6 e tramonta alle 18.00 e non c’è storia! Per oggi ci siamo accordati con il nostro beach boy per un giro sulla barriera corallina e quindi alle 8 con la bassa marea assistiamo ad uno spettacolo bellissimo… coralli, stelle marine, una vegetazione mai vista.

Nel pomeriggio facciamo visita al Reptilarium. Che bello! E’ pieno di coccodrilli, quelli piccoli ve li fanno prendere in braccio, quelli grandi e meglio guardarli da lontano. C’è un cartello che indica: divieto di accesso, chi oltrepassa viene mangiato! Fico! E poi ci sono le tartarughe giganti che vi inseguono per avere una banana di cui sono ghiotte e poi i serpenti e se avete coraggio vi prestano un bel pitone grossogrosso con cui fare la foto.

MARTEDI Per oggi c’è in programma il safari. L’abbiamo prenotato direttamente con il villaggio, costo per 3 persone 465 dollari, ma se volete risparmiare, potrete farlo tramite il vostro beach boy. La sveglia è alle 4.45, breve ed assonnata colazione ed alle 5.30 siamo in jeep diretti al parco dello Tsavo East (2) (3).

La durata del viaggio è di circa 2 ore ed appena entrati ci accolgono degli splendidi elefanti. Che emozione! E poi giraffe, impala, gazzelle, babbuini, coccodrilli lungo il fiume. Non c’è racconto fatto che possa preparare a questo! E’ uno spettacolo che lascia senza fiato e che ti fa sembrare che lo sguardo non sia sufficiente ad abbracciare lo splendido panorama con sullo sfondo il Kilimanjaro e gli animali di cui noi siamo soltanto degli intrusi spettatori.

All’ora di pranzo si fa sosta ad un campo appositamente allestito Tahri Eco Camp ed avvolti dal caldo ci rifocilliamo con un buffet molto vario e gustoso. Si riparte poi alla ricerca di scimmie ed ippopotami ma evidentemente il caldo è troppo anche per loro.

Un consiglio per chi lo può fare: un giorno di safari è bello e più economico, ma molto stancante se potete, state fuori due giorni, così la notte potrete vedere i leoni ed i leopardi che escono a caccia, mentre di giorno dormono al fresco rintanati da qualche parte. Noi abbiamo fatto solo un giorno perché ci siamo fatti le pare con la malaria di cui non avevamo fatto la profilassi, e le zanzare ci sono solo la notte.

Abbiamo trovato molto interessante anche il tragitto di ritorno passando per villaggi sperduti e strade sterrate e sabbiose, passando i bambini ci salutavano e noi gli lanciavamo caramelle e bottiglie d’acqua.

MERCOLEDI Oggi ozio totale per riprenderci dal safari di ieri, quindi massimo sforzo piscina, mare, cocktail, cibo, sole, piscina …

GIOVEDI Con il nostro personale beach boy abbiamo prenotato il safari marino (2) ed è stato fantastico. Calcolate circa 50 dollari a testa.

Sono venuti a prenderci in albergo e ci hanno portato alla marina dove tutte le imbarcazioni partono per i safari.

La nostra barchetta privata era una cosa scalcagnata che di più non si poteva, ma pole-pole (piano piano.. Grande filosofia di vita) ci siamo avviati. Poi si è fuso il motore ma pole-pole.. Ci hanno trainato, intanto si poteva fare un tuffo qua e la e farsi un bagnetto e poi finalmente ecco il paradiso! Un atollo bianchissimo in mezzo al mare, profondità dell’acqua 20 centimetri, temperatura 30 gradi e poi colpo di grazia il nostro comandante tira fuori da non so dove un barbeque e lo piazza in mezzo all’acqua, una trentina di aragostine, scampi a volontà e via con il fuoco. Non mi era mai capitato di mangiare in mezzo al mare con l’acqua alle caviglie! Poi in men che non si dica sbucano fuori dal nulla delle barchette in cocco con dei simpatici kenioti che vendono braccialetti, parei, statue, maschere di legno. Contrattate allo sfinimento e se dite che non avete soldi va bene anche il baratto. Noi abbiamo scambiato t-shirt e ciabatte infradito per dei batik e dei parei molto belli. Apprezzano molto anche i berrettini a larghe tese… fatene una scorta prima di partire da casa.

VENERDI Ozio e riposo! Malgrado la protezione 50 ieri in mezzo al mare ci siamo un po’ bruciacchiati ed oggi la prendiamo con calma. Nel pomeriggio siamo stati a visitare una scuola gestita da italiani il Centro Bakhita a Majungu. E’ una scuola dove tutti i bambini vengono invitati ed invogliati ad andare malgrado le condizioni siano molto difficoltose; pensate che molti di loro si devono mettere in marcia a piedi molto prima dell’alba per essere al scuola in tempo perché i loro villaggi sono lontani e non hanno mezzi di trasporto. Se andrete a visitare anche voi una scuola ricordatevi di portare da casa penne, matite, colori, se avete posto quaderni. Loro non chiedono soldi ma materiale scolastico. Sono avidi di imparare e studiare, capiscono che è il loro futuro. Prima di partire visto che domani è l’ultimo giorno abbiamo lasciato alla scuola anche tutti i medicinali che avevamo con noi. Per noi sembra una cosa sciocca lasciare scatole di cerotti a metà o qualsiasi tipo di medicina compreso lo spray per le zanzare ma per loro è di grossissima utilità.

SABATO E’ finita! Si torna a casa e prima di rimetterci in viaggio lasciamo ai nostri beach boys il dentifricio, lo shampoo, l’ultimo spray per le zanzare, le infradito, una t-shirt dell’Italia in cambio di braccialetti di perline ed in collanine di finto avorio salutando tutti con jambo e hakuna matata a volontà. Attenzione è severamente proibito il commercio dell’avorio e dei coralli e se ve lo propongono rifiutate perché tanto all’aeroporto se ne accorgono e vi danno una multa salata. Lasciate perdere che tanto poi a casa il piccolo pezzo di corallo non dice niente mentre fa parte del bellissimo paesaggio di cui avete potuto godere grazie anche a chi non lo spoglia portandosene via dei pezzetti.

Il nostro rientro a casa con aereo di linea Blue Panorama è stato triste e ad accoglierci la solita nebbia di Milano. Ci siamo solo potuti consolare con una splendida abbronzatura a metà febbraio, con i nostri acquisti e le foto ma soprattutto con i nostri ricordi. Contiamo di tornarci presto! NOTE: Visto: il visto di ingresso costa 40 dollari cadauno.

Moneta: fino a qualche anno fa si accettavano solo dollari, ma ovviamente loro preferiscono gli euro parificandolo al dollaro, comunque vi consigliamo pure lo Scellino Keniota (KES) = 0.0097 euro (1 euro = 102,92 KES) per i piccoli acquisti (mance) così non vi possono imbrogliare tanto con il cambio.

Salute: dal punto di vista sanitario il nostro medico ci aveva sconsigliato di fare l’antimalarica, perché nei villaggi lungo la costa non si trovano zanzare. Per precauzione abbiamo fatto la prevenzione antitifica.

Tempo: Temperatura media sui 40°C. Assolutamente tassativo portarsi occhiali da sole, cappelli, e crema solare in abbondanza Lingua: ovviamente inglese obbligatorio, ma Malindi è praticamente una colonia italiana e quindi tranquilli anche a gesti.

Costo totale della vacanza per una famiglia di 3 persone (2 adulti+figlio 15 anni): VOLO ED ALBERGO ALL INCLUSIVE: 2 adulti + 1 figlio che fino a 16 anni è GRATUITO e paga solo le tasse aeroportuale e assicurazione € 2.800,00 totale 8 notti 3 persone € 3.900,00 Se volete consigli, impressioni e varie o se volete lasciarci un vostro commento contattateci al nostro indirizzo e-mail: alpatom@libero.It Consigliamo le guide che ci hanno fornito le indicazioni sui luoghi da visitare: Lonely Planet Kenya, Routard Kenya.

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