Mali: consigli per fai da te
Il viaggio che ho fatto io, per quanto riguarda l’itinerario, è forse uno dei più tipici per chi viene a visitare questo paese anche se, fatto in neanche due settimane, è un vero e proprio tour de force (soprattutto a causa dei tempi di attesa dei mezzi pubblici e della lentezza degli stessi).
Innanzitutto è da chiarire che si tratta di un viaggio non certo comodo anche se non difficile per cui è bene non aspettarsi gli standard igienici e di efficienza dei paesi occidentali. Il biglietto aereo era stato prenotato circa un mese prima e acquistato direttamente presso la compagnia Tunisair (euro 515). Il mio itinerario è stato il seguente: Bamako (1 notte)– Mopti (2notti) – Navigazione sul Niger (2 notti) – Tombouctou (1 notte) – Mopti (1 notte) – Trekking nei paesi Dogon (2 notti) – Mopti (1 notte) – Bamako (1 notte).
A Bamako sono arrivato in piena notte e poi sono ripartito l’indomani mattina presto, per cui ho preferito non andare fino in centro e dormire in un hotel vicino alla stazione dei bus Sogoniko che si trova non lontano dall’aeroporto. L’hotel anche se non ne ricordo il nome è stata un’ottima scelta ed è facile da trovare anche perché è l’unico che c’è! Per il trasferimento a Mopti ho preso la linea Bittar che è la più economica (6500 cfa) e non è male. Partenza prevista alle 7 partiti poi alle 8. Totale 10 ore di viaggio con soste in stazioni (quando si attraversano città) o lungo la strada nei pressi di villaggi dove orde di venditori vendono cibo e bevande.
A Mopti ho dormito all’hotel Yapasdeprobleme veramente un albergo dignitoso dove si mangia bene e dove c’è pure la piscina (10000 cfa singola semplice) anche se non è proprio centrale. Da qui ho organizzato la visita di un giorno a Djenne con una guida in scooter, sinceramente è stata un po’ dura (150 km a tratta), però anche molto divertente.
Da Mopti mi sono imbarcato su una pinasse commerciale che risale il Niger con merci e persone. Hanno partenze in giorni precisi ma le numerosissime guide vi sapranno dire tutte le possibili opzioni. Il prezzo è fisso 15000 cfa, e comprende due notti/tre giorni con i pasti (sempre riso). E’ un’esperienza davvero straordinaria, sulla barca si crea un’atmosfera quasi familiare anche se ai toubab (i bianchi) gli unici che danno confidenza sono i giovani. Durante il tragitto quando si passa vicino a paesi sul fiume piccole piroge ci raggiungono per vendere pesci, dolcetti o altre cose da mangiare. Consiglio almeno 8 bottiglie di acqua e magari un materassino in affitto (io ho dormito su dei sacchi di cemento e dopo due giorni la schiena…) Sono arrivato a Korioumè (il porto di Tombouctou) all’alba, e già c’era un bel movimento. Da lì un taxi collettivo per la città costa 5000 cfa trattabili per circa 18 km di strada. Su Tombouctou non mi dilungo molto anche perché ormai tutti sanno quanto poco ci sia ma senza dubbio il suo fascino ripaga del lungo viaggio. Qui ho dormito da un’affittacamere ma sinceramente sarebbe stato meglio scegliere un albergo. Personalmente avrei anche evitato la gita sulle dune con il dromedario in quanto sembra di fare un giro in una discarica. Una notte comunque mi è sembrata la permanenza giusta. La partenza per tornare a Mopti è stata la mattina alle 5 con un 4×4 pubblico, sinceramente un po’ scomodo (eravamo in 16 dentro) per le 12 ore di viaggio. Prezzo 17500 cfa per i posti migliori, 15000 cfa per l’ultima fila. Poi da Mopti (dove ho lasciato lo zaino allo stesso albergo) con una guida sono partito alla volta dei paesi Dogon aggregandomi ad una coppia tedesca. Il prezzo concordato (duramente) è stato di 12500 cfa a testa al giorno e comprensivo dei pasti, dei pernottamenti e dei taxi fino alla falesia. Io sono potuto stare nei paesi Dogon solo per tre giorni, ma consiglio vivamente di rimanerci più a lungo. Il paesaggio è stupendo e la realtà dei villaggi è davvero interessante. Il trekking è semplice anche se ci sono dei punti un pò più impegnativi quando di deve scalare la falesia; per dormire in ogni villaggio ci sono dei “campement” o “maison de passage” in cui ti danno un materassino e una zanzariera (questa non in tutti) e ti fanno dormire sul tetto. Un consiglio importante è quello di portare una zanzariera propria e di portare pastiglie di Micropur per l’acqua (soprattutto per non spendere una fortuna nei paesi dogon) così da poter bere l’acqua delle pompe nei villaggi.
Tornato in taxi brousse a Mopti sono ripartito l’indomani per Bamako in bus, questa volta con la compagnia Somatra (8500 cfa – 14 ore).
In conclusione il Mali è stata una meta davvero affascinante anche se non bella in senso estetico. I paesaggi sono monotoni senza una grande vegetazione, non ci sono grandi animali (a parte ippopotami ed elefanti in zone circoscritte), ma senza dubbio il fascino di questa terra l’ho provato vivendo a contatto di persone straordinarie e osservando i loro gesti quotidiani che rimandano ad una realtà fuori dai miei schemi tipicamente occidentali.