Malesia Peninsulare – 17 giorni

Il viaggio che troverete descritto qui sotto non è il classico viaggio a cui uno pensa quando si parla di Malesia: non troverete giungle e animali ma si è piuttosto trattato di un giro della penisola alla ricerca delle culture locali, di templi, di mercati e di tutti gli aspetti che rendono questo Paese cosi vario e contemporaneamente cosi...
Scritto da: montrucks
malesia peninsulare – 17 giorni
Partenza il: 03/08/2009
Ritorno il: 20/08/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Il viaggio che troverete descritto qui sotto non è il classico viaggio a cui uno pensa quando si parla di Malesia: non troverete giungle e animali ma si è piuttosto trattato di un giro della penisola alla ricerca delle culture locali, di templi, di mercati e di tutti gli aspetti che rendono questo Paese cosi vario e contemporaneamente cosi straordinariamente coeso a formare un armonioso universo di stili, tradizioni e religioni.

Dall’Italia abbiamo optato per la soluzione di prenotare solamente il volo, l’albergo a Kuala Lumpur per i primi giorni e quello per le Perhentian vista la grande affluenza di turisti.

3 agosto – Kuala Lumpur: atterraggio in Malesia! Dopo un viaggio interminabile causa coincidenze atterriamo a Kuala Lumpur con un volo Air Asia da Londra prenotato un mesetto prima (costo da Londra circa 750€, se optate per questa compagnia attenzione che è una low cost e che quindi tutti gli extra, cibi e bevande incluse, sono a pagamento). Una volta atterrati (21 ora locale), prendiamo un taxi che ci porta all’albergo prenotato online. Il taxi dall’aereoporto dovrebbe costare intorno ai 70Rm, il nostro è costato 100 Rm, circa 20€ (non ci siamo accorti che ci avevano dato un taxi di lusso).

Per l’albergo abbiamo optato per l’Alpha Gensis nel quartiere Bukit Bintang, quartiere che vi raccomando perché in ottima posizione centrale e con vita notturna locale nelle strade. Per una tripla con colazione abbiamo speso 265Rm a notte (circa 53€). Quasi tutti gli alberghi che troverete su internet sono in questa zona; le camere con bagno sono molto pulite.

Ne approfittiamo per un primo giro di ricognizione nel caos di KL: il delirio di macchine, gente per strada ad ogni ora del giorno e della notte è senza dubbio un elemento affascinante per chi come noi non era mai stato nel sudest asiatico.

4 agosto – Kuala Lumpur: Dopo una veloce colazione in albergo, via per le strade della metropoli! Con una passeggiata di un quarto d’ora patendo un po’ l’umidità devastante della città (cielo coperto, 30 gradi e 90° di umidità!) siamo a China Town, proprio come uno se la immagina. Negozi pieni di qualunque cosa, esattamente il posto dove trovate quello che non cercate e viceversa.

Proseguendo raggiungiamo il bell’edificio della stazione dei treni (pulitissima!) e una moderna ma molto affascinante moschea. Qui non avendo pantaloni lunghi fanno indossare un particolare mantello viola ai turisti in visita. Dalla Moschea si raggiungono in 10 minuti a piedi lunga una strada in salita i lake gardens, una sorta di parco cittadino, dove abbiamo visitato il Butterfly Park (ingresso 8Rm?), una sorta di enorme gabbia dove sarete immersi in un mare di farfalle colorate.

A pochi passi si trova anche il Birds park, il richiamo dello stomaco però ci fa prima optare per una sosta nel vicino ristorante, dove sorpresa…Mangiamo in terrazza ed è come se fossimo dentro al Birds Park, gli uccelli variopinti volano vicinissimi ai tavoli! Dal Birds Park prendiamo un taxi per raggiungere le Batu Caves (35Rm, decisamente troppi per gli standard locali). Questo si che è veramente qualcosa di nuovo: un tempio induista all’interno di una gigantesca grotta, da non perdere! I circa 250 gradini fanno pesare un po’ la visita, ma arrivati in cima la grotta è davvero suggestiva e ci sono tantissime scimmie iper-attive! Uscendo, esattamente davanti all’uscita ci passa davanti fermandosi l’autobus pubblico (11) che ci riporta a KL con 2Rm. La sera optiamo per un ristorantino arabo non molto lontano dall’albergo e dopo una passeggiata ammiriamo la splendida illuminazione delle Petronas Towers.

5 agosto – Kuala Lumpur: è il giorno di visita delle torri! Dopo una levataccia su consiglio della Lonely Planet, raggiungiamo le torri verso le 8.15 e…Amara sorpresa, è già troppo tardi!!!! Vi consiglio di arrivare verso le 7.30 perché purtroppo i biglietti finiscono prestissimo, verso le 8-8.10 al più tardi…Dopo qualche foto e un caffè nel centro commerciale interno facciamo un salto nel vicino Malaysian Tourist Center dove ci informiamo sugli orari dei bus.

Inoltre ci coglie di sorpresa il primo temporale malese, che ci costringe ad una ritirata strategica nei centri commerciali locali. La nebbia non ci consente neanche la visita all’altra torre, la Menara Tower.

Al pomeriggio con la Monorail (biglietti intorno ai 1,50 Rm) raggiungiamo la stazione di Tun Sambanthan e da li a una decina di minuti si trova il tempio buddista di Thean Hou, molto bello.

Sempre al pomeriggio passiamo dalla Puduraya Station, la stazione dei bus (5 minuti a piedi dall’albergo direzione stazione treni) dove prenotiamo il bus per il mattino dopo per le Cameron Highlands (30Rm a testa con partenza alle 9, ci sono però moltissime opzioni anche per le ore seguenti). Una cosa utile: il bus costava circa 5Rm in più degli altri perché è considerato Vip, in pratica ha sedili più larghi degli altri.

Alla sera su consiglio Lonely andiamo a mangiare nel ristorante tipico Bijan vicino all’albergo, scelta quanto mai azzeccata. Il ristorante è molto caratteristico e si mangia davvero bene, abbiamo speso circa 15€ a testa (200Rm in tre).

6 agosto – Cameron Highlands : Alle 9 siamo in marcia puntualissimi, alle 13.30 dopo una sosta in un pittoresco autogrill locale raggiungiamo Tanah Rata unica e ultima fermata del bus. Ancor prima di scendere sale sul bus l’operatrice turistica locale sale sul bus appena fermo e ci invita a passare dal suo botteghino per prenotare alberghi, tour ecc… Un consiglio: non fidatevi molto dei loro allarmismi sugli alberghi (vi diranno che è tutto pieno per poi dirottarvi dove vogliono). In ogni caso accettiamo la sistemazione nel vicino paesino di Brinchang (albergo omonimo).

Mentre ci siamo prenotiamo nello stesso posto anche il giro del giorno dopo (tour nature discovery, 60Rm a testa per 5 ore circa) e il bus che ci porterà a Penang due giorni dopo (35Rm a testa, 7 euro). Per quanto riguarda il tour a posteriori vi consiglio di aspettare e magari di optare per i tour offerti dalle agenzie nella piazza limitrofa (durano tutto il giorno e sono più completi comprendendo anche la visita ai villaggi aborigeni locali).

Il nostro albergo si rivela una pensioncina cinese, molto spartana ma assolutamente conveniente (75Rm la tripla, 5€ a testa a notte con bagnetto in camera!). Il taxi da un paesino all’altro costa circa 10Rm.

Mangiare è convenientissimo, riusciamo a trovare un piatto di pollo e riso a 3Rm (60c) a Tanah Rata e riusciamo anche a riposarci un po’ nel bel parco locale dove ammiriamo i locali intenti in una simpatica partita a cricket.

7 agosto – Cameron Highlands: Il bus del tour passa a prenderci direttamente davanti all’albergo alle 9.45. Tappe previste: piantagioni di the, mossy forest, viewpoint, azienda produttrice di the, villaggio locale.

Le Cameron offrono un panorama mozzafiato, sterminate piantagioni di the una in fila all’altra senza sosta. La foresta mossy invece ci da l’opportunità di far due passi nel verde (suggestiva anche grazie alla pioggia e nebbia che accompagnava la giornata), si sale tramite una passerella artificiale e si scende in mezzo alla foresta per una decina di minuti. Interessante vedere alcuni tipi di piante e funghi particolari, però nessun animale. La nebbia è invece un ostacolo infido per il viewpoint, non si riesce a vedere nulla!!! Il giro prosegue nell’azienda produttrice, dove assaggiamo anche il buon the locale su una terrazza affacciata sulle piantagioni. La tappa finale invece ci porta a vedere alcune case locali dove vivono i figli degli aborigeni (ancora residenti nella giungla) ma non è niente di particolare.

8 agosto – Penang: il bus per Penang ci preleva proprio davanti all’albergo alle 9. Dopo un viaggio di circa 3-4 ore, raggiungiamo Butterworth prima (per chi vuole si può prendere da li il traghetto per Georgetown) e poi sempre con lo stesso bus la stazione centrale dei bus proprio sull’isola di Penang.

Da li con 25Rm siamo a Georgetown, dove seguendo i consigli della guida troviamo posto al Cathaya Hotel, un alberghetto molto caratteristico proprio difronte al red market.

L’albergo è molto bello all’interno, la stanza è semplice ma molto ampia con bagno proprio e costa solamente 80,50 Rm (circa 5-6€ a testa a notte!). Visitiamo subito nel pomeriggio una parte del centro, la zona limitrofa al mare, il faro, il bel municipio e poi little india, dove è possibile fare shopping nei numerosi negozietti locali.

9 agosto – Penang: Finalmente prima giornata malese di sole! Decidiamo di approfittarne e con 35Rm di taxi andiamo all’estremo nord, a Batu Ferringhi dove sembra esserci la spiaggia più bella dell’isola. In realtà la spiaggia è si molto lunga, però anche abbastanza sporca (soprattutto il mare). Inoltre tra quad e cavalli c’è più traffico sulla spiaggia che per strada… Al ritorno, per risparmiare un po’ prendiamo il bus U101 davanti alla spiaggia che con un interminabile giro di un’ora abbondante ci riporta a Georgetown (i biglietti costano 2,70Rm).

10 agosto – Penang: L’idea era quella di fare un giro dell’isola in scooter (si affittano facilmente spendendo intorno ai 30-40Rm) per visitare i numerosi templi, ma purtroppo ci svegliamo sotto un potente nubifragio che ci costringe alla ricerca di un taxi.

Scopriamo che l’affitto di un taxi è quanto mai conveniente, 30Rm (6€) all’ora e cosi decidiamo lo stesso di fare il giro previsto. La prima tappa è la stazione centrale per comprare i biglietti del bus per Kota Bharu (Perhentian), biglietti che troviamo facilmente per il bus notturno del giorno dopo al prezzo di 36Rm a persona. Da qui parte il giro per l’isola: – Snake temple, interessante tempio predominato dalla presenza di serpenti (si tramanda che siano tramortiti dall’incenso e girino solo di notte per mangiare il cibo offerto dai fedeli) – davanti all’altare sono comunque ben presenti numerosi serpenti, volendo è anche possibile fare una foto con un pitone al collo; – Kek lok si temple, questo è in assoluto il tempio buddista più grande e probabilmente più bello di tutta la Malesia, immenso per dimensioni e ricchissimo di raffigurazioni, cornici e statue tra cui spicca l’enorme statua del Buddha (la più grande della Malesia) purtroppo coperta da impalcature; – Giardini Botanici (qui finisce il giro con il taxista dopo circa 4 ore), dove mangiamo e prendiamo il trenino interno (da evitare perché fa un giro cortissimo), oltre a goderci per un paio d’ore il sole cittadino.

Alla sera decidiamo di tentare la cena nel più bell’ albergo della Malesia, il Western and Eastern Oriental, in centro a George Town dove gustiamo un ricchissimo buffet open in un tavolo davanti al mare alla cifra di 69Rm (13€ circa).

11 agosto – Penang e partenza: La nuova giornata di sole ci divide e fa propendere alcuni per una nuova giornata al mare ed altri per una visita a Penang Hill la collina locale.

Alla sera si parte alle 9 per Kota Bharu, ci aspettano tre giorni di relax alle Perhentian! Il viaggio in bus procede bene salvo che arriviamo a Kota Bharu alle 3 di mattina e che l’aria condizionata sul bus (costante dei vari spostamenti in Malesia) a tratti è veramente insostenibile… 12 agosto – Perhentian: Appena arrivati di notte nella deserta Kota Bharu, un taxista solitario davanti al bus ci sembra un’ancora di salvezza. Lo prendiamo per 50Rm ed approdiamo dopo un’oretta a Kuala Besut dove alle 11 sarebbe partito il traghetto per le Perhentian.

Una volta arrivati al molo alle 4…Sorpresa…Il taxista decide di fermarsi un po’ con noi e cosi scopriamo dopo mezz’oretta che aveva già provveduto ad avvisare un conoscente di un’agenzia che voleva venderci un pacchetto per le isole salvo poi fare l’amara scoperta che avevamo già prenotato tutto dall’Italia… Decidiamo di trascorrere le 6 ore rimanenti in una pensioncina li vicino per riposarci un po’ e troviamo il Nan Hotel, una pensioncina dove ci viene offerta una tripla a 45Rm da un assonnato proprietario.

Alle 10 tutti al molo di nuovo, ci registriamo al botteghino del Perhentian Island Resort (www.Perhentianislandresort.Net) che avevamo prenotato e pagato online tramite l’agenzia malese Ping Anchorage (www.Pinganchorage.Com.My); tenete presente che è il più elegante dell’isola e la tripla costa intorno agli 80-85€ a notte. Paghiamo poi la tassa di entrata nel parco marino (5Rm, obbligatoria) e siamo in barca (compresa nel pacchetto resort).

Dopo circa mezz’ora di mare siamo a Perhentian Besar, direttamente in paradiso…Mare cristallino, coralli, tartarughe e…Ahimé…Tantissimi italiani!!!!!! Dopo aver visto pochissimi italiani nel resto della Malesia, qui sembra di essere in Italia… Il resort è molto bello, i bungalow sono a due passi dal mare, l’ideale per rilassarsi come si deve… 13-14 agosto – Perhentian: i due giorni di relax purtroppo volano tra snorkeling (40Rm a persona con gita a vedere squaletti, tartarughe, pesci coloratissimi e coralli), camminate nella piccola giungla locale (20 minuti per attraversare l’isola a piedi) ed escursioni notturne nell’altra isola Perhentian Kecil (tariffe dei pescatori, 20Rm contrattabili a testa la sera). Come consiglio, se cercate un posto per giovani i resort sulla long beach (ad esempio il bubu) sono meglio, ci sono più locali però dovete prenotare molto in anticipo perché a luglio dall’Italia non eravamo riusciti a trovar posto.

Il P.I.R. Dove eravamo noi invece è più per coppie/famiglie anche se si affaccia sulla spiaggia più bella delle due isole.

Il 14 agosto approfittiamo dell’internet café nel resort (in ogni resort praticamente ce n’è uno) e prenotiamo il treno che ci porterà il 15 sera da Wakaf Bharu a Singapore (41Rm a testa, 8€ circa).

15 agosto – Perhentian – Singapore: con un velo di tristezza nel cuore salutiamo le Perhentian certi che per qualche anno difficilmente ritroveremo un mare cosi bello. Imbarcati sull’ultima barca disponibile (alle 16) raggiungiamo Kuala Besut e da li prendiamo un taxi (70Rm) per Wakaf Bharu, dove arriviamo dopo un’interminabile ora e mezza in mezzo al caldo e al traffico.

Giusto il tempo di un boccone del solito pollo e riso in stazione e si parte! Alle 20.25 puntualissimo arriva il treno che ci porterà a Singapore alle 10 del mattino seguente. Purtroppo il buio non consente di vedere la giungla che ci accompagna lungo il viaggio, il treno però è assolutamente in buone condizioni.

16 agosto – Singapore: dopo i controlli di rito in dogana (non serve visto neanche qui) raggiungiamo la stazione di Singapore e…Scopriamo che non è assolutamente come la immaginiamo.. Abbastanza vecchiotta, quasi deserta, non ci sono tourist center… cosi senza cartina, decidiamo di fare qualche passo per avvicinarci al centro e dopo una decina di minuti optiamo per un taxi che con 10SgD (5€ circa, in realtà bisogna stare attenti perché il tassametro segnava meno) ci porta su nostra richiesta nel quartiere Bugis, che come letto su internet sembrava un buon compromesso.

Singapore è decisamente più cara della Malesia, circa 2-3 volte; gli alberghi nel Bugis essendo in posizione abbastanza centrale costano come e più che da noi. Per risparmiare conviene probabilmente andare nel quartiere a luci rosse (Geilang) o un po’ fuori dal centro. Nel Bugis si va dai 200 Sgd (circa 100€) ai 350Sgd negli alberghi più belli per una tripla. Noi optiamo per il 260Sgd dell’Allson.

Nel pomeriggio optiamo per un giretto nei quartieri etnici, little india e arab street (a nord) e china town (verso sud) scoprendo una Singapore diversa da quella che ci eravamo immaginati. Alla sera passiamo dalla zona piena di locali ma molto affascinante di CLark Quay sulla riva del fiume (qui si, decisamente occidentale) e mangiamo un boccone (prezzi abbastanza cari in relazione a quello che si mangia). Ne approfittiamo per ammirare le mille luci dei grattacieli che circondano l’area rendendo quasi magica l’atmosfera.

17 agosto – Singapore: al mattino il programma prevede un giro al National Museum (ben descritta la storia di Singapore) e poi al pomeriggio alcuni optano per per un giro all’isola di Sentosa collegata a Singapore tramite un trenino che parte dal terzo piano del centro commerciale Vivo city (prezzo 3 Sgd a/r a testa) ed altri per un giro in altri musei (Q8).

Sull’isola approfittiamo per goderci un po’ di sole sulla spiaggia, per vedere uno spettacolo di delfini (niente di particolare) e l’underwater world (l’acquario, questo vale la pena). I biglietti delfini + acquario costano 22Sgd a testa.

Alla sera mangiamo in un ristorante koreano vicino all’albergo (nella zona di Bugis ci sono diverse vie piene di ristoranti a buon prezzo). 18 agosto – Singapore – Melaka: il 18 mattina passiamo a prendere i biglietti del bus che nel pomeriggio ci porterà a Melaka (costo 20 Sgd, 10€ con partenza e biglietteria in Lavender Street). In realtà i bus per Melaka partono praticamente ogni ora (dalle 8 alle 17, fino alle 19 al venerdi se non erro) e non è perciò necessario prenotare in anticipo.

Resta il tempo per una visita al bellissimo tempio buddista di Buddha Tooth Relic Temple (http://www.Btrts.Org.Sg/Index_Eng.Html), nella zona di China Town. Merita davvero una visita: sfarzoso, modernissimo con un bel museo all’interno e la sala dove viene custodita la reliquia del dente di Buddha.

Al pomeriggio alle 17 si parte e alle 21 siamo a Melaka. Qui dopo aver letto la Lonely optiamo per soggiornare all’ Aldy Hotel (ne troverete due, uno in centro vicino alla chiesa cattolica e uno più economico a China Town). Il taxi dalla stazione dei bus in centro costa circa 20Rm (4€).

Scopriamo che l’albergo costa ben più di quanto previsto dalla Lonely ma decidiamo di rimanere li, vista anche la ottima posizione e l’ora (una notte in tripla 270Rm, una notte in doppia + extra bed 214Rm).

Melaka alle 10 di sera sembra una città deserta, dopo un giro per la vicina China Town scopriamo che quasi tutti i ristoranti sono chiusi ad eccezione del Quayside Restaurant, adiacente all’albergo dove facciamo una super mangiata di pesce fresco spendendo… 5€ a testa!!! 19 agosto – Melaka: Al mattino visitiamo nuovamente China Town, il museo locale dei Baba – Nonya (gli originari del luogo) scoprendo una città ricchissima di culture. Da qui son passati inglesi, portoghesi, cinesi…Una babele incredibile! I negozietti di China Town sono ricchissimi di oggetti antichi e moderni, si può trovare veramente di tutto! Visitiamo anche i vari templi della zona (incredibile avere nella stessa strada tempio buddista, induista, moschea e chiesa cattolica).

Per pranzo siamo rimasti in questa zona in uno dei molti ristoranti tipici Malay, ricavati da bellissime case d’epoca. Mangiare a Melaka costa pochissimo e si mangia molto bene, con 5-7€ ve la cavate sicuramente.

Al pomeriggio decidiamo di prendere uno dei numerosi risciò presenti per andare a vedere Villa Sentosa (costo Risciò 20Rm per un quarto d’ora di viaggio), una casa museo malese dove ci accoglie con incredibile disponibilità il proprietario. Ci viene fatta visitare la casa, spiegate le usanze e gli oggetti tipici oltre alle foto di famiglia. Nell’album delle firme si trovano personaggi illustri come Churchill. Davvero particolare! L’offerta è libera. Una rapida escursione a piedi nel vicino cimitero cinese (sulla collinetta) e poi si torna a piedi in albergo. Alla sera decidiamo di andare in taxi a mangiare nella zona portoghese, al ristorant de Lisbona (anche qui meno di 10€ a testa). Il taxi per andare costa 12-15Rm.

20 agosto – si torna: non essendo riusciti a trovare un bus per l’aereoporto di KL, prendiamo un taxi che con 150Rm (30€) ci porta all’ LCCT (low cost terminal di Air Asia).

Il ricordo del viaggio è ancora troppo vivo per non poter dare un giudizio incredibilmente positivo su questo lontano angolo di mondo, accogliente e variopinto, multietnico ma cosi tollerante, suggestivo e misterioso.

Non mancate di mettere la Malesia come tappa obbligata dei vostri prossimi viaggi in Oriente! Terima kasih Malaysia, sampai jumpa!



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