Malesia, mare da favola e natura incontaminata
Agosto in Malesia, una scelta difficile ma azzeccata per chi vuole rimanere lontano dalla folla in luoghi paradisiaci

Dopo una lunga indecisione decidiamo di trascorrere le nostre vacanze d’agosto in Malesia,aiutati da un’agenzia romana competente che ci ha curato tutte le prenotazioni e i transfer (corrispondente in Asia parlante lingua italiana comodo ed efficiente). Partiamo il 16 con un volo Emirates e dopo un viaggio durato 17 ore tra scalo a Dubai evoli effettivi mettiamo piede nella capitale malese che ci accoglie con un clima caldo e appiccicoso, ma non piovoso come temevamo. Il nostro albergo è il Traders,centralissimo e con vista sulle famose Petronas Towers, e si rivelerà un’ottima scelta anche per la pulizia delle stanze e l’ottima colazione. La città non si rivela un granchè a parte i caratteristici quartieri di Little India e Chinatown pieni di bancarelle gastronomiche e negozietti per turisti dove non bisogna mai perdere la pazienza e trattare ad oltranza sul prezzo di ciò che volete acquistare. Da vedere anche il panorama dall’alto della Kl Menara e poco altro se non gli immensi centri commerciali dove bisogna fare attenzione soprattutto all’aria condizionata. Abbiamo dedicato un giorno ad un’escursione in autobus a Melaka (2 ore circa, compagnia Transnasional) che si è rivelata un pò sopravvalutata perchè aldilà del caratteristico e molto turistico giro in risciò offre alcuni resti delle vestigia portoghesi e olandesi dell’epoca d’oro di questa città. Da non perdere invece un giro per la Chinatown piena di negozi,ristorantini e angoli caratteristici (attenzione al caldo veramente asfissiante nelle ore centrali della giornata). La sera del 20 partiamo per il Taman Negara (Parco Nazionale) dove arriviamo dopo 3 ore di van e dopo l’attraversamento notturno di un fiume ci sistemiamo presso il Mutiara che dispone di chalet di legno caratteristici e dalla locatio suggestiva,ma un pò carenti dal punto di vista igienico. Comunque,compriamo alla reception 2 escursioni per il giorno seguente : Jungle Trekking (durata 3 ore compreso l’attraversamento del Canopy a 40 mt sospeso sulla giungla) e la gita a Lata Berkoh dove ,dopo un tragitto di circa mezz’ora di piroga a motore, si può fare il bagno nelle acque del fiume in mezzo a suggestive rapide.Decisamente migliore e più divertente la seconda esperienza. Il giorno dopo, di buon’ora, partiamo alla volta dell’isola di Redang dove arriviamo dopo un’avventuroso trasferimento di 6 ore su un van guidato in maniera sconsiderata da un ‘autista locale e 1 ora di aliscafo. Ma lo spettacolo che ci attende ci ripaga del tutto…spiaggia bianca,mare di tutte le tonalità dell’azzurro,sole splendente. L’alloggio prescelto è il Laguna Redang,ottimo per pulizia e posizione con l’unico problema dello sbarco continuo sulla spiaggia di centinaia di turisti cinesi schiamazzanti che rovinano un pò la quiete incontaminata del posto. Per ovviare a questo inconveniente,abbiamo noleggiato una barca con guidatore che ,con pochi ringgit a famiglia,vi fare il giro dell’isola con numerose fermate per fare il bagno in posti incantevoli. In alternativa,si può sempre approfittare delle escursioni organizzate dal resort ma sono più care e soprettutto più affollate. La sera usufruite del Summer Point (ristorantino a pochi passi dal resort) per gustare pesce alla griglia,ascoltando musica dal vivo con i piedi sulla sabbia ,il tutto per l’equivalente di 5-6 € a testa. Dopo 4 giorni a Redang, ci trasferiamo con una barca veloce alle Perhentian che sono,se possibile, ancora più belle ed incontaminate. Colonie di coralli colorati,squali inffensivi che vi nuotani vicino, spiagge bianchissime e ricoperte di vegetazione lussureggiante,gite in barca a pochi ringgit per osservare tartarughe che nuotano fanno parte di ciò che troverete alle Perhentian. L’unico neo è nella sistemazione invero un pò decadente,vecchiotta e dallo standard igienico veramente insufficiente del PIR che comunque resta di gran lunga il migliore delle isole. La sera, per mangiare siamo stati benissimo al Tuna Bay o al Watercolors ma se cercate qualcosa di più occidentale ma più caro potete cenare da Bubu a Kecil dove vi porteranno le barche-taxi sempre a vostra disposizione. Dopo 5 giorni di questo paradiso, con la lacrimuccia agli occhi,siamo ripartiti con la segreta speranza di tutti noi di poter tornare in questa splendida terra per visitare il Borneo e l’isola di Penang. Infatti,per vedere veramente la Malesia consiglio un periodo minimo di 3 settimane.