Malesia, mare da favola e natura incontaminata

Agosto in Malesia, una scelta difficile ma azzeccata per chi vuole rimanere lontano dalla folla in luoghi paradisiaci
Scritto da: piroga
malesia, mare da favola e natura incontaminata
Partenza il: 16/08/2010
Ritorno il: 01/09/2010
Viaggiatori: 7
Spesa: 3000 €
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Dopo una lunga indecisione decidiamo di trascorrere le nostre vacanze d’agosto in Malesia,aiutati da un’agenzia romana competente che ci ha curato tutte le prenotazioni e i transfer (corrispondente in Asia parlante lingua italiana comodo ed efficiente). Partiamo il 16 con un volo Emirates e dopo un viaggio durato 17 ore tra scalo a Dubai evoli effettivi mettiamo piede nella capitale malese che ci accoglie con un clima caldo e appiccicoso, ma non piovoso come temevamo. Il nostro albergo è il Traders,centralissimo e con vista sulle famose Petronas Towers, e si rivelerà un’ottima scelta anche per la pulizia delle stanze e l’ottima colazione. La città non si rivela un granchè a parte i caratteristici quartieri di Little India e Chinatown pieni di bancarelle gastronomiche e negozietti per turisti dove non bisogna mai perdere la pazienza e trattare ad oltranza sul prezzo di ciò che volete acquistare. Da vedere anche il panorama dall’alto della Kl Menara e poco altro se non gli immensi centri commerciali dove bisogna fare attenzione soprattutto all’aria condizionata. Abbiamo dedicato un giorno ad un’escursione in autobus a Melaka (2 ore circa, compagnia Transnasional) che si è rivelata un pò sopravvalutata perchè aldilà del caratteristico e molto turistico giro in risciò offre alcuni resti delle vestigia portoghesi e olandesi dell’epoca d’oro di questa città. Da non perdere invece un giro per la Chinatown piena di negozi,ristorantini e angoli caratteristici (attenzione al caldo veramente asfissiante nelle ore centrali della giornata). La sera del 20 partiamo per il Taman Negara (Parco Nazionale) dove arriviamo dopo 3 ore di van e dopo l’attraversamento notturno di un fiume ci sistemiamo presso il Mutiara che dispone di chalet di legno caratteristici e dalla locatio suggestiva,ma un pò carenti dal punto di vista igienico. Comunque,compriamo alla reception 2 escursioni per il giorno seguente : Jungle Trekking (durata 3 ore compreso l’attraversamento del Canopy a 40 mt sospeso sulla giungla) e la gita a Lata Berkoh dove ,dopo un tragitto di circa mezz’ora di piroga a motore, si può fare il bagno nelle acque del fiume in mezzo a suggestive rapide.Decisamente migliore e più divertente la seconda esperienza. Il giorno dopo, di buon’ora, partiamo alla volta dell’isola di Redang dove arriviamo dopo un’avventuroso trasferimento di 6 ore su un van guidato in maniera sconsiderata da un ‘autista locale e 1 ora di aliscafo. Ma lo spettacolo che ci attende ci ripaga del tutto…spiaggia bianca,mare di tutte le tonalità dell’azzurro,sole splendente. L’alloggio prescelto è il Laguna Redang,ottimo per pulizia e posizione con l’unico problema dello sbarco continuo sulla spiaggia di centinaia di turisti cinesi schiamazzanti che rovinano un pò la quiete incontaminata del posto. Per ovviare a questo inconveniente,abbiamo noleggiato una barca con guidatore che ,con pochi ringgit a famiglia,vi fare il giro dell’isola con numerose fermate per fare il bagno in posti incantevoli. In alternativa,si può sempre approfittare delle escursioni organizzate dal resort ma sono più care e soprettutto più affollate. La sera usufruite del Summer Point (ristorantino a pochi passi dal resort) per gustare pesce alla griglia,ascoltando musica dal vivo con i piedi sulla sabbia ,il tutto per l’equivalente di 5-6 € a testa. Dopo 4 giorni a Redang, ci trasferiamo con una barca veloce alle Perhentian che sono,se possibile, ancora più belle ed incontaminate. Colonie di coralli colorati,squali inffensivi che vi nuotani vicino, spiagge bianchissime e ricoperte di vegetazione lussureggiante,gite in barca a pochi ringgit per osservare tartarughe che nuotano fanno parte di ciò che troverete alle Perhentian. L’unico neo è nella sistemazione invero un pò decadente,vecchiotta e dallo standard igienico veramente insufficiente del PIR che comunque resta di gran lunga il migliore delle isole. La sera, per mangiare siamo stati benissimo al Tuna Bay o al Watercolors ma se cercate qualcosa di più occidentale ma più caro potete cenare da Bubu a Kecil dove vi porteranno le barche-taxi sempre a vostra disposizione. Dopo 5 giorni di questo paradiso, con la lacrimuccia agli occhi,siamo ripartiti con la segreta speranza di tutti noi di poter tornare in questa splendida terra per visitare il Borneo e l’isola di Penang. Infatti,per vedere veramente la Malesia consiglio un periodo minimo di 3 settimane.


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