MALESIA: KLumpur, Borneo e diving nelle isole
Noi siamo partiti da Roma il 29 luglio con un volo Klm con scalo ad Amsterdam e diretto a KLumpur pagato 1300 euro circa…E per fortuna il secondo biglietto lo abbiamo preso grazie ai punti delle Millemiglia… L’aeroporto di KLumpur è davvero bello e ben organizzato;in soli 30 minuti ci siamo avvicinati al centro della città grazie al trenino KLIA Express (nuovissimo) e poi con un taxi siamo arrivati al Corus Hotel. Il Corus (70€ a notte la camera con prima colazione) non è niente di speciale ma è praticamente di fronte alle Petronas towers (5 minuti a piedi) e ha anche una piscina e un centro benessere all’interno. KLumpur è veramente carina: calda non tanto quanto Bankok, molto curata nonostante i diversi cantieri aperti, piena di fiori e soprattutto piena di turisti ma non sovraffollata. E’ una città sicura, infatti si può girare a piedi in tutta tranquillità anche di sera. Noi proprio di sera siamo andati a Chinatown, quartiere da non perdere, pieno di posti dove si può mangiare a pochissimo (circa 12-15 euro in due) e fare acquisti convenienti e da cui è poi facile prendere un taxi.
Lì vicino c’è anche la possibilità di entrare (senza scarpe) in un tempio induista.
Una mattina siamo riusciti anche a salire sul famoso ponte delle Petronas, arrivando al botteghino dove si ritirano i biglietti (gratuiti ma limitati a 1.500 al giorno) intorno alle .08.30, abbiamo fatto una fila di circa mezz’ora e poi siamo tornati lì al momento del nostro turno.
La vista da lassù è mozzafiato e la sensazione di essere così in alto non è niente male…
Volevamo tanto andare a cena la ristorante girevole della Menara Tower ma purtroppo era già tutto pieno, vi conviene prenotare con qualche giorno di anticipo per non perdere lo spettacolo della vista della città tutta illuminata.
In tutto siamo stati meno di 3 giorni a KLumpur e a mio parere sono sufficienti per avere un panorama della città. Poi ci siamo imbarcati con Airasia per andare a Sandakan, in Borneo. A parte il ritardo alla partenza e il fatto che fanno pagare i kg in eccedenza sul bagaglio, gli aerei di Airasia sono nuovi e molto comodi. Arrivati a Sandakan, siamo andati al Sepilok Jungle Resort (un addetto è venuto a prenderci in auto), una struttura adiacente al centro di riabilitazione per gli Orango e adatta ai viaggiatori zaino in spalla. Il personale lascia un po’ a desiderare, però si mangia bene e alla fine si riescono a fare diverse escursioni. Siamo stati lì 3 gg (spendendo poco sia per mangiare che per dormire). Nel centro di riabilitazione, abbiamo partecipato al momento in cui viene dato da mangiare agli orango che arrivano liberamente dalla foresta insieme a dei simpatici macachi e poi al tramonto abbiamo anche fatto una gita nella giungla vedendo scoiattoli volanti passare da un albero all’altro e una volta buio, anche serpenti, ragni e qualche altro insetto interessante!!??Però l’escursione più bella è stata quella sul fiume Kinabatangan dove siamo stati dopo aver visitato le Gomatong Caves (famose per i nidi di rondine). Consiglio di pernottare a Sukau e dedicare più di un escursione sul Kinabatangan perché è davvero suggestivo:ogni escursione in barca dura 2ore e mezza e si ha la possibilità di vedere scimmie nasiche, orango e macachi in libertà, coccodrilli, uccelli ect., qualcuno ha visto anche gli elefanti…Noi purtroppo no… L’ultimo giorno l’abbiamo dedicato alla visita della riserva delle scimmie nasiche poco distante da Sepilok. Dalla foresta ne arrivano davvero tanti gruppi e rimangono per parecchio tempo nei dintorni dell’area.
In tutto quindi abbiamo trascorso 3 giorni pieni nel Borneo pernottando però nello stesso posto, invece come già detto, consiglio di spostarsi e di fermarsi di più sul fiume e poi se si ha tempo di andare anche alla Danum Valley di cui tutti ci hanno parlato bene.
Altro aspetto che può essere utile è che sia a Klumpur che nel Borneo il tempo è stato sempre buono e soleggiato.
Abbiamo proseguito il nostro viaggio arrivando a Semporna. Avevamo prenotato un auto con autista (80 euro per circa) per fare il viaggio di circa 5 ore in mezzo alle piantagioni di palma da olio e a un bel paesaggio di foresta. Questo evita di perdere tempo con i bus che certo sono molto più economici, ma non sono diretti perché vanno a Tawau (a circa 30 Km da Semporna)…E poi noi avevamo tutto il bagaglio del sub di circa 32 kg!!??? Dopo aver mangiato al porto di Semporna, in un ristorante economico e buono posizionato sull’acqua (non ne ricordo il nome ma è in fondo al ponte che porta al Dragon Inn), abbiamo preso la barca che ci ha portato a Mataking Island dove abbiamo trovato un sole meraviglioso e un’accoglienza eccezionale.
Avevo fortunatamente prenotato dall’Italia direttamente con l’agenzia locale Insight Borneo perché il resort che ospita al massimo una sessantina di persone, era tutto pieno.
L’isola è un sogno e quando c’è bassa marea è direttamente collegata ad un’altra isoletta incontaminata Mataking Kecil (sito in cui nidificano le tartarughe) ed è raggiungibile a piedi camminando su una distesa di sabbia bianchissima.
Il diving è organizzatissimo; i dive master davvero bravi e attenti.L’immersione all’house reef, anche se non con coralli coloratissimi, consente di vedere di tutto: rinomurena, frogfish, nudibranchi, crocodile fish, stone fish, una cernia e un baraccuda giganti che abitano lì e diverse altre specie interessanti.
Inoltre è pieno di tartarughe marine, si vedono praticamente in tutte le immersioni.
In alcuni siti si vedono anche i cavallucci pigmei e molto altro per gli amanti della macro.
Il soggiorno a Mataking è quello che ci è piaciuto di più nel complesso: servizio,cibo e posto davvero sopra la media; c’è anche una vasca idromassaggio praticamente in riva al mare e un centro massaggi molto carino.
La cosa bella è che vi può capitare di essere anche soli sulla spiaggia tra le due isole… In generale il tempo e il mare a Mataking sono stati buoni, giusto un giorno abbiamo avuto mare leggermente mosso ma lì le correnti possono variare improvvisamente e ristabilirsi altrettanto rapidamente.
Dopo 4 giorni sfumati velocemente in questo paradiso (consiglio di rimanerci almeno una settimana se si ama il mare, il mangiar bene e la tranquillità) siamo ritornati a Semporna e da lì, subito, abbiamo preso la barca per Mabul Island dove avevamo prenotato sempre dall’Italia 4 notti al Sipadan Water Village.
Questo resort è adatto per chi fa diving, altrimenti suggerisco di scegliere uno dei resort che si trova sull’isola stessa e non sull’acqua.
Il servizio è meno attento alla clientela, ma si mangia bene e l’organizzazione del diving center è perfetta.
Noi avevamo un bungalow praticamente sulla barriera con una terrazza meravigliosa con i lettini, ma senza scaletta per scendere a fare il bagno. Ovviamente dal ponte dove c’è diving center è possibile immergersi per fare il bagno ma ripeto…Non c’è spiaggia… Mabul Island è piena di palme da cocco ed anche un po’ selvaggia, direi in certi tratti trasandata.
Gli abitanti di Mabul Island fanno per lo più i pescatori e vivono in una sorta di villaggio adiacente alle varie strutture recettive per i turisti. Molti di loro sono filippini.
Anche al Sipadan Water Village siamo stati 4 notti ma il tempo non è stato buono,sole solo il primo giorno. Comunque abbiamo fatto delle immersioni meravigliose e soprattutto abbiamo avuto la possibilità di andare ad immergerci a Sipadan. Credo si tratti del non plus ultra per gli amanti della subacquea: seppur presente, non c’è tempo di dedicarsi alla macro, si è troppo distratti dalla struttura del paesaggio sottomarino, dalle centinaia di barracuda che ti nuotano intorno, da squali pinna bianca e grigi, da branchi di carangidi giganti, da decine di tartarughe…Davvero un posto unico! Da un po’ di anni Sipadan Island è accessibile solo in maniera limitata (non ci si può pernottare) e sul posto ci sono dei soldati che limitano l’accesso giornaliero…Forse questa è la chiave di un ecosistema così intatto e meraviglioso! Sia Mabul che Kapalai sono comunque relativamente vicine per raggiungere Sipadan (circa 40 minuti di barca se il mare è buono) ed entrambi offrono strutture di buon livello.
Il 13 agosto ci siamo diretti nuovamente a Semporna per ritornare poi nella penisola Malese questa volta in direzione Perenthia Island.
A Mataking qualcuno ci aveva parlato malissimo di questo arcipelago…Ma noi lo abbiamo reputato un altro paradiso…E ora vi racconto.
Dopo aver quindi trascorso il 13 agosto in viaggio:volo da Tawau a Kota Kinabalu e poi da Kota Kinabalu a KLumpur, pernottando presso un hotel all’aeroporto (40 euro la camera con prima colazione), l’indomani mattina volo per Kota Bharu dove siamo arrivati verso le 9 di mattina.
Avevamo prenotato sempre dall’Italia il Tuna Bay a Perenthian Besar, l’isola più grande.
Dopo un breve tragitto in barca da Kuala Besut siamo arrivati sull’isola.
Mare bellissimo, barriera corallina non coloratissima ma gradevole.
Il Tuna è posizionato molto bene ed ha un buon rapporto qualità prezzo. Tra l’altro noi per un bungalow con prima colazione posizionato verso la giungla e non verso il mare, spendevamo 18 euro a persona! Un consiglio per muoversi è quello di utilizzare i taxi boat e farvi portare sia dalla parte del Flora Bay dove il mare non è molto bello ma dove potrete fermarvi a mangiare per 5 euro in due e poi riposarvi su un’amaca all’ombra, sia dalla parte del Perenthian Island Resort dove invece c’è un’acqua turchese e meravigliosa e molte opportunità per mangiare. Sempre con i taxi boat è possibile fare snorkeling con gli squali pinna nera dalla parte del Flora Bay, proprio vicino alla barriera corallina se ne vedono parecchi.
Da questo lato dell’isola si mangia bene anche al Fauna Bay. Inoltre ci sono due sentieri nella giungla che consentono di arrivare dal lato del Tuna al Flora Bay (45 minuti) e poi dal Flora Bay al Perenthian Island Resort (45 minuti), non molto comodi ma molto affascinanti e selvaggi.
In realtà se non si vuole essere divorati dalle zanzare conviene prendere il taxi boat con circa 6-7 euro a persona. La cosa bella delle Perenthian è che sono sfruttate turisticamente solo su una parte della costa, il resto è giungla! Anche Perenthian Kecil è bella davvero, l’acqua è turchese e pulita e ci sono molte opportunità di mangiare e dormire proprio su Long Beach, la spiaggia principale.
Un giorno siamo andati anche a Rawa Island, disabitata e meravigliosa, vi auguro di non trovare le orde di turisti e se potete andateci con il taxi boat e rimaneteci fino al pomeriggio per godervela quando la gente se ne sarà andata. C’è tutta barriera di fronte all’unica spiaggetta dove sarete lasciati (purtroppo non molto colorata) e un paesaggio di palme da cocco e altri alberi tropicali.
In tutto alle Perenthian siamo stati 6 giorni, abbiamo anche fatto qualche immersione, ma i siti seppure con qualcosa di interessante (nudibranchi, murene, squaletti, bambu shark, pesci tropicali) godono tutti di scarsa visibilità e sono poco corallini. Diciamo che abbiamo preferito goderci il mare e i paesaggi e mangiare pesce a volontà.
Il tempo è stato sempre perfetto con sole e mare calmo, solo una sera c’è stato vento e pioggia, ma mai di giorno.
Le Perenthian sono per chi ama il mare e la natura e non pretende grossi divertimenti e noi ci avremmo trascorso tranquillamente anche una settimana in più…Ma purtroppo dopo 23 giorni di vacanza dovevamo rientrare in Italia.
Il consiglio che do è che se andate in Malesia in agosto, è bene prenotare prima, soprattutto se sceglierete posti più turisticamente pubblicizzati. Inoltre abbiamo incontrato tantissimi turisti italiani soprattutto a Mabul e alle Perenthian, meno a KLumpur e in Borneo.
Il viaggio è tranquillamente organizzabile da soli…Buon divertimento…