Maldive, un paradiso a basso prezzo

Lontano dai costosi resort, abbiamo vissuto una splendida vacanza a Gulhi, isola di pescatori
Scritto da: vabe83
maldive, un paradiso a basso prezzo
Partenza il: 13/02/2015
Ritorno il: 22/03/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Un’inaspettata settimana di ferie a febbraio ha spinto me e il mio ragazzo alle Maldive, paese che non avevamo mai visitato anche per i costi alti. In realtà, dopo aver passato qualche ora su internet, mi sono resa conto che avremmo potuto vivere il paradiso maldiviano spendendo esattamente la metà rispetto alle proposte delle agenzie, senza contare che noi amiamo le vacanze fai da te e non il tutto organizzato da altri. La nostra spesa a testa è stata di 1300 euro per 8 notti (ma avremmo potuto risparmiare sul volo: Oman air con scalo, 630 euro a testa. Una settimana prima costava 500 euro).

Ho prenotato da Booking un b&b per 7 notti sull’isola di Gulhi (atollo Male Sud) e 1 notte nella capitale per via dell’aereo di ritorno alla mattina presto.

GULHI: isoletta di circa 200 abitanti musulmani, quindi i turisti possono mettersi in bikini solo nella spiaggia apposita; per il resto abbigliamento normale. La differenza con l’italia è enorme: le strade sono di sabbia, le case non molto curate e purtroppo i rifiuti sono un po’ ovunque, tranne sulla spiaggia per turisti. Non sono proprio degli amanti della pulizia e dell’ecologia! Ad ogni modo noi abbiamo AMATO questa isola. Io la consiglierei.

Giorno 1 (ven. 13 feb- sab. 14 feb)

Partenza ore 22 da Malpensa, arrivo a Male alle 14.30 ora locale (+ 4 rispetto all’Italia). Chi come noi decidesse di soggiornare negli atolli più vicini alla capitale deve prendere la barca per spostarsi. Ci sono due opzioni: il traghetto pubblico (circa 2 dollari a testa) o privato (da 150 dollari per tratta, dipende dalle distanze). All’andata noi siamo stati obbligati a prendere la barca privata perché quella pubblico era già partita (controllate gli orari anche tramite la vostra guest house), ma al ritorno l’abbiamo presa risparmiando tanto. Per la barca privata basta rivolgersi al punto info appena fuori dagli arrivi. Noi abbiamo speso 160 dollari in due. Il prezzo è per tratta perciò più siete più risparmiate. Arrivati a Gulhi abbiamo trovato il gestore della nostra guest house ad attenderci al porto. Vorrei spendere due parole per questo alberghetto, perché ci siamo trovati benissimo: si chiama Orchid Island Lodge, ha solo 3 camere ed è gestito da due ragazzi, Keiser e Faisal, simpatici e gentilissimi che si sono fatti in quattro per farci sentire a casa. Mai, in tutti i viaggi che ho fatto, ho trovato questa attenzione verso il cliente, anche se non eravamo certo in un hotel 5 stelle. Abbiamo speso 450 dollari per 7 notti, pernottamento e colazione (tenete conto che si devono sempre aggiungere due tasse del 7% e del 12% per tutto quello che pagate, quindi alla fine erano circa 550 dollari. Le tasse sono sempre applicate anche per pranzi, ecc.). Di sera noi cenavamo lì con menù alla carta (prezzi a partire dai 6 euro a piatto, porzioni abbondanti). Le camere sono nuove, normali, adeguate al prezzo. Appena preso possesso della camera, e dopo averci offerto un succo di frutta tipico del luogo, ci hanno mostrato l’isola, che si gira in 10 minuti! E qui mi sono resa conto di aver fatto bene a scegliere un luogo abitato, piuttosto che il resort: tante casette, una moschea, una scuola, 2 o 3 negozietti e soprattutto le persone! E’ stato bello vedere come vivere e assaporare qualcosa delle loro abitudini, anche perché sono tutti cordiali e simpatici. Bella anche la spiaggia bikini free a disposizione degli ospiti, con ombrelloni e sdraio gratuite. Il mare è splendido perché prima di arrivare al reef c’è una parte con fondo sabbioso che rende l’acqua cristallina. Stupendo! Entusiasti ci tuffiamo per il primo bagno e qualche foto. Il sole in questo periodo tramonta alle 18 circa. Per la prima serata a Gulhi ci aspettano delle sorprese: essendo San Valentino i gestori dell’albergo hanno organizzato la cena sulla spiaggia con tanto di cuore gigante fatto di fuoco! Romantico! Hanno cucinato pesce alla griglia, noodles, riso con verdura, ecc. Stanchi per la lunga giornata andiamo a letto presto, anche perché l’isola offre solo tranquillità e di sera non ci sono divertimenti.

Giorno 2 (dom. 15)

Decidiamo di trascorrere il primo giorno in spiaggia. Giornata di relax ed esplorazione del reef. Per pranzo siamo stati al bar “Surfing”, il più carino dell’isola ed economico. Altre volte invece abbiamo comprato qualcosa al minimarket, saltando il pranzo. Di sera prenotiamo, presso la nostra guest house, l’escursione per il giorno dopo alla “Sand Bank”. Costo 40 dollari, da dividere in quanti si è. Giorno 3 (lun. 16): alle 10 partenza per l’escursione. La barchetta ci porta fino a questo minuscolo banco di sabbia in mezzo all’oceano con reef tutto intorno. Abbiamo fatto snorkelling tutto il tempo, fino a quando il cielo si è oscurato e c’è stato un forte temporale che ci ha costretti a rientrare. Avventura mitica sulla barchetta con pioggia scrosciante e mare mosso! Questo è stato l’unico momento piovoso si tutta la settimana. Per il resto della giornata siamo stati a Gulhi. Alla sera eravamo soliti passeggiare per l’isoletta: tutto è buio, niente lampioni, solo stelle…

Giorno 4 (mar. 17)

Questa mattina la dedichiamo ad un’escursione snorkelling (45 dollari in due). Ci hanno portato in alcuni punti interessanti nelle zone vicine all’isola. Il ragazzo che ci accompagnava ci ha mostrato pesci, coralli, ecc. Di ritorno dalla gita ci siamo imbattuti in una trentina di delfini, che nuotavano attorno a noi! Bellissimi! Verso le 13.30 rientriamo e andiamo in spiaggia, dove ritroviamo i simpatici paguri e granchi che popolano la riva.

Giorno 5 e 6 (mer 18 e gio 19)

Giornate dedicate alla vita da spiaggia e allo snorkelling a Gulhi. La presenza di poche persone rende tutto migliore. Abbiamo conosciuto 3 ragazzi con cui faremo la gita al resort e dei signori italiani in vacanza per ben tre settimane!

Giorno 7 (ven 20)

D’accordo con altri ospiti ci siamo recati al resort Fihalhohi per trascorre una giornata diversa. Premetto che se tornassimo indietro non ci andremmo, sia per i costi sia per il posto in sé. 35 dollari a testa per il trasporto e 50 dollari a testa di entrata per un resort che non ha aggiunto niente alla vacanza. Ci aspettavamo almeno una piscina, ma in questo posto non c’è! Con quello che spendono! Perlomeno avremmo potuto fare il bagno tranquilli visto che quel giorno c’era un vento tremendo e non si poteva fare snorkelling. Di certo è tutto ben piantumato, le camere sono carine, ma per il resto è tutto a pagamento (le escursioni costavano molto di più rispetto alla nostra isola) e non c’è nemmeno molta animazione. Vabbè abbiamo fatto l’esperienza e, se avessi voglia di resort, andrei di certo in altre nazioni dove si spende meno e si hanno molti vantaggi. Di ritorno dal resort, alla sera abbiamo cenato nell’unico ristorante dell’isola di Gulhi, dove il venerdì preparano il buffet maldiviano. Buono! Giorno 8 (sab 21): salutiamo la nostra isola con le lacrime agli occhi e prendiamo il traghetto pubblico che in un’ora ci porta a Male. Ci attende una giornata intera in questa isola, ma ne rimaniamo abbastanza delusi. Ci è piaciuto molto il mercato del pesce e quello normale, ma per il resto Male non offre molto. Penso valga la pena visitarla se si hanno 4 o 5 ore in attesa dell’aereo, ma eviterei di passarci un’intera giornata. Se dovessi tornare alle Maldive di certo farò in modo di non doverci soggiornare. Alla sera abbiamo cenato in un bel ristorante, il Sea House, proprio di fianco ai traghetti per l’aeroporto, con terrazza sul mare. Purtroppo le vacanze sono finite e domenica mattina alle 9.15 siamo costretti a ripartire per l’Italia, ma questa vacanza la porteremo nel cuore!



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