Maldive alternative… ora si può! 2

Andare alle Maldive senza spendere troppo
Scritto da: Enrico75
maldive alternative... ora si può! 2
Partenza il: 09/01/2010
Ritorno il: 15/01/2010
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
09/01/10 – 15/01/10 Keyodohoo, Maldive L’abbiamo cercata a lungo e alla fine l’abbiamo trovata, la soluzione per visitare le mitiche Maldive senza svenarci e soprattutto evitando il cosiddetto turismo di massa. Alle nostre richieste risponde Claudia, una ragazza toscana che insieme alla sua famiglia gestisce il sito www.maldivealternative.com, proponendoci un soggiorno su un’isola di pescatori con tanto di guida maldiviana che parla italiano ed escursioni negli atolli vicini. Al nostro arrivo all’aeroporto di Male ci accoglie un sorridente ragazzo maldiviano di nome Idris munito di 4 provvidenziali bottigliette d’acqua fresca; insieme a lui il fratello (Arì) e un amico. Dormiamo una notte in hotel a Male e la mattina dopo saliamo su una lancia diretti all’isola di Keyodhoo. Quando sbarchiamo troviamo sul molo Beppe e Orietta, genitori di Claudia e fautori della splendida iniziativa “Maldive Alternative”, un modo di concepire il viaggio alle Maldive come qualcosa di completamente diverso dal classico soggiorno in resort. Si presentano e ci accompagnano in quella che sarà per i prossimi 5 giorni la nostra simpatica casetta dove facciamo uno spuntino con cocco, albero del pane, banana fritta, pesce fritto e altri “snack” tipici del luogo. La casa è più accogliente e spaziosa di quanto ci aspettavamo ed è dotata di tutti i comfort, compreso l’indispensabile climatizzatore in entrambe le camere. A pranzo conosciamo il nostro chef personale visto che per tutto il soggiorno mangeremo nel suo ristorante come unici clienti (dimenticavo di scrivere che eravamo gli unici turisti sull’isola….che pacchia!). Ammado è un omone dai modi gentili che si prodiga per soddisfare i nostri palati con delle ottime pietanze, pasta, pesce alla griglia, riso e quant’altro in quantità da “pranzo di matrimonio”! Più tardi salutiamo Beppe e Orietta che tornano in Italia e trascorriamo il pomeriggio facendo conoscenza con altri abitanti del villaggio tra cui la moglie di Idris, Sofura, e la loro dolcissima bambina Ibha. Poi c’è Mario (in verità si chiama Hussein) che si prenota per un caffè italiano e ci accompagnerà con la sua barchetta a motore nelle escursioni alle isole più vicine. Il giorno seguente il fratello di Idris, Alibè, pilota il suo Dhoni, la tipica imbarcazione maldiviana, per condurci sull”isola deserta di Hurarufinolu. La giornata trascorre sotto il sole cocente e la sera, nonostante la crema ad alta protezione siamo letteralmente cotti tanto che ceniamo e dopo una rapida partita a carte andiamo a letto stanchi ma già colmi di entusiasmo. Il giorno seguente ci aspetta Hulidhoo, bellissima e con una vegetazione lussureggiante; facciamo snorkeling per ammirare la barriera corallina popolata da un’infinità di pesci coloratissimi e ci rilassiamo al sole. Torniamo a casa e alle 5 pronti per la pesca al bolentino (il sottoscritto combatterà coraggiosamente con un Carangide di 80 kg prima di issarlo a bordo!! Vabbè volevo dire 8 kg comunque è stata un’impresa, soprattutto per uno che avrà pescato si e no 3 volte in vita sua 😉 Il mattino dopo ci aspetta Bodhumora di una bellezza indescrivibile! Sembra di stare……..alle Maldive appunto!! Pranziamo in barca, il menu prevedeva pasta aglio, olio e peperoncino ma, visto che sull’arenile era pieno di telline, approfittiamo per un provvidenziale cambio di menu (Idris aveva sbucciato 32 spicchi di aglio, li ho contati!!!). La sera dulcis in fundo ci toccano per cena le aragoste cucinate da Ammado che l’instancabile Idris la notte prima è andato a pescare per noi. Concludiamo la serata al circolo ricreativo, Marco e io sfidiamo 2 cinesi travestiti da maldiviani e scopriamo a nostre spese che, almeno su quest’isola il ping pong è lo sport nazionale! Sconfitti, ci godiamo un big-match a biliardino con Elisa e Valentina che si accaniscono sui malcapitati Mario e Idris. Il giorno seguente andiamo a fare snorkeing in un’altra isola deserta (ndr non abbiamo mai incontrato anima viva, in pratica le isole erano tutte per noi!!), visitiamo la vasca delle Cernie e nel pomeriggio altra uscita al bolentino, stavolta è Valentina a vestire i panni del capitano Achab pescando addirittura una murena! Il 14 purtroppo è il nostro ultimo giorno qui e Valentina, nota per il suo ‘attaccamento al cuscino’ ci stupisce mettendo la sveglia alle 7 per assistere all’ingresso dei bambini a scuola che qui è preceduto ogni mattina da una sorta di cerimonia con tanto di inno e alzabandiera. A seguire colazione e poi tutti in barca per un’altra giornata di snorkeling! La sera, con un pò di malinconia, ci prepariamo per andare a cena quando veniamo esortati a seguire un percorso illuminato con le candele. Scopriamo così che mezza isola si è movimentata per organizzare una cena in spiaggia in nostro onore con tanto di suonatori di tamburi. Ma non è finita, al nostro ritorno in casa, troviamo i letti decorati accuratamente con petali e foglie che compongono un divertente ‘Good nith’. Il giorno dopo trascorriamo qualche ora al sole in attesa che la lancia ci porti all’aeroporto di Male dove attenderemo il nostro volo per l’Italia via Colombo (Sri Lanka). Che dire? Una vacanza fantastica adatta a chi ama il relax ma anche a chi, come noi, ama conoscere usi e costumi del luogo, cosa che, gli abitanti di Keyodhoo ci hanno permesso di fare con la loro spontanea disponibilità! Un ringraziamento speciale a Idris, Claudia e al suo…Maldivealternative! Enrico, Elisa, Valentina, Marco


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