Malaysia 2009

“Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone” John Steinbeck - Come sempre nel bel mezzo del grigio inverno lombardo ci assale il desiderio di programmare le vacanze estive, e come sempre le mete prescelte sono le più disparate, tanti sono i luoghi che vorremmo visitare. Come sempre partiamo da un “va beh, quest’anno...
Scritto da: stefj
malaysia 2009
Partenza il: 07/08/2009
Ritorno il: 23/09/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
“Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone” John Steinbeck – Come sempre nel bel mezzo del grigio inverno lombardo ci assale il desiderio di programmare le vacanze estive, e come sempre le mete prescelte sono le più disparate, tanti sono i luoghi che vorremmo visitare. Come sempre partiamo da un “va beh, quest’anno facciamo un giro in Europa”… e ci siamo trovati in Malaysia… Memori delle avventure di Sandokan che ci hanno accompagnato durante l’infanzia e convinti di aver scelto una meta alternativa, e non ancora troppo turistica, almeno per gli italiani… Non sarà proprio così… Prenotiamo il volo (€ 850,00) per Kuala Lumpur con Egyptair, al momento la compagnia più economica, e nei mesi successivi ci dedichiamo (…Mi dedico) allo studio di tutti gli altri racconti di viaggio dai quali trarre spunti ed informazioni utili ed interessanti al fine di poter concentrare, nei pochi giorni a disposizione, quanti più luoghi possibili. Contattati tutti i resort via mail, procediamo alle prenotazioni (qualcuno richiede un acconto, qualcuno il pagamento totale, altri solo il numero della carta di credito a garanzia). Il giorno della partenza si avvicina… ed abbiamo ancora due grandi “incognite” riguardo i trasferimenti da risolvere…Per riuscire a soggiornare in un determinato resort a Tioman abbiamo dovuto stravolgere un poco il “classico itinerario” turistico, a scapito della possibilità/facilità di raggiungere le destinazioni… Pazienza, vedremo di trovare le soluzioni in loco! Venerdi 07 Agosto 2009 – “Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo” Lao Tzu – Finalmente ci siamo! Caricata l’auto con i nostri due piccoli trolley, ci dirigiamo verso l’aeroporto di Malpensa, parcheggiamo presso “Fly to Park” (€ 73 per 15 giorni), rapido è pure il check-in, puntuali partiamo per le nostre vacanze! Il volo sarà piuttosto lungo; la prima tappa è a Il Cairo, dove è previsto uno scalo di 8 ore. Appena scesi dall’aereo, e diretti verso l’area dei transiti, subito la prima sorpresa. Una hostess della Egyptair offre a tutte le persone in transito, circa una ventina (tra cui Alex & Brunilde di Genova nostri vicini durante il volo), un rapido tour per la città, compresa la visita alle Piramidi (Giza) e la cena… Il tutto offerto da loro! (…Qualcuno è un po’ perplesso sul fatto della gratuità…Tanto più che ci trattengono pure i passaporti). Come rifiutare ?! Il tempo che la zelante hostess prepari i visti per uscire dall’aeroporto, ed eccoci sul pullman diretti in città. Ormai è buio, sono circa le 21.Oo; è bellissimo vedere lungo il Nilo una miriade di persone sedute su piccole sedie di plastica, intente a parlare, mangiare, pescare… Arriviamo alle Piramidi, è davvero emozionante vederle illuminate! La nostra guida ci porta poi in un bazar dove un profumiere, con l’aiuto del simpaticissimo Alex per la traduzione, ci illustra tutte le proprietà terapeutiche delle sue essenze …E ci invita, senza obbligo, ad acquistarle… Considerato che praticamente ci tiene “in ostaggio” e nessuno si decide a comprare, morta a compassione mi sono presa un flaconcino mignon!). Successivamente veniamo condotti in un ristorante per una tipica…E ottima… Cenetta egiziana. Sabato 08 Agosto 2009 – “Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita” Jack Kerouac – Ci riportano in aeroporto giusto in tempo per riconsegnarci i passaporti ed imbarcarci sul volo successivo. Tappa successiva é Mumbay, per un breve scalo tecnico. E’ impressionante atterrare a Mumbay, dove tra i pochi grattacieli si scorge una distesa unica di baracche in lamiera che arrivano fino a ridosso della recinzione dell’aeroporto… Ma l’India sarà la meta di un futuro viaggio, speriamo… ora ci aspetta l’ultima tratta per Kuala Lumpur! Puntuali atterriamo alle 23.15, le procedure per l’immigation, il questionario circa l’influenza H1N1, ed il ritiro bagagli sono rapide. Vista l’ora tarda decidiamo di prendere un taxi prepagato (RM 74) che in mezz’oretta ci porta direttamente in hotel (Impiana Hotel KLCC & Spa, affacciato sulle Petronas, RM 565 per 2 notti). La stanza non è male ma le nostre gambe, dopo 24 ore di viaggio, hanno bisogno di sgranchirsi… Quindi anche se ormai è quasi l’una, usciamo a fare due passi… Fa caldo e c’è molta umidità… Il primo incontro che facciamo sono due grossi toponi che tranquillamente passeggiano nel parco Klcc. Tappa d’obbligo le Petronas, purtroppo già spente, guardarle dal basso verso l’alto lascia comunque senza fiato. Il traffico del sabato sera, nonostante l’ora tarda, è ancora sostenuto, e fra la guida a sinistra, i semafori pedonali sempre rossi… Attraversare senza pericoli è davvero un problema! Una birretta nella super-affollata Jalan Ampang dove cominciamo a familiarizzare anche con i “profumi” dei cibi asiatici venduti sulle bancarelle…E via a nanna, domani comincia il tour! Domenica 09 Agosto 2009 – “Come molti viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto” Benjamin Disraeli – Sveglia all’alba (… purtroppo costante di questa vacanza!), mega colazione, ci dirigiamo subito alle Petronas per riuscire ad accaparrarci i ticket che consentono la salita fino allo Sky Bridge. Purtroppo nonostante siano solo le 8,30 sono già esauriti (…E domani sono chiuse al pubblico). Pazienza, facciamo un bel giro nel parco retrostante, approfittiamo dell’apertura dei negozi presso il Centro Commerciale Suria per cambiare un po’ di soldini (1 euro per 4,90 Rm… buono!), poi ci dirigiamo sempre a piedi (il caldo umido si fa parecchio sentire!) al Tourist Information per vedere se riusciamo a risolvere i nostri dubbi circa gli spostamenti Redang/Taman Negara e Taman Negara/Tioman… purtroppo i due addetti non ci sono per niente di aiuto! Ne usciamo un po’ sconsolati, ma non abbiamo molto tempo da perdere! Fermiamo qualche tassista per farci portare alle Batu Caves… alla fine spuntiamo la tratta per Rm 20 ed in circa 15 minuti arriviamo a destinazione. Le grotte sono affollate di fedeli Hindu, ci sono molti venditori con le loro bancarelle e tanti poliziotti perché nel pomeriggio è atteso in visita il Primo Ministro. La gente è molto cordiale, ci raccomanda di fermarci fino il pomeriggio per assistere ai festeggiamenti, quando ringraziando ce ne andiamo la domanda di rito è “where are you from?” … e con un largo sorriso se ne vanno. La salita dei 272 gradini non è molto impegnativa, ma il caldo e la forte umidità fanno la loro parte. Sinceramente le grotte non hanno un gran ché di speciale, i turisti sembrano più attratti dalle scimmiette che scorrazzano liberamente da una parte all’altra. Rientriamo a KL utilizzando il bus urbano n.11 (Rm 2 cad.) che per giungere in città passa attraverso i sobborghi della capitale… Bella esperienza, peccato il bus fosse molto affollato, e noi due gli unici turisti… per ciò ci sentivamo gli occhi incollati addosso! Scendiamo dal bus a Merdeka Square, l’immensa piazza cara ai malesi perché qui è stata proclamata l’indipendenza, poi, Lonely alla mano, seguiamo a piedi gli itinerari proposti nei quartieri di Little China e Little India. Utilizzando la monorail facciamo ritorno in hotel, rapido tuffo al tramonto nella piscina all’aperto affacciata sulle Petronas. Poi di nuovo a piedi alla vicina Menara Tower, dove abbiamo riservato un tavolo per la cena al ristorante “girevole” Seri Angcasa a ben 276 mt. Di altezza. Sono disponibili tre buffet, uno con cibi “simil europei”, uno tipicamente malese, ed uno – fantastico – per i dolci; il conto (Rm 388), per gli standard malesi, è decisamente alto, il cibo non è eccezionale, ma il panorama dal nostro tavolo vicino alla vetrata (espressamente richiesto al momento della prenotazione, da fare con parecchio anticipo) ci ripaga con una vista spettacolare! Lunedì 10 Agosto 2009 – “Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina” S.Agostino – Dopo colazione ci rechiamo velocemente con il treno (fermata KLCC) alla stazione dei bus di Puduraja, con destinazione Malacca. Giunti in loco veniamo subito “accalappiati” da un tipo losco che ci chiede dove vogliamo andare, ed alla nostra risposta di “Melaka” subito ci conduce all’interno della stazione, dove nei sotterranei “è proprio in partenza il suo pullman ad un prezzo più vantaggioso di altri”… Dice lui. Visto che è già piuttosto tardi e non abbiamo molto tempo, ci fidiamo, acquistiamo il biglietto (Rm 15 cad.) veniamo caricati al buio sul pullman in partenza (alla luce del sole non si rivelerà nemmeno troppo male, i posti non sono molti, comodi e reclinabili). Due ore dopo giungiamo alla Stazione Centrale di Malacca, contrattiamo con un taxi per Rm 15 affinché ci porti in città. Anche qui, Lonely alla mano – le descrizioni di parecchi edifici ci sono apparse molto esagerate, ci chiediamo incuriositi come possa descrivere tutti i tesori delle nostre città italiane – seguiamo i vari itinerari proposti… Peccato la forte umidità tolga veramente le forze! Rientramo a KL con il bus delle ore 16 (Rm 10 cad, alla faccia della convenienza di quello di stamattina!) sotto un breve ma intenso acquazzone. Torniamo rapidamente in hotel per ritirare le valige, poi di nuovo il treno fino a KL Sentral, successivamente il KLIA Transit (Rm 12,50 cad) fino a Salat Tinggy dove abbiamo prenotato un b&b per la notte, visto che domattina il volo per Kota Bharu decolla molto presto. Come concordato alla stazione troviamo ad attenderci Walter, il proprietario del B&B Jawadene a Sepang (Rm 242 compreso transfer per aeroporto), un americano che ha girato il mondo e che si è trasferito in Malaysia da 3 anni. Passiamo con lui ed un suo simpatico vicino olandese in lavanderia, poi arriviamo nelle elegante zona residenziale, con tanto di polizia di guardia all’ingresso – dove si trova il B&B… Che è davvero bellissimo, arredato in stile birmano-thai… Peccato essere arrivati così tardi! Lasciate le valigie, facciamo a piedi un salto nella vicina urbanizzazione dove ci sono alcuni locali per cenare (ci limitiamo a pochi chicken satay) poi una volta rientrati al b&b, nonostante l’ora tarda, non resistiamo alla tentazione di fare un tuffetto nella bella piscina! Martedì 11 Agosto 2009 – “La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili” William Burrougns – Alle 6,00 siamo già in auto con Walter diretti all’aeroporto LCC (distante circa 20 minuti dal b&b) da dove partono i voli Air Asia. Rapido è il check in, facciamo colazione, puntuali ci imbarchiamo, alle 7.30 partiamo con destinazione Kota Bharu (volo € 21 in due). Puntuali – ottima Air Asia – arriviamo a destinazione; sempre in aeroporto acquistiamo il voucher per il taxi prepagato (Rm 78) per Kuala Besut e il ticket per la fast boat (Rm 35,00 cad.) che ci porterà a Perhentian Besar. La prima esperienza con un tassista che guida su strade extraurbane è piuttosto traumatica… Saranno le strade strette, male asfaltate e con le capanne a ridosso del ciglio della strada, saranno i parecchi motorini e biciclette che circolano, saranno le mucche e le scimmiette che stanno a bordo strada e spesso attraversano, sarà la guida a sinistra a cui non siamo ancora troppo abituati, sarà la folle velocità di marcia dell’anziano tassista… ma ci sembra di venire investiti da ogni auto proveniente in senso contrario!! Per fortuna l’oretta scarsa di tragitto trascorre senza incidenti. Giunti a Kuala Besut ci rechiamo all’agenzia per la registrazione, paghiamo la tassa (Rm 5 cad.) per l’accesso al parco marino delle Perhentian, e finalmente caricate le valigie su una barca… nemmeno troppo grande… Dopo circa 40 minuti, verso le 11, in compagnia di altre 7 persone, giungiamo nei pressi di Besar. Fortunatamente il nostro resort (Perhentian Island Resort) è la prima tappa, per cui siamo i primi a scendere! Dopo un cocktail di benvenuto, veniamo subito accompagnati nella nostra “semi suite front sea” (Rm 1440 per 3 notti). Apriamo una parentesi sul PIR: avevamo letto che, sull’isola di Besar, il PIR è quello che maggiormente si avvicina agli standard europei…Beh, questo è vero solo per quanto riguarda il prezzo! Gli chalet necessitano di una profonda “rinfrescata”, l’acqua in bagno è praticamente gialla/marroncino, la pulizia così così, asciugamani compresi, decisamente sporchino e trascurato il ristorante dove abbiamo consumato solo la colazione. Parecchi gli italiani presenti (non di meno che nei successivi posti che in seguito visiteremo, comunque) ma davvero molto tranquilli e discreti. La spiaggia, invece, è decisamente la migliore dell’isola, lunga e con una stupenda sabbia bianca e finissima! Inoltre, di fianco al molo, è facile vedere grosse tartarughe. Chiusa la parentesi PIR, questa prima mezza giornata ci concediamo un po’ di relax all’ombra sotto le palme (il sole scotta davvero!!) e bagni nell’acqua… caldissima! Sulla spiaggia facciamo subito l’incontro con un “piccolo” varano (mezzo metro), alcuni scoiattoli ed al tramonto con tantissimi flying fox … Che sfrecciano, pure loro, ad una folle velocità! Per cena andiamo subito da Mama’s (facilmente raggiungibile dal PIR attraverso la passerella in corso di ultimazione) perché ci hanno detto che forse, lì, potremo risolvere i nostri problemi di trasporto. Speriamo! Il locale è molto affollato, troviamo comunque posto, subito la “Mama’s”, un sorridente donnone sulla sessantina con tanto di turbante in testa, ci accompagna alla scelta del pesce da cuocere al barbecue, e… Dopo parecchia attesa, effettivamente, ci gustiamo la nostra ottima cenetta (Rm 92). Riusciamo finalmente ad avvicinare Aziz, uno dei figli di Mama’s, spieghiamo che vorremmo andare da Besar a Redang in barca e poi da Redang tornare a Kuala Besut sempre in barca… Ci risponde “no problem, see you tomorrow”, dice di sapere che ci sono altre persone che devono andare a Redang venerdì mattina e quindi non dovrebbero esserci problemi… Speriamo! Mercoledì 12 Agosto 2009 – “Quando insegui i tuoi sogni più felici si aprono porte anche là dove non c’erano porte” Joseph Campbell – Dopo colazione torniamo subito da Mama’s perché vogliamo fare con loro un po’ di snorkeling (Rm 30 per 4 ore). In compagnia di altre quattro persone veniamo portati a Shark Point (riusciamo a vedere alcuni piccoli squaletti), poi a Turtle Beach, a Rawa, ed infine nella zona di mare davanti al Pir (vediamo alcune tartarughe giganti). Il mare è davvero ricco di tantissimi pesci colorati, anche i coralli non sono male. Pomeriggio di relax al sole sulla spiaggia del PIR… Mentre dall’Italia ci giungono sms preoccupati con notizie di uragani in Thailandia, terremoti in Giappone… Qui splende sempre il sole, nessuna nube all’orizzonte! Per cena torniamo da Mama’s, cena sempre ottima… anche se sempre lenti… Ri-avviciniamo nuovamente l’amico Aziz “no problem, italiani, see you tomorrow” ci risponde… Speriamo! Giovedì 13 Agosto 2009 – “Il viaggio non soltanto allarga la mente, le da forma” Bruce Chatwin – Dopo colazione… Ritorniamo al Mama’s… ormai siamo di casa! Contrattiamo con Aziz un taxi boat (Rm 40) che ci porti fino a Turtle Beach e che poi, alle 13.30 venga a riprenderci per portarci a Long Beach a Kecil. Arriviamo a Turtle Beach che non c’è ancora nessuno… Bellissima… peccato subito dopo comincino ad arrivare barchette e canoe… All’orario stabilito arriva il “nostro traghettatore” che in 5 minuti ci deposita a Kecil… sarà che il cielo si è un po’ rannuvolato, sarà che c’è parecchia gente, ombrelloni, ecc… ma Long Beach non ci ha particolarmente entusiasmato. Un rapido spuntino in un locale sulla spiaggia, poi ci incamminiamo nel breve sentiero (10 minuti, fattibile in infradito) che taglia la giungla (animali zero, zanzare zero, umidità tanta) che porta a Coral Bay. Lungo il sentiero vediamo diversi “resort”… crediamo siano quelli che in alcuni diari di viaggio si dice di aver dormito a € 2 euro a notte… Beh, ci crediamo, sono davvero capanne malmesse in mezzo alle palme! Rifatto il percorso a ritroso e tornati a Long Beach, decidiamo di tornare alla nostra spiaggia del Pir, prendiamo un taxi boat (Rm 10) che in pochi minuti, e sotto due gocce d’acqua, ci porta a destinazione. Per cena ci fermiamo al caratteristico ristorante sulla spiaggia del Coral View… sarà la scelta poco azzeccata delle pietanze, ma… rimpiangiamo il nostro Mama’s! Passiamo a trovare Aziz, che ci conferma che tutto è ok! Domani mattina manderà una barca a prenderci al jetty del PIR, poi con altre persone andremo a Redang (chi per snorkeling, chi per soggiornare), fatto sta che spuntiamo il prezzo “dell’escursione” (Rm 80 cad.) anziché il costo del trasferimento (avevamo letto in altri diari circa Rm 700, trattabili fino a 500). Bene! Ci conferma anche che lo stesso barcaiolo verrà domenica mattina a prenderci alle 7.30 a Redang per portarci fino a Kuala Besut (Rm 450 per circa 1 ora e mezzo di barca… che nessuna barca fa… ma è un trasferimento indispensabile per noi perché alle 10 abbiamo prenotato il transfer che ci porterà da Kuala Besut al Taman Negara, mentre se facessimo il tragitto Redang / molo di Merang e poi taxi fino a Kuala Besut non faremmo certamente in tempo, e da Merang sembra impossibile raggiungere il Taman Negara)… Speriamo bene! Venerdi 14 Agosto 2009 – “Fate che il vostro spirito avventuroso vi porti sempre ad andare avanti per scoprire il mondo che vi circonda con le sue stranezze e le sue meraviglie. Scoprirlo, significherà, per voi, amarlo” Kahlil Gibran – Ultima colazione al PIR, puntualmente alle 7.30 arriva la barca di Aziz, una sosta da Mama’s dove acquistiamo il ticket per il bus che ci porterà domenica al Taman Negara. Per i trasferimenti in barca, ci dice Aziz, dovremo pagare direttamente il barcaiolo perché lui fa questo “solo per aiutare i turisti e non per guadagnarci”…Lo ringraziamo molto e gli promettiamo di fargli “molta pubblicità in Italia!” La traversata verso Palau Redang è tranquilla, in meno di un’ora e mezzo siamo a destinazione. Il nostro resort, Laguna Redang (Rm 1200 per 2 notti per una deluxe front pool) è molto bello (questo si che si avvicina agli standard europei…), peccato ci sia tantissima gente… equamente divisa al 50% fra italiani un poco “caciaroni” e cinesi/asiatici… Pare di stare in un “classico villaggio vacanze”… Ci sono orari stabiliti per tutte le attività, dallo snorkeling, alla passeggiata nella giungla, perfino per dare da mangiare ai pesci che nuotano nella grande vasca vicino il ristorante! E’ davvero sconsolante vedere i cinesi, indossato il giubbetto salvagente rosso, camminare in fila per andare in escursione con la barca o la folle, assurda, corsa degli italiani all’alba per accaparrarsi i lettini e gli ombrelloni in spiaggia… Fortunatamente ci fermiamo qui solo due giorni, non siamo più abituati a questo genere di vacanza! Pomeriggio di relax al sole, per cena preferiamo fermarci al ristorante “A la carte” al Piano Terra – quello al primo piano, buffet a Rm 55, è principalmente con cibi asiatici, l’altro sempre a buffet ma più occidentale – Rm 120 – a piano terra è già invaso da tavolate di italiani… che hanno già prenotato per domani “perché è ferragosto”… Sigh… (abbiamo origliato in spiaggia…). Bella la camminata dopo cena sulla lunga spiaggia, dove tra le palme, sono appese un’infinità di amache.

Sabato 15 Agosto 2009 – “A chi mi domanda ragione dei miei viaggi, solitamente rispondo che so bene quello che fuggo, ma non quel che cerco” Michel De Montagne – Dopo colazione (fatta al ristorante al 1°Piano, affollato di asiatici) abbandoniamo definitivamente l’idea di fare snorkeling o altre escursioni organizzate dal “centro ricreativo” dell’hotel. La giornata, finalmente, trascorre in completo relax!! Il mare è davvero splendido, forse ancor più che alle Perhentian.

Domenica 16 Agosto 2009 – “E’ meglio essere ottimisti ed avere torto che essere pessimisti ed avere ragione” Albert Einstein – Sveglia prestissimo, colazione questa volta al ristorante “A la carte” a piano terra (decisamente molto meglio), poi trolley alla mano ci dirigiamo al molo dove alle 7.30 dovrebbe arrivare il barcaiolo di Aziz per portarci a Kuala Besut… Io sono decisamente preoccupata, perché se si fosse dimenticato… Non riusciremmo ad arrivare in tempo a Kuala Besut per prendere il pullman delle 10 per il Taman Negara… e la prima barca da Redang parte alle 9.00 … Ma subito devo ricredermi, all’orizzonte sbuca la barchetta del nostro sempre sorridente “Capitano”! Carichiamo i trolley sulla barca e alle 7.45 salpiamo. Il mare fortunatamente è calmo ma appena usciamo dalla zona portuale… Con questa piccola barchetta, ogni salto sulle onde equivale ad una sferzata di acqua che ci travolge… Tanto che, dopo appena 5 minuti, siamo completamente bagnati fradici! Bagagli compresi. E ci aspetta un’ora e mezzo di questo tragitto “fuori rotta”!! Facciamo più volte cenno al Capitano di rallentare, ma lui, sempre sorridendo, ci fa cenno che tutto è ok… E va beh, “non ci resta che ridere” pure a noi! Fortunatamente “le acque di placano” dopo circa un’oretta, quando rientriamo nella rotta “Perhentian/Kuala Besut”… Ma tant’è ormai siamo lavati… Tanto che, quando alle 9.20 giungiamo al molo di Kuala Besut, ed altri barcaioli chiederanno al nostro da dove arriviamo così presto, e lui risponde “Redang!” li sentiamo ripetere “Redang???” e sgranare gli occhi molto stupiti. Evidentemente è proprio un tragitto che nessuno fa… E se ci ripenso ora, forse, siamo stati un poco incoscienti pure noi… Paghiamo i Rm 450 promessi al “Capitano”, e ci dirigiamo verso l’agenzia dove Aziz di Mama’s ci ha venduto i ticket per il Taman Negara (pagati a lui Rm 65 cad… Mentre qui sono in “offerta” a Rm 75). Alle 10 veniamo caricati in 9 persone su un minivan… Ma la partenza sarà solo mezz’oretta abbondante dopo… Il viaggio per il Taman è lungo, facciamo alcune soste in “autogrill”, poi verso le 13 in un’area di sosta veniamo divisi (chi va al Taman e chi a Cameron Highlands) e caricati su un pullman GT della NKS… Arriviamo a Kuala Tembelling alle 18.30, sosta presso il ristorante/ufficio della NKS per la registrazione, pagamento visti per il parco (Rm 1 cad) e macchine fotografiche (Rm 5 cad) e dove prenotiamo un taxi (Rm 500, unico mezzo disponibile per questo tragitto) che martedì mattina ci porti direttamente dal Taman Negara fino a Mersing, all’imbarco per l’isola di Tioman. Poi di nuovo in marcia fino a Kuala Tahan dove arriviamo alle 19.30 ed è ormai quasi buio! Giusto il tempo di scendere i gradini per raggiungere le lance che permettono di attraversare il fiume Tembelling (ogni passaggio Rm 1,00 per persona) e raggiungiamo il nostro resort “Mutiara Taman Negara” (Rm 800 per 2 notti) proprio all’interno del Parco. I lodge non sono male… Anche se pure questi necessiterebbero di una bella “rinfrescata”… Stimiamo che le ragnatele in bagno e alle finestre possano risalere, più o meno, all’origine della Jungla… 130 milioni di anni fa! Lasciamo i bagagli e, piuttosto sconvolti dal lungo viaggio, andiamo direttamente a cena (non male il ristorante del resort).

Lunedì 17 Agosto 2009 – “Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite” Mark Twain – Veniamo svegliati alle 5.00 da un altoparlante che trasmette le preghiere del Corano… Ma fino le 7.30 è ancora buio ed inoltre quando usciamo per la colazione, verso le 8.00, tutto è avvolto dalla nebbiolina umida che sale dal fiume… Tanto che è perfino impossibile fare foto! Già qui nel resort vediamo alcune scimmie, un enorme varano, scoiattoli, formiche giganti, oltre a bellissime e grandissime piante. Dopo colazione, attraversiamo il fiume con la lancia (sempre Rm 1… O come si diceva noi parafrasando Troisi “…1 fiorino per passare”), ci dirigiamo verso il ristorante galleggiante della NKS dove prenotiamo per la mattinata il “Jungle trekking e Canopy walk” (Rm 30 cad) e per il pomeriggio la visita al villaggio Orang Asli (Rm 40 cad). Da notare che entrambe le escursioni, se prenotate direttamente al nostro resort, sarebbero costate il doppio. Il jungle trekking fino a Bukit Teresik è molto bello, anche se dopo solo pochi passi si è praticamente in un bagno di sudore tanto è forte l’umidità! La durata è di circa 3 ore, compreso l’attraversamento dei ponti in corda sospesi, purtroppo non abbiamo visto nessun animale (escluso qualche grosso insetto)… Ma per fortuna non ci siamo nemmeno imbattuti nelle tanto temute sanguisughe! Del villaggio Orang Asli, invece, che dire? Al di la della bellezza e spontaneità dei bambini… Sinceramente mi è sembrata una situazione “troppo costruita a misura di turista”… Con l’accensione del fuoco, le prove con la cerbottana… Ma forse non può che essere così… Riattraversato il fiume e tornati al resort ci incamminiamo da soli nella jungla fino a Lubok Simpon, luogo dove dicono sia possibile fare il bagno nel fiume… Che è comunque di un bel colore marrone… Quindi rinunciamo! Cena sempre al resort, e a nanna presto, domani abbiamo ancora parecchia strada da fare! Martedì 18 Agosto 2009 –“…Dobbiamo andare e non fermarci mai finchè non arriviamo.” “Per andare dove, amico?” “Non lo so, ma dobbiamo andare…” Jack Kerouac – Colazione, trolley alla mano, fiorino al traghettatore e alle 7.30 siamo già di fronte al nostro “sgangheratissimo” taxi (lo riconosciamo dalla targa fornitaci al momento della prenotazione)… Riusciremo ad arrivare fino a Mersing? E il tassista dove è?! Dopo un po’ da un ristorante sbuca un omone, ci chiede se siamo noi i clienti, ci dice di aspettare un attimo che finisce di mangiare… E poi finalmente partiamo. Chiedo subito quant’è la durata del viaggio (il nostro problema è che l’ultimo ferry per Mersing parte alle 16.30)… Mi risponde “five… Six hours”…Speriamo bene! Pur seguendo l’itinerario sulla carta stradale non riusciamo bene a capire che tragitto stia seguendo il nostro tassista, che sembra abbandonare le strade più larghe a favore di altre meno agevoli e forse meno trafficate… Speriamo bene! Durante una sosta in “autogrill” (mi scappa l’occhio sul contachilometri che segna ben 954mila km e rotti!!!) ne approfitto per telefonare alla compagnia dei ferry Blue Water Express di Mersing per verificare gli orari di partenza. La gentile addetta mi risponde che i ferry partono alle 14.30 e 16.30… Quindi esorto il nostro autista affinché faccia il possibile per arrivare prima delle 14.00! Detto fatto, alle 14.00 dopo 6 ore di strada, siamo a Mersing! Il ferry (Rm 35 cad) parte con un poco di ritardo, dopo 90 minuti giungiamo alla nostra fermata, che è la prima, Kuantang Genting. Purtroppo la barca del nostro resort, il Japamala (raggiungibile solo via mare), non può venirci a prendere quindi contrattiamo con un taxi boat locale per Rm 60 e 2 minuti di strada… Beh, arrivare al Japamala, è come arrivare in un angolo di paradiso! Si arriva alla lobby in legno e vetro affacciata sul mare, dopo aver percorso i cento metri di pontile che funge nel contempo da attracco per la barca del resort, bar e solarium durante il giorno, fantastico ristorante con cibo italiano la sera! Solo 13 lodge di diverse tipologie per questo resort (scopriremo poi, prenotate addirittura con un anno di anticipo, al momento sono presenti in ugual misura italiani e francesi) unico hotel malese facente parte della catena “Relais & Chateux”. La nostra stanza è un “tree top chalet” (Rm 2040 per 3 notti), praticamene una capanna… Di lusso… Sull’albero! Non male… Cioè… Decisamente al di sopra delle nostre aspettative! Frutta in camera all’arrivo… Quando rientriamo prima di cena, un piatto di dolcissime banane fritte… Quando rientriamo dopo cena (ceniamo sotto un magnifico cielo stellato… A base di ottime tagliatelle alla bolognese!!), candele e incensi accesi e cioccolati sul letto… Beh, che dire, ci stanno proprio viziando! Mercoledì 19 Agosto 2009 – “I posti incantati non possono essere creati, ma solo scoperti” Anonimo – Sarà… Ma qui al Japamala si sta divinamente! Purtroppo non si ha molto da fare… Se non oziare sui comodissimi lettini sotto le palapa in paglia o sotto le palme, nuotare (peccato i tantissimi coralli morti, sia in acqua che sulla spiaggia), leggere, ascoltare musica, passeggiare, capatina alla spa… E venire coccolati dai fin troppo gentilissimi addetti del resort che puntualmente passano per offrire frutta, dolci, acqua… Eh si, ci stiamo proprio rilassando… Sarà dura, fra qualche giorno, tornare alla realtà! Giovedì 20 Agosto 2009 – “Viaggiando alla scoperta dei paesi troverai il continente il te stesso” Proverbio indiano – Sarà… Ma le giornate, pur vivendo nell’ozio… Passano troppo in fretta… E domani dobbiamo già ripartire!!

Venerdi 21 agosto 2009 – “Viaggiare è come sognare. La differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato. – A malincuore, molto a malincuore, salutiamo anche il Japamala… Saldiamo il conto (eh si, qui per tre giorni ci siamo anche dimenticati di aprire il borsellino… Non circolano soldi nel resort, tutto, dalle cene, ai massaggi, allo shopping nel piccolo negozietto, viene segnato nel tuo conto…Rm 681) con il veloce motoscafo veniamo condotti al molo di Genting, dove alle 10 attendiamo il ferry che ci riporterà a Mersing. Durante l’attesa… Di oltre 1 ora… Avremo pure il piacere di ri-incontrarci con i simpaticissimi Alex & Brunilde conosciuti in volo! Arriviamo a Mersing giusto in tempo per correre alla biglietteria dell’autobus… Ed acquistare due degli ultimi tre ticket rimasti per il bus diretto a KL! (Rm 37,70 cad – il venerdì, sabato e domenica è abbastanza problematico viaggiare con i mezzi pubblici). Partenza immediata per KL, chiediamo all’autista la durata del viaggio. Ci risponde “five, six hours… Depend…”. Ma come, avevamo letto che il tragitto richiedeva 3 ore di viaggio!! Pazienza… Dopo qualche sosta (in pratica gli autisti di pullman si fermano ogni 2 ore per 20 minuti) e un “change bus” a metà strada di cui non abbiamo capito il motivo, arriviamo alla periferia di Kuala Lumpur che sono ormai le 18… peccato che impiegheremo ancora circa 2 ore per arrivare alla stazione degli autobus di Puduraja! Il traffico è impressionante, tanto più che oggi è giorno di festa, domani inizia il Ramadam, e tutti stanno andando in città. Arriviamo a Puduraja alle 20, e visto che sta smettendo di piovere, decidiamo di prendere un taxi (Rm 20, ci chiedono il supplemento “serale” e “traffico”) per l’hotel prenotato per l’ultima notte, il Traders. Beh, che dire del Traders?! Bellissimo! Lobby al 5°P, facciamo velocemente il check in, il gentile addetto ci chiede se vogliamo cambiare la nostra stanza “city view” con una “Petronas view” con un supplemento di Rm 40,00 (costo totale stanza Rm 454). Beh, certo non possiamo rinunciare… ed una volta arrivati nella nostra stanza al 24°piano, con la grande vetrata affacciata sul parco… realizziamo di aver fatto la cosa giusta. Le Petronas illuminate offrono uno spettacolo da togliere il fiato! Usciamo giusto un attimo per mangiare un boccone in Jalan Ampang, una capatina allo Sky Bar con piscina al 33°piano e poi a nanna… Con le mille luci delle Petronas negli occhi! Sabato 22 Agosto 2009 – “E’ meglio tornare indietro che perdersi nel cammino” Proverbio russo – E che dire della colazione al Traders? Altrettanto eccezionale, e visto che oggi è davvero l’ultimo giorno… Ne approfittiamo alla grande! Lasciati i trolley in deposito presso l’hotel, con il treno da Klcc andiamo fino a Pasar Seni, poi attraversata la vecchia stazione ferroviaria, visitiamo la Moschea Nazionale prima e il Taman Orkid poi (Rm 1 di ingresso solo il sabato e la domenica). Visto che il cielo non promette nulla di buono, ci facciamo portare velocemente in taxi fino a Central Market, per concederci almeno qualche ora di shopping. A questo punto, purtroppo, è davvero giunta la fine del viaggio. Giusto il tempo di tornare in hotel, riprendere i bagagli, di nuovo il treno fino a KL Sentral, poi il Klia Ekspress (Rm 35 cad.) che in 28 minuti porta all’aeroporto. Puntuale decolla il volo per Il Cairo.

Domenica 23 Agosto 2009 – “Non ci si rende conto di quanto sia bello viaggiare, finchè non si torna a casa e si posa la testa sul caro, vecchio, cuscino” Lin Yutang – Questa volta abbiamo solo 3 ore di scalo a Il Cairo che trascorriamo passeggiando un po’ per il nuovo terminal 3 dell’aeroporto, ancora in fase di ultimazione. Il volo finale che ci riporta a Malpensa fortunatamente non è nemmeno al completo, quindi possiamo anche distenderci un po’! Anche questo volo è tranquillo, addirittura in anticipo atterriamo a Malpensa, ma… “benvenuti in Italia”… impieghiamo una mezz’oretta buona nella zona arrivi per una nuova procedura di controllo passaporti e per “passare allo scanner”… va beh, pazienza, almeno i bagagli arrivano velocemente… Ritiriamo l’auto al parcheggio… e via, si torna a casa! Considerazioni – Come già detto all’inizio, pensavamo di aver scelto una meta non ancora troppo sfruttata dagli italiani… beh, ci siamo decisamente sbagliati! La Malaysia, quest’estate, era invasa da connazionali! – Non abbiamo avuto nessun tipo di problema con la gente del luogo, in qualsiasi regione ci siamo spostati. Non abbiamo visto gente “strana” o “balorda” per la strada. Tutti sono apparsi molto cordiali e disponibili a fornire informazioni, anche se non richieste! Tutti curiosi di sapere da dove venissimo, qualcuno perfino ci ha chiesto di poter fare una foto con noi! – Per il cibo si spende veramente poco se si opta per il cibo locale, noi abbiamo speso qualcosa in più perché, a volte, non abbiamo disdegnato qualche piatto di pasta, pizza e perfino carne (tra l’altro tutti veramente ottimi). Stesso discorso, nel nostro caso, per gli hotel dove abbiamo scelto sistemazioni “non proprio spartane” – I trasferimenti, in genere economici, richiedono sempre molto tempo, tanto più che spesso è indicato solo l’orario di partenza (… approssimativo pure quello) e mai quello di arrivo! – A KL abbiamo preferito spostarci con i mezzi pubblici (monorail, train, ecc…) piuttosto che con i taxi. Oltre ad essere più economici non si corre il rischio di rimanere imbottigliati nel traffico di questa megalopoli, soprattutto verso le 18 ora di uscita dagli uffici – Con il senno di poi, dovessimo tornare indietro, eviteremmo di soggiornare a Redang ma approfitteremmo della escursione giornaliera da Perhentian Besar. – Il nostro itinerario è stato KL – Perhentian – Redang – Taman Negara – Tioman – Kl perché volevamo “spezzare” il soggiorno sulle isole con la Jungla, affinché non fosse troppo monotono. Qui sicuramente abbiamo sbagliato, e abbiamo “pagato” con il discorso degli spostamenti poco agevoli. L’itinerario classico KL – Taman Negara – Perhentian è senza dubbio perfetto. (comunque gli spostamenti, anche in questo caso, richiedono molto tempo) – Per telefonare in Italia abbiamo utilizzato la carta Columbus di Telecom che funziona tranquillamente anche con il cellulare (solo a Tioman il telefono non funziona), spendendo circa € 10 e chiamando praticamente tutti i giorni – Costo totale del viaggio, tutto compreso, dal volo aereo, polizza assicurativa, parcheggio a Malpensa, avvolgimento bagagli, vitto, alloggio, trasferimenti, ingressi e… souvenir € 1995,00 cad



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