Mal di Norvegia

Emozionante avventura da Oslo a Capo Nord
Scritto da: saruccia-87
mal di norvegia
Partenza il: 30/07/2011
Ritorno il: 19/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Avete presente il mal d’Africa? Ecco, io ho il mal di Norvegia. Mi sono letteralmente innamorata di questo paese.

Ma cominciamo dall’inizio. L’idea di questo viaggio comincia con la voglia di raggiungere Nordkapp, più o meno a marzo del 2010. A dire la verità l’idea è partita da Marco, il mio moroso, perché io ho sempre pensato che non sarei mai riuscita a fare un anno senza mare. Ma poi guardando qua e la su internet cosa offre la Norvegia ho deciso: ad agosto 2011 si parte!

Abbiamo deciso di concentrarci solo sulla Norvegia, vista la grandezza del paese, lasciando il resto di ciò che ci passava sotto le ruote ai prossimi viaggi. Ovviamente abbiamo scartato qualsiasi aereo, auto a noleggio, crociera, albergo, ristorante o altra comodità possibile, causa budget limitato. E infatti credo che meno di così non si possa spendere in Norvegia. Abbiamo quindi pernottato spesso nei campeggi con la nostra tenda o nei loro bungalow e mangiato con cibo portato da casa o comprato là nei supermercati.

Tutto l’itinerario è stato puntigliosamente creato a casa, segnandoci già tutti i campeggi in cui dormire e tutti i traghetti, ponti o tunnel che avremmo incontrato. Questo ci ha permesso di avere una idea della spesa minima e di andare a colpo sicuro sul posto.

Più o meno dopo 2 mesi dalla decisione, quindi più di un anno prima del viaggio, sapevo già cosa volevo vedere e sognavo, sognavo quei posti che vedevo in foto e mi dicevo che un anno era lungo da far passare…e invece l’anno è passato ed eccoci al 30 luglio 2011. Si parte, con enorme dispiacere per la tragedia avvenuta ad Oslo e Utoya appena una settimana prima.

SABATO 30 LUGLIO: Puttgarden (1268km)

Ci svegliamo alle 3.30 del mattino (diciamo pure della notte) di sabato 30 luglio. La macchina (prestataci dal papà di marco in quanto con meno km e più affidabile della nostra amata Punto) è già carica di tutto l’occorrente: tenda, sacchi a pelo, spesa fatta da casa, bottiglie d’acqua sparse qua e la….potremmo sembrare dei nomadi, ma fa lo stesso! Siamo in estasi totale, non ci sembra vero!

Comunque, alle 4 partiamo (da Milano): direzione Puttgarden (Germania), in cui abbiamo prenotato da casa una camera per la notte. Arriviamo alle 9 di sera, dopo un viaggio lunghissimo e quasi 3 ore di coda in Germania. Ceniamo poi ci addormentiamo subito.

DOMENICA 31 LUGLIO: Oslo (766km)

Sveglia prestissimo per prendere il traghetto per la Danimarca, tratta Puttgarden-Rodby: 87 euro 2 persone + macchina solo andata…..e la prima mazzata è andata! Non si vede che ci avviciniamo al Nord Europa….

Arrivati a Copenaghen prendiamo il ponte dell’Oresund, composto metà da un tunnel sottomarino e metà da un ponte vero e proprio. E’ una struttura piuttosto nuova, del 2000, che permette di raggiungere la città di Malmo, in Svezia. Ed è bellissimo, poi c’era un bel sole: davvero emozionante. Intanto partono altri 40 euro.

Da qui proseguiamo per Goteborg e in serata arriviamo ad Oslo.

Per entrare in città si paga un pedaggio, che si può pagare in uno dei tanti benzinai Esso.

Montiamo la nostra tenda al Camping Ekeberg, abbastanza bellino ma un po’ caro. Pensavo fosse più vicino al centro invece dista quasi 3 km, quindi niente assaggio serale di Oslo. Facciamo appena un giro nei dintorni del campeggio e poi ci ritiriamo.

LUNEDI’ 1 AGOSTO: Lindesnes e “Capo Sud” (400km)

Ci svegliamo di buon ora per una visita lampo di Oslo. Qui infatti siamo stati solo una mattina, perché come città non ci ispirava, ma soprattutto non volevo togliere tempo prezioso alla natura norvegese. Facciamo quindi un giro per la Karl Johans Gate, la via principale e poi ce ne torniamo alla macchina. Sinceramente? Oslo non mi è piaciuta per niente. Abbiamo fatto bene a starci solo 2 ore. A mio parere non c’entra niente con la Norvegia. Molto toccante però la distesa di fiori e bigliettini davanti alla cattedrale, in ricordo delle vittime. Partiamo quindi alla volta di “Capo Sud”, semplicemente il punto più a sud della Norvegia, in cui pernottiamo in un campeggio moooolto ventoso. La tenda infatti oscilla parecchie volte!! Riusciamo anche a farci un vero caffè espresso con la nostra Mokona, portata da casa. J

MARTEDI’ 2 AGOSTO: Stavanger (200km)

Ci svegliamo prestino con la tenda ancora intatta e in 3 minuti di orologio siamo all’uscita del campeggio, infatti siamo stati invasi dai moscerini, con tanto di pizzicotti in faccia. In ogni caso cominciamo la salita verso Nord. Visto che il tempo non promette bene decidiamo di visitare la cittadina di Stavanger (lasciando il pulpito al giorno dopo), importante per le industrie petrolifere, che ci è piaciuta davvero tanto, oltre le aspettative. Ha una parte vecchia, Gamle Stavanger, con le classiche casette in legno, tutte bianche e piene di fiori; e anche la parte nuova è molto carina e molto viva. Proprio bella ed in un paio d’ore la si visita per bene. In seguito andiamo al campeggio del Pulpito, dove pernottiamo, molto carino, con il wi-fi e l’unico con la doccia calda gratuita!!

MERCOLEDI’ 3 AGOSTO: Preikestolen e Bergen (200km)

Oggi tra traghetti e tunnel sottomarini potremmo essere a posto a vita. Comunque si sale sul Preikestolen, una roccia a strapiombo di 600m sul Lysefjorden.

Ci svegliamo di buon ora, grazie anche ai 3 vicini olandesi di tenda, che già alle 6.30 cominciano a far casino… . Verso le 9 cominciamo il sentiero che porta fin sulla roccia dove arriviamo dopo 2 ore esatte! Ora, va bene che io sono pigra e le salite le odio, però questo è davvero un sentiero da panico!!! Sempre in salita, con dei sassoni appuntiti…bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi! Insomma, è molto impegnativo, quasi una scalata…consigliato, ma impegnativo! Consigliato perché la vista da lassù è spettacolare, qualcosa di unico. Ti da un senso di pace e di infinito…emozionantissimo!! Anche se mi faceva un po’ paura guardare giù, nonostante io non soffra di vertigini.

Dopo un po’ torniamo giù, e ci vogliono altre due ore, perché quei sassoni sono davvero odiosi!!! In tutto ci abbiamo messo 5 ore, e ovviamente siamo morti!!! Ma ci aspetta Bergen quindi partiamo subito. Percorriamo la strada esterna che prevede 2 traghetti e 3 tunnel sottomarini, quasi tutti a pagamento…che strano, ma la strada dentro era troppo lunga! Arriviamo a Bergen alle 20 passate, ci sistemiamo nell’appartamento prenotato da casa: pasta, doccia e dritti a letto, stanchi morti!!

Per l’appartamento abbiamo pagato per due notti 180 euro, che è un prezzo molto buono, considerato che eravamo in centro!

GIOVEDI’ 4 AGOSTO: Bergen (0km)

Almeno per oggi la macchinina riposa, i nostri piedi no.

Partiamo quindi di buon mattino per l’esplorazione di Bergen. Beh io non vedevo l’ora di vederla. E le mie aspettative non sono state deluse. Bellissimo ovviamente il Bryggen, la parte esterna ma anche quella interna. Il mercato del pesce ovviamente pieno di turisti, molto bellino anche se poco caratteristico. Si sente parlare solo italiano e spagnolo! Però un panino per pranzo è di rito, anche perché il salmone è fantastico ed è tutto freschissimo!

Subito dopo pranzo siamo saliti sulla Floibanen, la funicolare che ti porta sulla collina panoramica, per 9 euro a testa. Ovviamente la vista è molto bella! Scendiamo e decidiamo di fare una pausa di un paio d’ore in appartamento per riposarci poi ritorniamo in giro. Per cena ci siamo concessi il lusso di una pizza: 2 margherite + 2 birre per la bellezza di 38 euro, ed è un prezzo molto basso rispetto agli standard! Nella catena Peppe’s pizza, la margherita viene 23 euro….da pazzi!!! Ma soprattutto è la birra che incide molto…in media la paghi 10 euro, un furto!

Una giornata secondo me è sufficiente per visitare e godersi Bergen con calma, musei esclusi ovviamente. Riguardo al tempo, fino ad ora siamo stati fortunati, quasi sempre un pallido sole, o comunque poco nuvoloso.

VENERDI’ 5 AGOSTO: Flam e Flamsbana (220km)

Lasciamo al mattino il nostro appartamento e ci dirigiamo verso Flam. Percorriamo la strada più lenta e stretta, questo perché costeggia l’Hardangerfjord. Molto carina questa strada, anche se la pensavo più emozionante. Sarà perché l’abbiamo fatta tutta sotto il diluvio. Da qui il tempo infatti si è guastato e la pioggia è stata la nostra compagna di viaggio per un bel po’. Dopo il paese di Voss si incontra inoltre la cascata di Tvinde, molto carina.

Nel pomeriggio saliamo sulla famosissima e carissima Flamsbana, considerato uno dei tratti ferroviari più belli al mondo. Collega Flam a Myrdal in un percorso di 20 km e un dislivello di 860 metri, durata 1 ora a tratta. Carissima perché viene 45euro a persona A/R. Sinceramente mi ha un po’ deluso. E’ molto suggestiva sicuramente, ma…boh…mi ha lasciato un po’ a bocca asciutta, forse sempre a causa del tempo. Sul treno abbiamo reincontrato una coppia che avevamo già visto sul pulpito, anche loro in macchina dall’Italia.

Ci dirigiamo poi subito al campeggio di Flam per montare la tenda, visto che le nuvole ci hanno dato un attimo di tregua. Poi, visto che era presto, decidiamo di andare sullo Stegastein, un punto panoramico sul fiordo di Aurland, dall’altra parte della montagna. Si sale molto infatti, ma la vista da lassù è entusiasmante….ci ho lasciato il cuore! Più o meno come sul Pulpito…e per di più senza un minimo di fatica, perché si arriva tranquillamente in macchina! J Questa a mio parere è stata la cosa più emozionante di tutta la vacanza. E pensare che questo punto lo conoscono in pochi, a giudicare dai racconti letti e dalla poca gente che c’era.

La notte è stata un po’ travagliata, perché a mezzanotte è scoppiato un temporale tremendo con lampi e tuoni fortissimi! Non è proprio bello quando a proteggerti è solamente un telo.

SABATO 6 AGOSTO: Naeroyfjord e Ghiacciaio Briksdal (250km)

Ci svegliamo presto e facciamo appena in tempo a smontare la tenda, quando viene giù un altro diluvio. Poco male, tanto dobbiamo andare sul traghetto. Torniamo quindi nel paese di Gudvangen dove ci imbarchiamo sul traghetto per Kaupanger. Per 3 ore e ½ paghiamo 115 euro…. ehhh, questa è la Norvegia!!! Comunque questo traghetto costeggia tutto il Naeroyfjord, che è uno dei più stretti, per poi immettersi nel Sognefjorden che è invece il più lungo al mondo, entra per ben 200km!

Sbarcati, ci dirigiamo verso il ghiacciaio, dove arriviamo nel primo pomeriggio. Ci siamo un po’ incasinati, più che altro perché dovevamo prelevare dei soldi, quindi alla fine abbiamo rifatto un pezzo di strada di 25 km per 4 volte…va beh, almeno il panorama era fantastico! Comunque, visto che era presto abbiamo deciso di andare subito al ghiacciaio, per guadagnare tempo. Il sentiero dura 45 minuti ed è piuttosto tranquillo e piacevole! Il ghiacciaio è molto bello ma non si può arrivare a toccarlo..ti fanno fermare un bel po’ di metri prima, perché possono cadere pezzi di ghiaccio. Infatti, poco prima di tornare indietro si è staccato un pezzo, rotolando fin giù al lago con un gran tonfo!

Pernottiamo in un campeggio vicino davvero bello, proprio sul lago e con vista ghiacciaio. Il tempo per fortuna ha tenuto e non abbiamo preso l’acqua!

DOMENICA 7 AGOSTO: Geiranger e Alesund (210)

Bene, siamo in anticipo sulla tabella di marcia, essendo andati ieri al ghiacciaio. Partiamo quindi con calma, diretti al fiordo di Geiranger, probabilmente il più bello della Norvegia.

La strada è molto molto bella, si arriva ad un altitudine di 1000 metri. C’è la montagna, il lago, la cascata, il fiume….mamma mia, che natura!! Poco prima del fiordo poi, in una zona già bellissima di suo, c’è la deviazione per il monte Dalsnibba, da cui si ha una vista spettacolare sul Geiranger. La strada di 5 km è a pagamento, 12 euro più o meno, e arriva a 1500 m, comunque ne vale davvero la pena! E’ stata una bella sorpresa perché mi era sfuggita organizzando l’itinerario.

Comunque scendiamo al Geiranger e dopo pranzo ci inerpichiamo (con la macchina) sulla strada delle Aquile, con tanti tornanti, alla cui fine c’è un bellissimo punto panoramico su tutto il fiordo!

Proseguiamo, prendendo il traghetto per Hellesylt (riuscendo così a vedere tutto il Geiranger): la meta è Alesund.

Arriviamo al campeggio e facciamo appena in tempo a montare la tenda che scoppia l’ennesimo diluvio. Decidiamo quindi di fare un giro ad Alesund per farci passare il tempo. Questa cittadina ci è piaciuta davvero tanto; è in stile Art Nuveau perché nel 1904 un incendio la distrusse e la ricostruirono interamente. E’ piuttosto piccolina, noi in un’ora l’abbiamo praticamente girata tutta.

Tornati al campeggio ci infiliamo subito in tenda a dormire. Notte un po’ travagliata a causa di vento e pioggia….

LUNEDI’ 8 AGOSTO: Alesund, Trollstigen e Molde (196km)

Ce ne andiamo via prestissimo dal campeggio, perché non ci piace per niente. Saliamo subito ad Aksla, la collina panoramica, da cui si ha la tipica e bellissima vista di Alesund. Torniamo in centro e facciamo un gran bel giro come si deve, la vediamo proprio tutta. Sempre molto carina, l’unica cosa è che non c’è in giro nessuno, è davvero deserta. L’abbiamo ribattezzata la città fantasma, peccato però perché avrebbe tutta un’altra atmosfera. Di positivo c’è che non ha piovuto. Tre ore possono bastare per visitarla bene.

Dopo pranzo lasciamo Alesund diretti a Molde per la notte, deviando però per la Trollstigen: la famosa strada dei Troll che si inerpica per la montagna tra tornanti strettissimi e cascate. Molto bella ed emozionante, una delle strade più belle fatte qui in Norvegia. L’abbiamo infatti rifatta 3 volte! La pioggia però ci ha accompagnato per tutto il pomeriggio e serata. Però devo ammettere che ha conferito alla zona della Trollstigen un’atmosfera molto particolare. Arrivati al campeggio a Molde optiamo per dormire nelle hytter, casette di legno tipo bungalow, perché il tempaccio non demordeva, in più c’era un gran vento. Mamma mia, dov’è finito un po’ di sole?

Ah, dimenticavo! Prima della Trollstigen, c’è una zona di interesse notevole: Gudbrandsjuvet, in cui il fiume Valldøla ha creato una specie di canyon in cui si formano varie cascate. E’ un po’ difficile da descrivere ma vale la pena fermarsi! Anche questo mi era sfuggito….

MARTEDI’ 9 AGOSTO: Strada Atlantica e Trondheim (380km)

Il sole? Boh, non sappiamo neanche più com’è fatto. Ci alziamo con un grigiore deprimente e l’acqua a catinelle, va beh, tanto oggi si farà tanta macchina. Da Molde prendiamo la deviazione per la Strada Atlantica, che sinceramente ci ha un po’ deluso. Forse anche a causa del tempo, però di bello ha solo un ponte un po’ particolare. La cosa migliore sarebbe vederla dall’alto, ma non si può fare tutto. Da qui tiriamo dritto per Trondheim, prendendo però la strada interna, perché abbiamo constatato che le strade sulla costa non sono granchè. Arriviamo quindi a Trondheim in serata. Dopo vari tentativi in campeggi e ostelli riusciamo a trovare una hytte in un paesino vicino.

Il tempo fuori suggerisce una bella dormita.

MERCOLEDI’ 10 AGOSTO: Trondheim e Circolo Polare Artico (580km)

La mattinata la dedichiamo a Trondheim. Giudizio: molto bella la sfilza di palafitte sul fiume e la cattedrale; per il resto niente di che. Assomiglia un po’ ad Oslo. Per visitarla possono bastare 3 ore, anche meno perché di caratteristico ha ben poco. Nel primo pomeriggio si parte per il mega trasferimento alle Lofoten. Sono 800 km, quasi tutti nel nulla. Passata la regione di Trondheim sono solo pini, arbusti, fiumi e laghi…..le macchine sono un miraggio. Si è in mezzo al nulla, ma è bellissimo!! Ci fermiamo a mangiare a Mosjoen, che ci incute un po’ di terrore. Inoltre, ci siamo sempre chiesti che cosa faccia questa gente durante il giorno…di inverno non ne parliamo. Passiamo poi Mo i Rana e decidiamo di fermarci a riposare al Circolo Polare Artico.

GIOVEDI’ 11 AGOSTO: Lofoten (500km)

Siamo rimasti a sonnecchiare 2-3 ore, alla fine delle quali eravamo completamente congelati. Abbiamo scelto proprio il posto peggiore per dormire, perché a 700 m di altezza, che sono più o meno come i nostri 2000, infatti fuori ci saranno stati 4-5 gradi. Comunque facciamo qualche foto tremolante al circolo e ci rimettiamo in marcia. Alle 8 del mattino prendiamo un traghetto che ci porta all’inizio delle Lofoten per risparmiare un po’. In 2 ore scarse siamo a Svolvaer, il capoluogo delle Lofoten. Assolutamente niente di imperdibile, infatti noi ci fermiamo solamente per fare colazione (quasi a ora di pranzo vabbè) con 2 brioches e un cappuccino, che a me è addirittura piaciuto!

Ci avviamo poi verso la punta delle Lofoten e decidiamo di trovare subito una hytte per la notte. La troviamo e, sfiniti, ci buttiamo sul letto e dormiamo, anche se erano le 2 del pomeriggio!!! Per le 17 però usciamo di nuovo e visitiamo per prima Å, l’ultimo paese delle Lofoten. Molto carina e graziosa, con queste palafitte tutte rosse e ben tenute, le Rorbuer, che si possono anche affittare. Sembrava un museo all’aperto. Ci spostiamo poi a Reine, dove non c’è un’anima viva. Sarà per la pioggia? Boh, fatto sta che si è fatto tardi e torniamo alla nostra “casina”, dove ci aspetta una cena regale: tonno in scatola e grissini!

VENERDI’ 12 AGOSTO: Lofoten e Tromso (550km)

La mattinata la dedichiamo ancora alle Lofoten: visitiamo Nusfjord, molto caratteristica, Henningsvaer e poi tiriamo dritti per Tromso, evitando i traghetti delle Vesteralen.

Arriviamo a Tromso alle 22, dopo aver percorso una strada veramente bella. Troviamo una hytte nel campeggio della città e precipitiamo nel mondo dei sogni.

SABATO 13 AGOSTO: Tromso e Alta (404km)

Ci svegliamo moooolto con calma con un cielo grigissimo. Come prima cosa prendiamo la funivia che porta sulla terrazza panoramica, per 25 euro….parecchio per 8 minuti di “viaggio”. Da qui è molto bello, perché oltre la città si vedono anche tutte le montagne intorno. Intanto udite!udite! il cielo si sta aprendo. Alla fine, viene fuori una giornata splendente, senza una nuvola in cielo. Infatti Tromso è piena di gente in giro, probabilmente c’è una fiera di paese perché danno anche da mangiare GRATIS!!! Noi ovviamente approfittiamo e così pranziamo. Rimaniamo a Tromso fino alle 19 perché il tempo ci passa abbastanza in fretta, intanto la città si è svuotata. Dove saranno tutti?? Boh!!! Comunque per la visita basterebbero 2 ore, ma noi dovevamo far passare il tempo. Partiamo quindi in direzione Nordkapp ma ci fermiamo a sonnecchiare alle 2 di notte ad Alta. La strada che porta ad Alta è davvero spettacolare e, complice il cielo senza nuvole, abbiamo visto uno dei più bei tramonti della nostra vita! Ah, abbiamo anche visto le prime renne: che carine che sono!!! Riusciamo anche a far benzina ad Alta perché troviamo un benzinaio aperto. Negli orari di chiusura funzionano infatti solo con la carta di credito, no contanti! Che stupidata!

Non riuscendo a dormire ci siamo intrufolati nel museo all’aperto delle incisioni rupestri e abbiamo fatto tutto il percorso alle 3 di notte!!

DOMENICA 14 AGOSTO: Nordkapp!!!! (240km)

Riusciamo infine a dormire un’oretta, poi di nuovo infreddoliti ripartiamo alla volta di Nordkapp! Qui di renne ne vediamo a volontà e facciamo ogni tipo di foto. Anche questa strada è molto bella, praticamente nel deserto della steppa. Gli ultimi 100km poi sono spettacolari, perché si ha il mare vicinissimo…..il sole poi splendeva di nuovo…mamma mia che bello!

Arriviamo al tunnel sottomarino per l’isola di Mageroya alle 7 del mattino, paghiamo i nostri 25 euro e corriamo verso Nordkapp. Ci arriviamo alle 8 in punto e, pagato i 50 euro per l’ingresso, andiamo subito al globo, simbolo inconfondibile. Facciamo le doverose foto, esploriamo tutto intorno alla struttura e facciamo per entrare, ma apre alle 11. Apperò, se la prendono comoda….non sono neanche le 9, quindi decidiamo di tornare al paesino di Skarsvag per cercare una hytte. La troviamo e per le 11 torniamo su, così possiamo entrare al centro…assistiamo anche al filmino su Capo Nord che dura 15-20 minuti, resistiamo un po’ fuori al vento ma poi ritorniamo alla hytte perché siamo stanchi morti.

Dal diario di viaggio… “Sto scrivendo ora dalla hytte, con fuori un sole splendente, un vento pazzesco, le renne che brucano l’erba a 10 metri, Marco che dorme e io che tra un po’ lo seguo. Comunque siamo stati veramente fortunati qui a Capo Nord, un cielo così azzurro e senza nuvole capiterà una volta all’anno!! Se tiene così questa sera vedremo un tramonto spettacolare. Lo considero il ringraziamento da parte della Norvegia per questa vacanza che le abbiamo dedicato!”

E infatti, dopo cena siamo tornati alla rupe e abbiamo assistito al più bel tramonto della nostra vita…il sole era una palla di fuoco, circondato da poche nuvole su cui riflettevano dei colori dall’arancio al fucsia…..che emozione!!! Davvero un bel regalo da parte della Norvegia!

LUNEDI’ 15 AGOSTO: Rovaniemi (712km)

Ci svegliamo con il cuore ancora sulla rupe, ma dobbiamo andare….e fatta benzina e un po’ di spesa partiamo per il ritorno…dopo tanti giorni dirigiamo di nuovo la macchina verso sud, con un po’ di malinconia. Arriviamo a Rovaniemi in serata, percorrendo una bella strada, tutta sali-scendi in mezzo al nulla. Montiamo dopo un bel po’ di giorni la tenda, visto il bel tempo.

MARTEDI’ 16 AGOSTO: in giro per la Svezia (1200km)

Prima di lasciare la Finlandia facciamo un giro per Rovaniemi, che è a dir poco penosa, e al Circolo Polare finlandese, che sembra un parco giochi. Ci mettiamo poi in viaggio….direzione non si sa, finchè si riesce. Alla fine ci fermiamo a dormicchiare qualche ora in macchina dopo Stoccolma.

MERCOLEDI’ 17 AGOSTO: Lubecca (900km)

Ci svegliamo con la luce del giorno e ripartiamo subito, senza prendere neanche un caffè perché non avevamo corone svedesi. Tiriamo dritto fino a Malmo, oltrepassiamo il ponte dell’Oresund e il programma era di fermarci per visitare Copenaghen. Chiediamo all’ufficio turistico che ci dice che in tutta la città e dintorni non c’è una camera libera. Mamma mia! Rinunciamo in fretta optando quindi per Lubecca, dove troviamo subito un albergo molto carino e in centro.

Dopo quasi 3 settimane, ci concediamo una cena fuori…spendendo veramente poco. Pensare che qui una birra media viene 3,50 euro…

GIOVEDI’ 18 AGOSTO: Lubecca e Amburgo

Che bella dormita!!!!! E che bella colazione….che ci carica per visitare Lubecca. Io a dire la verità dormo in piedi, Marco invece mi fa marciare come un soldato…però abbiamo fatto proprio un bel giro. Lubecca è molto carina e graziosa, i bei palazzi si sono conservati, nonostante la guerra.

Nel pomeriggio partiamo poi per Amburgo, dove rivedo la mia amica Naty, dopo più di un anno!! Ci fa fare un giro veloce per Amburgo, che ha un bellissimo municipio….per il resto ho visto troppo poco per formulare un giudizio. A mezzanotte, sotto un temporale storico, ci rimettiamo in marcia per Milano, dove arriviamo il venerdì 19 nel primo pomeriggio.

Che dire, la Norvegia non ha deluso le nostre aspettative! Anzi, tornerò sicuramente in quelle terre così particolari. I nostri sogni? Le isole Svalbard e l’Islanda, e sono sicura che riusciremo a realizzarli.

ALCUNI DATI….

1) Spesa totale per 3 settimane: 3500 euro, di cui 1000 di benzina per 10700km totali, 800 di alloggio tra campeggi e hytte, traghetti e ponti 650, pedaggi vari 155 euro, e il resto per qualche “lusso” tipo souvenir, cartoline,…. Meno di così credo non si possa spendere in Norvegia. E’ cara come l’oro, sia per dormire che per mangiare. La soluzione migliore è ovviamente la tenda, ma a volte è davvero impossibile, per vento e pioggia. Si può optare quindi per le hytte, tipo bungalow, che costano dai 45 ai 70 euro a notte. Per il mangiare è allucinante, al supermercato si risparmia un po’….ma si va a panini (tristi) sempre. E comunque costa anche lì, es. una lattina di birra da 0,33cl costa 2,50 euro…da panico!! Poi, traghetti, ponti, pedaggi, ecc… . Un dettaglio: siamo venuti a sapere che prendere la patente costa sui 5000 euro, infatti molti vanno in Svezia a farla.

2) Per i pedaggi hanno uno strano sistema: si può registrare la carta di credito su un sito e ogni volta che si passa sotto la telecamera vengono scalati i soldi. Noi però siamo andati là senza aver fatto niente. Abbiamo pagato i pedaggi alle città (Oslo, Bergen e Trondheim) ai benzinai Esso, ma quelli lungo le strade (di cui non eravamo a conoscenza) non li abbiamo pagati tutti, anche perché sennò ogni 10 km bisogna fermarsi. Dovrebbe arrivare la fattura a casa, vedremo…

3) Per fare benzina invece, di giorno tutto bene; negli orari di chiusura (notte e week end) funziona solo con carta di credito. Non hanno la macchinetta che prende i contanti. Boh, saranno all’avanguardia, ma se uno si scorda a casa la carta di credito, si smagnetizza o qualsiasi altra cosa, rimane a piedi…..mah, valli a capire!

4) Giudizio sui norvegesi: molto gentili, cordiali e con un senso civico incredibile. I limiti sono tutti rispettati, appena il limite si abbassa tutti frenano…sembrano un po’ dei burattini comandati però va beh….forse hanno paura delle multe visto che è pieno di velox, sia nel sud che a Tromso. Alle strisce pedonali si fermano ancora prima che tu arrivi, sembra che ti leggano nel pensiero. Una volta eravamo vicino alle strisce per decidere dove andare, una macchina si è fermata facendoci segno di passare: ma non volevamo assolutamente passare!!!

Per il resto però li ho trovati molto tristi e spenti, non so come dire….un po’ smorti. La cittadina di Alesund era VUOTA, a Tromso alle 18 non c’era più nessuno in giro….boh, poi sono silenziosi, lenti….sicuramente non stressati, ma avrebbero bisogno di un po’ di brio. A Bergen il brio c’era, ma infatti è piena di turisti, molti italiani….la signora dell’appartamento ci ha confessato che alla Norvegia servirebbe un po’ di Italia. E dalla controparte, all’Italia servirebbe un po’ di Norvegia: niente di più vero!

Guarda la gallery
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Aurlandfjorden

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Jostedalsbreen

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Preikestolen

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Trollstigen

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Reine i Lofoten

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Geirangerfjorden dal monte Dalsnibba

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Alesund

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Renne sulla strada per Nordkapp



  • peryk87 peryk87
    Grazie Sara, leggere questo tuo diario di viaggio è stato molto emozionante, è stato quasi come vivere alcune delle tue esperienze, ma il tuo è un racconto prezioso soprattutto per chi come me non conosceva la possibilità di raggiungere e attraversare la Norvegia con gli stessi vostri mezzi: mi hai fatto scoprire una possibilità nuova, un po' rischiosa, ma da prendere in considerazione! Questo mi è anche sembrato un modo più interessante di quelli più ovvi di visitare la Norvegia! Spero di poterlo fare un giorno!"
  • peryk87 peryk87
    Grazie Sara, leggere questo tuo diario di viaggio è stato molto emozionante, è stato quasi come vivere alcune delle tue esperienze, ma il tuo è un racconto prezioso soprattutto per chi come me non conosceva la possibilità di raggiungere e attraversare la Norvegia con gli stessi vostri mezzi: mi hai fatto scoprire una possibilità nuova, un po' rischiosa, ma da prendere in considerazione! Questo mi è anche sembrato un modo più interessante di quelli più ovvi di visitare la Norvegia! Spero di poterlo fare un giorno!"
  • peryk87 peryk87
    Grazie Sara, leggere questo tuo diario di viaggio è stato molto emozionante, è stato quasi come vivere alcune delle tue esperienze, ma il tuo è un racconto prezioso soprattutto per chi come me non conosceva la possibilità di raggiungere e attraversare la Norvegia con gli stessi vostri mezzi: mi hai fatto scoprire una possibilità nuova, un po' rischiosa, ma da prendere in considerazione! Questo mi è anche sembrato un modo più interessante di quelli più ovvi di visitare la Norvegia! Spero di poterlo fare un giorno!"
  • Pennywise1982 Pennywise1982
    Ciao Saruccia. Bellissimo il vostro viaggio. Dopo avere letto il tuo splendido diario mi sento quasi in imbarazzo. Mi lamentavo per avere beccato un paio di giorni di pioggia su venti di viaggio e invece dovrei ritenermi molto fortunato. Coraggiosa la vostra scelta di dormire in tenda, a volte, pur essendo ad Agosto, faceva molto freddo. Noi non ce la siamo sentiti anche perché non eravamo attrezzati a dovere. Complimenti anche a te!"
  • Pennywise1982 Pennywise1982
    Ciao Saruccia. Bellissimo il vostro viaggio. Dopo avere letto il tuo splendido diario mi sento quasi in imbarazzo. Mi lamentavo per avere beccato un paio di giorni di pioggia su venti di viaggio e invece dovrei ritenermi molto fortunato. Coraggiosa la vostra scelta di dormire in tenda, a volte, pur essendo ad Agosto, faceva molto freddo. Noi non ce la siamo sentiti anche perché non eravamo attrezzati a dovere. Complimenti anche a te!"
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