Maiorca, un paradiso low cost

Un'isola tutta da scoprire... paesaggi indimenticabili e spiagge mozzafiato
Scritto da: Frank_84
maiorca, un paradiso low cost
Partenza il: 13/07/2012
Ritorno il: 20/07/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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1°/2° giorno

Partenza dall’aeroporto di Venezia alle ore 7.50 con Air One, destinazione Palma di Maiorca. Io-Andrea e Katia ci vogliano regalare una settimana di relax nelle bellissime calette di Maiorca. Il viaggio in aereo prenotato a gennaio ci è costato 68€ a testa con un bagaglio da stiva in due. A 2 ore dalla partenza arriviamo a destinazione, ritiriamo l’auto prenotata sul sito doyouspain.com, la nuova panda, a 160€, più 40€ di assicurazione e 60€ di pieno, da restituire senza benzina. Ci mettiamo subito in moto per raggiungere il nostro ostello a Cala d’Or, nella zona sud-est, affidandoci al nostro navigatore. Dopo quasi un’ora arriviamo all’Hostal de la Caravela in Carrer del Boulevard d’Or, 31, situato in centro, a 21€ a notte a testa con bagno in camera, frigorifero, ventola e terrazzino. In questa zona ci sono molte calette e quindi andiamo subito in esplorazione: prima tappa Cala Gran a 2 minuti dall’ostello. Vista la sua posizione centrale è molto affollata, anche perché non è molto grande, ma l’acqua è cristallina e la sabbia bianchissima. La sera ceniamo con un piatto tipico, la paella, in uno dei tantissimi ristorantini della zona pedonale e facciamo un giro per i vari negozietti. Il giorno dopo facciamo una spesa veloce in un supermercato vicino, panini e acqua nello zaino, e ci dirigiamo verso il parco naturale Mondragò a circa 30 minuti di auto. La zona è poco urbanizzata ma comunque ci sono 2 bar ristoranti sulla spiaggia. La mattina siamo rimasti a Cala Mondragò pranzando nella vicina pineta attrezzata per i pic-nic e nel pomeriggio, seguendo un breve percorso sugli scogli, abbiamo raggiunto la caletta vicina di s’Amarador.

3°/4° giorno

Il terzo giorno colazione in pasticceria e via alla volta di Cala Esmeralda, a circa 15 minuti a piedi dal nostro ostello, ma facilmente raggiungibile anche in macchina. La caletta non è molto grande ma il color smeraldo dell’acqua rispecchia fedelmente il nome. Per evitare le ore più calde della giornata torniamo a casa fermandoci però a prendere qualcosa da mangiare in una vicina gastronomia in Calle Ariel, prezzi molto convenienti e cibo ottimo. Nel pomeriggio ci siamo diretti verso Cala Ferrera, altra caletta nei pressi di Cala d’Or, a neanche 10 minuti di macchina e verso le 18 ci spostiamo nella vicinissima Cala Serena, una caletta molto piccola delimitata da scogliere ricoperte da pini marittimi. Per cena, siccome i locali in centro sono molto turistici, ci siamo spostati nel vicino paese di Porto Petro, a circa 15 minuti da casa. Qui ci siamo fermati al ristorante La Caracola, paseo del puerto, 49, Santanyi, la cui terrazza si affaccia sul porticciolo, cena di pesce a prezzi contenuti. Per il giorno seguente abbiamo in mente un’altra escursione, le Cuevas del Drach ovvero le grotte del drago nella città di Porto Cristo. Così, come ogni mattina, sveglia alle 8, colazione in camera e partenza alla volta di Cala Mendia a 3 km da Porto Cristo, una caletta molto carina, più ampia delle precedenti, delimitata da due alte scogliere. Alle 12 ci siamo diretti verso le grotte del drago, Carretera Cuevas a Porto Cristo. Il costo del biglietto è di 12€ a persona ma lo spettacolo è unico, non per niente i visitatori sono tantissimi. Le grotte sono aperte tutto l’anno e da aprile a ottobre dalle 10 alle 17 ogni ora. Le grotte sono una delle principali mete turistiche dell’isola, ci si addentra in un lungo percorso tra stalattiti e stalagmiti, formazioni calcaree che pendono dal soffitto le prime e che si innalzano dal pavimento le seconde grazie al deposito del calcere contenuto nell’acqua che gocciola dalle pareti. Il percorso termina nel lago Martel, uno dei maggiori laghi sotterranei del mondo, dove i visitatori vengono fatti sedere su delle panche e ad un certo punto dal buio si accendono le luci che illuminano le limpide acque del lago, si comincia a sentire un suono orchestrale e si vedono delle luci in lontananza avvicinarsi, inizia così uno spettacolare concerto di musica classica. E per finire si viene accompagnati verso l’uscita a bordo di una barchetta. Nella strada del ritorno ci fermiamo a Cala Marçal nei pressi di Porto Colom. La sera bagno di mezzanotte a Cala Gran, almeno a quell’ora abbiamo la spiaggia tutta per noi!

5°/6° giorno

Non potevamo farci mancare un bagno ad Es Trenc. Questa spiaggia situata nei pressi di Colonia de Sant Jordi a sud ovest è una delle più belle dell’isola. Seguendo le indicazioni e a circa 45 minuti di strada siamo arrivati ad un ampio parcheggio, costo 6€ al giorno, ma una volta sbucati in spiaggia siamo rimasti colpiti dal mare caraibico. Al contrario delle altre, infatti, si tratta di un lungo litorale con sabbia bianca e fina ma soprattutto con un’acqua azzurra-trasparente, in pratica sembra di fare il bagno in una enorme piscina! La zona non è stata toccata dall’urbanizzazione infatti c’è solo un bar e oltre a famiglie si possono trovare anche alcuni naturisti. Nel pomeriggio ci dirigiamo a Cala Murada una piccola spiaggetta poco più a est di Porto Colom.

La mattina del 6° giorno ci dirigiamo a est, a Cala Millor, vicino alla città di Son Servera. A dispetto del nome ci troviamo di fronte ad una lunga striscia di sabbia bianca che si estende per circa due chilometri. Pur essendoci stato un considerevole sviluppo urbano la zona è carina e l’acqua anche qui stupenda. Per pranzo scegliamo ancora una volta di tornare verso casa e decidiamo di provare un ristorante, proprio di fronte alla gastronomia, in calle Ariel, 36, il Restaurante Vicente che ci incuriosisce con un menu del giorno a 9€. Ne restiamo letteralmente entusiasti perché con quella modica cifra ci viene servito antipasto, secondo, contorno, birra media e dolce tanto che il giorno dopo decidiamo di tornare. Nel pomeriggio ci rechiamo a Cala de ses Egos, a due km da Cala d’Or, una strettissima lingua di sabbia circondata dagli alberghi inevitabilmente affollata… questa volta non abbiamo fatto una buona scelta! Così dopo poco ci dirigiamo verso casa e ci fermiamo a fare il bagno a Cala Gran.

7°/8° giorno

La mattina dopo alle 9 siamo già in macchina diretti a Cala Santanyi, un’altra caletta delimitata da alte scogliere, circondata da pini marittimi e con acqua verde smeraldo. Nel pomeriggio ci spostiamo a Calò de sa Torre, a 4,5 km da Cala d’Or nei pressi di Portopretro, che prende il nome da un’antica torre di difesa ormai quasi distrutta. Questa spiaggetta è molto piccola ma poco frequentata ed è collegata da una breve e facile passeggiata attraverso gli scogli ad un’altra spiaggetta Calò des Homos morts caratterizzata da un grande pino marittimo al centro del sabbiale. Il giorno successivo è anche l’ultimo e a malincuore dobbiamo prepararci a lasciare questa spendida isola e dirigerci verso l’aeroporto di Palma per restituire la macchina all’agenzia Goldcar, appena arriviamo si accende la spia della riserva: anche là si può dire… missione compiuta!

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Cala Gran

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Cala Mendia

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Cala Mondragò

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Portopetro

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Es Trenc

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Cala Santanyi



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