Maiorca, ecco le spiagge più belle e facili da raggiungere

Chi dice che Maiorca sia solo per i giovani? Le sue spiagge sono adatte anche a famiglie con bambini (o in dolce attesa)
Scritto da: naty85
maiorca, ecco le spiagge più belle e facili da raggiungere
Partenza il: 14/06/2015
Ritorno il: 21/06/2015
Viaggiatori: 2
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Il viaggio a Maiorca è stato organizzato in poco tempo, essendo io al 5° mese di gravidanza abbiamo optato per un pacchetto: volo + hotel + transfert comprato circa 30 gg prima della partenza. Avremmo potuto risparmiare qualcosina con un’organizzazione fai da te, ma con solo un mese di anticipo i prezzi dei voli erano lievitati enormemente. La scelta è ricaduta sull’isola più grande delle Baleari per:

  • L’indiscussa bellezza delle sue spiagge, delle quali ci siamo innamorati dalle foto
  • La vicinanza, a un’ora e mezza di volo dall’Italia
  • I costi contenuti
  • La presenza di diversi ospedali sull’isola

Il 14 giugno partiamo da Bologna con un volo charter alle 21.00 circa e arriveremo in albergo verso le 24.00 avendo giusto la forza di metterci a letto. La struttura scelta è l’Hotel Delfin Siesta Mar nella località di Santa Ponça nel sud dell’isola. L’albergo è pulito, vicinissimo al mare (50mt circa) e ad una bella spiaggia attrezzata nella baia di Santa Ponça, è provvisto di piscina e offre escursioni e gite in barca. Noi optiamo per la formula in pensione completa anche se non la sfrutteremo al massimo, nel complesso il cibo è vario (cucina internazionale) e abbastanza buono, ma noi siamo tipi che si adattano un po’ a tutto. Il paesino di Santa Ponça, invece, è una buona base per girare l’isola, tranquillo ricco di ristoranti, pub e birrerie, con una bella passeggiata che costeggia la spiaggia, ma lontano dalla confusione di zone come Magaluf dove i giovani riempiono le strade. Inoltre, dista solo 20 minuti di auto da Palma.

Diario di viaggio

1° giorno

Il primo giorno di vacanza lo dedichiamo al relax e lo passiamo sulla spiaggia di Santa Ponça, un’ampia distesa di sabbia soffice, con mare calmo e azzurro nel quale ci tufferemo diverse volte. Qui paghiamo ombrellone e lettini 13.50. I prezzi sono molto variabili su tutta l’isola in base alla spiaggia, si va dai 9 ai 21 euro.

2° giorno

Il secondo giorno ritiriamo l’auto, una Fiat 500, che avevamo prenotato tramite l’albergo per 4 gg al prezzo di 128 euro completa di navigatore satellitare. Dato il mio stato interessante abbiamo deciso di scovare le spiagge e cale più belle, ma che siano facilmente raggiungibili anche per me. La prima tappa del nostro on the road per l’isola è Cala Mondragò situata, a sud est dell’isola, nel Parco Naturale di Mondragò. Lasciamo l’auto nel parcheggio custodito a 500 m dalla cala per 5 Euro (ticket giornaliero) e proseguiamo a piedi.

Lo scenario che ci si para davanti è paradisiaco, un acqua turchese che diventa blu intensa lì dove i fondali sono più profondi, racchiusa tra le rocce bianche della cala e una rigogliosa e verdeggiante macchia mediterranea. Scattiamo decine di foto e Massimo la battezzerà come la spiaggia più bella dell’isola. Unica controindicazione, un’acqua gelida che mi impedisce di fare il bagno completamente. Qui lettini e ombrellone costano 17 euro. Nel pomeriggio però il cielo si riempie di nuvoloni e siccome avevamo già visto il meteo, e siamo preparati, ci cambiamo e lasciamo la spiaggia per dedicare qualche ora alla visita di Palma. Parcheggiamo lungo il porto nei posti blu e facciamo il ticket, poi proseguiamo a piedi ammirando l’avvicinarsi dell’imponente Cattedrale gotica, scattiamo qualche foto ma non vi entriamo, preferiamo perderci nei vicoletti del centro storico e concederci un po’ di shopping.

La prima tappa però la facciamo alla pasticceria Ca Na Cati (C/ Metge Josep Darder, 5, 07000 Palma di Maiorca), dove prendiamo un’empanada ripiena di carne e un’ensamaida, il dolce tipico maiorchino fatto con strutto e ricoperto di zucchero a velo o cannella, spendiamo circa 4 euro. Rifocillati proseguiamo il nostro giro tra i negozi fino ad arrivare e Plaza Mayor, un’ampia piazza con edifici di massimo 3 piani con le facciate giallo ocra. All’interno della piazza diversi banchi di artigiani locali e qualche bar per un aperitivo. Facciamo la strada a ritroso, concludiamo lo shopping e torniamo in albergo.

La sera: passeggiata al tramonto sulla baia di Santa Ponça, e quando dico tramonto intendo dopo le 21.00 dato che il sole qui tramonta davvero tardi e fa buio solo alle 22.00.

3° giorno

 

La meta di oggi è Playa di Formentor nel nord dell’isola. Dopo circa un’oretta di autostrada (non a pagamento), saliamo in cima a un promontorio, per poi discendere dall’altro lato, sono circa 4/5 km di curve da fare dolcemente. Una volta discesi, ci davanti troviamo le indicazioni per la spiaggia e parcheggiamo nell’unico parcheggio che c’è, alla modica, si fa per dire, cifra di 9 euro. Anche oggi altro scenario paradisiaco: una baia grandissima, dove lo sguardo si perde in un’acqua cristallina azzurrissima che digrada dolcemente. Tuttavia qui la spiaggia non è molto ampia ma c’è solo una fila di ombrelloni che si alterna a tratti di spiaggia libera. Noi scorgiamo qualche nuvola, e complice l’esoso prezzo di lettini e ombrellone (21 euro) decidiamo di stendere i nostri teli e attendere l’arrivo del sole facendo uno spuntino. Detto fatto dopo poco il sole squarcia il cielo per la gioia di tutti i bagnanti, la temperatura dell’acqua è buona e ci fiondiamo in mare. Qui l’acqua è talmente trasparente che anche a diversi metri ti profondità si vede solo il colore fluorescente dei nostri costumi. A occhio nudo è possibile vedere tantissimi pesciolini, che temerari vengono pure a mordere le mie caviglie!

Restiamo in spiaggia fino quasi al tramonto increduli davanti a tanto splendore. Poi rientriamo in albergo per cena e la sera ci divertiamo a gustare i migliori mojito di Santa Ponça, alcol free per me ovviamente!

4° giorno

Oggi tocca ad Es Trenc ovvero la spiaggia decretata spesso come la più bella di Maiorca, definita la spiaggia caraibica dell’isola. Anch’essa situata nel sud dell’isola si tratta di circa 7 km di spiaggia bianchissima a tratti attrezzata. Noi siamo entrati da un’estremità lasciando l’auto nei posti blu per 5 euro al giorno. La spiaggia è spesso frequentata da nudisti nella parte non attrezzata, che poi è anche la più bella. Purtroppo noi l’abbiamo trovata invasa da banchi di alghe marroni e non abbiamo potuto usufruire del primo tratto dove le alghe occupavano il bagnasciuga, malgrado la delusione però decidiamo di inoltrarci per un paio di km e arriviamo al tratto di spiaggia più bello e meno invaso dalle alghe, infatti qui se ne trova solo qualche banco in mare, ma niente di grave. Per cui siamo nella zona nudisti, vestiti! L’unica pecca è che siamo senza ombrellone, perché siamo nel tratto non attrezzato, quindi ci riempiamo di protezione e proteggiamo la testa con un cappellino, dato che il bianco accecante della sabbia riflette tantissimo il sole. Malgrado non sia nelle condizioni migliori, perché ogni tanto si intravedono le alghe e il mare è un po’ mosso, devo dire che lo scenario è spettacolare, il mare è limpido al punto che a riva sembra quasi bianco, poi digrada in mille sfumature di azzurro, turchese e blu, e ricorda davvero una spiaggia caraibica. Immagino che vederla col mare piatto e senza banchi di alghe sia uno spettacolo ancora più mozzafiato, ma la natura è imprevedibile e va bene così!

Nel pomeriggio decidiamo di tornare in albergo perché stiamo letteralmente cuocendo e ci concediamo l’unica e sola visita della settimana alla piscina. Dopo cena decidiamo di tornare a Palma per una visita in notturna della città, che illuminata ci piace ancora di più.

5° giorno

Oggi è l’ultimo giorno di nolo dell’auto, nonché il nostro anniversario, decidiamo di rilassarci sull’ultima spiaggia che vogliamo vedere e di concederci una cena a lume di candela. Quindi torniamo nel nord dell’isola, direzione Playa d’Alcudia, non famosa quanto le altre ma ugualmente spettacolare. È una spiaggia di oltre 2 km, nella quale il mare digrada molto molto lentamente, credo si debbano fare una cinquantina di metri prima che l’acqua diventi alta, quindi adatta anche ai bambini e con mare caldo e calmo. Alle spalle c’è una pineta grandissima dove poter fare una siesta, oltretutto il parcheggio è gratuito, mentre lettini e ombrellone sono costati solo 9 euro. Passiamo una rilassante giornata godendoci questo mare piatto e ripromettendoci di soggiornare ad Alcudia la prossima volta, ci piace proprio tanto! Poi torniamo in albergo, riconsegniamo l’auto e per cena prenotiamo al ristorante Sherazade proprio davanti al nostro hotel. Mangiamo così su una terrazza affacciata sulla baia di Santa Ponça, guardando il sole tramontare in mare, veramente romanticissimo.

Prendiamo due paella di marisco, una sangria, un’acqua, un mega gelato, spendendo meno di 20 euro a testa, con un panorama che non potrò mai più dimenticare. Anche la paella si rivela veramente buonissima, seconda solo a quella mangiata a Madrid al mercato di San Miguel. Stanchi ma felici andiamo a letto.

6°- 7° giorno

Gli ultimi due giorni li passiamo alla spiaggia di Santa Ponça, col solo obiettivo di rilassarci e riguardare le mille foto fatte, purtroppo abbiamo già malinconia di quest’isola meravigliosa e di una vacanza da 10 e lode!

Considerazioni

  • Costo della vita: Maiorca è sicuramente una meta accessibile, ottima per un “fai da te”, e per concedersi qualche vizio. Ci sono supermercati, pub, ristoranti praticamente ovunque.
  • Strade: sono come le nostre autostrade, anzi anche meglio perché quasi sempre a 3 corsie, e sono pure gratis. Inoltre le dimensioni dell’isola sono contenute e in circa un’ora – un’ora e mezza si arriva dappertutto.
  • Spiagge: noi ne siamo rimasti affascinati e abbiamo deciso di puntare su Minorca e Formentera prossimamente, avere piccoli paradisi a meno di due ore di volo e non andarci sarebbe un peccato! Cos’altro dire… consigliamo Maiorca proprio a tutti, giovani coppie, famiglie con bimbi, ma anche gruppi di amici che vogliono alternare serate in disco alla scoperta di scorci paradisiaci! Buona Maiorca a tutti!


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