Maiorca e i suoi gioielli inaspettati
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Abbiamo scelto un’offerta, con volo e hotel nella zona est dell’isola, nella piccola e turistica località di Cala D’or, a circa 60 km da Palma. La scelta è risultata ottima.
Domenica 27 maggio 2012-1° giorno Roma-Maiorca
Questa volta il gruppetto di partenza è famigliare: viaggio con mia sorella e le nostre rispettive figlie, per condividere sensazioni e divertimento tra mamme-figlie-sorelle-cugine e nipoti che è tanto importante in una famiglia.
Il volo è buono (AZ 8578 delle 08,20) con una sosta di un’oretta ad Ibiza ed arrivo a Maiorca alle 11,50.
A circa un’ora dall’aeroporto, dopo un piacevole percorso in un paesaggio di ulivi e zone verdi, arriviamo all’hotel Marina Corfù, che si rivela subito meglio del previsto. L’insenatura è piccola ma molto carina, con una bell’acqua azzurra trasparente; il ristorante è molto standard e anonimo, ma il cibo decente. Ci sono 2 piscine: la prima piccola e squallida, la seconda migliore, vicino al bar che offre snack pomeridiani. La spiaggia ha i lettini a pagamento e per oggi ci sdraiamo sulla sabbia: io e mia sorella andiamo subito a perlustrare i lati della baietta per fare foto, naturalmente. Resto veramente sorpresa dalla bellezza degli scorci rocciosi e dall’acqua turchese e trasparente, che spicca sul verde della vegetazione. Non resisto alla tentazione e piano piano m’immergo nel liquido gelido, ma stimolante, e mi faccio il primo bellissimo bagno per inaugurare la vacanza.
Dopo cena, per evitare lo squallore dell’intrattenimento serale, prendiamo un taxi che ci porta al vicino paesetto di Cala D’or, che è veramente carino, pieno di accoglienti ristorantini, dove programmiamo una cenetta per i prossimi giorni. I negozi a quest’ora sono chiusi, ma sembrano sfiziosi: torneremo di giorno per curiosarci. Siamo appena arrivate ed in poche ore abbiamo raccolto dépliant di escursioni, gite in barca, orari bus, trenini, macchine a noleggio, piantine dell’isola. Siamo instancabili nel proporre programmi! Ma io preferisco l’entusiasmo all’inerzia e le altre sono dello stesso parere, per fortuna.
Lunedì 28 maggio 2012-2° giorno
La colazione è abbastanza ricca: devo dire che c’è di tutto e, per essere un 3 stelle plus, è davvero ottima. Siamo però un po’ avvilite per il tempo che sembra proprio nuvoloso, allora decidiamo di attuare il piano B, ossia prendere il bus alle 12,20 per Palma e goderci la città. Per ingannare l’attesa c’incamminiamo sulla stradina che costeggia l’insenatura per mostrare alle ragazze il bellissimo panorama che, anche senza sole, ha dei colori stupendi che variano dal verde, all’azzurro, al verde-smeraldo, al blu. Scopriamo delle scalette che portano a piccole piattaforme di roccia a pelo d’acqua e a poco a poco le nuvole si aprono ed il cielo diventa sempre più blu. Decidiamo allora di tornare al programma A: mare in hotel e, alle 14, giro in barca. L’acqua è fredda ma meravigliosa e mi faccio due bagni bellissimi.
Alle 14,30 arriva il nostro Starfish, catamarano a motore a 2 piani, con fondo di vetro. Al costo di 20 euro a persona facciamo veramente una bellissima gita, che ci porta da Cala Egos (l’insenatura del nostro hotel), navigando verso sud, prima a Cala Barca (dove attracchiamo velocemente per caricare altre persone) poi a Cala Figuera, piccolo grazioso porto di pescatori. Qui scendiamo per 45 minuti e facciamo una passeggiata panoramica lungo una stradina piena di bar, ristorantini e negozietti, che offre spunti eccezionali per bellissime foto. Risalite in barca ci dirigiamo verso la baia che nelle foto mi sembrava molto bella: Cala Mondrago, parco naturale. In effetti le due spiagge che si vedono in lontananza spiccano bianche sul mare azzurro, però la barca si ferma per il bagno un po’ al largo, dove il venticello fresco e qualche nuvola passeggera mi scoraggiano dal tuffarmi. Ci riproponiamo di tornare qui, domani, con il bus. Risalendo a nord ci fermiamo, senza soste per il nuoto, in varie calette: Ferrera, Esmeralda, Gran, D’or ed Es forti, tutte simili come struttura, con tante villette carine, generalmente bianche, massimo a due piani, circondate da pini e giardini molto verdi, con discese a mare private. Molte costruzioni più grandi sembrano hotel e devo dire che mi aspettavo più cementificazione: almeno in questa zona tutto è abbastanza ben inserito.
Le spiagge sono pienotte, considerando che è ancora maggio, in piena estate saranno sicuramente invivibili! Il mare ha una tavolozza di colori meravigliosa.
Soddisfattissime della gita (lo Starfish propone anche un percorso con direzione nord) sbarchiamo a Es Forti e percorriamo un breve tratto a piedi per tornare in hotel, costeggiando una sfilata di negozi che sembrano promettere un divertente shopping dopo cena, infatti ci dicono che chiuderanno alle 22.
Martedì 29 maggio 2012-3° giorno
Stamattina prendiamo alle 10,50 il bus per Cala Mondrago, la bellissima doppia spiaggia che ieri avevamo intravisto da lontano e che ci aveva attratto per l’azzurro intenso della sua acqua. Infatti, il posto non ci delude affatto e passiamo delle bellissime ore al sole, stese sulla prima spiaggia. Le due insenature sono collegate da una stradina rialzata di cemento, spezzata, nel mezzo, da una piattaforma circolare con panchine.
Il servizio bus è comodo e puntuale e alle 16,30 ritorniamo a Cala Egos e facciamo la tappa d’obbligo allo snack dell’hotel per una merenda.
Stasera, nonostante l’all inclusive, decidiamo di cenare a Cala D’or. Arrivate con un taxi, scopriamo un luogo molto diverso da ieri sera: i negozi sono ancora aperti e sembrano tanti, dando macchie di colore e movimento alle stradine. I locali, bar e ristoranti, sono più affollati o per l’orario anticipato o perché sta iniziando la stagione. Gironzoliamo alla ricerca di un ristorante accogliente e alla fine optiamo per “The Pirate” (già adocchiato in precedenza). I tavolini sono sia all’aperto (dove ci sistemiamo noi) sia all’interno: alcuni hanno sagome di “pirati” sedute ai tavoli o messe negli angoli per rendere più tipico l’arredamento. Il cibo è ottimo: piatti unici di carni e contorni con gustose salsine e vino rosso. Soddisfatte ci incamminiamo verso il porto turistico, dove arriviamo con una bella camminata: l’insenatura è abbastanza profonda, piena di barche.
Mercoledì 30 maggio 2012-4° giorno
Stamattina sveglia presto e partenza alle 8,30 per un’escursione nel nord-est dell’isola, prenotata in hotel. La gita risulterà molto bella ed interessante tranne per il fatto che, sia all’andata che al ritorno, perdiamo circa due ore a recuperare (e poi riaccompagnare) i vari clienti dei rispettivi hotel, sparsi in un raggio veramente troppo ampio. Questa cosa, specialmente al ritorno, risulterà molto stancante e ci porterà alla decisione di annullare la gita programmata per l’indomani.
La prima tappa è Sineu, cittadina dell’interno dell’isola, dove il mercoledì si tiene un mercato molto carino, soprattutto per la collocazione delle bancarelle tra le viuzze e le scalette che circondano la chiesa principale. Insolito un settore di vendita di animali di tutti i generi, dalle galline ai pulcini, ai cani, persino un bue, messi in tristissime gabbie! Decisamente più allegro il mercato della frutta (con scenografiche montagnette di ciliege) nella piazza principale, movimentata anche da musicisti di strada. Non abbiamo il tempo per curiosare tra tutte le bancarelle, ma il posto mi piace molto.
Proseguendo verso Nord ci fermiamo per il pranzo a Porto Pollença, dove consumiamo il nostro box lunch sulla spiaggetta del porto, tranquilla insenatura tondeggiante, con montagne sullo sfondo, che prosegue con il promontorio di Capo Formentor. Ripreso il bus iniziamo a percorrere una strada piena di tornanti che ci porta in alto fino ad un belvedere veramente strabiliante: percorriamo a piedi un costolone (che mi ricorda un tratto della muraglia cinese) con una visuale mozzafiato su uno strapiombo di roccia, che termina in un mare blu scuro calmissimo, con faraglioni tipo Capri e chiazze di acqua verde smeraldo! E’ di una bellezza indescrivibile, rimaniamo veramente incantate! Da lì ridiscendiamo a valle e facciamo una sosta bagno nella baia di Formentor, di fronte all’omonimo Hotel a 5 stelle. La spiaggia è bellissima con la pineta alle spalle ed acqua turchese trasparentissima. Naturalmente faccio un favoloso bagno.
La gita prosegue su una barca, che in circa 25 minuti ci riporta a Porto Pollença, ove riprendiamo il bus per il ritorno in hotel. A Manacore facciamo una breve sosta in un negozio di ceramiche con una carina degustazione (da piccole botticelle) di liquori aromatici (buonissimi).
Giovedì 31 maggio 2012-5° giorno
Oggi tutto mare: prendiamo il taxi (purtroppo non abbiamo un’auto e non ci sono bus diretti) per la spiaggia di Es Trenc, veramente favolosa! Ci vogliono circa 30 minuti e si arriva ad un litorale di 6 km, con dune e mare turchese dalle mille gradazioni. Ci sistemiamo nella parte centrale, dove c’è qualche alghetta che però, all’ora del nostro arrivo, non rovina l’insieme. Ci sono anche dei bar e ombrelloni di paglia con lettini, ma l’atmosfera rimane abbastanza “selvaggia”. Venticello gradevole, vele in lontananza, gabbiani plananti, bellissimo! Facciamo una passeggiata lungo la spiaggia e scopriamo altri angoli spettacolari (pieni di nudisti). Faccio bellissimi bagni: l’acqua è proprio limpida. Dopo sosta caffè, sangria e ghiaccioli, decidiamo di spostarci più avanti perché il vento ha fatto aumentare le alghe nel nostro tratto di mare.
Dal vicino paesetto di Colonia di San Jorde (al quale arriviamo via spiaggia e che non ci sembra niente di eccezionale) prendiamo un taxi per tornare in hotel. Stasera di nuovo a cena a Cala D’or. Questa volta scegliamo un altro ristorante, che ci attira per il profumo di pesce (Casablanca). Ordiniamo paella vegetariana, varie tapas (speciali i peperoncini verdi fritti), pesce e insalatona al tonno. Tutto molto buono. Ormai, veterane di Cala D’or, torniamo in hotel.
Venerdì 1° giugno 2012-6° giorno
La giornata di oggi, dedicata alla visita di Palma, è sicuramente molto positiva. Prendiamo il bus, che impiega poco più di un’ora per arrivare nella capitale di Maiorca, città di circa 400.000 abitanti, che ci colpisce subito per il suo lungomare fiancheggiato di palme e per la visuale della splendida cattedrale gotica, che domina il porto. Dalla stazione dei bus, moderna e ben organizzata, iniziamo una lunga passeggiata che ci porta prima a Plaza de España, con una statua al centro e tanto verde intorno, e poi, a poco a poco, fino al porto. La zona è quasi tutta pedonale, con strade molto carine ed accoglienti piene di negozi e di tutti i tipi di bar.
La prima tappa è al mercato de l’Olivar, al chiuso, ricco di stand alimentari che ci colpiscono per la varietà e qualità dei prodotti. Ammiriamo, disposti in modo ordinato e coreografico, tutti i tipi di: frutta, verdura, prosciutti, formaggi, carni, olive, frutta secca, insomma c’è di tutto! All’esterno una banda suona musica spagnola: entriamo e usciamo dai vari negozi della città e scopriamo un bar (Cappuccino) raffinatissimo, con un meraviglioso interno ed un giardino fiorito.
Piazze e piazzette accoglienti, palazzi e chiese barocche, finestre “bow windows” di vari stili e colori, la classica Piazza Mayor con portici d’accesso ed infine il “clou”: la cattedrale, che si staglia imponente dominando il porto sottostante ed il lungomare. Ai suoi piedi un camminamento belvedere che si affaccia su un laghetto (sul quale di sera si riflette la chiesa) e su dei ridenti giardinetti. Dappertutto viali di palme e tanta vegetazione. Dovunque ti giri vedi scorci da fotografare! E’ molto bello il contrasto tra la pietra giallina della cattedrale ed il cielo azzurro. Fa caldo, siamo stanche e facciamo un break in un baretto con sedie blu (Sa ribelleta), uno dei tanti della piazza situata di fronte al palazzo della Lonja. Dopo esserci rifocillate con tapas, sangria e caffè, saliamo al castello El Baluard dalle cui mura si ammira la visuale del porto, lungomare e cattedrale.
Alle 18,30 si riparte per Cala Egos dove arriviamo per la cena e per l’ultimo giro tra le “tiendas” vicino l’hotel, per altri piccoli acquisti.
Sabato 2 giugno 2012-7° giorno
Oggi è l’ultimo giorno di vacanza e sinceramente mi dispiace di essere arrivata al termine della settimana. Sarei rimasta ancora qualche giorno per fare altri bagni ed esplorare la parte dell’isola che non abbiamo visto!
Dopo varie consultazioni, decidiamo di prendere il taxi per Cala Esmeralda, situata due insenature dopo Cala D’or. Anche se la tipologia delle rocce ed i colori dell’acqua sono simili, la scelta si rivela buona, perché ammiriamo alberghi e villette bianche splendidamente inserite in prati verdi e cespugli tondeggianti. La spiaggia, libera, è affollata e purtroppo oggi è il primo giorno che vedo qui e là qualche schiumetta (nel nostro hotel, nel tardo pomeriggio, l’acqua diventerà molto sporca, penso per un gioco di correnti) mentre fin’ora il mare è stato sempre pulitissimo. Chissà cosa succederà nel caos di luglio e agosto? M’inoltro nella pineta per andare a fotografare Cala Ferrer, simile alle altre, ma sempre molto bella: passo attraverso un sentierino in pietra che costeggia villette molto carine, con piscine private. Verso le due torniamo in hotel e ci sistemiamo su lettini (questi sono gratuiti) nella pineta che sovrasta cala Egos. Con qualche lettura e sonnellini concludiamo il pomeriggio e ci prepariamo a passare l’ultimo dopo-cena a Cala D’or.
La serata trascorre in modo piacevole con sosta ai negozi ancora aperti, un caffè ad un bar con sedie in vimini a righe bianche e rosse, ed infine “upstairs” , baretto con musica situato, come dice il nome, su una terrazza sovrastante la via principale e con un proprietario italiano.
Domenica 3 giugno 2012-8° giorno
Siamo proprio fortunate: oggi, giorno della partenza, il tempo è brutto, addirittura pioviggina. Meno male che nei giorni precedenti abbiamo avuto sempre il sole.
Aspettiamo l’una per il pranzo e poi via per l’aeroporto, dove abbiamo il volo per Fiumicino alle 16,25.
Sono molto soddisfatta di questa vacanza a Maiorca, soprattutto per la sorpresa che quest’isola mi ha riservato e nella quale, anche se non proprio subito, spero di tornare ancora.