Maiorca 6
Lunedì 10 – Palma – Buongiorno Maiorca! Colazione in albergo un po’ “tedesca” a base di pancetta, uova strapazzate e succo d’arancia, visto che il pranzo non è compreso nel soggiorno facciamo un bella colazione per fare un pieno di energie. Visto che non abbiamo mezzi di trasporto (non ancora) deciadiamo quindi di visitare la città di Palma con il servizio di autobus (molto efficienti e puntuali). Iniziamo dall’abbazia è meravigliosa in pieno stile gotico, dicono sia uno dei monumenti più belli d’Europa ed in effetti non delude le aspettative. La tappa successiva è ai “bagni Arabi” una sorta di antiche terme che prendono il nome dalla popolazione che li ha fatti costruire (nulla di entusiasmante). Il lungomare di Palma è davvero molto bello, pieno di palme e con una pista ciclabile che corre lungo la riva, durante la passeggiata scorgiamo su un altura il Castello Bellver che deciadiamo di andare a visitare… non l’avessimo mai fatto! Visto che siamo dei buoni camminatori decidiamo, anzi decido io per tutti e due, di andarci a piedi e così dopo aver percorso 5/6 chilometri in salita ci troviamo davanti all’entrata. La vista è davvero mozzafiato e ripaga la fatica che abbiamo fatto per giungervi. Il ritorno è più agevole, tutta discesa, e giunti nuovamente in città riprendiamo l’autobus n°15 e torniamo in albergo. Un cartello alla reception ci avverte che il ristorante è aperto (sono le 18.30) e che chiuderà alle ore 20.30, gli orari saranno questi per tutta la settimana. Chiediamo lumi sul perché di questi orari che definirei ospedalieri e l’impiegato molto gentile ci spiega che l’albergo è quasi esclusivamente prenotato da tedeschi (di una certa età aggiungo io) e che il direttore su loro richiesta ha accordato tali orari. Ecco spiegato il perché della cena e della colazione un po’ tedesca che ci hanno servito. Vabbè. Doccia velocissima e scendiamo a cena (prima che chiuda il ristorante). Dopo cena nuovo giro a caccia dei primi souvenir da portare ad amici e parenti. Il lungomare è davvero incantevole.
Martedì 11 –Cap de Formentor – Sveglia alle ore 8 e solita colazione germanica, tramite l’albergo abbiamo affittato una splendida seicento ad un costo vantaggioso, ora siamo anche motorizzati! Partenza quindi per Cap de Formentor posto a nord-est dell’isola e dove è presente uno splendido faro (Chiara adora i fari). Dopo circa un’ora di viaggio, giungiamo alla nostra meta. Lungo il percorso ci siamo fermati in un punto panoramico molto suggestivo, una scogliera altissima a picco sul mare. Davvero un bel panorama. Di rientro dal faro decidiamo di fare un bagnetto a cala Saint Vincent. Non ci sono parole per descrivere che angolo di paradiso abbiamo trovato quasi fortuitamente. E allora perché indugiare ? Via, indossata la maschera ci buttiamo in acqua per un bagno davvero ristoratore. I colori del mare sono il punto forte di questa spiaggia. L’acqua assume delle tonalità che vanno dal turchese al blu scuro, piene di pesci che nuotano indifferenti tra i bagnanti, che meraviglia! Dopo qualche ora passata a rilassarci ripartiamo alla volta del porto di Pollença e del porto di Alcudìa (niente di che entrambi) ma al contrario vorrei sottolineare ala bellezza del paese di Alcudìa, un piccolo borgo medievale richiuso tra grandi mura, merita davvero di essere visitato. Data l’ora (sono le 18) ci affrettiamo a rientrare in albergo per via della cena. Dopo cena , essendo automuniti, decidiamo di recarci a Porto Andtratx. Giunti li colti da disperazione siamo scappati via, non c’era nessuno a parte un sassofonista che suonava una canzone tristissima e pensare che aveva ricevuto parecchi consensi leggendo qua e la su internet.
Mercoledì 12 -Cuevas del Drac – Sveglia ore 8.15 e solita colazione crucca. Stamani la destinazione è Porto Cristo e le splendide grotte del drago. All’interno c’è il lago coperto più esteso d’Europa e quivi abbiamo assistito ad un concerto di musica classica che si è svolto sulle delle piccole imbarcazioni illuminate mentre il resto della grotta era completamente al buio. Uno spettacolo unico ed indescrivibile offerto in uno scorcio magico. All’uscita con nostro grande stupore ci accorgiamo che nel parcheggio si aggiravano dei pavoni che ci hanno delizia con lo spettacolo della loro ruota. Seconda tappa è Cala Agulla, bella ma il cattivo tempo non ci ha permesso di fare il bagno così come a cala Mesquida. Il pomeriggio scorre così tra sprazzi di sole e passeggiate qua e la. In un bar abbiamo incontrato due ragazze di Pescara che erano sedute accanto a noi sull’aereo e che rincontreremo nei prossimi giorni. Cena in albergo e passeggiata sul lungomare. Stasera decidiamo di andare in un locale di fianco al nostro albergo dove c’è della musica dal vivo e dove abbiamo bevuto un ottima birra (ormai siamo tedeschi anche noi!)
Giovedì 13 – Mare – Sveglia alle 8.30 ed solita colazione alemanna, stamani la tappa è Cala Esmeralda (sud-est dell’isola), la nostra guida ci segnala un posto incontaminato lontano da alberghi. Dopo un viaggio di circa ¾ d’ora giungiamo alla cala. E li meraviglia delle meraviglie ci accorgiamo che la nostra guida ha mentito spudoratamente e che la spiaggia si trova esattamente tra due residence i quali, ovviamente, hanno diviso tra di loro la spiaggia. Risultato una massa di tedeschi riversati in spiaggia. Vorrei segnalare di questa spiaggia, che abbiamo abbandonato di fretta una sola cosa, un simpatico abitante del luogo che con cadenze fisse di ½ ora con urla e versi animali attirava a se i bagnanti vendono loro della frutta che lui stesso sbucciava con una cerca abilita a colpi di macete (ananas, melone e noci di cocco) ne è valsa la pena venire fin qui. Imperterriti e decisi a trovare la “nostra spiaggia” della giornata, girovaghiamo un po’ e finiamo a S’Arenal , una spiaggia con delle palme sul bagnasciuga molto carina. Passiamo li il resto della giornata e nel tardo pomeriggio rientriamo in albergo giusto in tempo per la cena. Dopo cena deciadiamo nuovamente di recarci al locale dove fanno musica dal vivo (più tardi scopriremo che in realtà il locale non è altro che il ristorante dell’albergo accano al nostro).
Venerdì 14 -Mare – Sveglia ore 9.30 colazione teutonica saltata, meglio così perché tra pancetta e uova tutte le mattine avrò il colesterolo a 8000!! Decidiamo quindi di fare colazione in un bar vicino all’albergo. Premessa saranno state le 10 di mattina,ci accomodiamo in un tavolinetto all’aperto ed ordiniamo succo d’arancia e brioche. Dopo alcuni minuti arrivano e si seggono al tavolino di fronte al nostro, due coppie di tedeschi di una certa età che ordinano… indovinate cosa? Quattro boccali di birra che tracannano quasi tutta d’un fiato. Scioccati da questa scena partiamo per le nostre mete odierne: Es Trenc e Cala Pi. Entrambe sono davvero meravigliose rassomigliano molto alle spiagge caraibiche con sabbia bianca finissima e mare turchese, sicuramente le spiagge più belle dell’isola. Oggi è il penultimo giorno di vacanza quindi decidiamo di passare tutto il giorno in completo relax. Dopo cena abbiamo incontrato nuovamente le ragazze di Pescara (Alessandra ed Eleonora) con le quali abbiamo passato una piacevole serata scambiandoci le impressioni sulla vacanza e sull’isola (prenderanno il nostro stesso volo per il ritorno).
Sabato 15 – – Sveglia ore 8.30 e dopo colazione si parte alla volta di Los Fornells (sud-ovest dell’isola) una cal da dieci e lode! Dopo pranzo ci spostiamo a Cala Major, splendida e poco distante dalla città di Palma. Qui incontriamo due ragazzi un italiano che gestisce un ristorante sull’isola ed un suo amico tedesco dai quali apprendiamo che Maiorca viene considerata dai tedeschi una “colonia” della Germania ecco spiegato il perché di tutti questi crucchi sull’isola. Rientrati in albergo decidiamo di concederci una squisita Paella ed una fantastica Sangria in un ristorante del lungomare.
Domenica 16 – – Sveglia ore 8, il volo è alle ore 12 quindi approfittiamo del tempo libero per fare un bagno nella spiaggia di fronte al nostro albergo. Arrivederci Maiorca, sei stata una splendida scoperta.
