Mahureva che te lo dico a fare

Finalmente Maldive! Dopo diversi anni passati a girare i Caraibi assieme alla mia splendida moglie abbiamo deciso di cambiare destinazione e, approfittando di una buona offerta, siamo partiti per il villaggio della Valtur nell’isola di Mahureva.Questo nome non esiste ed è stato creato da Valtur. Il nome vero è Gasfinolhu, che in maldiviano...
Scritto da: marcode
mahureva che te lo dico a fare
Partenza il: 06/07/2008
Ritorno il: 14/06/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Finalmente Maldive! Dopo diversi anni passati a girare i Caraibi assieme alla mia splendida moglie abbiamo deciso di cambiare destinazione e, approfittando di una buona offerta, siamo partiti per il villaggio della Valtur nell’isola di Mahureva.Questo nome non esiste ed è stato creato da Valtur. Il nome vero è Gasfinolhu, che in maldiviano vuol dire “lingua di sabbia con albero” In questa isola è stato girato il film di Pieraccioni Fuochi d’artificio. Vettore aereo – Eurofly. Alla apparenza non male, con un monitor video a testa per poter vedere un film a scelta su un elenco di 6. Così è se vi tocca il posto con il comando remoto funzionante; in molti posti il comando non esiste o semplicemente non funziona. Il volo diretto con Male è di circa 9 ore e 10 minuti.

Villaggio Valtur – All’arrivo gli animatori ci fanno una bellissima accoglienza con tanto di sigla e pareo svolazzanti che sinceramente non ci era mai capitato prima. Il villaggio è composto da 40 bungalow per cui anche a pieno regime è in grado di accogliere 80 persone al massimo. I lettini sdraio per prendere il sole sono in numero maggiore degli ospiti e sono sparsi qua e là per l’atollo, e questo consente di cambiare tutti i giorni la caletta dove fare il bagno. Nella spiaggia “principale” affianco alla reception si trovano le attività sportive quali vela su catamarano, beach volley e bocce. Gli animatori sono concentrati in questa spiaggia per cui se volete evitarli totalmente non dovete fare altro che andare in qualche altra caletta. Animazione – Devo dire al riguardo che la Valtur cura questo aspetto in modo particolare perché ce n’erano circa una decina e niente veniva lasciato al caso. L’animazione è soft nel senso che, se vi va vi coinvolgono, ma se non vi va nessuno vi viene a trascinare per i piedi. Camere – confortevoli ma un po’ vecchiotte. L’aria condizionata funziona di giorno ma poco di notte (a causa della bassa marea presumo) ma con il ventilatore a pala ce la si fa. In bagno ho trovato un paio di scarafaggi e qualche formicone. Non ho detto niente e mi sono limitato a buttare fuori dalla camera i primi e a schiacciare i secondi. Ma questa non è stata una sorpresa perché l’avevo già letto in precedenti racconti(comunque Francesca ha finito lo spray contro gli insetti che si era portata da casa) Cucina – Qui la Valtur dà il meglio di se. Pesce freschissimo(dentice, ricciola, tonno e pesce vela) con buon assortimento di verdure. Chi non riesce a fare a meno della pasta in vacanza stia sereno perché almeno due primi tutti i giorni sono garantiti(simpatico il cuoco che grida sempre “caldi caldi!). Acqua naturale e birra a volontà, ma nella pasticceria ci raggiunge il massimo grazie a Shalomino, un cuoco del Bangladesh che vi lascerà a bocca aperta e vi farà tornare ingrassati di un paio di chili. Unica nota negativa il fatto che a tavola dovevi essere sempre con gli stessi commensali. A noi è andata bene perché abbiamo conosciuto due coppie simpatiche, ma ad altri non tanto, almeno a giudicare dalle facce(un saluto a the Mummy) sconsolate. Escursioni – Eccoci al punctum dolens. In pratica una rapina a mano armata. Ce ne sono 3 principalmente: 1)visita alla città di Malè(60 euro) 2)Isola dei pescatori(45 euro) 3)Paradise Day(120 euro) Quella da fare sempre è l’isola dei pescatori. Non è che ci sia niente di particolare da vedere,ma se non altro si possono comprare i souvenir a prezzi decenti(se avete voglia di sfinirvi a contrattare). Diversamente ve li comprate alla boutique. Ovviamente con mia moglie l’abbiamo fatta, ma certo che 45 euro per portarci all’isola di Hura che si trova a circa 20 minuti da Mahureva(in pratica 2 isole più in là) sono una vera estorsione. Per noi due ci saremmo anche fermati qui, ma visto che faveva piacere ai nostri amici la nostra presenza siamo andati anche al Paradise Day. Di cosa si tratta? Dopo un’ora e mezzo di navigazione vi portano su una lingua di sabbia bianca lunga 20 metri dove fate il bagno(e snorkeling ovviamente) per poi pranzare sul dhoni. Il piatto forte è l’aragosta(ve ne tocca 1 a testa) ed il pesce, più ovviamente verdure e bibite. Una bella giornata di sicuro con tante belle foto, ma pagata a carissimo prezzo. Tanto per capirci a Santo domingo l’anno scorso non l’ho neanche pagata perché era direttamente al buffet(ne ho mangiate fino a scoppiare), in Messico stesso discorso mentre a Roatan(Honduras) me la cavai con 40 dollari in due. Dimenticavo: durante la giornata la animatrice che vi accompagnerà vi farà un bel po’ di foto. Dato il prezzo pagato pensavo che almeno questo fosse ricompreso, ma alla sera con sorpresa ho scoperto che se volevi il cd con tutte le foto dovevi cacciare altre 20 euro. Mare – almeno il diving era gratuito e tutti i giorni con partenza 11.30 ti portano con il dhoni a fare snorkeling prima a Dhinghiri(3 posti) e poi direttamente nelle vicinanze del reef di Mahureva. Bel mare con tanti pesci, ma corallo praticamente morto e sbiancato. La differenza con il Mar Rosso è che se hai fortuna ti può capitate anche facendo snorkeling l’incontro con qualche manta o qualche aquila di mare, cosa che là non capita.

Il tempo alle maldive – Dalla mia esperienza posso, e dopo aver parlato a lungo con animatori e maldiviani, dirvi di evitare di andare alle Maldive nel periodo da gennaio a aprile per due ragioni:1)per evitare di pagare delle cifre che non stanno né in cielo né in terra) 2)perché comunque la certezza del tempo non ce l’ha avete neanche in quel periodo(una mia amica a gennaio in piena alta stagione si è beccata 3 giorni di pioggia). Sulla carta i mesi peggiori dovrebbero essere luglio e agosto. Ebbene nella nostra settimana ci sono toccati 15 minuti di pioggia dopo cena, e 15 minuti di pioggia durante una mattinata. C’erano delle nuvole, ma il vento le portava rapidamente via. Le settimane precedenti addirittura niente pioggia e mare piatto! Quindi non vi fate problemi e andate. E’ vero che siamo in inverno, ma anche a cavallo dell’equatore, per cui la temperatura sia esterna che dell’acqua è sempre la stessa. Parlando con un maldiviano mi ha detto che luglio ed agosto il tempo regge se scegliete l’atollo di Male Nord. Se andate in quello di Male Sud è molto facile che vi beccate un po’ di acqua.

Considerazioni conclusive – Avendo viaggiato un po’ posso tranquillamente affermare che le Maldive se da una lato vanno assolutamente viste almeno una volta nella vita, dall’altro lato sono sicuramente sopravvalutate. Nel periodo migliore si spendono delle cifre che consentirebbero a chiunque di trascorrere 3 settimane ai caraibi in un posto a scelta. Il turista è visto come un pollo da spennare il più possibile, altrimenti non si spiegherebbero i prezzi praticati sulle escursioni. E naturalmente niente all inclusive, ci mancherebbe! Ormai all’estero dovunque si vada è questa la formula, ma qui niente da fare(magari pagando 3000 euro a testa…). E quello che prendi fuori pasto lo paghi, eccome se lo paghi!(10 euro per 6 bottigliette di acqua da 50 cc). Il mare come detto è sicuramente bello, ma per quello il mar rosso regge benissimo. Per vedere qualche pesce là non ti portano fuori con la barca, basta solo che ti butti dalla spiaggia in un punto qualsiasi ed il gioco è fatto. Quello che affascina e che spinge chiunque a tentare di andarci è che ci troviamo in mezzo all’oceano indiano su un atollo lontani da tutto e da tutti. Concludendo la vacanza ci è piaciuta, ci siamo molto divertiti, abbiamo mangiato bene, siamo anche stati assistiti da un bel tempo in barba a tutti i menagrami che sconsigliavano di andare in questo periodo , ma in tutta sincerità non credo che ci ritorneremo in un futuro prossimo.

Un saluto a tutti Marco e Francesca



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