Magnifica Berlino
Venezia – Milano, Milano – Berlino. Arriviamo all’aeroporto… Entusiasti troviamo la prima sorpresa… il nostro bagaglio è andato perso… dopo una serie di proteste all’ufficio reclami (gentilissimi… come tutti i tedeschi del resto). Decidiamo di andare in albergo. Il fatto è che fuori fa un freddo intenso e noi siamo partiti con la giacca primaverile e la giacca pesante è in valigia… ok, proseguiamo. Con il morale un po’ a terra prendiamo l’autobus con una meta: Alexanderplatz. Passando vedo le architetture che mi avevano affascinato anni prima… Non vedo l’ora di cominciare la visita della città.
La guida parla di questa piazza come di uno spazio che risente ancora del suo passato… aveva ragione qui “soffia il gelido vento dell’est…”. È impressionante come ci sia in pieno centro il nulla… questa piazza enorme con niente, a parte l’altissima antenna della televisione… che ci seguirà in tutto il viaggio. Scendiamo dall’autobus e decidiamo di mangiare da Nordsee, perché per il wurstel all’aperto le temperature non si addicono proprio. Dopo una piccola sosta al nostro albergo (Wallstreet Park Plaza accanto alla fermata della metropolitana di Marchisches Museum, sulla U2). Decidiamo di fare un giro guidato un po’ dal caso… tanto per cominciare un po’ in relax la vacanza (e poi siamo stanchi visto che è dalle 5 di mattina che sono sveglia…). Passeggiando (il tempo non ha certo aiutato) vediamo il cielo grigio e questi enormi e bruttissimi palazzoni isolati, in pieno centro… mi viene da pensare che non ricordavo questa città così brutta e quasi quasi mi pento di averla scelta come meta delle mie tanto agognate vacanze. Brutta davvero, ma forse era perché ci aspettavamo la Classica Città… Proseguiamo un po’ a caso sulla Friedrich Strasse, un po’ di resti del muro, Postamer Plaz, la porta di Brandeburgo… il classico giro… sfiniti decidiamo di fermarci a cena vicino ad Alexander Plaz… un ottimo currywurst…A mezzanotte arriva la nostra tanto desiderata valigia con gli abiti pesanti…
Sabato 17 marzo Appena usciamo dall’albergo vediamo che piove… pensavamo di non usare i mezzi pubblici, ma di girare a piedi oppure noleggiando le biciclette… mi sa che dobbiamo ripiegare sui mezzi pubblici… scendiamo nella U-bahn e facciamo un biglietto giornaliero (Euro 5.8) e proseguiamo verso il Judisch Museum. Qui si può fare un biglietto cumulativo per tutti i musei statali che costa 15 euro ed è valido per 3 gg. Noi usufruiamo della riduzione studenti: 7 euro…Una vera dritta. Il museo ebraico è uno di quei musei in cui è molto più importante la location piuttosto che quello che espone: la struttura in se è fantastica… esprime il dolore e la lacerazione di questo popolo, ma anche la loro inossidabilità… e poi colpisce nelle emozioni con installazioni tipo la torre dell’olocausto…Molto più forte di mille foto… il resto è un po’ noioso, anche perché e scritto in tedesco ed in inglese, ma io dopo un po’ mi stanco di leggere in una lingua non mia e mi lascio affascinare dalla struttura… cmq un posto da vedere… merita davvero. Quando usciamo dal museo decidiamo di andare ad ovest… alla stazione dello Zoo (quella del libro:”I ragazzi dello Zoo di Berlino”). Ma vogliamo mangiare e visto che “siamo abbonati” decidiamo di tornare indietro in Alexander Platz dove c’erano tutti i baracchini…Ma ironia della sorte appena arriviamo comincia a piovere in maniera talmente forte che ci rifugiamo da Burger King… mangiamo un panino aspettando che passi il brutto tempo, e poi Enrico, temerario, riesce finalmente a mangiarsi il suo wurstel in strada. Io vedo l’orologio delle nazioni (ma si chiama così????) visto nel film “Good by Lenin!” e tutti contenti riprendiamo la U2 alla volta del quartiere dello zoo. A Postamer Platz ci fanno scendere (in realtà dovevamo cambiare visto che c’erano lavori sulla nostra linea…Ma ovviamente non abbiamo capito…) decidiamo di proseguire a piedi… tanto sulla cartina sembra abbastanza vicino e poi sembra che il sole stia venendo fuori… Passiamo a piedi e vediamo la Philarmonie di H. Scharoun e la Neue Nationalgalerie di Mies van der Rohe (ad Enrico non piace… ma io la trova fantastica…) usufruiamo del nostro biglietto cumulativo e così vediamo qualche opera di Picasso Kokoschka, Klee… e altri. Usciti, sempre a piedi, vediamo il Bauhaus Archiv e ci immergiamo in uno stradone che la guida descrive come un centro nevralgico di Berlino… un po’ una delusione… Breischeid platz…Con la sua chiesa diroccata e la nuova costruzione blu a nido d’ape.. Il centro di berlino ovest… qui il paesaggio è cambiato completamente… non vi è più la desolazione della Mitte, né il futurismo di Postdamer Platz… Solo una serie di edifici del dopoguerra…Ma veramente una confusione…Guardiamo un po’ di negozi ed Enrico vede il KeDeWe… una specie di Harrod’s per i tedeschi… allora ci riproponiamo di venire qui nei prossimi giorni… per fare qualche acquisto… Il prossimo obbiettivo è il Tiergarten con al centro la Vittoria alata. Purtroppo il paesaggio è ancora parecchio brullo e il parco non dice nulla, ma è piacevole camminare attraverso il quartiere diplomatico… in particolare è molto carina l’ambasciata dei paesi nordici… arriviamo alla colonna e poi decidiamo di proseguire fino alla porta di Brandeburgo…Tanto si vede…Sembra vicina… saranno altri 3 km, che sommati a tutti quelli già fatti sono veramente una mazzata. Foto di rito (veramente bella… più per il suo significato che altro) … sbirciatina all’interno della vicina DZ BANK (spaziale!!!!!!!!!!!) e attraverso la Unter den Linden ci dirigiamo verso l’albergo. Alla sera siamo talmente sfiniti che ci fermiamo al primo posto utile… una birreria posta al piano terra di un dei bruttissimi palazzoni… ed è stata una sorpresa… perché la minestra di patate è stata un vero toccasana (oltre alla solita birrona).
Domenica 18 marzo: pioggia Siccome piove, siccome domani è l’ultimo giorno di validità del biglietto cumulativo per i musei ma quasi tutti sono chiusi per turno di riposo ci dirigiamo verso l’isola dei musei… in ordine visitiamo, l’Altes, il Pergamon e il Bode… alla fine siamo davvero cotti… Il primo è un museo egizio… bello ma come tanti già visti… come avevamo trovato scritto vale cmq la pena per il busto di Nefertiti… il Pergamon è pazzesco, una finzione pazzesca, ma è piaciuto molto…La ricostruzione dell’altare di Pergamo, la porta del mercato di Mileto e la porta di Babilonia sono una cosa davvero fuori di testa… e poi i tedeschi sono avanti, con l’ingresso al museo l’audioguida è gratuita… e poi con il biglietto cumulativo si saltano le code… Finalmente riusciamo a mangiare in strada (sotto i binari della S-bahn) wurstel e pizza turca… tutto ottimo…Nel pomeriggio il freddo è pungente ma, noi temerari… dopo una sosta per il caffè decidiamo di proseguire il giro. Visitiamo la zona “storica” della città…La sede dell’Università, la biblioteca, e il monumento di Bebel Platz… Ora io, da buona italiana, mi aspettavo un super monumento in ricordo di quello che accadde in questa piazza (nel 1933 le camicie nere bruciarono i libri)…Ma la piazza è stile alexplz…Completamente vuota… allora vedo un vetro per terra… al centro della piazza… da questo vetro si vedono delle librerie completamente vuote… come monumento in se fa schifo ma qui a Berlino ogni cosa è densa di simboli e di storia… proseguiamo su Gendarmen Markt… poi U2 Stadtmitte e andiamo a vedere il monumento dedicato alle vittime dell’olocausto vicino alla porta di Brandeburgo… anche qui la cosa è esaltante… una serie enorme di parallelepipedi che escono da terra… ci si può vagare in mezzo… fino a perdersi … Al di sotto vi è una particolareggiata mostra sui fatti storici e sulla storia delle diverse famiglie ebree catturate… un museo fatto molto bene…Gratuito con audioguida in italiano (euro 1,5). Per la cena riproviamo il bar del caffè del pomeriggio… sulla Unter den Linden… peccato, abbiamo mangiato meglio nella squallida birreria… passeggiando poi scorgiamo il Newton Bar (visto nelle riviste e classificato come locale alla super moda) e allora decidiamo di “fare tardi” e di bere qualcosa li… rientriamo addirittura alle 11…
LUNEDì 19: pioggia.
Ormai facciamo il conto alla rovescia e l’elenco delle cose importanti che vogliamo riuscire a vedere… il Parlamento, il museo del muro, la East Side Gallery… ovviamente anche oggi piove… ci dirigiamo sempre per mezzo della fantastica U-Banofh (linea U2 ovviamente) e andiamo al Sony Centre. Da Alex (una catena che abbiamo trovato qui ed anche ad Alexanderplatz) facciamo una fantastica colazione a buffet (per 5.60… ottimo!!!!) e poi a piedi ci dirigiamo al Reichstag…Avevamo letto nella guida che qui c’è sempre coda…È vero… ma non è durata tantissimo (circa 1,5 ore) ma il freddo pungente ha reso l’attesa un po’ lunga… fortunatamente c’è sempre la possibilità di prendere un Kaffè bollente in qualche baracchino. È il nostro turno.. Perquisizione e poi verso il cupolone… che bello. La cupola disegnata da Foster è enorme, con un gioco di specchi che proiettano la luce verso le sale interne del parlamento… attorno alla cupola ci sono due percorsi elicoidali che portano fino alla cima, da cui si può godere di una vista stupenda… la porta di Brandeburgo sembra piccolissima e si riesce a vedere la particolarissima copertura della DZ bank… il freddo e il vento si fanno sentire ed è difficile sostare fuori dalla cupola… peccato… finita la visita prendiamo la metropolitana in direzione Alexander Platz (è bello girare da una parte all’altra…) Nordsee per pranzo e poi Checkpoint Charlie. Questo è uno dei pochi musei non statali, non compresi nel biglietto cumulativo. La nostra guida dire la verità non ne parlava molto bene… abbiamo dovuto ancora una volta darle ragione. Il museo di solito è molto affollato, sembra sia una meta gettonata per le scolaresche, costa abbastanza (circa 9,5 Euro, fortunatamente c’è anche qui lo sconto studenti) e neppure con l’audioguida si riesce a seguire bene… i numeri non sono esposti in maniera visibile, e molte volte gli spazi sono troppo ristretti i relazione alle cose che ci sono da vedere… comunque è molto interessante… all’inizio si ripercorre la storia che ha portato alla costruzione del muro, poi il museo espone l’opera di qualche artista che simboleggia il dolore verso il muro ed in fine si concentra molto sui diversi tentativi di fuga… interessante ed anche molto emozionante. Nota negativa…Alla fine si viene letteralmente immersi nello shop… alquanto chitch… sfido chiunque a comprare la barretta di cioccolato con scritto “we are leaving the american sector…” veramente di cattivo gusto, come i patacconi del muro (pezzi enormi di chissà quale muro…) è incredibile come si commercializzi un dolore così grande… quasi quasi capisco il governo tedesco che ha installato solamente dei pannelli informativi lungo il percorso principale del muro. Si è fatto tardi, il freddo incalza sempre più e dopo la solita sosta in albergo per svuotare gli zaini andiamo in un locale che Enrico aveva visto già qualche sera fa vicino all’Arcaden: “La casa delle 100 birre”. Il locale è veramente carino, in stile vecchio pub e la cena molto buona. In più alle pareti e sul listino si può vedere le tre fasi di Postamer Platz… prima della guerra, un piazza ricca di vita centro del traffico cittadino… durante gli anni della divisione… un deserto mortificato da questa atroce presenza… e ora uno spazio veramente futuristico… molto carino… finita la cena Enrico come al suo solito vuole fare una puntina al casinò… poco male perché vinciamo 35 Euro… (la cena)… Martedì 20 marzo Ultimo giorno… Sempre più freddo. Al mattino decidiamo di visitare il quartiere Nicolai…Ma visto il mio spiccato senso dell’orientamento ci troviamo a vagare all’interno del cortile di uno di quei brutti palazzoni… Che mortificazione… Brutto davvero… Alle porte contiamo anche 100 campanelli… per delle persone che vivono in campagna come noi sarebbe impensabile vivere in uno spazio così ristretto…Ma non credo solo per noi…Ci dicono, infatti, che un appartamento qui costa davvero poco… penso che la gente abbia fatto di tutto per andar via da questo posto… dopo un giro veloce nel quartiere di Nicolai ed una colazione a base di dolcetti e panini (ma quanta fame abbiamo oggi???) cerchiamo il museo della DDR di cui abbiamo solo sentito parlare ma che nessuna guida segnala… probabilmente è poco che è aperto… si trova sulla riva della Spree, proprio dietro al Duomo. Anche questo è un museo privato, del quale ancora non esiste l’audioguida in italiano ma durante tutta l’esposizione è presente un testo di spiegazione in inglese e ci risulta abbastanza chiara la comprensione. In questi spazi viene documentata la vita nella Repubblica Democratica Tedesca… si possono vedere filmati sulla costruzione in serie degli orribili palazzoni o delle Trabant, sui prodotti che avevano, o sugli appartamenti… insomma una visione a 360 gradi di quella cha poteva essere la vita qui anni fa… Sinceramente questo museo non è male, è parecchio interattivo, ma per me che sono nata nel ‘79 certe cose sono solamente vecchie… non riesco a paragonarle… forse manca un diretto confronto con la cultura e le usanze occidentali… Anche qui all’uscita si è direttamente proiettai nello shop… puoi bere la cola di quei tempi oppure fare un modellino del vecchio palazzo della repubblica con delle cartoline… alla fine ho l’impressione che troppe cose siano costruite per i turisti piuttosto che per un senso di memoria e di cultura… Ultimo pomeriggio che vogliamo dedicare allo shopping…Ci aspetta il KaDeWe… impressionante…Veramente bello e grandissimo… il nostro primo obbiettivo è quello di trovare un buon posticino dove mangiare un po’ alternativo.. E dopo aver vagato nei due piani dedicati al food (alla fine scopriamo che erano addirittura 3) decidiamo di provare un cinese che ci aveva stuzzicato l’appetito… unico problema: ritrovarlo in quel marasma di cose e persone… dopo un paio di giri Enrico ritrova l’orientamento e ci sediamo e ordiniamo veramente a caso… ma riusciamo a mangiare lo stesso veramente bene, e poi è interessante vedere come ti preparano il cibo… penso che per i cuochi non sia altrettanto bello sentirsi sempre osservati… Finito il gustoso pranzetto vaghiamo un po’ all’interno di questo immenso centro commerciale e poi fuori …Con tanta voglia di comprare qualcosa ma con pochi soldi da spendere… Finito il giro salutiamo per l’ultima volta la nostra bella chiesa diroccata, torniamo vicino a Postamer Platz e ci incamminiamo verso la Topografia del Terrore. I berlinesi sono grandi nella loro genialità… Questa mostra è situata in luogo che ai tempi del Nazismo era il quartier Generale delle Gestapo, un luogo talmente vicino al muro da essere dimenticato e poi riscoperto. Qui l’allestimento è semplicissimo ma veramente d’effetto… una prima parte della mostra è esposta in modo parallelo al muro (uno dei pochi tratti rimasti in piedi) su dei resti di prigioni / cantine, mentre una seconda parte, separata da un container che funge da info-point con un serie di filmati multimediali… una serie di cartelloni e foto esposti su semplici griglie di acciaio… toccante… peccato per il freddo che ci impedisce di soffermarci a lungo… la visita è gratuita e come al solito ci sono didascalie in tedesco ed inglese, mentre l’audiogioda è disponibile anche in spagnolo… Torniamo verso l’albergo, con il proposito di tornare nel quartiere di Nicolai per la cena. Ora… questo quartiere bisogna davvero vederlo, sembra di essere in un villaggio di pescatori di inizio secolo… bello, molto romantico, lungo la Spree… ma purtroppo tutto finto. Leggiamo nella guida che questo quartire è stato completamente ricostruito nel 1987… solo una vecchia taverna è originale, e non dico quanto abbiamo girato per trovarla… ma alla fine abbiamo cenato in un’altra “antica” birreria… i gestori erano dei veri tedeschi come possiamo immaginarli da bambini… modi un po’ rudi e scortesi. La cena è ottima e visto che è l’ultima sera, e nonostante tutto, il quartiere è molto affascinante approdiamo in una specie di sala da te stile Vienna primi del novecento… pazzesco… e io dalla finestra continuo a vedere gli orrendi palazzoni… eh si… Berlino è proprio un insieme di microcosmi… tutti diversi l’uno dall’altro… pazzesco…Alla fine torniamo in albergo… un po’ nostalgici per la nostra ultima notte a Berlino… Mercoledì 21 marzo. È l’ora della partenza.. Tanto per cambiare piove, e durante l’ultimo tragitto in taxi verso l’aeroporto salutiamo questa città che all’inizio ci era sembrata così dura, ma che poi, alla fine, un poco alla volta, ci ha fatto vedere tutte le sue numerose ferite…