Magie d’Irlanda

Ciao a tutti, volevo complimentarmi innanzitutto per il sito che è davvero ben fatto e coinvolgente. Ragazzi volevo raccontarvi del viaggio che ho fatto in settembre nella magica terra dei Celti: l'Irlanda. Fin da piccolo ho sognato di raggiungere questo luogo incantato, quasi fuori dal mondo, dove qualsiasi cosa sembra diversa e dove anche la...
Scritto da: Marco Fersini
Partenza il: 06/09/2002
Ritorno il: 13/09/2002
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Ciao a tutti, volevo complimentarmi innanzitutto per il sito che è davvero ben fatto e coinvolgente. Ragazzi volevo raccontarvi del viaggio che ho fatto in settembre nella magica terra dei Celti: l’Irlanda. Fin da piccolo ho sognato di raggiungere questo luogo incantato, quasi fuori dal mondo, dove qualsiasi cosa sembra diversa e dove anche la gente con la sua gentilezza e cordialità ti fa assaporare i gusto della vita. Ah l’Irlada, ci tornerei anche adesso se potessi! é un emozione grande che ti porti dentro tutta la vita. E’ grandiosa nelle giornate di sole quando il paesaggio ti folgora con le sue tinte sgargianti e quella leggera e fresca brezza atlantica ti accarezza il viso incantandoti! Nelle giornate di pioggia invece gli stessi paesaggi mutano radicalmente e puoi capire solo allora con un semplice sguardo quanto questa terra abbia sofferto, quanta storia cruenta e quante battaglie vi hanno preso luogo. Castelli, boschi incantati, lande desolate che finiscono a strapiombo sul mare e città stupende da sogno. 1°Giorno Siamo partiti in quattro (io e Sara, Lorenzo e Francesca) da Bologna a mezzogiorno in punto venerdì 6 settembre dall’aeroporto di Bologna con un volo KLM Bologna – Amsterdam – Dublino e abbiamo così potuto vedere un piccolo scorcio di Amsterdam che credo visiterò in futuro (credo sia bellisima). Siamo quindi arrivati a Dublino alle 17 e ci siamo recati alla Hertz per ritirare l’auto che abbiamo noleggiato dall’italia. Vi sembrerà un paradosso ma uno si fa 3000 km e che macchina ti danno?!?!?!? UNA PUNTO!!!! incredibile ma vero!!! però era nuova di zecca. Avrà avuto si e no 2000 km. La prima cosa che salta all’occhi quando sali su un’auto inglese è indubbiamente il posto guida a destra. Non è facile all’inizio ma per fortuna abbiamo avuto subito l’occasione di testare la cosa percorrendo una ventina di km per arrivare al nostro albergo nella penisola incantevole di Howth che abbraccia il versante nord di Dublino. Il deer park hotel è veramente bello e accogliente in più possiede uno dei più bei campi golf d’Irlanda. La serata l’abbiamo trascorsa ad Howth facendo una passeggiato nel paesino giungendo fino al porticciolo veramente molto carino. L’unico neo era il vento che di sera è veramente freddo specie se viene dal mare. In 300 metri di passeggiata abbiamo incontrato almeno 15 pub, un esagerazione. Comunque sono uno spettacolo da vedere! Siamo tornati in albergo non molto tardi anche perchè ancora provati dal viaggio. 2°GIORNO Quando ti svegli la mattina e apri le tende e la finestra della tua camera, l’Irlanda ti entra in casa. E’ un impatto quasi magico, il trionfo del verde!! Prima colazione rigorosamente Irish (e vi posso garantire che se fatta bene vi fa dimenticare il pranzo) e quindi partenza alla volta della capitale. Dublino arriviamo!!!!! Lorenzo alla guida e io copilota con tutte le carte e la documentazione possibile (ero io il Cicerone del gruppo). L’impatto con la città è maestoso. Scopri subito le mille facce di questo popolo. Dublin è una città multietnica come un pò tutte le metropoli europee ed è indubbiamente affascinante. Abbiamo parcheggiato nei pressi di O’connel Street e ci siamo diretti percorrendo appunto questa via verso il fiume Liffey che taglia i due la città. C’è molto traffico ma la bellezza della città non te lo fa pesare. Una breve sosta nei negozi di gadgets e quindi un salto nel quartiere di Temple Bar il mitico tempio della musica irlandese. I pub e le case sono opere d’arte, una poesia di colori. Purtroppo non siamo stati molto anche perchè nei programmi ci saremmo ritornati l’ultimo giorno. Quindi nel primo pomeriggio ci siamo avviati per compiere il coast to coast da Dublino a Clifden sull’Atlantico. Circa 300 Km che abbiamo percorso alternandoci alla guida senza troppe difficoltà effettuando una sosta a Clonmacnoise un luogo culto storico dell’Irlanda Precristiana. Interessante e direi mistico! In serata siamo usciti per le strade di Clifden che fra le altre cose è anche il capoluogo della regione del Connemara che credo sia una delle regioni più belle d’Europa se non del Mondo. Provare per credere!!! Per cena ho provato l’Irish Stew lo stufato di montone (piatto nazionale) accompagnato finalmente dalla mia prima e tanto desiderata GUINNESS. Una goduria!!!! La piazzetta del paese è molto caratteristica per il suo obelisco postmoderno sito nel centro della stessa. 3°GIORNO Sveglia presto con una brutta sorpresa: piove!!!! Ma come proprio oggi che dobbiamo visitare il Connemara?!?! Cavoli, pazienza! Oggi guido io che culo!! Con le strade che ci sono in quella zona sembra di fare il mondiale rally. Partiamo e la prima sosta è presso un piccolo castello diroccato poco fuori paese: due foto veloci, qualche ripresa e via. Andiamo avanti inoltrandoci in questa regione che è fantastica. Strade insinuose che si affacciano a strapiombo sul mare per poi rientrare fra campi pascolati da mucche e pecore, castelli, rocche, e un paesaggio di un verde così intenso…. Impressionante. Sosta alla Kylemore Abbey un vecchio monastero di monaci oggi adibito ad uno dei collegi femminili più inn del mondo. Non a caso molti ricconi portano qui i figli per studiare. L’edificio è magnifico puro stile medioevale inglese e si specchia letteralmente sul laghetto antistante, bellissimo. Attenti ai moscerini presso le rive del lago ce ne sono un’infinità. Ci rimettiamo in cammino e attraversando il Connemara National Park giungiamo a Cong. E’ un paesino molto piccolo e grazioso.Visitiamo la Cong Abbey e quindi l’Ashford Castle che secondo me è il castello più bello d’irlanda. La fotocopia identica del castello del film “Haunting-Presenze”, non ho mai visto un castello cosi bello ed imponente e soprattuto ancora integro ed abitato (è infatti un albergo 5stelle). Ripartiamo da Cong costeggiando il Lough Corrib e attraversando Galway giungiamo a Ballyvaughan dove c’è il nostro albergo l’Hylands Hotel. Dispiace molto per il tempo ma la tappa é stata comunque indimenticabile. Non so quanti castelli diroccati abbiamo incontrato lungo il tragitto. Una miriade. 4°GIORNO Partiamo da Ballyvaughan alla scoperta del Burren, una delle zone più caratteristiche del paese. Un paesaggio a dir poco lunare rimasto in tatto in milioni di anni dove le uniche abitazione che si possono trovare sono i dolmen sparsi qua e la da qualche nostro antenato un paio di millenni fa. Davvero affascinante! Oggi tra l’altro è una giornata stupenda con un sole pazzesco e una bava di vento che non guasta per niente. Arriviamo quindi alle mitiche scogliere di Moher le più alte d’Europa (circa 300m a strapiombo) e qui ho capito che la natura è una cosa davvero meravigiosa. La vista da quassù è qualcosa di straordinario. Al largo si vedono le isole Aran e a nord la O’ Brien’s Tower che domina la costa. Ho visto gente pregare per i propri cari o semplicemente cantare in lingua celtica rivolti verso il mare come fosse un ringraziamento alla natura forse di tradizione celtica. A Ballyvaughan avevemo visto in un pub la finale del campionato nazionale di Hurling (lo sport nazionale) e siccome qui è usanza appendere all’auto una bandierina con i colori della propria contea dimostrando per chi avesse dubbi che gli irlandesi hanno un senso della patria mostruoso, lorenzo no ha resistito e ha dovuto a tutti i costi comprarne una. Detto fatto così eravamo gli unici a girare nella contea di Clare (tra l’altro la contea perdente della finale contro Kilkenny) con la bandiera del Clare ma con la macchina targata Dublino. E pensate un pò la gente ti salutava per strada orgogliosi della cosa. Da noi come minimo ti sfasciano il parabrezza!!! Andando avanti siamo giunti a Bunratty e abbiamo visitato il castello (bellissimo) e il Folk Park dove si rivivono le emozioni di due secoli fa grazie alla fedelissima ricostruzione del villagio antico. Se siete fortunati potete incontrare gente in abiti tradizionali che interagiscono con i visitatori e contribuendo così a creare il Flashback. Breve sosta quindi ad Adare (piccolo villaggio con cottage coloratissimi dal tetto in paglia) e rush finale verso Glenbeigh sulla costa atlantica e all’inizio del famosissimo Ring of Kerry, un percorso mozzafiato nell’omonuma penisola. 5°GIORNO Si parte per il Ring ma dopo poco incontriamo quella che viene chiamata da queste parti l’Atlantic Tempest ovvero non pioggia vera e propria ma un forte vento carico di acqua marina che ti bagna completamente dalla testa ai piedi. Un vento potente che mi ha fatto pensare a come devono essere le vere tempeste nell’Atlantico. Roba da pelle d’oca. Il percorso è molto bello, gli scorci sul mare unici. In alcuni punti la strada sale molto per poi scendere all’improvviso offrendo viste notevoli. Il tempo oggi non è stato clemente e ci ha rovinaro un pò la giornata. Pazienza! Non si può avere tutto dalla vita, no? Ci fermiamo a Waterville sul mare, famosa perchè vi soggiornava frequentemente Charlie Chaplin durante le ferie. Difatti abbiamo parcheggiato proprio davanti alla sua statua ad altezza naturale che si trova su un marciapiede del lungomare. Io per poco, nell’aprire la portiera, non gli stacco il bastone dal braccio. Fortunatamente l’ho solo sfiorato! Ci fermiamo a Sneem dove hanno girato Magdalene. Andando avanti ci siamo fermati a Killarney che è già una città grandina con i suoi 40000 abitanti, ma non sembra. E’ veramente ben fatta ed è piena di pub, migliaia di pub e soprattutto con musica irish dal vivo! Abbiamo già addocchiato il pub dove verremo stasera. Durante il tragitto per tornare all’albergo di ieri ci fermiami al Ross Castel uno stupendo castello affacciato sul Killarney Lake dove abbiamo fatto delle bellissime riprese. Da no perdere anche il passo montano detto Sally Gap e la Lady’s wiew due posti meravigliosi, stile Heidi! In serata siamo tornati a Killarney e ci siamo goduti una splendida serata in pub con la musica di un gruppo folk di Cork (la seconda città irlandese) detto “The Irish Wavers” che sono veramente bravi e simpaticissimi soprattutto il violinista che ha una faccia troppo buffa!!! Ovviamente fiumi di Guinness e piatti tipici. 6°GIORNO Lasciamo la West coast (purtroppo) e guidando mi rendo conto di quanto cambi il paesaggio già a 50 km dal mare (arrivederci connemara eri favoloso). Dapprima ci fermiamo a Caher per visitare il castello del paese (non il massimo ma merita una visita), poi ci dirigiamo a Cashel per visitare il monumento nazionale per eccellenza. La Rock of Cashel per gli irlandesi è un simbolo, rappresenta un pò le loro origini sofferte e le guerre con gli inglesi nell’epoca di Cromwell. Quest’abbazia Ha una storia sanguinosa alle spalle e la visita fra le sue rovine lascia un pò straniti e impressionati. Soprattutto per il gran numero di croci celtiche che vi si trovano. Ce ne sono a migliaia anche se si trovano ovunque in Irlanda. E’ un monumento imponente e domina dall’alto la pianura circostante. Andateci se potete! Continuiamo il viaggio verso sud-est alla volta di New Ross passando per Waterford (città portuale immensa e molto bella). L’albergo era bello ma il titolare uno snob assurdo, dall’accento inglese e quasi schifato dalla presenza di noi “umili italiani”. Poverino!!! Purtroppo potevamo alloggiare solo in quell’albergo in quella zona perchè il nostro”OPEN VOUCHER” non ne offriva altri. In serata abbiamo fatto ben 40km per andare a mangiare qualcosa a Kilkenny (la città dei campioni di Hurling). La città è veramente bella e poi by-night è molto attraente specie se si va a vedere il castello che è stupendo. Non andate a mangiare dopo le 9.30 perchè le cucine chiudono ovunque: le usanze e le abitudini sono diverse dalle nostre, proprio anglosassoni! Noi ci siamo dovuti arrangiare (per fortuna) con un ristorante italiano gestito da un napoletano, ma i piatti tipici italiani sono tutti modificati per venire in contro al palato irlandese non proprio delicato diciamo. In più la pasta è scottissima!!! 7°GIORNO Ripartiamo alla volta di Dublino e visitiamo le WicloW mountains nell’omonima contea. Questa regione è detta “il giardino d’Irlanda” ed infatti sembra un vero orto botanico gicantesco: boschi bellissimi, fiumiciattoli, cascate. Ci fermiamo a Glendalough per visitare uno dei siti monastici più antichi d’irlanda completamente immerso nei boschi. Qui S. Patrizio patrono del paese iniziò il suo cammino spirituale. Arrivati al Deer Park (gli alberghi buoni non si cambiano mai), lasciamo i bagagli ed andiamo a Dublino. Di notte sorprende, cambia faccia. E’ stravagante, quasi di tendenza e vedi di tutto. Musica ovunque, giovani dappertutto (in irlanda l’80% della popolazione ha meno di 35 anni) e la vita notturna prende vita. I pub si fanno notare e sembrano attirarti all’interno. Noi abbiamo scelto lo Sports Pub in Temple Bar. Caratteristico. Gadgets sportivi incastonati ovunque e rigorosamente originali: guanti da baseball di joe Di Maggio, palloni da Rugby di qualche finale storica, divise da calcio e addirittura il telaio della Benetton di Nannini(ricordate)appeso al soffitto!!! Lo consiglio vivamente! Abbiamo incontrato anche diversi scozzesi in giro con il classico “kilt”, fuori di testa!!! 8°GIORNO Giro veloce a Dublino per gli ultimi ricordini e poi all’aeroporto. Riconsegnamo l’auto e prendiamo l’aereo per Bologna. 3….2….1…. Decollo…… Mi sale un nodo alla gola, un senso di malinconia…. Quasi una lacrima. Quel paradiso sognato una vita mi sta sparendo alle spalle…… E penso fra me e me: ADDIO IRLANDA UN GIORNO CI RIVEDREMO, PROMETTO!! SEE YOU SOON!! bye!


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