Magico ponte a praga

Siamo tornati da poco da Praga, città che ci ha affascinato per quattro giorni durante il ponte del due giugno. Siamo partiti il 30 maggio da Roma Fiumicino con la compagnia Skyeurope. Il volo è stato abbastanza economico ma in costante ritardo sia all’andata che al ritorno. Non so se tale ritardo sia imputabile solo alla compagnia aerea, in...
Scritto da: Sergio C.
magico ponte a praga
Partenza il: 30/05/2009
Ritorno il: 03/06/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Siamo tornati da poco da Praga, città che ci ha affascinato per quattro giorni durante il ponte del due giugno.

Siamo partiti il 30 maggio da Roma Fiumicino con la compagnia Skyeurope. Il volo è stato abbastanza economico ma in costante ritardo sia all’andata che al ritorno. Non so se tale ritardo sia imputabile solo alla compagnia aerea, in quanto a Fiumicino c’era una vera e propria fila di aerei in attesa di partire, sta di fatto che all’imbarco per due volte ci sono state sempre delle lentezze per l’assegnazione dei posti.

Giunti a Praga abbiamo fatto il primo cambio di pochi euro nel distributore automatico all’uscita dell’aeroporto e abbiamo comprato i biglietti della metro all’ufficio informazioni; conviene cambiare poco alla volta in quanto in pieno centro a Praga 100 euro venivano cambiate a 2550 corone, a Mala Strana anche a 2600 corone, mentre in aeroporto il tasso di cambio non era altrettanto favorevole.

I biglietti metro/bus possono essere da 18 corone e valgono per 20 minuti, quindi solo per brevi corse all’interno della città, oppure possono essere da 26 corone e valgono per 75 minuti, validi quindi per tragitti più lunghi. Attenzione a vidimare correttamente questi biglietti, in quattro giorni siamo stati controllati più di una volta ed i controllori sono in borghese.

Abbiamo raggiunto l’Hotel Atlantic prendendo prima l’autobus 119 fino al capolinea Dejvickà poi la linea verde della Metro in direzione Depo Hostivar, cambio di metro a Mustek prendendo la linea gialla e scendendo alla prima fermata in Namesti Republiky.

L’Hotel Atlantic era vicinissimo e ci ha fatto un ottimo effetto, è molto pulito e curato, avevamo saputo che la mattina presto si sentiva troppo il rumore dei tram ma forse è un problema che riguarda solo alcune camere, la nostra era silenziosissima. Il bello di questo hotel è la posizione, la piazza di Stare Mesto si raggiunge in dieci minuti a piedi lungo la pittoresca via Celetna, la fermata dei tram è proprio davanti così come la fermata della metro. L’unico appunto riguarda la colazione che era ottima e variegata per i gusti della clientela tedesca o nord europea, noi italiani avevamo una varietà inferiore di dolci, ottimo latte e caffè e tanta bella frutta.

Per organizzare al meglio i tre giorni ci siamo mossi così: Primo giorno: visita al Monastero di Strahov, Loreto, Castello e Palazzo Vallenstein Giunti alla piazza di Mala Strana attraversando la città vecchia ed il Ponte Carlo abbiano preso il tram n. 22 e siamo scesi alla fermata Prohorelec, vicini all’ingresso del Monastero di Strahov, il castello è li sotto e si raggiunge percorrendo la strada in discesa. Le cose che più ci hanno colpito sono la sala teologica e filosofica del Monastero di Strahov, il vicolo d’oro, la Cattedrale di S. Vito e la Sala del Re Vladislao nel castello reale, ed i giardini del Palazzo Vallenstein.

Secondo giorno: visita al quartiere ebraico ed a Stare Mesto, da non perdere il cimitero ebraico, la sinagoga vecchia-nuova, la sinagoga spagnola, e soprattutto la piazza di Stare Mesto, la cattedrale di Tyn ed municipio con l’orologio astronomico.

Terzo giorno: quartiere di Mala Strana, collina di Petrin e convento di S. Agnese a Stare Mesto, da vedere la Chiesa barocca di S. Nicola, il mulino ad acqua sul ruscello del diavolo, i giardini dell’isola di Kampa, il roseto in cima alla collina di Petrin e la mostra di arte medioevale nell’antico convento di S. Agnese.

Per entrare in ogni luogo, anche in diverse chiese occorre pagare il biglietto, generalmente un centinaio di corone; non so se vale la pena acquistare la Prague Card in quanto non tutte le attrazioni di Praga sono visitabili con tale carta. L’ingresso alle sinagoghe ed al cimitero del quartiere ebraico sono esclusi dal pacchetto della Prague Card e si pagano ben 480 corone per entrare. A volte, come ad esempio per visitare il Monastero di Strahov, capita anche di dover pagare un supplemento di 50 corone per poter fare le foto…Vale la pena pagare in quanto le due biblioteche sono inperdibili e viene voglia di fotografarle…I custodi sono molto attenti e ti richiamano appena tiri fuori la fotocamera nonostante sia stato pagato il supplemento.

A Praga abbiamo mangiato molto bene, grazie ai consigli degli altri turisti per caso che ci hanno preceduto, andando soprattutto su locali che proponevano la cucina ceca, basata principalmente sulle carni rosse.

I migliori ristoranti li abbiamo trovati nel quartiere ebraico ed i particolare consigliamo: – Ristorante U Sveick sito in via Siroka, una traversa di Paritska, forse il migliore con menu in italiano e cameriere simpatico, abbiamo provato i formaggi da birra, il maiale arrosto e le cotolette di maiale in porzioni molto abbondanti, il tutto con contorno di cipolle e patate, ottima birra scura e strudel finale…Poco più di 500 corone in due.

– Ristorante U Parlamentu in via Kaprova, servono un ottimo gulasch e l’anatra con i crauti, hanno menù in italiano ed il servizio è piuttosto rapido…Si è rivelato il ristorante più economico in assoluto, abbiamo preso tre piatti tipici, più contorno, birre e dolce per meno di 500 corone.

– Ristorante Kolkovna in Via Kolkovna, forse il locale più caratteristico, ci siamo andati due volte ed era sempre stracolmo di persone, il servizio ne risente in quanto i camerieri si fanno attendere un po’ troppo, comunque si mangia benissimo, lo stinco è enorme, ottimo il gulasch ed il pollo con purè di patate, tutte le porzioni sono immense, e la birra è bionda, leggera e costa meno dell’acqua, il tutto per circa 800 corone in due.

I tutti questi ristorantini ricordatevi di fare la mancia al momento di saldare il conto in quanto il servizio non è incluso, se non lasciate almeno 50 corone in più gli stessi camerieri che prima erano tanto gentili di colpo ti guardano male.

La popolazione ceca, a dispetto di quanto si racconta, non ci è apparsa così scorbutica, piuttosto ci sono sembrati molto silenziosi ed ordinati…Generalmente il comportamento di noi italiani è decisamente più chiassoso, anche in quei luoghi come musei o chiese dove dovrebbe regnare il silenzio.

Praga offre degli angoli unici, tra le fitte vie del centro si aprono scorci sui palazzi decorati da graffiti, i campanili e le guglie che all’imbrunire rendono questa città misteriosa ed affascinante. Molti sono i punti panoramici da cui vedere la città dall’alto, a Mala Strana dal campanile di S. Nicola tutti i tetti appaiono rossi mentre Stare Mesto è piena di guglie e cupole. Notevole è la vista dal campanile del municipio di Stare Mesto che si affaccia sulla piazza, bellissimi sono i tanti ponti allineati sulla Moldava che si possono vedere dal Padiglione Hanavsky di Letna, ed infine il Ponte Carlo visto lungo il fiume scendendo verso il Teatro Nazionale merita da solo una visita a Praga.

Praga ci è proprio piaciuta, tranquilla e romantica, si vagabonda tra vicoli, ponti e viali in una atmosfera irreale, lontana nel tempo come in una fiaba.

Buon viaggio! Sergio e Sonia scherubi@libero.It



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