Magico Marocco
Dedichiamo i primi giorni a visitare la città con le sue strette viuzze piene di persone che vendono di tutto. Il punto più importante della città è la Piazza Jamaa el Fna animata tutto il giorno fino a tarda notte. Qui al centro della piazza potete trovare incantatori di serpenti, bancarelle che vendono di tutto: spremuta di arancia, cibo marocchino e artigianato locale. A Marrakech abbiamo visitato le attrazioni più famose come il palazzo Bahia, la Medersa di Ben Youssef, le tombe Saudienne e i giardini Majoelle. La medersa di ben youssef è uno dei luoghi più suggestivi di Marrakech assolutamente da vedere. E’ una scuola coranica, la spettacolarità sta nella sua architettura arabo-andalusa, negli intagli delle finestre, nei disegni delle piastrelle e nella curiosità che suscitano le camere degli studenti. Mi hanno particolarmente colpito le decorazioni in stucco, in legno di cedro intagliato e le variopinte piastrelle di ceramica che ornano il cortile principale.
Il giorno successivo ci svegliamo alle 7.00 in quanto fuori l’albergo ci aspetta la nostra guida Youssef dell’agenzia con la quale abbiamo prenotato il tour. Si è dimostrato un ottimo compagno di viaggio, molto preparato nel raccontarci i riti e costumi marocchini. Carichiamo i nostri bagagli nella jeep, molto spaziosa e comoda, e siamo pronti per partire. Inizialmente eravamo un pò titubanti su quello che ci aspettava, ma alla fine le nostre insicurezze hanno lasciato spazio al divertimento più puro. Attraversiamo il passo Tizin’ Tichka, il più alto del Marocco, il percorso è davvero straordinario e affascinante in quanto rimaniamo colpiti dal contrasto di colori: si passa da un paesaggio verdissimo fino a montagne imponenti.
Durante il tragitto visitiamo le kesbah di Ait Ben Haddou, un villaggio fortificato protetto dall’Unesco, fatto interamente di mattoni, fango e terra rossa. E’ un luogo molto affascinante, è stato set di molti film famosi ci spiega la guida. Dopo aver fatto una visita a Ait Ben Haddou con la guida del posto, molto gentile e simpatico, facciamo una sosta al ristorante del posto per un piccolo pranzo. Dopo pranzo, giusto il tempo per riposarci e riacquistare un po’ di forze, ci dirigiamo a Kella Mgauna, chiamata la città delle rose, in quanto in primavera la città è totalmente ricoperta di rose. Purtroppo non abbiamo potuto godere di questo bel panorama avendola visitata in inverno, ma pazienza, ci ritorneremo in primavera. Arriviamo a BoumalenDades, famose per le sue strette gole del Dades. Percorrendo la strada arriviamo all’omonima valle dove pernottiamo in un riad molto caratteristico chiamato Xaluca Hotel.
Il giorno successivo partiamo verso le 08.00 per dirigerci verso il deserto di Merzouga. Durante il tragitto visitiamo le gole del Todra, l’oasi di Tinejdad con le sue palme, Touroug, il più antico canale di irrigazione utilizzato nelle zone del deserto, e Erfoud con i suoi fossili. Arriviamo finalmente a Merzouga, qui ci attendono i dromedari che ci porteranno al nostro villaggio berbero nel bel mezzo del deserto del Sahara marocchino. Durante il tragitto Mohammed ci spiega che tutti i cammelli in Marocco hanno solo una gobba pertanto si chiamano dromedari. Possono vivere per un intero mese senza bere, mangiano l’erba che trovano nel deserto e possono trasportare anche merci pesanti.. Ondeggiamo dall’alto sulle dune del deserto, Il panorama che incontriamo durante il tragitto è davvero mozzafiato: vaste dune di sabbia che si confondono con il colore blu del cielo. Ciò che senti è soltanto il rumore dei passi dei cammelli che sprofondano le loro zampe nella sabbia soffice e il ruscio del vento che ti accarezza il viso e fa muovere i granelli di sabbia. L’esperienza del deserto è un’esperienza che ognuno deve provare in quanto rimane un bellissimo ricordo per tutta la vita. Arriviamo alle tende berbere, qui ci aspettano altri turisti, ceniamo, balliamo sotto le stelle al ritmo di bonghetti suonati dai nostri accompagnatori berberi. Attorno a noi regna la quiete, il silenzio, i dromedari ci guardano da lontano mentre si riposano.
Il giorno seguente, dopo una doccia rinfrescante e una ricca colazione, visitiamo una famiglia berbera originaria del Sudan e ascoltiamo la Gnaowa music, una musica tipica islamico-africana. Poi percorriamo una delle più famose trade note come la Rally Paris-Dakar, attraversando alcuni villaggi berberi come Ouzina e Ramlia con le sue dune di sabbia. Qui abbiamo visitato alcune famiglie nomadi nelle loro tende. Verso sera arriviamo a Mharech, un vero e autentico villaggio dove abbiamo trascorso la notte.
Dopo colazione ci dirigiamo verso le gole di Mharech, uno dei più grandi fiumi del sud del Marocco, da qui raggiungiamo Alnif, poi il villaggio di Tazarin e raggiungiamo l’oasi del Draa. Finalmente siamo di ritorno verso Marrakech dopo molte ore di tragitto. Il tour è stato faticoso ma al contempo molto emozionante . E’ stato davvero un tour bellissimo e intenso. Vorrei ringraziare la nostra guida che ci ha reso questo viaggio ancora più avventuroso e emozionante. Senza di lui sicuramente non sarebbe stata la stessa cosa! Tutto organizzato alla perfezione e nei minimi dettagli. Abbiamo visitato posti bellissimi che non avrei mai creduto di poter vedere in Marocco. Le persone sono ospitali e gentilissime e abbiamo condiviso con loro la vera cultura marocchina. E’ un’esperienza che mi è rimasta nel cuore e che sicuramente rifarò al più presto.