Magiche Bahamas!
Dopo 5 magnifici giorni passati a New York mi dirigo verso l’aeroporto di LaGuardia con destinazione: Bahamas!!!
Il volo da NY con USairways è stato abbastanza confortevole e veloce (un paio d’ore) e una volta arrivati all’aeroporto di Nassau si sentiva subito un’atmosfera diversa da quella newyokese: una piccola orchestrina accoglieva i...
Dopo 5 magnifici giorni passati a New York mi dirigo verso l’aeroporto di LaGuardia con destinazione: Bahamas!!! Il volo da NY con USairways è stato abbastanza confortevole e veloce (un paio d’ore) e una volta arrivati all’aeroporto di Nassau si sentiva subito un’atmosfera diversa da quella newyokese: una piccola orchestrina accoglieva i turisti appena sbarcati con musiche tradizionali delle Bahamas, la tremenda aria condizionata americana lasciava posto al caldo dei tropici, refrigerato soltanto da qualche enorme ventilatore disposto qua e là presso l’immigrazione. Una volta usciti dall’aeroporto carichiamo le nostre valigie su un taxi-furgoncino e ci dirigiamo verso il Club Med di Paradise Island. In circa 40 minuti di tragitto il tassista davvero simpatico ci fa da “cicerone” e ci spiega tutto ciò che incontriamo per strada: dal caotico centro della capitale delle Bahamas, Nassau (molto americanizzata) alle mega navi da crociera ormeggiate al porto, fino a dove si trovano le spiagge più belle e gli alberghi più famosi. Per arrivare a Paradise Island basta passare da un ponte che parte da Nassau, ma per fortuna la nostra isola con il traffico della piccola capitale non ha niente a che fare: è davvero paradisiaca! Ovvio, bisognerebbe distruggere l’hotel Atlantis, un enorme albergo rosa salmone (!) che starebbe meglio a Disney World piuttosto che su un’isola caraibica, ma che ci vuoi fare..! Il Club Med poi, è stato una piacevolissima sorpresa.. Innanzitutto perché da lì non si vedeva l’Atlantis (che è bello alto!) in quanto la visuale era stata sapientemente coperta dalle magnifiche piante, e poi, sorpresa delle sorprese, era ancora più bello di come appariva nel catalogo o sul sito internet (di solito è sempre il contrario)!!! Io non amo i villaggi ma questa volta sono stato quasi ”costretto” a sceglierlo in quanto l’isola, a parte gli albergoni non offriva molte altre alternative. Appunto, il villaggio era immerso in uno stupendo quanto enorme giardino tropicale pieno di palme da cocco, hibiscus e tante altre stranissime e bellissime piante, e occupa un’intera parte dell’isola. La piscina era fenomenale, le camere sparse tra il parco e la spiaggia sembravano delle piccole casette in stile coloniale, davvero molto, molto carine! La spiaggia. Io che sono un patito del mare non vedevo l’ora di vederla. Eccola lì, finalmente, era a pochi passi da me, bianchissima, con un mare piatto, limpido, con tutte le sfumature dell’azzurro e del blu.. Metto giù le valigie in camera, m’infilo il costume e corro a buttarmi in mare. La temperatura dell’acqua sarà stata come minimo di 25 gradi, una vera goduria! Il mio primo pomeriggio e anche gran parte dei giorni seguenti trascorre così, a nuotare in quell’acqua limpida e caldissima! Un episodio simpatico che ci è capitato al check in è stata l’assegnazione dei braccialetti: noi avevamo pagato per la cosiddetta formula club, con cui avevamo diritto alla normale pensione completa (colazione-pranzo-cena) mentre invece la ragazza si è sbagliata e dopo averci messo i braccialetti giusti, ce li ha tolti (pensando di essersi sbagliata) e ci ha messo quelli all-inclusive, con cui avevamo diritto a mangiare e a bere qualunque cosa durante la nostra permanenza.. Ho dato così sfogo alla mia vergognosa vena alcolista, risparmiando la bellezza di 180 dollari a testa (questo il costo del braccialetto bar). Come dicevo, il Club Med (pieno di americani, canadesi e francesi) è stato molto piacevole, anche se comunque non ho mai partecipato alle animazioni, giochi, ecc.. Al ristorante si mangiava davvero bene, (cosa davvero insolita!), ogni sera c’era un tema diverso: Bahamas, Italia, Messico, Francia, Asia.. Sempre tantissima scelta di cose da mangiare tanto che era impossibile non trovare nulla di proprio gusto, anche per un schizzinoso come me! Carina anche la festa serale in spiaggia (mitico il barista del bar della spiaggia, sempre “brillo” fin dal mattino) con relativo bagno sotto le stelle! Nel villaggio poi era presente un secondo ristorante direttamente sulla spiaggia (davvero bello, per la cena si doveva prenotare la mattina), discoteca, boutique, centro diving, centro escursioni.. A proposito di diving ed escursioni.. Ogni pomeriggio la barca del Club Med parte per fare snorkeling fuori da Paradise Island, sicuramente un’esperienza da fare come l’escursione fatta alle isole Exuma, un vero paradiso. Si parte la mattina presto a bordo di un motoscafo veloce da 1000 cavalli (tipo off-shore per intenderci) e, pregando che il mare sia calmo (se è mosso come quando siamo andati noi c’è da spaccarsi la schiena con i salti che si fanno sulle onde.. Ma vi assicuro che c’è da morire dal ridere, sembra di stare sulle montagne russe!) in un’ora e mezza circa si raggiungono le Exuma. Sbarcherete prima su una lingua strettissima e cortissima di sabbia bianca (sarà lunga sì e no 150 metri, e sopra non c’è nulla) circondata dalle azzurre acque caraibiche, destinata a scomparire ogni giorno con l’alta marea per poi riapparire.. Incredibile, emozionante, mi sembrava di essere il Tom Hanks della situazione in Cast Away! Da lì poi si parte per andare a fare snorkeling sul reef, in mezzo a pesci di mille colori, sembra di essere in un acquario! Dopo pranzo si buttano in mare i resti del cibo che sono rimasti e si aspettano gli squali..Squali?!? Ma come, proprio dove prima ci avevano portato a fare snorkeling adesso ci sono gli squali?? Ebbene sì, ci sono, circondati da centinaia di pesci e da gabbiani che arraffano ogni pezzo di cibo prima che cada in acqua.. È incredibile vederli da vicino, mi vengono in mente tutti i film che vedevo da bambino e che mi facevano aver paura di incontrarne uno anche qui a Rimini, eh eh eh!! Da qui poi si parte per un’escursione all’interno dell’isola, dove si racconta sbarcarono pirati alla ricerca del tesoro nascosto, dove un uragano 4 anni fa ha aperto un varco da cui entra l’acqua del mare (quando c’è l’alta marea) formando all’interno dell’isola una specie di laguna naturale. Da qui si ritorna in spiaggia dove ogni giorno arrivano le mante per prendere da mangiare dalle mani dei visitatori. Una volta tornati in barca ci si dirige verso l’isola degli iguana.. Centinaia di (innocui) iguana che appena ti vedono arrivare ti corrono incontro per prendere l’uva da mangiare.. Un po’ come tornare ai tempi dei dinosauri, eh eh!! Da qui poi si riparte per tornare a Paradise Island.. La nostra sfiga ha fatto sì che ci beccassimo durante il tragitto di ritorno una spiacevole tempesta tropicale.. E siccome la barca è all’aperto vi lascio immaginare le nostre condizioni.. Sembravamo dei profughi, tutti avvolti nei nostri teli da spiaggia, completamente zuppi, ma comunque divertiti dall’esperienza. Se potete, andate a fare la Dolphin Experience.. Io non ci sono stato ma sembrava bellissimo: una baia naturale all’interno della quale potete giocare, baciare, nuotare assieme ai delfini.. Stupendo! Altro giro da fare, se non altro per comprare qualche regalino da portare a casa è Nassau, la capitale.. Io non ho preso nessun souvenir perché non sono il tipo che riempie la casa di certe cose, eh eh eh, ma c’è solo l’imbarazzo della scelta.. Dai negozi di Gucci, Fendi, Versace, ecc, alle gioiellerie alle rivendite di alcolici in duty free, all’oggettistica tradizionale bahamense (niente di particolare a dire il vero..). La sera prima di partire abbiamo poi deciso di fare un salto al vicino Atlantis per fare qualche giocata al casinò (nessuna vincita purtroppo).. Oltre al casinò questo famigerato hotel comprende anche innumerevoli piscine e giochi d’acqua, una laguna artificiale con tantissimi pesci tropicali in cui fare snorkeling (non capisco.. Ma ce n’era proprio il bisogno cavolo?! Una piscina con pesci tropicali alle Bahamas?? Mah, valli a capire gli americani!) e un enorme acquario sotterraneo in cui ammirare i pesci più disparati.. Se vi piace il genere del mega – albergo – stile – americano – ma – che – alle – Bahamas – è – completamente – inutile ve lo consiglio, altrimenti statevene alla larga che è meglio! ? Non è facile tradurre in parole i colori e l’atmosfera che può riservarvi un posto come le Bahamas, ma spero di essere riuscito a sollevare un po’ la vostra curiosità.. Sono di sicuro un posto che vale la pena essere scoperto.
Unica cosa “negativa” tra virgolette che poi negativa non è, è l’aeroporto di Nassau: un solo schermo su cui annunciare arrivi e partenze, che per di più non funzionava. Il personale a terra non era dei più gentili e se non ero io che andavo a chiedere come mai non ci avevano fatto ancora imbarcare sul nostro volo per Miami, non avrebbero mai detto che il volo aveva un ritardo di TRE ORE! E meno male che poi a Miami non ho perso l’aereo per l’Europa! A parte questo comunque state tranquilli, le Bahamas sono meravigliose! Se avete bisogno di qualche dritta scrivetemi pure! Buon viaggio!!