Magica Turchia
Avvalendoci del nostro fedele computer, della nostra consolidata esperienza ed una buona dose di curiosità tracciamo il percorso da affrontare in macchina ed in aereo per riuscire a visitare i siti e le città più importanti della Turchia.
E così inizia l’avventura…
Giovedì 24/4/2008 Decidiamo di raggiungere la Turchia dalla Germania dove è da tempo insediata una comunità di 5 milioni di turchi, pertanto i collegamenti sono frequenti ed economici. Quindi le tratte sono Palermo /Roma/ Monaco/ Ankara. Arriviamo ad Ankara alle ore 23:30 ora locale e constatiamo subito che i tassisti sono onesti e le corse abbastanza economiche. Venerdì 25/04/2008 Iniziamo il giro turistico di Ankara con la visita al museo delle Civiltà anatoliche, che espone le testimonianze delle numerose culture vissute nel territorio. A seguire visitiamo il monumento più imponente di Ankara: il Mausoleo di Ataturk, costruito su di una collina che domina la città, visitato da numerose delegazioni politiche , militari e da tante scolaresche. Mustafà Kemal detto Ataturk (padre dei turchi) fu il primo presidente della Moderna Repubblica Turca, colui che ha avviato la trasformazione del Paese. E’ commovente osservare che il suo ritratto si trova in tutto i luoghi pubblici, nei ristoranti, alberghi ed anche nelle case.
Da non perdere, per la cena, il tipico ristorante/museo Zenger Pasa Konagi situato in uno splendido edificio antico. In una atmosfera particolare, accompagnati da musica popolare, gustiamo piatti tipici turchi. La struttura è tutta in legno a più piani, nel suo interno vi sono pezzi di antiquariato, stoffe, cimeli vari ed anche, con l’aiuto di marionette, ricostruzioni di vita quotidiana turca. Sabato 26/04/08 Oggi lasciamo Ankara, prendiamo in affitto l’auto e con stupore constatiamo che ci viene consegnata una Fiat Linea, una berlina tre volumi fabbricata in Turchia ed il noleggiatore si stupisce quando riferiamo che quest’auto non viene venduta in Italia, avremo modo di osservare che in Turchia è molto comune.
Ci dirigiamo verso Urgup in Cappadocia. 300 km.
Lungo il percorso fiancheggiamo il lago salato di Laketuz situato a circa 1.000 di altitudine sull’altipiano anatolico. E’ uno spettacolo ammirare questa distesa d’acqua completamente bianca dove sulle rive stagna il sale.
Facciamo una prima sosta nei pressi di Kayseri per visitare il caravanserraglio di Agazikarahan dove pare si sia fermato per 3 giorni Marco Polo; accompagnati da una tempesta di sabbia proseguiamo il viaggio, il paesaggio diventa ancora più suggestivo.
Facciamo una seconda tappa a Nevesehir per il pranzo ed una sosta a Kaymakli per visitare una città sotterranea che si sviluppa in 5 livelli, dove si intersecano corridoi strettissimi e bassi tra numerose stanze, una stalla e perfino una chiesa, e si possono osservare tracce di vita passata.
Proseguiamo quindi per Urgup da cui comincerà il nostro tour della Cappadocia.
Qui il paesaggio è incantevole, il vento ha trasformato le rocce in spuntoni conici ed in funghi, tanto da dar loro l’appellativo di “ comignoli delle fate”. Dentro la roccia si notano insediamenti trogloditi.
Domenica 27/04/2008 Visita del museo all’aperto di Goreme dove si trova una massiccia concentrazione di cappelle e monasteri scavati nella roccia. Nelle chiese vi sono degli stupendi affreschi bizantini che ritraggono scene dell’Antico e Nuovo Testamento.
A seguire visitiamo la valle di Zelve anch’essa disseminata da numerosi comignoli di fata.
Seconda tappa Avanos, cittadina famosa per il vasellame e le ceramiche dai colori vivaci. Per il pranzo scegliamo piccole trattorie popolari, dove il cibo viene cucinato a vista e dove puoi gustare tipici piatti locali a base di kebap, yogurt, riso fritto, te, caffè turco spendendo pochi euro, ma la cosa più piacevole è la cortesia che trovi in questi locali sia perché la gente turca è di per se molto gentile, sia perché questi luoghi sono poco frequentati dai turisti. Spesso siamo stati guardati con curiosità dalla gente del luogo.
Pomeriggio a Uçhisar sempre nella valle di Goreme. Lunedì 28/04/2008 Partenza per Pammukkale, tappa di 750 km; prima sosta Konia, visita al centro della città ed al museo Mevlana, ampliamento dell’alloggio originale dell’ordine dei Dervisci rotanti. I Dervisci praticano una filosofia che ritiene la musica e la danza rotante un mezzo per avvicinarsi all’amore universale. Prima di proseguire il viaggio ci fermiamo in un minimarket dove è nostra intenzione comprare del pane e formaggio, da portare via, ma il proprietario ci invita a sederci all’interno del negozio. Veramente molto gentile. Proseguiamo per altri 500 km ad una altitudine di 1.500 m con freddo e pioggia.
Lungo il percorso ci fermiamo a fare benzina e ci viene offerto dal gestore il solito te caldo ristoratore.
Arriviamo a Pammukkale alle 21:00, fa freddo e rimaniamo in albergo dove ceniamo davanti ad un camino acceso.
Martedì 29/04/2008 Di buon mattino ci rechiamo a vedere Hireapolis un’antica città greca che si affaccia su Pammukkale, una montagna bianca, infatti Pammukkale vuole dire montagna di cotone, da cui scorre dell’acqua calda il cui calcare forma tante terrazze di travertino bianche.
Pranzo a Saraykoy in una piccola osteria dove mangiamo benissimo.
Altra tappa culturale Mileto.
Proseguiamo per Kusadasi, una graziosa cittadina che ha un porto turistico frequentato da navi da crociera di lusso, alloggiamo in un albergo sul mare. La città è carina ha un bel lungomare dove si affacciano alberghi e ristoranti, in uno di questi ceniamo a base di pesce.
In due giorni percorriamo 1.200 km attraverso l’Anatolia centrale e le regioni dell’Egeo.
Mercoledì 30/04/2008 Partenza da Kusadasi per Efeso dove visitiamo il sito archeologico. Efeso è una delle più grandi città archeologiche del mondo occidentale. Il sito si sviluppa in un percorso di 3 km ricco di numerosi monumenti quali la biblioteca di Celso, la via delle colonne, il teatro greco, il più grande del mondo greco. Camminare per le vie di Efeso, affollate da turisti, ci si sente immersi nell’atmosfera dell’antica Grecia.
Ad 8 km da Efeso, immersa in una pineta, si trova la casa dove visse la Madonna dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Pranzo in un ristorante turco a Torbali. Passeggiamo al centro e stanchi ci riposiamo su una panchina ed anche qui ci viene offerto il te da un negoziante del luogo. Da non crederci! Nel pomeriggio arriviamo all’aeroporto di Izmir (Smirne) dove lasciamo la nostra cara Fiat Linea.
Con il taxi arriviamo in albergo in città. Quindi ceniamo in un ristorante dove la serata è allietata da un gruppo di musicisti che suona musica popolare turca. Giovedì 1 maggio 2008 Visita al centro della città: la torre dell’orologio, Kizlargasi Han, un caravanserraglio adibito a centro commerciale per artigianato, mobili ed oggetti antichi. Assistiamo anche alla manifestazione del 1° maggio il cui corteo sfila lungo le vie principali della città.
Ore 17:00 andiamo all’aeroporto per il volo per Istanbul dove, con 1 ora di ritardo, giungiamo all’albergo Nuovo Washintong: 1° intoppo: alla reception non trovano la nostra prenotazione, 2° intoppo la camera è orribile. Delusione grande!!! Aneddoto: siamo in stanza, senza acqua da bere ed il frigobar è vuoto, Pietro scende in hall per una bottiglia d’acqua. Dopo 5 minuti sento bussare alla porta, è Pietro seguito dall’impiegato che entra in bagno ed apre i rubinetti del lavabo. Io sono in pigiama e non capisco. Poi comprendo: Pietro chiede acqua da bere ed il turco capisce che non c’è acqua in bagno!!! Si addice il detto “Parli arabo?”
Venerdì 2 maggio 2008 Il portiere di turno è gentile, ci rassicura che al nostro ritorno troveremo una camera migliore.
Prima tappa Moschea blu e dintorni, Santa Sophia, Cisterna romana e altri monumenti della zona. La moschea blu e Santa Sophia sono bellissime ma quello che ci stupisce maggiormente è la Cisterna della basilica, una cripta che è l’attrazione turistica più bizzarra della città: il tetto a volte è sostenuto da 336 colonne alte oltre 8 metri, il percorso è allietato da musica classica e dal suono dell’acqua che gocciola.
Breve sosta in albergo e cena zona Sultanamet.
Siamo sfiniti! Sabato 3 maggio 2008 Visita al Palazzo Topkapi, residenza principale del sultano Mehmet II, è un insieme di padiglioni divisi da quattro enormi cortili; nei padiglioni sono esposti gli sfavillanti tesori accumulati in quasi 500 anni dai sultani ottomani: ceramiche, armi e armature, costumi imperiali, gioielli, orologi ecc.; interessante è l’Harem dove hanno vissuto fino a 1.000 concubine. Passiamo poi al Bazar delle spezie, colorito e rumoroso bazar, dove si possono ammirare spezie, erbe e cibi di vario genere.
Di sera assistiamo, al Museo della Stampa, ad uno spettacolo dei Dervisci rotanti. E’ deludente. Ho letto che il migliore spettacolo di questa danza viene eseguito a Konia l’ultima domenica di ogni mese. Sarà per la prossima volta! Ceniamo in un caratteristico ristorante “La Medusa”, vicino alla Moschea Blu, dove succede che, se fa freddo e sei in giardino, i camerieri ti appoggiano sulle spalle un morbido e caldo plaid! Domenica 4 maggio 2008 Abbiamo intenzione di visitare il Gran Bazar ma lo troviamo chiuso, oggi è domenica. Cambiamo itinerario ed andiamo al Palazzo Dolmabahce dove la lunga attesa, in fila sotto la pioggia, viene ripagata dalle meraviglie di questo palazzo. In una delle sue stanze, alle ore 09:05 del 10 novembre del 1938, morì il Presidente Ataturk. Tutti gli orologi del palazzo sono fermi a quella ora! Pranzo veloce e ritorno in albergo. Piove e fa freddo.
Di sera facciamo una passeggiata nel rione Sultanameth e ceniamo.
Lunedì 5 maggio 2008 Trascorriamo tutta la mattinata per visitare il Gran Bazar. Niente può prepararvi a una visita al Gran Bazar. Questo labirinto di strade coperte di portici dipinti, è pieno di minuscoli negozi che traboccano di merci tentatrici gestiti da negozianti instancabilmente alla ricerca di clienti. Nel pomeriggio visitiamo il quartiere di Beyoglu, una ripida collina a nord del Corno D’oro, dominata dalla torre di Galata. Beyoglu è il quartiere della borghesia turca e degli stranieri residenti in città. La zona è attraversata dalla via pedonale Istiklal caddesi, piena di palazzi della fine del XIX secolo, di consolati e di chiese di religione cattolica. Il posto è pieno di bar e ristoranti ed infatti è qui che ci fermiamo per cena a gustare un succulento cosciotto d’agnello con contorno di verdure stufate e yogurt bianco.
Martedì 6 maggio 2008 Si ritorna in Italia facendo il percorso Istanbul/Monaco/Roma/Palermo.
Pietro ed io abbiamo fatto molti viaggi e questo senza dubbio lo posizioniamo tra quelli più belli. Quando si pensa alla Turchia si pensa al sole, alle spiagge mediterranee, al mare azzurro, ma tutto ciò non è che una minima parte di quello che questo Paese ti offre, serba in se il vecchio ed il nuovo, paesaggi di grandi diversità geografica, tesori storici e culturali, ma soprattutto un popolo generoso ed ospitale; tutto questo stupisce ed affascina il viaggiatore la cui vacanza indimenticabile è assicurata! Nonostante i timori ed i tentativi di dissuaderci da parte di familiari ed amici, possiamo affermare che la Turchia è un paese sicuro, tanto da permettere un tranquillo e piacevole “turismo fai da te”.