Magica praga per otto viandanti
Il tempo era freddo e un po’ nuvoloso ma comunque accettabile.
In generale abbiamo trovato gente sempre gentile e disponibile, le strade del centro sono sicure e si può sempre passeggiare in tranquillità anche di notte. L’unica pecca sono i borseggiatori sulla metro, eravamo già stati avvertiti ma non credevamo davvero di trovarne così tanti. Durante le ore di punta nelle fermate centrali li abbiamo trovati ogni volta, salgono a coppia o in piccoli gruppetti tenendo tra le mani dei sacchetti vuoti o semivuoti e ti circondano nel tentativo di sfilarti qualcosa. Per questo è sempre meglio tenere i soldi e gli oggetti di valore nelle tasche interne.
Venerdì 16 Marzo La partenza è da Orio al Serio alle 20.15. Parcheggiamo le macchine al Park to Fly, è meno costoso del parcheggio interno (32 euro) e con una navetta gratuita ci porta davanti all’entrata dell’aeroporto quindi è anche più comodo.
Partiamo con un ritardo di 30 minuti ma riusciamo ad arrivare comunque in orario. Appena arrivati in aeroporto ci riforniamo di corone al bancomat (la soluzione migliore perché ai change i tassi di cambio sono poco vantaggiosi) e compriamo i biglietti dell’autobus 119 che ci porta alla stazione Dejvicka della metropolitana. Dopo aver sistemato velocemente le nostre cose usciamo a fare una passeggiata per Stare Mesto nel disperato tentativo di trovare qualcosa da mangiare. Vista l’ora (mezzanotte passata) troviamo tutti i locali con la cucina già chiusa e ci dobbiamo accontentare di un venditore di gyros nei pressi di Piazza dell’Orologio.
Diamo un’occhiata ai palazzi della piazza e soprattutto al famosissimo orologio astronomico e visto che manca poco allo scoccare dell’una aspettiamo per vedere la sfilata delle statuine ma restiamo delusi perché non succede nulla.
Sabato 17 Marzo La mattinata è dedicata completamente alla visita del castello. Iniziamo dalla Cattedrale di S. Vito, in stile gotico. La visita alla parte iniziale della navata è libera, ma per visitarla interamente è necessario un biglietto di 100 corone (50 ridotto). Con questo biglietto si può scendere anche nella cripta e salire la torre campanaria; la salita è un po’ faticosa (circa 300 scalini di una scala a chiocciola a due sensi) ma alla fine ne vale la pena, il panorama è stupendo.
Dopo questa visita facciamo il biglietto cumulativo da 250 corone (125 ridotto) valido per la visita del Palazzo Reale, della Basilica di San Giorgio e del Vicolo d’oro con la Torre Daliborka (non comprende la Galleria, la Pinacoteca e il museo della storia del castello che comunque non ci interessano). La Basilica di San Giorgio è una chiesetta antichissima in stile romanico, piccola e un po’ spoglia ma comunque carina. Il Vicolo d’Oro è una stradina piena di negozietti particolari con prodotti di artigianato locale. C’è anche un piccolo museo in cui si possono ammirare vecchie armature e armi medioevali, e la torre Daliborka di forma circolare usata come prigione, in cui si trovano alcuni oggetti di tortura.
Dopo la visita scendiamo dalla scalinata che ci porta nella parte bassa della città. Ormai si sono fatte le 3 e la fame è allucinante. Per questo cediamo alla tentazione di fermarci al primo bar che troviamo.
Dopo pranzo gironzoliamo per le strade di Mala Strana, in alcune zone sulla riva della Moldava è possibile vedere le tracce dell’impressionante livello a cui è arrivata l’acqua durante l’inondazione dell’estate del 2002. Passiamo dall’isola di Kampa e ci fermiamo a guardare il muro dipinto dedicato a John Lennon, trovarlo è stata un’impresa veramente ardua, continuavamo a girarci intorno senza beccare il vicolo giusto. Dopo una pausa negli appartamenti usciamo per la cena. Ritorniamo nella zona di Mala Strana e più precisamente sulla Nerudova, una strada piena di ristoranti tipici. Fra i tanti scegliamo Rodinny U mlynare dove ci troviamo molto bene. La saletta è molto particolare, decorata con alberelli e animali, c’è addirittura un piccolo mulino e un finto ruscello, in più le liste sono tradotte in quasi tutte le lingue e anche il cameriere parla un po’ di italiano. Assaggiamo la loro zuppa di patate che viene servita all’interno di contenitori di pane, mangiamo tutti piatti di carne e degustiamo la buonissima birra praghese, spendendo solo 3200 kr in 8. Tornando a casa passiamo dal Ponte Carlo, da cui si vede il castello tutto illuminato e dopo aver scattato un bel po’ di foto ripassiamo dalla Piazza dell’Orologio, aspettiamo lo scoccare della mezzanotte ma anche questa volta non succede nulla.
Domenica 18 Marzo Dedichiamo questa mattinata alla visita del quartiere ebraico. Iniziamo dalla Sinagoga Vecchia Nuova che ha biglietto a parte di 200 kr (100 ridotti) e che è la più antica sinagoga dell’Europa Orientale oltre che una delle più antiche esistenti. Gli uomini devono obbligatoriamente indossare il tipico copricapo ebraico che ci viene consegnato all’entrata. Poi facciamo un ulteriore biglietto cumulativo di 290 kr che comprende l’ingresso alle altre sinagoghe e al Cimitero.
Visitiamo così la Sinagoga Spagnola, in stile moresco, e le altre sinagoghe che ormai non sono più adibite alle celebrazioni; in particolare la Sinagoga Pinkasova è diventata un edificio di commemorazione degli ebrei vittime dell’olocausto: le pareti interne dei due piani sono state interamente dipinte di bianco e riempite con i nomi delle persone uccise; la quantità è veramente impressionante, soprattutto se si pensa che questi sono solo quelli provenienti dalla Repubblica Ceca. Nella Sinagoga Maiselova, invece, sono esposti alcuni disegni eseguiti dai bambini prigionieri del campo di concentramento di Theresienstadte. Infine, la Sinagoga Klausová è un piccolo museo dedicato alle attività della religione ebraica.
La parte che ci colpisce di più è comunque il cimitero: si sono accumulate così tante tombe una sopra l’altra, che col passare dei secoli il pezzo di terra pianeggiante su cui era sorto è diventato una collinetta; le lapidi sorgono inclinate dal terreno e sembrano volersi fare spazio in quella disposizione casuale ed affollata. Dopo pranzo facciamo un giro nel quartiere di Nove Mesto (Città Nuova), in particolare ci soffermiamo nella Piazza Venceslao che a dire la verità più che una piazza è un grande stradone pieno di negozi. Qui i prezzi e i prodotti sono più o meno uguali ai nostri, è come fare un giro in centro a Milano. Tre di noi vanno a vedere il museo del comunismo, un tentativo, piuttosto nascosto, di dire qualcosa sulle malefatte del regime che per tanti anni ha controllato la Repubblica Ceca. La collocazione del museo sembra quasi ironica: stretto tra il Casinò alla sua destra e il McDonald’s alla sinistra, vi si accede da un portichetto semibuio, non ben segnalato, per poi ritrovarsi sullo stesso scalone da cui si arriva alle sale del Casinò…Nel caso si volesse passare a qualcosa di meno “pesante”. Di per sé il museo non è un granché, lo giri in un attimo, una gran quantità di piccoli oggetti di vita quotidiana, manifesti e musiche della propaganda per tentare di ricreare l’ambientazione e l’atmosfera degli anni del regime …Interessanti invece i filmati storici con gli spezzoni dei TG. Una volta riuniti con gli altri, che nel frattempo hanno fatto shopping o sono stramazzati su una panchina, prendiamo la metro e ci dirigiamo a Visehrad, la fortezza che è la parte più antica di Praga. Ormai sono rimaste solo le mura e qualche rovina. Visitiamo tutto un po’ in fretta anche perché nel frattempo si è messo a piovigginare. Guardiamo velocemente la chiesa neogotica di S. Pietro e Paolo solo dall’esterno perché la troviamo chiusa. Scendiamo verso la Moldava e percorriamo il lungofiume (non tutto, una parte la facciamo col tram). Ci fermiamo alla casa danzante (Tancici Dum), un palazzo che dalla forma ricorda due ballerini, e al Teatro Nazionale; poi torniamo a casa per una meritata pausa di riposo.
La sera siamo un po’ stanchi e decidiamo di mangiare vicino agli appartamenti. Scegliamo “U Provacnice”, ci troviamo molto bene, i piatti sono tipici della cucina ceca e spendiamo solo 1750 kr in 8!! Lunedì 19 Marzo Barbara ci viene a prendere alle 9.00 per accompagnarci in un ufficio dove possiamo lasciare i bagagli durante la giornata.
Dopo un po’ di shopping, raggiungiamo la piazza di Stare Mesto dove riusciamo finalmente a vedere l’orologio astronomico in movimento, la figura della morte suona la campanella mentre dalla finestrella si affacciano i dodici apostoli.
Facendo ancora un po’ di tappe shopping (gli immancabili cristalli) raggiungiamo il ponte Carlo che, a differenza dell’altra sera, è pieno di turisti e di numerosi artisti che mettono in vendita le loro creazioni. Pranziamo al Mc Donald’s dove siamo circondati da italiano in gita scolastica (non si possono non riconoscere).
Visitiamo un po’ di corsa anche la Chiesa barocca di San Nicola (20 corone). Ne vale davvero la pena perché l’interno è spettacolare, tutto decorato e con il soffitto completamente affrescato. Per ammirare al meglio l’interno si può salire nel coro dove ci sono anche alcune tele esposte. L’ultima velocissima tappa la facciamo alla Chiesa della Vergine Maria vittoriosa (ingresso gratuito) dove c’è la statua del Bambin di Praga (dopo aver visto quello del santuario di Arenzano vicino a Genova non potevamo non vedere l’originale).
Corriamo a recuperare i bagagli e, usando gli stessi mezzi presi all’arrivo, raggiungiamo l’aeroporto.
Il volo è puntuale e all’uscita dell’aeroporto c’è la navetta del Park to Fly che ci aspetta per riportarci alle auto.
Insomma, questa breve ma intensa vacanza è stata proprio una PUTENZA!!!